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lunedì 23 novembre 2015

ACCADE A NATALE Sarah Morgan Doppia Recensione

Purtroppo la famiglia O’Neil è composta solo da tre fratelli e quindi, con Tyler, il terzo, si chiude questa romantica e testosteronica serie ambientata tra le alte montagne del Vermont. 
Per tutte quelle lettrici che si sono innamorate degli scintillanti occhi blu di Jackson e del temperamento del suo gemello Sean, è arrivato il momento di conoscere l’ultimo fratello, lo spericolato campione della nazionale di sci americana Tyler, che non mancherà di stupirci con qualche bel salto mortale degno del suo pessimo carattere… Ma da brave lettrici romance sappiamo che sotto il guscio più duro si nasconde sempre un cuore tenero, forse il più fine di tutti…
A voi il piacere della scoperta.



HARLEQUIN MONDADORI


ACCADE A NATALE
Sarah Morgan

Traduzione a cura di Silvia Arienti
Casa editrice: HarperCollins Italia
Genere: Romanzo rosa
Pagine: 297
Prezzo: 14.90€
Ebook: 7.99€


Trama

Questo Natale, Tyler O'Neil, ex campione di sci, affascinante rubacuori e papà single ha una sola missione: regalare a sua figlia Jess il miglior Natale della sua vita. Il fatto che la sua migliore amica, Brenna, bella e sexy da morire, sarà temporaneamente ospite del suo chalet allo Snow Crystal Resort, al completo per le feste, è una deliziosa distrazione che lui deve assolutamente ignorare. 
L'amicizia che lo lega a Brenna, infatti, è forse l'unica relazione che non ha ancora rovinato. E non ha alcuna intenzione di farlo adesso.
Brenna è da sempre innamorata di Tyler e stargli così vicino si rivela una vera tortura: come può concentrarsi nell’essergli solo amica quando lui dorme nella stanza di fianco? E’ possibile che in questo magico Natale i suoi sogni possono finalmente diventare realtà?






Opinione di Sybil

Con gli O’Neil apro ufficialmente le danze natalizie e vi assicuro che non c’è modo migliore per farlo se non con l’ultimo fratello che ci rimane da conoscere in maniera più approfondita, Tyler. Sarò sincera, Jackson, protagonista del primo romanzo della serie (Mentre fuori nevica) a suo tempo mi ha rubato letteralmente il cuore. Colpevoli i suoi magnetici occhi blu messi più volte in risalto dal candore della neve circostante  e la dolce risolutezza del suo carattere, mi sono ritrovata a diventare lava bollente tra i ghiacci delle montagne del Vermont, scenario indimenticabile di tutta la serie. Con il secondo libro (All’improvviso la scorsa estate) abbiamo avuto modo di conoscere il suo gemello, Sean, ortopedico di successo fuggito a tempo debito dal suo paese d’origine e ritornato in seguito, spinto dall’amore per Elise, cuoca francese del resort di famiglia. 
Come il fratello, anche Sean si è preso gioco di noi lettrici con la sua possente presenza scenica e il suo carattere autoritario e determinato, molto più di quello di Jackson, dolce ma spregiudicato, sensuale, bollente. Insomma, ci ha dato filo da torcere. 
L’ultimo della lista a questo punto è Tyler, il fratello più scostante, scanzonato e incredibilmente attraente, insomma un vagone di ottime premesse. Superato lo stupore iniziale causato dall’incredibile corredo cromosomico della famiglia O’Neil (di tre fratelli, uno è più prestante e perfetto dell’altro), non si può fare a meno di pensare che è un gran peccato che i loro genitori si siano fermati a quota tre figli, perché significa che con Tyler la serie si chiude, lasciando noi lettrici senza un altro fratello da conoscere… 

Lo scenario è sempre l’incantevole resort della famiglia e anche questa volta, come nel primo romanzo, ci troviamo nel bel mezzo del periodo più affascinante dell’anno per quanto riguarda la montagna: il Natale. A Snow Crystal sono iniziati i preparativi per la stagione invernale, nuovi turisti stanno per arrivare e la famiglia al completo è coinvolta nelle attività del resort. Tyler sta iniziando ad avere una sana convivenza con la figlia Jess e tutto sembra volgere al meglio, fin quando il cuore non ci mette lo zampino e, come ben sappiamo, in questo caso non c’è verso di fuggire. Infatti il caro Tyler, oltre ad essere il fratello più scontroso( scontroso in senso buono perché in fondo nasconde la dolcezza tipica degli O’Neil), è anche la star della famiglia, in quanto è un campione mondiale di sci alpino. Bello da togliere il fiato, atletico e pieno di se, conserva una scia di relazioni finite male e poco impegnative, che non lo hanno mai particolarmente coinvolto né fatto innamorare. Nel suo cuore solo tre pilastri: la famiglia, l’amore per la figlia Jess e l’amicizia con Brenna, sua collega di lavoro e migliore amica da sempre. Cosa succede però quando il confine tra amore e amicizia diventa confuso e indefinito? Quando l’affetto diventa così coinvolgente da confondere la mente? La risposta è semplice : un uomo come Tyler che scappa dalle complicazioni si ritroverà a scappare anche da questa e una donna come Brenna, che sogna il grande amore, si ritroverà a soffrire le pene dell’inferno. Ma non tutto il male vien per nuocere e infatti, in questo caso, porrà i due protagonisti di fronte ai loro fantasmi, li farà riflettere e permetterà loro di conoscersi più a fondo, mettendosi a nudo e rendendosi completamente vulnerabili.
Quella che già dal principio sembrava essere la coppia più complicata della serie dei romanzi della Morgan, si rivelerà all’altezza delle aspettative, almeno così è stato per me. Sinceramente aspettavo con ansia questo terzo romanzo, in quanto ero davvero curiosa di conoscere più a fondo Tyler e devo dire che non ne sono rimasta per niente delusa. È stato bellissimo vederlo interpretare goffamente nella fase iniziale il ruolo di padre e poi diventare mano a mano un uomo diverso. Il suo carattere impulsivo e a volte immaturo è la sua forza, paradossalmente il punto di partenza per mettere in risalto le sue caratteristiche migliori.
Tyler è geloso e protettivo con Brenna, ma non riesce a mettersi a nudo, a vedere oltre lo schermo dell’amicizia e questo, come potrete immaginare, sarà la spinta che darà vita a delle situazioni deliziose ed emozionanti. 
Devo ammettere che la prima metà del libro mi è sembrata leggermente sotto tono, ma successivamente la storia è riuscita a fare breccia nel mio cuore al punto da portarmi di fronte ad una grande verità: Tyler è proprio il mio preferito!





