giovedì 15 luglio 2021

BLOG TOUR " COME LE CICALE " di Fiore Manni- #4 Parlare di identità di genere ai bambini

 

Una riflessione che non ha la pretesa di essere esaustiva, bensì è la traduzione  del pensiero personale - e di qualche ansia-  di una madre che come tante  sta assistendo alla metamorfosi di un figlio, e che si è trovata a tu per tu con una delicata lettura rivelatasi supporto molto utile all' approfondimento di tematiche di importanza cruciale.


Rizzoli
COME LE CICALE
FIORE MANNI


Genere: Narrativa per ragazzi . da 11 anni
Pagine: 155
Prezzo: € 16.00
ebook: € 9.99
QUI il link Amazon per l' acquisto

#4 Parlare di identità di genere ai bambini 

Un amatissimo  bruco sta diventando crisalide e inesorabilmente  si trasformerà in farfalla. E' un cambiamento spiazzante, del quale  spesso si sente il peso della responsabilità,  nella consapevolezza che ogni giorno che passa è un piccolo distacco fisico e psicologico dall’ infanzia, e che il carattere, il pensiero, i gusti  del quasi adolescente si stanno formando indipendentemente dai nostri:  sulla base di esperienze, stimoli , vissuto quotidiano che sempre più coinvolgono l’ esterno e gli danno importanza a discapito del protettivo  nucleo familiare. Sovente l’ amato bene si rabbuia senza alcun motivo apparente, alterna momenti di esaltazione a lampi di sconforto,  si sente brutto e incompreso: soprattutto,  fa dei ragionamenti “ da grande” , e vuole essere trattato come tale . La sfera emotiva , comportamentale e  sessuale è senz’ altro quella che interessa di più un adolescente work in progress , naturalmente curioso e proiettato alla scoperta del prodigio che sta avvenendo in lui/lei. Ed è in questo frangente che a questa età  all’ adulto, all’ insegnante, e soprattutto al  genitore,  vengono poste  sempre più frequentemente delle domande sull’ identità di genere: curiosità sacrosante, alle quali rispondere spesso comporta il timore di non fornire spiegazioni e esaustive , neutrali,  appropriate , e che in alcuni " grandi"  suscitano perfino imbarazzo,  ma che costituiscono inevitabile, legittimo  confronto e stimolo alla conoscenza reciproca e alla costruzione identitaria di una persona.  Una lettura indovinata, dalla fruizione immediata nel linguaggio, forte di uno storyboard dedicato ai più giovani e alle loro passioni,  può fornire utilissimo  supporto fungendo da tramite tra genitore  e figlio : sospingendo entrambi a sentirsi a  proprio agio con un tema trattato con naturalezza, e ad aprirsi  senza il timore dei giudizi reciproci . Perché noi genitori , ancora veicolo principale di informazioni e incoraggiamento per i nostri figli, siamo fallibili e imperfetti nell' assolvere  il nostro compito di educatori e motivatori; e - come sempre del resto - un buon libro può essere il miglior soccorso! Io mi sono confrontata con mio figlio su questa lettura,  che lo ha incuriosito e lo ha fatto sentire libero di esprimere le sue opinioni: stay tuned per la recensione e buona lettura delle altre interessanti tappe del blog tour!  

L' Autrice

(Roma, 1988) ha studiato da fashion designer e per anni ha condotto un programma TV per bambini. Con Rizzoli ha pubblicato Jack Bennet e la chiave di tutte le cose e il seguito Jack Bennet e il viaggiatore dai mille volti. È coautrice del graphic novel Mask’d, edito da Star Comics.

lunedì 28 giugno 2021

REVIEW PARTY LA BAMBINA CHE SPIAVA I NAZISTI Matt Killeen



Un romanzo poco confortante ma assai avvincente in cui tra soprusi, angosce e crucci di ogni tipo, la Storia si lega a doppio filo alla storia disperata di una ragazzina costretta a crescere troppo in fretta , a porsi interrogativi troppo dolorosi, ad affrontare la dissennatezza umana .