Opinione di Foschia75

No, no, e no!
Non voglio fare le valigie, non voglio lasciare questo indimenticabile angolo scaturito dalla penna di Sarah Morgan, non voglio privarmi di questa indelebile famiglia, mi piaceva così tanto stare allo Snow Crystal!!! Perchè le serie più belle devono finire? L'autrice avrebbe dovuto plasmare una famiglia più numerosa... almeno sei figli!
E' dura lasciare una serie come questa, dove l'ambientazione e le vicende, tengono avvinte le lettrici in un'ammaliante parentesi terapeutica.
Dopo aver chiuso Accade a Natale, sarà difficile trovare un'atmosfera così romantica, vivida e affascinante. Ma non solo per via dell'ambientazione, qui è la famiglia che ti fa sentire a casa, che ti invita alla tavola e ti fa sentire parte di un qualcosa di molto bello e intenso.
Questo dovrebbe essere il libro "col botto", perchè quando arrivi all'ultimo, i personaggi principali, li conosci già alla grande, e hanno generato grande aspettativa, con i loro sguardi, i loro pensieri e atteggiamenti.
Dopo un inizio sottotono, come uno sciatore che raggiunge le piste a piedi... arrivate in cima, alla svolta, la storia prende il fascino della "pista nera", quella capace di farti saltare il cuore in gola.
Di Tyler e Brenna sappiamo quel tanto che basta per mordere il freno, per scalpitare e pensare che ci faranno soffrire, tremare e poi sospirare. E così sarà, anche se mi aspettavo sinceramente qualcosina di più. Personalmente credo che il secondo rimanga il mio preferito.
La domanda fondamentale dopo la lettura è: Un uomo e una donna potranno essere migliori amici per sempre? Senza altre implicazioni? A darci la risposta saranno proprio Brenna e Tyler, due personaggi che bucano le pagine, con una forza d'animo come poche. Lui con tutte le caratteristiche del maschio romance, lei donna forte ma  resa vulnerabile dal bullismo nell'adolescenza e dalla competizione con la bella del paese. E qui sta uno dei punti di forza di questa trilogia, il trait d'union dei romanzi della Morgan: il romance è impreziosito da problematiche di vita quotidiana, come la genitorialità, il bullismo e la fiducia in se stessi. I personaggi della Morgan hanno un passato di sofferenza (come un buon romanzo rosa richiede), hanno una vita che tutti gli invidiano, ma per arrivare alla felicità e alla serenità, hanno affrontato un viaggio interiore non da poco, che li ha portati a guardarsi dentro e combattere i proprio limiti e le proprie debolezze, il tutto coadiuvato dal sostegno della famiglia, che non dovrebbe mancare mai nella vita di un individuo.
La famiglia O'Neal come centro del sistema,attorno al quale ruotano pianeti e satelliti ora impazziti, ora più gravitazionali. Tre generazioni che hanno affrontato momenti belli e meno belli, sapendo che un punto di riferimento c'è sempre stato, quello che poi li tiene legati al luogo nel quale sono cresciuti. Sarà anche per questo che a noi lettrici italiane piace molto questa serie.
Parallelamente alla storia d'amore in divenire, ci saranno problemi irrisolti e problemi nuovi da affrontare, il passato torna a pungolare Brenna e Tyler, e il presente mette la ciliegina sulla torta.
Insomma, personalmente, consiglio vivamente questa serie "a conduzione familiare" a chi ancora non la conosce, e auguro una piacevole quanto "innevata" lettura a chi come me, un anno fa ha conosciuto la famiglia O'Neal.... e non è più riuscita a farne a meno!!!
Grazie Harlequin per averci permesso di leggerla!





L'autrice 

SARAH MORGAN, tra le autrici più amate da USA Today, due volte vincitrice del RITA Award per i Romance Writers of America, si è fatta conoscere grazie ai suoi romanzi vivaci e sensuali, di cui ha venduto oltre  11 milioni di copie.

Inglese, ama la vita all'aria aperta, sciare e fare trekking, ma soprattutto adora rimanere in contatto con le proprie fan, tramite Facebook facebook.com/AuthorSarahMorgan,  Twitter @SarahMorgan_ e il suo sito web  www.sarahmorgan.com.  



Altri romanzi della serie:
Mentre fuori nevica (recensione QUI)
All’improvviso la scorsa estate (recensione QUI)


martedì 13 ottobre 2015

LA SCONOSCIUTA Mary Kubica Recensione

Una stazione nell’ora di punta.
Pendolari che sfogliano frettolosi le pagine di un quotidiano, studenti con musica snervante nelle orecchie, colleghi che si parlano discutendo per l’ultima volta su quale strategia adottare durante la riunione in ufficio, uomini silenziosi che occhieggiano verso il nulla.
Caos, mille voci, infiniti respiri, suoni, rumori, grida, la risata di una donna, il pianto di un bambino, la pioggia che incessante bagna le strade e inumidisce le ossa dei passanti che aspettano l’arrivo dell’ultimo treno che li porterà a destinazione.
Ai margini di tutto questo c’è una ragazza trasandata, stanca, impaurita e sola, che stringe una neonata tra le braccia, avvolta in una logora copertina rosa.
E c’è una donna, che assiste a tutto ciò.
Occhi che si intrecciano, vite che si scontrano andando insieme verso l’oblio.

Conosciamo davvero la nostra vita e quella di chi ci circonda?



HARLEQUIN MONDADORI

LA SCONOSCIUTA 
Mary Kubica

Traduzione a cura di Barbara Piccioli
Casa editrice: Harlequin Mondadori
Genere: Thriller psicologico
Pagine: 380
Prezzo: 12.90€
Ebook: 6.99€



Trama


Un incontro casuale. Un atto di gentilezza. Un'intricata rete di menzogne. Heidi vede la ragazzina su un binario alla stazione, immobile sotto la poggia torrenziale, mentre stringe tra le braccia un neonato. La ragazzina sale su un treno e se ne va. Heidi non riesce a togliersi quella scena dalla testa...
Heidi Wood è sempre stata una donna dal cuore d'oro, ma la sua famiglia inorridisce quando un giorno torna a casa con Willow e la sua neonata di soli quattro mesi: trasandata e senza casa, la ragazzina potrebbe essere una criminale, o anche peggio. Tuttavia Heidi invita Willow e la bimba a restare...
A poco a poco, mentre Willow comincia a riprendersi, vengono alla luce inquietanti dettagli sul suo passato e così, quello che è iniziato semplicemente come un gesto gentile precipita sempre più velocemente verso l'abisso...


Opinione di Sybil




Anche questa volta Harlequin Mondadori ci propone un romanzo estremamente interessante, che si va ad aggiungere a tutte le altre grandi storie che in questi ultimi tempi ci ha permesso di leggere.
Sto parlando dell’ultimo libro di Mary Kubica, La sconosciuta, un thriller cupo, gelido, intenso, un viaggio privato nei meandri più profondi dell’animo umano, nel quale tutto viene messo in dubbio e niente viene salvato, un percorso introspettivo che mira ad oscurare ogni lato delle relazioni dei protagonisti, accrescendo l’inaffidabilità delle loro azioni e la potenza stessa dei loro sentimenti. Un doppio lato della medaglia, quello lucido e brillante e quello cupo ed ossidato. Testa o croce, verità o dubbio, finzione o realtà, ecco gli ingredienti chiave de La sconosciuta, un romanzo che non vi lascerà di certo insoddisfatti anzi, vi farà perdere qualche ora di sonno perché una volta iniziato è impossibile interrompere il bisogno continuo di fare chiarezza sugli avvenimenti narrati.
La storia è ambientata in una piovosa Chicago dove da giorni ormai non splende più il sole. Heidi è una donna alla soglia dei quaranta con una figlia di dodici anni e un marito che si sta lentamente allontanando da lei. Colpa della quotidianità? Degli impegni e delle responsabilità che si antepongono ai bisogni di ogni coppia? Non si sa se per questo o per infiniti altri motivi, quel che è certo è che Chris e Heidi si sono persi nelle profonde viscere dell’esistenza. Comunicare è complicato come risolvere un quesito di fisica nucleare e cercare di superare anche il più piccolo ostacolo diventa faticoso come fare il giro del mondo a piedi nudi. È così che Heidi e Chris finiscono per smarrirsi. 
In questo terreno fertile per il seme dell’instabilità arriva Willow, una giovanissima ragazza che Heidi vede ogni mattina sola e infreddolita alla stazione. Willow è una senza tetto, ha con se un’unica valigia di cartone e degli indumenti così logori da sembrare vecchissimi. Ma cosa ancor più sconvolgente, tra le sue braccia c’è una piccola neonata che piange disperata per poi cadere in un sonno tormentato. Inizialmente Heidi si accontenta di osservare la ragazza, in silenzio, in disparte, poi decide di invitarla a casa sua: è sicura che la neonata sia febbricitante e che la giovane donna sia spaventata e affamata. È così che Heidi si presenta a casa con Willow e la bambina, di fronte agli occhi sbalorditi del marito Chris e a quelli irritati della figlia Zoe. 
Purtroppo per loro, tutto ciò si trasformerà in un terribile incubo, non tanto fisico quanto mentale, che riporterà a galla antiche ferite in grado di alimentare un fuoco devastante. Sia Heidi che Chris che Willow avranno qualcosa da raccontare, un mostro nero con il quale combattere, vincere o perdere. Il premio in palio è la loro anima. Solo arrivando fino in fondo riusciranno a scoprire cosa li aspetta, libertà, redenzione, dolore, rinascita. Si, la rinascita, un privilegio a loro non concesso dato che nascondono dentro un buio profondo, insondabile, troppo complicato da decifrare e ancor più complesso da sorvolare. Ogni personaggio è immortalato nella propria intimità, dominato da forze opposte, prepotenti, che emergono dal passato e si scontrano con il presente creando una tempesta. Ognuno di loro ha un conto da pagare che lo rende vittima e allo stesso tempo carnefice, dando vita ad una giostra cupa, scricchiolante e sconvolgente. Inutile dire che il lettore sarà calamitato al centro della  narrazione. Non ci sarà scampo: leggere e leggere, ecco l’unica soluzione, la sola in grado di mettere la parola fine in questo coinvolgente percorso animato da un’abile autrice che non lascia niente al caso. 
La chiarezza è uno degli elementi mancanti nella narrazione, dettaglio voluto e non capitato a caso, in quanto utile ad accrescere l’alone di mistero e di dubbio che avvolge i personaggi del romanzo. È la scarsa comunicazione tra di loro a rendere possibile tutto ciò, come pure è la mancanza di dialogo a mettere in crisi la relazione tra Heidi e Chris e tra tutta la famiglia e Willow. 