Garzanti
LA BAMBINA CHE SPIAVA I NAZISTI
MATT KILLEEN





Traduzione: Giuseppe Maugeri
Genere: narrativa storica
Prezzo: € 17,90
ebook: € 9,99
QUI il link Amazon per l' acquisto

La Trama

E' ebrea. Ma si finge la perfetta bambina di Hitler. Perché vuole fare giustizia. Sarah non scorderà mai il giorno in cui ha incontrato la spia inglese Jeremy Floyd: senza il suo aiuto, sarebbe finita nelle mani sbagliate, proprio come è accaduto a sua madre. Per ricambiare, ha messo da parte le sue origini ebree e si è trasformata nella perfetta bambina di Hitler per rubare informazioni al nemico. Ora non vede l'ora di riconquistare la libertà. Ma non è ancora il momento. Jeremy le affida un'altra pericolosa missione: Sarah deve carpire i segreti di un medico tedesco i cui studi potrebbero avere conseguenze devastanti. Ancora una volta, l'intrepida sedicenne si vede costretta a vestire i panni dell'impeccabile ragazza ariana. A farsi strada là dove contano solo il potere e gli interessi del regime. A cercare un'alleata nella giovane Clementine che, proprio come lei, si destreggia con scaltrezza tra inganni e malvagità. Nonostante le difficoltà, Sarah riesce a mimetizzarsi alla perfezione, dissimula abilmente, si muove con circospezione e inizia persino a fidarsi di Clementine, credendo sia dalla sua parte. Non è così: in un ambiente dove il male si annida in ogni angolo, non c'è a che non sia contaminato dalla spietata legge del più forte. Eppure, Sarah non può arrendersi né permettere che qualcuno cerchi di smascherarla. Non adesso che è a un passo dal portare a termine il suo compito. E dalla vita libera e indipendente che ha sempre sognato e che pensa di meritare.

Opinione di Charlotte

La bambina che spiava i nazisti è impietoso e feroce. Fin dalle prime pagine , in un crescendo di follia, delirio di onnipotenza e crudeltà , il libro cela svelandoli poco a poco, partendo dalle sembianze di una ragazzina scioccherella filonazista, un' enormità di soprusi, piani di sterminio e violenze: perpetrati, come purtroppo ben sappiamo, nell' Europa del Reich, ma anche, in misura inimmaginabile e forse meno conosciuta e raccontata, nell' Africa colonizzata e devastata da belgi, inglesi, francesi e tedeschi. Ciascuno con l' unico obiettivo di sfruttare, distruggere, usare , corrompere, dominare l' indigeno-cavia compiendo veri e propri genocidi con lucidità e ipocrisia . La storia di Sarah parte dalla Germania, dalla condizione di un' orfana ebrea che per sopravvivere in un mondo sempre più ostile e pericoloso si ritrova a fare la spia in nome di ideali che non le sono ben chiari, ma che approfondisce, sconfessa, approva intimamente nel corso della vicenda . Il suo cuore trabocca di dolore, i suoi occhi hanno visto atrocità di ogni tipo, le sue uniche certezze sono la solitudine e l' incognita di un domani senza speranza. Insieme al suo mentore dalle dubbie morale e intenzioni, e ad una fotografa coetanea dalle origini misteriose e dagli obiettivi ancora più imperscrutabili che cita Huckleberry Finn e imprime sulla pellicola fotografica muti orrori , Sarah si imbarca in una missione tragica, un' avventura tra disperati e tiranni attraversando Libia, Ciad, Congo. L' itinerario è un sovrapporsi incessante di orrori e di ipocrisie, tradimenti, pericoli, e tanto più si fa ostico , quanto più Sarah si trova costretta ad affrontare paure, passato , complicità e illusioni , bisogno e diffidenza: compiendo un percorso di crescita che implica fede e non fiducia, a fronte di  scelte difficilissime e dell' acuirsi di sensi di colpa, nonché della consapevolezza che il Male si celi anche sotto le spoglie più amorevoli.   Un punto di vista giovane per una storia lontana nel tempo ma non nelle dinamiche , raccontata con ricchezza di particolari ed empatia. L' inizio del romanzo può creare un po' di confusione, ma dopo i primi capitoli, quando l' avventura africana e i flashback di Sarah prendono corpo, si crea un ritmo veloce, via via sempre più concitato, in linea con il dinamismo della trama e dei pensieri di una protagonista in divenire. Per una fruizione che data la tematica si fa sorprendentemente vivace, e in virtù della componente emozionale veicolata da  Sarah si fa a tratti commovente.


sabato 19 giugno 2021

REVIEW PARTY L' ALBERO DELLO ZENZERO Oswald Wynd

L' albero dello zenzero è un romanzo struggente e crudo, che conquista i lettori a suon di empatia coniugata alla Storia anglo-giapponese dei primi quarant' anni del '900, sviscerata nei suoi aspetti politici e socioeconomici .E’una full immersion carica di emozioni, drammi, cadute e imprevedibili ascese, con particolare accento sull' infelice condizione della donna in Europa come in Oriente, e spunti di riflessione ancora attuali.