La sconosciuta è un romanzo molto intenso, dalle tinte forti e costellato da sentimenti difficili da gestire, ma non per questo va temuto, anzi è un thriller davvero eccellente, nel quale il gioco delle parti segue delle regole ben precise, non scontate. A fare scalpore non è tanto il colpo di scena quanto le singolari reazioni dei personaggi presi nella loro individualità, il modo in cui si relazionano con il buio che nascondono dentro e la forza che prende forma dalle loro scelte e si libera attraverso le pagine del romanzo.




L'autrice 



MARY KUBICA, dopo una laurea in arte e una in letteratura alla Miami University di Oxford, vive fuori Chicago con suo marito e le figlie, ama la fotografia, il giardinaggio e prendersi cura degli animali.

"La sconosciuta" è il suo secondo romanzo.






venerdì 2 ottobre 2015

DOPO DI LEI Joyce Maynard Recensione

Una lettura affascinante  che reca in sè l' ineluttabilità della trasformazione, e che  forse si apprezza di più ripensandoci nel tempo: rievocando nella mente le parole di Joyce Maynard , in grado di  imprimere potenza e vigore a legami ancestrali ma non per questo scontati.  
Harlequin Mondadori 
DOPO DI LEI 
JOYCE MAYNARD  
Collana: hm
Genere: Narrativa contemporanea  
Pagine: 370
Prezzo: € 16,00 ( sconto 15% negli store)
Ebook: € 8,99 

La Trama
È l'estate del 1979 a Marin, California. Rachel e la sorellina Patty esplorano indisturbate la montagna dietro casa, lasciate un po' a loro stesse da un padre detective di polizia, affascinante e molto impegnato, e da una madre triste e depressa, che si occupa di loro un po' da lontano. Possono sperimentare la libertà, i giochi di un'infanzia senza confini, inventarsi le giornate senza seguire alcuna regola in particolare. Finché un giorno delle giovani donne iniziano a essere uccise su quella montagna. Il padre di Rachel viene incaricato del caso, il più importante e difficile che gli sia mai stato affidato. Ma la sua grande occasione si trasforma presto in un fallimento, quando tarda a trovare il Killer del Tramonto. Per aiutarlo Rachel e Patty decidono allora di lanciarsi nel gioco più pericoloso che abbiano mai azzardato: iniziano a investigare, mettendo a rischio se stesse e compromettendo per sempre la carriera del padre. Sono passati trent'anni da quell'estate, e Rachel, ora affermata scrittrice, non è ancora riuscita a dimenticarla ed è per liberarsene per sempre che decide di raccontarla.

Opinione di Charlotte 
Un romanzo intenso, coinvolgente senza concitazione nè tensione allo stremo,  lento e struggente come lo scorrere inesorabile del tempo. C'è l' elemento thriller, certo, angosciante e intriso di mistero, inscritto in  atmosfere californiane  di 30 anni fa  evocate mediante brani musicali, film,  telefilm, mode dell' epoca;  ma il giallo non è  il colore  predominante della storia. Dopo di lei è  soprattutto un viaggio esplorativo nei rapporti familiari, tra genitori e figli,  tra sorelle inseparabili, alle prese con vittorie e sconfitte,  amicizie e voltafaccia, illusioni e baratri di disperazione  : una camminata ardimentosa, da funambolo, che la voce narrante  Rachel inizia a raccontare  facendola coincidere con   il  delicato sopraggiungere, scombinare l' esistenza  e poi allontanarsi  della propria  preadolescenza. Questa  fase della crescita a mio avviso è   la vera protagonista del romanzo, presa in esame in tutte  le sue contraddizioni: una condizione anelata e temuta, che può confondere  una ragazza  ma anche renderla intrepida,  farla sentire  fragile e  al contempo invincibile, dotarla di fantasia galoppante ma instillando in lei anche  il desiderio di   uniformarsi alla massa tradendo la propria natura . Maturità e avventatezza si susseguono pagina dopo pagina, in un  ricorrente  mutamento dei  rapporti di forza basati su  desideri realizzati ed aspettive tradite: le costanti, per Rachel sono un padre venerato, una madre incompresa, una sorella complice, e la sensazione persistente che la tragedia sia dietro l' angolo.  
Non ci troviamo di fronte a libro d' azione:  il serial killer  è una figura onnipresente sullo sfondo, agghiacciante  pericolo latente che fa il suo exploit nell' ultimo terzo del libro;  ma la  vicenda poliziesca è   una sorta di stratagemma  per destabilizzare i rapporti intepersonali  e sviscerare  il profondo  legame tra un padre e le sue figlie,  accostando e confondendo  la visione della vita e le reazioni  impulsive di una ragazzina  con le considerazioni ben più sagge che scaturiscono  dalla sua  stessa voce  alcuni decenni dopo:  quando la magia della pubertà ha lasciato il posto al disincanto, ad un atteggiamento distaccato nell' esaminare ciò che non può più ferire , alla voglia di far pace con il passato e di tirare le somme della propria esistenza  .
Spesso in Dopo di lei   si  hanno sguardi complementari, che di volta in volta ridimensionano o ingigantiscono le sensazioni: la protagonista e narratrice del romanzo è  stregata  dal carisma di un padre al centro dei riflettori, dotato di straordinaria empatia  ma anche di istinti e comportamenti  che lo portano ad arrecare dolore e delusione suo malgrado:   il doppio registro bambina/adulta rende tangibile l' evoluzione della  protagonista, del suo rapporto con la figura paterna  magnifica e ingombrante, con la sorella amica e connivente, con la realtà che li circonda e che comprende insidie e malvagità  . Di pari passo  vicenda personale e fatti di cronaca evolvono/involvono in una sorta di parabola:  il padre/ ispettore dapprima viene adorato, ma  intaccato nel suo fascino    diventa fallibile, fallito, riabilitabile solo molto tempo dopo,  sotto gli occhi spietati e al contempo innamorati di una figlia che in fin dei conti lo accetta così   com' è, e alla quale spetta il compito di  contribuire a farlo a pezzi ma anche di ricomporne i cocci.  
In sostanza Dopo di te è un libro che offre un intreccio enigmatico, sordido,  che incuriosisce chi cerca il mistero:  ma non soddisfa il bisogno di adrenalina, quanto piuttosto la ricerca dell' impatto emotivo che porta alla riflessione  sulla trasformazione,  sul ciclo della vita, sull’ età sospesa, sulle conseguenze delle azioni umane. E si fa avvolgente con malinconia e affetto, facendosi strada  tra inquietudini declinate in molteplici modi,   cercando giustificazioni ai comportamenti umani pur senza mitigarne le colpe.

L' Autrice


Scrittrice di successo a livello internazionale, Joyce Maynard, prima di dedicarsi completamente alla scrittura dei suoi romanzi, è stata una giornalista, un editor e un commentatore radio.
Nel 1995 Da morire è diventato un film diretto da Gus Van Sant con protagonista una giovane Nicole Kidman, mentre Un giorno come tanti, interpretato Da Kate Winslet e Josh Brolin, è stato realizzato nel 2013.

lunedì 31 agosto 2015

DOLCEZZE AL MIELE DI LAVANDA Susan Wiggs Recensione

Finalmente si torna a Bella Vista, tra i colori, i profumi e il sole che ci hanno fatto innamorare di una terra calda, sensuale, piena di segreti e di parole non dette. Questa volta è il turno di Isabel, la sorella della cinica Tess che, una volta messo piede nella tenuta di famiglia, ha completamente cambiato orizzonte e modo di vivere la vita. Per Isabel sarà tutto più complicato, perché le ferite che porta con sè sono di gran lunga più profonde; in lei non manca soltanto la fiducia verso se stessa, ma anche quella verso il prossimo, problema non da poco visto che all'orizzonte sta arrivando una jeep gialla al cui interno un ruvido e scanzonato giornalista si sta preparando per scrivere la storia del secolo e perché no, anche per abbattere i muri che Isabel si è minuziosamente costruita intorno. 
Ancora una volta Susan Wiggs dà vita ad un romanzo che non parla solo d’amore e passione, ma che scava nel profondo dei legami familiari, del passato e del dolore che ogni individuo porta dentro di se, regalando attimi di gioia.



DOLCEZZE AL MIELE DI LAVANDA
Susan Wiggs

Traduzione a cura di Fabio Pacini
Casa editrice: Harlequin Mondadori
Genere: Romanzo contemporaneo
Pagine: 413 
Prezzo: 12.90€
Ebook: 6.99€



Trama


Isabel Johansen, chef di talento cresciuta nella sonnacchiosa Archangel, nella Sonoma Valley, vive da sempre a Bella Vista, l'idilliaca e assolata tenuta di famiglia, che vuole trasformare in una scuola di cucina. Tra alberi di mele, orti e l'allevamento di api, Bella Vista è il posto perfetto per il suo progetto di trasformare gli amanti della buona tavola in esperti nell'arte culinaria. Ed è anche il posto perfetto per dimenticare il passato...
Ma i suoi piani cominciano a incrinarsi quando lo scrittore e giornalista Cormac O'Neill arriva ad Archangel per indagare su una vecchia storia e scrivere una biografia sul nonno di Isabel. Cormac è sempre stato bravo a raccontare le vite degli altri, molto meno invece a parlare di sé e aprire il proprio cuore, ma i piaceri della vita tranquilla di una piccola città e la sensualità della cucina di Isabel, lo portano piano piano a lasciarsi andare. L'arrivo di Cormac rischia però di far emergere il segreto che lei nasconde e, inoltre, la fortissima attrazione che provano l'uno per l'altra non può condurre a nulla di buono. Entrambi sono riluttanti a iniziare una relazione, per motivi diversi. E il motivo di Isabel si presenta alla tenuta in carne e ossa: il rinomato chef televisivo Calvin Sharpe.
La dolcezza sognante dell'estate e un matrimonio in famiglia riusciranno a far superare a Isabel il passato e a guidarla verso un futuro inatteso?