Garzanti
L' ALBERO DELLO ZENZERO
OSWALD WYND


Traduzione: Valeria Bastia
Genere: narrativa storica
Pagine: 368
Prezzo: € 18,00
ebook: € 9,99
QUI il link Amazon per l' acquisto


La Trama

1903. Quando Mary, dopo un lungo viaggio dalla Scozia alla Cina, si trova davanti al suo promesso sposo, che conosce appena, capisce che non sarà un matrimonio felice. Persino quando rimane incinta Mary si sente sola. Fino a quando, in una delle sue passeggiate, incontra il samurai Kurihama, discendente di una nobile famiglia giapponese. L’uomo è schivo e taciturno, ma riesce lo stesso a trasmetterle il fascino del suo paese, raccontandole di una cultura millenaria e di leggende meravigliose. L’amore nasce senza che Mary possa riuscire a fermarlo. Sa che è proibito, ma sa anche che non si è mai sentita così prima. Quando la loro storia viene scoperta, il marito la ripudia e le impedisce di vedere la figlia, lasciandole una ferita profonda. Eppure, lei non è solo una madre, è anche una donna. Ha dei sogni, delle speranze, dei progetti, a cui si aggrappa per non soccombere. Mary si lascia travolgere dalle luci di Tokyo, dove ha deciso di vivere con Kurihama e il loro bambino. Ma scopre presto anche lì l’impossibilità di affermarsi ed essere indipendente perché donna. Decide allora che farà di tutto per dimostrare ai suoi figli che un mondo migliore è possibile, mettendosi a capo di un impero di empori di abiti e stoffe orientali. Perché come l’albero di zenzero può crescere anche nei terreni più ostili, così la forza di una donna non può essere sconfitta. Una storia di rinunce e coraggio. Di amore e di lotta per i propri sogni. Una storia in cui il Giappone affiora come lo sfondo in un dipinto per rendere tutto più vivido e con un fascino senza tempo.

Opinione di Charlotte

Quella de L' albero dello zenzero è una vicenda umana declinata al femminile, e la protagonista è una giovane scozzese ingenua che alternando corrispondenza epistolare e una sorta di monologo interiore, parla delle proprie scelte, della sottomissione sua e delle altre donne che incontra lungo il cammino di vita , di destini dipendenti da scelte maschili  senza alcun diritto di modificarle , di ribellioni pagate a caro prezzo e di ostracismo. Portando all' attenzione del lettore queste tematiche, il romanzo si fa denuncia feroce, e al contempo inno alla resilienza di donne che hanno lottato e lottano per scegliere, essere indipendenti, coniugare libertà e maternità: combattendo contro la subordinazione  e il senso di inferiorità indotte da società diverse tra loro, eppure straordinariamente simili quando si tratta di dominare il destino di una moglie, un' amante, una figlia. I tentativi di rivalsa e autodeterminazione di una Mary reietta in un paese straniero che la giudica con razzismo - mentre il suo, di paese, l' ha ripudiata - vengono soffocati e strumentalizzati mediante leggi inique, opinione pubblica pilotata, decisioni arbitrarie subite senza aver voce in capitolo: facendole pagare di volta in volta prezzi altissimi, togliendole delle briglie per fargliene indossare di nuove più rigide, lasciandole il magro conforto di altre voci femminili solidali ma troppo deboli per sostenerla fattivamente e contribuire a cambiamenti significativi nel modo di pensare. Le sue sofferenze riflettono quelle di un Giappone flagellato dalle calamità naturali, che si sta trasformando e si sta preparando alla guerra più sanguinaria mai combattuta. Per una donna occidentale di oggi l' accettazione delle ripercussioni delle azioni e reazioni provocate da Mary anche inconsapevolmente, mentre impara a conoscere l' essenza nipponica trasmettendola al lettore ,risulta spiazzante, troppo dura da sopportare, per cui questo romanzo può avere un effetto collaterale importante:  se siete donne e leggete L' albero dello zenzero, potreste provare momentaneamente nei confronti anche degli uomini più gentili  dei sentimenti di rivalsa. 