Opinione di Sybil


Ben tornati in California e più precisamente nella Sonoma Valley. L’ultima volta che siamo stati qui abbiamo conosciuto la storia di Tess, la giovane esperta d’aste che, all’età di quasi trent’anni, scopre di avere una sorella e di aver ereditato un possedimento di nome Bella Vista. Sono passati mesi da quel giorno, tanti avvenimenti hanno colorato il cielo della famiglia Johansen, tanti segreti sono stati svelati e adesso Tess si trova non solo ad amare la vita di campagna (cosa un tempo impensabile per lei), ma sta pure per sposarsi con l’aitante Dominic, il viticoltore vicino di casa che le ha rubato cuore e mente. Questa volta però la protagonista è Isabel, la sorella ritrovata di Tess, la cuoca di famiglia, l’amante della natura e soprattutto della sua terra.
Isabel è una giovane donna che alle sue spalle ha un trascorso felice, ma anche drammatico. Ha perso i suoi genitori quando era ancora in fasce ed è stata allevata da Magnus ed Eva, i suoi nonni paterni. Circondata dall’amore, Isabel ha saputo apprezzare tutto ciò che Bella Vista le offriva, sviluppando il suo amore per la cucina e per i prodotti della terra. Gli anni passano, si iscrive ad una scuola di cucina lontano da casa, ma una relazione disastrosa la riporta dentro le mura della sua tenuta.
Ora Isabel è adulta, ha quasi trent’anni, sta per realizzare il suo più grande sogno imprenditoriale, ha una sorella che sta per sposarsi, ma ancora dentro di lei il passato brucia, fa male. Solo a Bella Vista si sente davvero protetta, libera da ogni paura, ed è per questo che non ha la minima intenzione di andarsene da lì. Soprattutto non vuole più sentir parlare di uomini. Il problema è che non sa che sta per arrivare nella sua vita Cormac O’Neill, giornalista di successo ingaggiato da Tess per raccogliere le memorie di nonno Magnus. Cormac ha un fascino selvaggio, è sfacciato, uno spirito libero. Non ama i legami, non li cerca affatto. Ama il suo lavoro punto e basta. Niente distrazioni e niente dolore. Fin qui sembra essere in linea d’onda con Tess, ma come potrete immaginare i due sono in rotta di collisione perché entrambi hanno bisogno di aprirsi a qualcuno, di far esplodere la bomba, di riversare nell’altro quell’energia vitale che covano dentro da troppo tempo. Non sarà una cosa facile perché Isabel ha un carattere molto duro e chiuso e Cormac è la persona più ostinata sulla faccia della terra. Due teste calde insomma.
Per quanto mi riguarda, l’accoppiata Isabel-Mac mi è piaciuta un po’ di più rispetto a  quella formata da Tess e Dominic, semplicemente perché sono due personaggi più complessi e motivati. Nonostante Dominic sia non privo di fascino (l’immagine di lui che si appresta a lavorare la sua vigna è irresistibile), Mac ha quel non so che in grado di renderlo magnetico e accattivante. È sfacciato, ma è pure dolce e attento; dice tutto quello che gli passa per la mente, ma a volte riesce a tirare fuori una delicatezza intramontabile; è uno spirito libero a tutti gli effetti e quel giro in vespa verso il fiume caldo che farà con Isabel vi farà sognare. 
Entrambe le storie sono ben piantate e offrono molti spunti di riflessione. Come spesso accade nei romanzi di Susan Wiggs, la leggerezza viene sempre associata a dei sentimenti più profondi. Tutti i personaggi di questa serie hanno un passato più o meno doloroso, costellato da segreti, paure, rinunce. In primo piano c’è proprio nonno Magnus, ex partigiano danese, che ha lottato in giovane età contro i tedeschi, fuggendo poi in America insieme ad Eva, che diventerà poi sua moglie, e ad Anelise, partigiana come lui. Tutti e tre porteranno nel nuovo continente una nuova voglia di vivere, ma anche tanti segreti che non vedranno la luce per molti, moltissimi anni. Sarà compito di Cormac dare voce a questa storia, riaprendo vecchie ferite…

Dolcezze al miele di lavanda è un romanzo che unisce una buona dose di spensieratezza ad un’intricata rete di passioni nascoste e passate, offrendo spunti di riflessione che arrivano fino al dramma della Seconda Guerra Mondiale. Ci parla d’amore, coraggio, passione e desiderio di rimettersi in gioco, di ritrovare la strada in mezzo alla nebbia, sperimentando nuove emozioni a discapito della sicurezza di un territorio sicuro
Consiglio questo libro a chi ama emozionarsi con dei sentimenti autentici, che non cadono mai nella banalità e che continuano a stupirci grazie alla loro brillantezza e complessità.



L'autrice



SUSAN WIGGS, autrice di fama internazionale da 17 milioni di copie, ha vinto numerosi premi letterari, tra i quali 3 volte il RITA Award per il miglior romanzo dell’anno. 
I suoi romanzi, spesso comparsi nelle classifiche di Usa Today e del New York Times, sono stati tradotti in più di 12 lingue. Vive su un'isola nel vasto paesaggio di terra e acque del Puget Sound, nel Nord Ovest degli Stati Uniti.
Harlequin Mondadori ha pubblicato in libreria:

Accadde un’estate ( recensione QUI)  
Il Profumo delle mele rosse ( recensione QUI



E PER TUTTE LE LETTRICI AMANTI DELLA CUCINA, ECCO IL LINK DOVE POTER TROVARE LE RICETTE DI CUI ISABEL CI PARLA NEL ROMANZO!



Bella Vista Chronicles series:
Il profumo delle mele rosse ( recensione QUI)
Dolcezze al miele di lavanda

martedì 18 agosto 2015

IL RIBELLE J.R. Ward ( writing as Jessica Bird ) Doppia recensione



Negli  ultimi giorni abbiamo sentito pareri negativi sulla Ward in versione contemporary romance, e in particolare su questo libro che è stato “ bocciato” da molte  nostre amiche lettrici, delle quali apprezziamo lo spirito critico e la sensibilità . Ma siccome  siamo come San Tommaso, e adoriamo la “ madre dei Confratelli”,  ci è sembrato  giusto  farci un idea personale e dire la nostra. Il giudizio globale  su Il ribelle  è tutt' altro che severo e negativo; con le dovute precisazioni.   



HARLEQUIN MONDADORI
(Harmony Romance)

IL RIBELLE 
J.R. WARD 
(writing as JESSICA BIRD)

#1 Moorehouse Legacy
Genere: contemporary romance
Pagine: 250
In edicola e nello shop online hm: €  6,90  


La Trama:  


Bello e dannato, Nate Walker non ha mai evitato di seguire i suoi sogni, anche se questo ha significato intraprendere la strada più difficile e lasciare la ricchezza della sua famiglia e una donna di cui era innamorato, ma che in realtà puntava solo al suo denaro.
Diretto a New York, è convinto che niente possa impedirgli di aprire il suo ristorante a cinque stelle, finché un guasto all'auto lo costringe a fermarsi al White Caps Bed & Breakfast, o meglio nella cucina della sua proprietaria, Frankie Moorehouse, che gestisce la dimora di famiglia nonostante le notevoli difficoltà organizzative ed economiche. L'ultimo problema in ordine di tempo è stata la fuga del cuoco senza preavviso che l'ha lasciata in balia del caos più completo, almeno fino all'arrivo di Nate. Senza averlo cercato, lui si ritrova tra le mani un lavoro di cui non ha veramente bisogno. Resterà lì fino al Labor Day, questo è l'accordo che stipula con la coriacea Frankie. Ma col passare dei giorni il suo interesse si sposterà dalla cucina del bed and breakfast alla sua indipendente e risoluta proprietaria sebbene lui sappia già che con una come Frankie un'avventura con data di scadenza è da escludere.


Opinione di Charlotte 
Ne Il ribelle gli elementi per realizzare  un mix di successo ci sono tutti:  contesto  montano sperduto e ameno con tanto di lago, valido  pretesto per fugaci visioni di corpi scolpiti;  albergo di famiglia da salvare,  fatiscente  ma dal valore simbolico inestimabile;  protagonisti  dalle caratteristiche ideali – Nate il bello e dannato senza vincoli , Frankie il brutto anatroccolo votato al  sacrificio in nome della famiglia . Il tutto condito da  attrazione fulminante e dirompente, da scontri verbali che diventano pretesto per conoscersi, da  drammi passati che solo l’ amore vero può curare.  Sembra una combinazione ideale: eppure il tutto è stato assemblato come  se la composizione   non fosse stata ben ragionata, e vi si avverte spesso un certo  squilibrio. Ad esempio, nella gestione dei tempi, con tanto di  partenza della storia  “ diesel  in salita”,  e di  discesa alquanto  frettolosa e “in folle”  verso il lieto fine. Inoltre, mentre Frankie e Nate “ funzionano” e vengono tutto sommato ben caratterizzati e sviscerati per quanto riguarda le  loro pulsioni e paure, i  comprimari non vengono altrettanto ben approfonditi:  nel libro  vi sono addirittura due storie d’ amore in embrione che potrebbero essere spunto per interi romanzi psicologicamente complessi, ma che pur venendo  efficacemente presentate finiscono per essere  lasciate in sospeso in modo così  brusco da non lasciare loro alcuno spazio né stimolare curiosità su eventuali sviluppi futuri. Infine,   inconvenienti improbabili sovente  piovono dal cielo e  dovrebbero costituire l’ evoluzione dell’  intreccio: purtroppo  a volte non brillano per coerenza e risultano  esili pretesti per avvicinamenti o allontanamenti altrimenti non introducibili.  Insomma, la vicenda principale, tutto sommato non troppo avvincente ma ben delineata,  spicca su un’  ambientazione tratteggiata,  ma non modellata con sicurezza e padronanza. Nonostante l’ insieme  sia volutamente poco glamour e improntato sulla quotidianità della gestione di un azienda, in tutta onestà mi sarei aspettata dalla Ward   qualcosa di  meno banale e soprattutto di stilisticamente meno  incerto de Il ribelle . Un libro  un po’ acerbo e imperfetto negli spazi e nelle sequenze temporali , di certo   non bilanciato e coinvolgente  rispetto agli altri lavori  dell’ autrice – ne costituisce peraltro una prova giovanile, ed è un elemento scusante del quale tener conto;  ancora una volta a mio avviso J.R. Ward  si conferma la regina incontrastata  del paranormal romance,  meno portata al contemporaneo .  Eppure vale la pena di leggere Il ribelle,  poiché   nonostante le carenze a livello di ambientazione e di interazione primo piano/sfondo, complessivamente non mancano  la piacevolezza della complicità fra i protagonisti , l’ alchimia dei sensi repressa fino all’ esplosione , l’ accenno ironico: quei punti di forza  che spingono una  lettrice romantica  a proseguire una lettura,  anche se in certi momenti la convinzione può venire meno e può sembrare di arrancare avendo  perso un po’ di vista l’ obiettivo finale lungo una strada zigzagante.  Per una lettura estiva, non inutile, non imperdibile,  non esplicativa delle reali abilità della Ward ma sicuramente gradevole, Il ribelle  può risultare una scelta appropriata.