L' Autore

OSWALD WYND nasce a Tokyo nel 1913 da genitori scozzesi. Durante la seconda guerra mondiale, trascorre un periodo di prigionia sull’isola di Hokkaido, poi, al termine del conflitto, torna in patria per intraprendere una fortunata carriera come scrittore. L’albero dello zenzero (1977) è il suo romanzo di maggior successo. Muore a Dundee, Scozia, nel 1998, all’età di ottantacinque anni. Mentre in tutto il mondo è in corso la riscoperta della sua opera, Garzanti pubblica per la prima volta il suo capolavoro in edizione italiana.

giovedì 17 giugno 2021

TUTTO HA INIZIO CON TE #reviewparty Kate Eberlen

 Buongiorno Lettori!
Sembra passato un secolo dall'ultimo post e dall'ultima lettura. Oggi torno per raccontarvi di un romanzo ambientato nella città eterna, ispirato dal celebre film Vacanze romane, e non solo, perché i riferimenti alla cultura non mancano. Come sempre ringrazio Tiziana del blog The mad Otter e Garzanti per l'invito al review party. 



GARZANTI


REVIEW PARTY 

TUTTO HA INIZIO CON TE



IL ROMANZO

In libreria dal 17 Giugno 


Titolo: Tutto ha inizio con te
Autore: Kate Eberlen
Traduttore: Claudia Marseguerra
Editore: Garzanti
Collana:   Narratori moderni
Genere: Narrativa (new adult)
Pagine: 416
Prezzo:  18,60  Ebook:  9,99
Trama:   Serendipità, fortuna o semplice coincidenza: comunque lo si voglia chiamare, il destino sa sempre qual è la persona giusta per noi e non si dimentica di nessuno. Nemmeno di due giovani come Letty e Alf, che non potrebbero essere più diversi: tanto lei è timida e diffidente quanto lui è affascinante e sicuro di sé. Eppure, basta un valzer in una piazza gremita di turisti perché i loro mondi entrino in collisione. E da due mani che si cercano con troppa insistenza nasca la speranza di un roseo futuro insieme. Di un avvenire fatto di passioni condivise e dolci schermaglie che solo affettuosi abbracci possono risolvere. Ma non è ancora il loro momento. Dopo un primo incontro breve ma intenso, quei ragazzi pieni di vita sono costretti a separarsi. Letty ha bisogno di tornare a Londra per cercare di tenere insieme il matrimonio dei genitori, che ormai assomiglia a uno straccio logoro e scolorito. Alf, invece, deve fare i conti con una relazione in cui non crede più e con aspettative che desidera solo disattendere. Con il tempo, entrambi, schiacciati sotto il peso di segreti inconfessabili e doveri cui non possono sottrarsi, provano a non pensare più all'estate che avrebbe potuto renderli persone diverse. Senza riuscirci. E, ancora una volta, è colpa dell'universo che ce la mette tutta per regalare loro un secondo incontro. Una seconda possibilità che Letty e Alf devono stare molto attenti a non sprecare, se vogliono finalmente conoscere il vero amore. "Tutto ha inizio con te" coglie alla perfezione l'eccitazione e le emozioni racchiuse nell'istante in cui capiamo di avere al nostro fianco la persona che aspettiamo da sempre. Quella che saprà prendersi cura di noi e si preoccuperà di non farci mancare neanche un grammo di felicità.


opinione di foschia75


Quando ballo so chi sono. Le altre volte, 
non sono neanche sicuro di essere qualcosa. 


Tutto ha inizio con te è un romanzo ispirato dal cinema e dal teatro, oltre che dal ballo nelle sue varie e affascinanti sfumature. Una storia d'amore dove ognuno ha un pezzetto di passato da nascondere, tanta voglia di conoscere il mondo e riuscire ad esprimere le proprie emozioni attraverso il movimento del corpo. Letty e Alf non potrebbero essere più diversi, ma quello che presentano al mondo non rispecchia ciò che sono realmente. Si sono allontanati da casa, si sono incontrati nella città eterna che tanto è diversa da quelle in cui sono cresciuti. Tra i vicoli di Trastevere, sulle colline romane che guardano l'orizzonte, possono essere quello che vogliono, e soprattutto possono fingere di non avere un passato recente e rimandare di giorno in giorno i propri sentimenti. Nessun impegno emotivo, nessun coinvolgimento che sia lungo più di un attimo da cogliere senza chiedersi niente l'un l'altro. Ma pomeriggio dopo pomeriggio, percorrendo le affascinanti strade senza tempo e ammirando i tramonti sullo sfondo dei grandi monumenti, qualcosa cambierà: dovranno essere più sinceri con loro stessi e affrontare quello che hanno lasciato entrambi in sospeso. Il passato è spesso ingombrante per poter convivere con l'amore nato all'improvviso e così le strade di Letty e Alf rischiano di separarsi per sempre. 
Il romanzo alterna passato e presente con uno stile a mio parere un po' lento e a tratti prolisso di descrizioni frammentate che non riescono a tramutarsi in immagini da cartolina nonostante i luoghi citati siano tra i più famosi al mondo. La storia ha un bel potenziale perché intrecciata con Musica, Teatro e Storia attraverso tre generazioni, ma la narrazione "arranca" soprattutto passando da una scena a un'altra in modo spesso troppo repentino. Lo consiglio a un pubblico di lettori "giovane" in cerca di una storia fresca e carica di vivide emozioni: un bel new adult dove la passione per il ballo ricorda film intramontabili. 


L'autore

Kate Eberlen è cresciuta in una piccola città vicino a Londra. Adora l’Italia e cerca di passarvi più tempo possibile. È sposata e ha un figlio.

lunedì 7 giugno 2021

REVIEW PARTY L' OSSESSIONE Wulf Dorn




Ossessivo, ansiogeno e ben poco confortante, il nuovo lavoro dell' autore tedesco del best seller  La psichiatra è un entusiasmante thriller psicologico dalle implicazioni freudiane: di quelli che tra conto alla rovescia, minuti contati e colpi di scena a non finire, tiene incollati alle pagine senza possibilità di distrazione.

Corbaccio
L' OSSESSIONE
WULF DORN

Traduzione: Maria Alessandra Petrelli
Genere: thriller psicologico
Pagine: 444
Prezzo: € 19,50
ebook: € 9,99
QUI il link Amazon per l' acquisto

La Trama

Che fine ha fatto Ellen Roth? Mark Behrendt è uno psichiatra con due vite, quella di prima e quella di adesso. Prima lavorava alla Waldklinik di Fahlenberg, prima aveva Tanja, il suo amore. Adesso vive e lavora a Francoforte. In mezzo un inspiegabile incidente d'auto in cui Tanja è morta, e la nebbia dell'alcolismo in cui è precipitato e da cui l'ha aiutato a salvarsi un'amica: Doreen. Ed è a cena da lei quando qualcuno bussa alla porta e Doreen va ad aprire: è l'ultima cosa che Mark ricorda. Si risveglia intontito, Doreen è scomparsa. Poco dopo riceve una telefonata. Se vuole rivedere la sua amica viva deve svolgere un compito: deve trovare qualcuno e deve scoprire da solo chi. Ha esattamente 2 giorni, 9 ore e 23 minuti per riuscirci, poi la donna verrà uccisa. Comincia così una corsa contro il tempo nel tentativo di capire chi c'è dietro questa follia, che cosa lo motiva, perché ce l'ha con Mark a tal punto, e chi è la persona misteriosa da trovare. Un tassello dopo l'altro, una rivelazione dopo l'altra, Mark cerca di risolvere questo enigma mortale, eseguendo al contempo gli ordini folli di uno sconosciuto, perseguitato da un dolore indicibile e disposto a fare qualunque cosa ...proprio come lui?