Opinione di Foschia 

 Premesso che di J.R.Ward leggerei anche la rubrica del telefono, non ho sentito ragioni e mi sono immersa anche in questo romance, scritto quando ancora non era stata "illuminata" dalla Vergine Scriba e non aveva ancora plasmato gli irresistibili quanto inimitabili Confratelli. Lo ammetto, quando leggo la Ward acerba, mi ritrovo inconsciamente a fare l'analisi dei suoi romanzi, a cominciare dall'ambientazione, per finire con i personaggi secondari e come li faccia entrare in scena (ha uno stile peculiare che personalmente adoro). Mi piace osservare come si scrive un romance, e lei credo che sia uno dei modelli da prendere come esempio quando si comincia, perchè ha un modo di curare la trama e le vicende, impeccabili. I suoi primi personaggi sono come il genere romance richiede, colti in un momento di svolta della propria vita, e con un passato tutto da scoprire. Non siamo davanti a personaggi "complicati" come i confratelli e le loro Shellan, ma uomini e donne in cerca di un posto dove realizzare i loro sogni e mettere radici. In questo romanzo, la Ward dimostra come caratterizzare i personaggi e come intrecciare in modo attraente, i sentimenti. Complice la mia passione per stili come quelli di Nora Roberts, trovo che Il ribelle sia una storia d'amore semplice e godibile, dalla piacevolezza estiva, insomma una di quelle storie senza pretese, capaci di tenere desta l'attenzione della lettrice (poco pretenziosa), e trascorrere una serata all'insegna del romanticismo. Se avete voglia di inoltrarvi nelle vite di due personaggi che hanno tanto da raccontare, e sembrano essere stati "inventati" per stare insieme, allora questo è il romanzo che fa per voi. Se però partite con l'idea che, poiché l'ha scritto la madre dei confratelli, allora deve essere magistrale, forse è meglio guardare altrove. Anche la Ward ha cominciato a scrivere, non è nata già esperta e unica, anzi questo romanzo dimostra tutta la strada in salita che ha percorso.... però personalmente colgo quei dettagli che fanno la differenza, come le impeccabili entrate in scena dei personaggi secondari, che la Ward presenta in modo accattivante, instillando nel lettore curiosità e attenzione e in questo caso presentandoceli per le storie a venire, perchè Il ribelle è il primo romanzo della serie Moorehouse Legacy (e l'entrata in scena di alcuni personaggi dava a intendere che fosse il primo di una serie). O ancora, quella danza sensuale mai affrettata, che pagina dopo pagina tiene sul filo il lettore, senza mai annoiare, coadiuvata dalla caratterizzazione dei personaggi stessi, in questo caso un uomo e una donna dal carattere forte si, ma mai sopra le righe. Nate, un uomo dal passato sofferto, che fa di tutto per guardare in modo ottimista al futuro. Frankie, non ha tempo per pensare all'amore, perchè totalmente assorbita da un'attività che non ha scelto, ma che ha ereditato, insieme a una sorella più piccola e a una  nonna sagace, che riempiono le sue giornate e la sua vita quasi incolore. Sia Nate che Frankie sono alla ricerca dell'affermazione professionale, ma hanno perso un po' di vista la direzione. Chissà se il loro incontro porterà qualcosa di buono e nuovo nelle loro esistenze.
Bello e consigliato a chi abbia voglia di immergersi in un'atmosfera di tipo familiare in stile Nora Roberts (la nonna di Frankie è irresistibile!), a chi abbia voglia di sorridere, fremere e coccolarsi con tanti personaggi di buona compagnia.
Ma anche a chi sia in vena di leggere un personaggio maschile fuori dagli ormai indisponenti cliché romance commerciali.
Spero che la Harlequin pubblichi anche i successivi romanzi della serie, li leggerò sicuramente.



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L' Autrice 


Jessica Rowley Pell Bird ( Massachussetts, 1969 ) è una scrittrice statunitense. Con il nome Jessica Bird e con lo pseudonimo J. R. Ward ha scritto vari libri e romanzi, tra cui libri d'amore e la serie della Confraternita del pugnale nero, serie che le ha fatto vincere un RITA Award per il miglior paranormal romance.