Opinione di Charlotte 

L' ossessione dal ritmo oltremodo incalzante è incentrato su un gioco morboso tra gatto e topo, in cui non si conosce l' identità del gatto, si ignorano i suoi scopi e il suo passato, si dubita di chiunque e la "normalità" è un concetto decisamente relativo e superfluo. Ogni personaggio ha degli scheletri nell' armadio e dei trascorsi drammatici, e ha a che fare a vario titolo con la psiche umana , l' omicidio, l' elaborazione del lutto. Con queste premesse non è assolutamente scontato che il medico sia abbastanza lucido da decifrare il paziente: al contrario, ognuno è protagonista e antagonista finanche di se stesso,  pedina sola contro tutti, in un gioco mortale disorientante oltremisura, risultando potenziale vittima quanto carnefice fabbricante di visioni oniriche. La fiducia e la compassione sono un' utopia , ciascuno ha i mezzi e l' opportunità per essere un doppiogiochista, in primis il detective/psichiatra: che  viene chiamato in causa direttamente da un misterioso individuo in cerca di una dissennata resa dei conti, e che si ritrova a tu per tu con un' ex collega indecifrabile soprattutto per se stessa in un  crescendo di complicità e sospetto.  
Lo stile di una scrittura a tratti furiosa e delirante, pregna di emozioni soprattutto negative e foriere di angoscia, supporta una trama articolata ma pianificata con logica e coerenza assai efficacemente:  che si dipana tra follia , dialoghi interiori, apprensione soverchiante, passi falsi, azioni sconsiderate ed intuizioni tardive.
L' ossessione è un romanzo consigliatissimo agli affezionati alla suspense e al ragionamento, che nell' intraprendere il cupo viaggio tra le righe alla scoperta della boscosa Fahlenberg e dei suoi segreti,  sono coinvolti e sovente sopraffatti da un' indagine tanto disorientate quanto entusiasmante, dai molteplici stimoli ed implicazioni.

L' Autore 
«Ci sono posti nella mente umana che nessuno dovrebbe visitare. Dopo il viaggio allucinante dell’Ipnotista, La psichiatra ci riporta nel lato oscuro.» Con queste parole Donato Carrisi ha salutato la nascita di un nuovo maestro dello psicothriller, Wulf Dorn, tedesco, nato nel 1969, che per tanti anni ha lavorato come logopedista in una clinica psichiatrica traendone ispirazione per la sua attività di scrittore. Dopo La psichiatra, che grazie al passaparola è diventato un bestseller internazionale, Dorn ha scritto altri romanzi di grande successo, tradotti in più lingue e sempre pubblicati in Italia da Corbaccio: Il superstite, Follia profonda, Il mio cuore cattivo, Phobia, Incubo, Gli eredi e Presenza oscura. E a dieci anni dall’uscita della Psichiatra, per la gioia dei suoi lettori Wulf Dorn ha finalmente deciso di riprendere i due protagonisti del libro, Mark Behrendt e Ellen Roth nel suo nuovo straordinario romanzo: L’ossessione.

martedì 25 maggio 2021

AFFARI DI FAMIGLIA (Io e la mia Effe #2) Lara H. Recensione

Abbiamo avuto il piacere di conoscere e apprezzare il personaggio di Alice nel primo episodio di questa serie romance erotica scritta da Lara H. La ritroviamo vedova e con non pochi debiti lasciati dal marito architetto. In questo nuovo capitolo della sua vita dovrà rimboccarsi non poco le mani e mettere ordine nei suoi sentimenti, non prima di aver fatto un bel discorsetto con la sua onnipresente "amica-nemica". 


Self publishing


AFFARI DI FAMIGLIA
Io e la mia Effe #2
Lara H


Editore: Self Publishing
Genere: Romance erotico
Pagine:  153
Ebook: 0,99
In abbonamento con KU


Trama

Mi chiamo Alice, ho trentasei anni, una figlia a carico, designer.
Avevo accantonato la carriera per sposarmi, ma sono rimasta vedova troppo presto.
Mio marito mi ha nascosto parecchie cose, la sua famiglia non mi ha mai tollerata, lo studio di architettura che abbiamo fondato vuole mettermi da parte.
Ma so di avere ancora molti talenti da sfruttare. E lo farò.
Grazie anche all’appoggio di una parte di me che non si vede e che però mi rappresenta: succosa, creativa, intraprendente.
Io e la mia EFFE siamo complici, io e lei sappiamo cosa ci piace.
Mi riprenderò tutto: la libertà di guardare avanti; il patrimonio di famiglia che mi spetta; un futuro sicuro per quelli che amo.
E non sarà certo Marcello, il migliore amico e collega di mio marito, a sbarrarmi la strada.
Questo episodio è il secondo di una serie; tutte le storie di Alice sono autoconclusive, tuttavia si inseriscono in una vicenda generale che prosegue, perciò è preferibile leggerle seguendo l’ordine.
Troverete: erotismo, emozioni, arte e bellezza.
Contenuti espliciti consigliati a lettori adulti e consapevoli.



opinione di Charlotte

Al secondo appuntamento con Alice e la sua Effe, fin dalle prime pagine si è fatto sentire l' age gap tra la protagonista  giovanissima e proiettata nel futuro del primo episodio, e la donna più complessa e più matura  che si sta leccando le ferite e ripercorre un sentiero lastricato di compromessi, scelte incompiute, speranze disilluse di questa seconda puntata.  Il primo stimolo  che  ho  ricevuto  da Affari di famiglia è stato proprio quello di far rappacificare  nella mia testa queste due metà di Alice così diverse eppure l' una intimamente connessa all' altra : ripercorrendo  il  passato di una brillante studentessa/ moglie tradita /madre un po' rassegnata,  e affiancandola empaticamente nel suo rinnovato percorso di battagliera autodeterminazione.   Il secondo  input è stato quello di farmi stuzzicare dagli uomini prestanti - ben due, ambigui , desiderabili e sfuggenti ad hoc a suscitare  quell' interesse pruriginoso  che è la chiave di gradimento di una lettura erotica- adocchiati dalla disinibita Effe:  che lungi da complicare le relazioni con elucubrazioni o sdilinquimenti, le semplifica con l' istinto. Questo taglio edonistico puramente legato al  piacere e al desiderio, che si riflette nei corpi come scarica ormonale , ma  anche e non secondariamente nella bellezza degli oggetti  che Alice crea e di cui Alice si circonda -   , a mio avviso è il punto di forza della serie: che consente ad un  canovaccio costruito con perizia ,su cliché ben rivisitati , di non deviare verso la  prevedibile stucchevolezza rosa. Ne risulta un erotismo raffinato, solleticante, arricchito dallo spessore emotivo nella resa di una protagonista in fase di rivincita, alleggerito dall' iniziativa di Effe, per una lettura complessivamente  molto piacevole. 


opinione di foschia75

Premetto che volendo si può leggere anche senza aver letto il primo, ma io non ve lo consiglio perché le storie sono conseguenti e vi perdereste molto dei personaggi principali.

Se nel primo episodio si assapora la freschezza e libertà dei vent'anni, in questo secondo episodio, ambientato quindici anni dopo, la nostra Alice è ormai donna, mamma e purtroppo vedova da poco tempo. Dopo aver seppellito il marito, si trova a dover affrontare tutte quelle faticose salite che aspettano una donna che ha messo in standbye una carriera per dedicare tempo ai figli e lasciare spazio al marito. Ora che uno dei due punti di riferimento nella sua vita è venuto a mancare, Alice sente il richiamo della carriera sacrificata e della libertà di pensiero fin troppo frenata. Il miglior modo per costruire il suo futuro e quello della figlia è rimettersi sul mercato e rimettere in piedi ciò che il marito ha quasi distrutto: lo studio associato. 
Se all'inizio l'ordine gerarchico le sembra scontato, dovrà fare presto i conti con un ambiente di lavoro ostile e maschilista. Il suo rapporto con il socio dello studio non è quello che pensava di aver lasciato anni prima, un giorno sembra andare tutto serenamente, quello dopo deve guardarsi le spalle. In questo clima non proprio idilliaco Alice cercherà di riprendersi il suo spazio e la sua fetta di torta. 
Se i problemi sul lavoro sembrano essere l'unica preoccupazione, ci penserà la cara "amica" Effe a ricordarle che ci sono esigenze che non possono passare in secondo piano, o peggio, essere accantonate. Come sempre forse i suoi "consigli" non richiesti si dimostreranno un'arma a doppio taglio. Alice sarà pronta a prestare attenzione, oppure ascolterà prima il cuore? Lascio a voi l'onore di scoprirlo. 
Quello che mi ha piacevolmente colpita in questo secondo appuntamento è la crescita personale di Alice, la sua forza d'animo e la sua caparbietà nel combattere contro il maschilismo e la scorrettezza professionale, un argomento quanto mai attuale che si intreccia con un più lieve tono di ironia e sarcasmo al quale ci aveva abituate nel primo capitolo. La nostra protagonista dovrà lottare tra ciò che le dice la sua inseparabile amica e quello che le indica il cuore. Chi ascolterà? Non sarà una scelta semplice... 


L'autrice



Cercate le altre storie di IO E LA MIA EFFE:
1)L’UOMO NELL’ALTRO GIARDINO (rec. QUI)
2)AFFARI DI FAMIGLIA
3)IL NERO MI STA BENE