sabato 14 marzo 2020

FINCHÉ IL CAFFÈ È CALDO #reviewparty Toshikazu Kawaguchi

Buongiorno Lettori! 
Oggi ospitiamo la terza tappa del #blogtour Finché il caffè è caldo! Vi ricordo le prime due tappe sul blog Esmeralda viaggi e libri e sul blog Rachel Sandman Author. Oggi vi faremo un identikit dei personaggi di questo romanzo originale che apre una finestra sull'animo soprattutto femminile. Come sempre un grazie speciale a Marianna del blog A spasso coi libri


Garzanti Libri 


BLOG TOUR 
FINCHÉ IL CAFFÈ È CALDO 


TERZA TAPPA
IDENTIKIT DEI PERSONAGGI 


Il romanzo


Titolo: Finché il caffè è caldo
Autore: Toshikazu Kawaguchi 
TraduttoreClaudia Marseguerra
Editore: Garzanti
Genere: Narrativa
Pagine: 177
Prezzo: 16,00   Ebook: 9,99
Trama: Un tavolino, un caffè, una scelta. Basta solo questo per essere felici.
ECCO LE 5 REGOLE DA SEGUIRE:
1. Sei in una caffetteria speciale. C’è un unico tavolino e aspetta solo te.
2. Siediti e attendi che il caffè ti venga servito.
3. Tieniti pronto a rivivere un momento importante della tua vita.
4. Mentre lo fai ricordati di gustare il caffè a piccoli sorsi.
5. Non dimenticarti la regola fondamentale: non lasciare per alcuna ragione che il caffè si raffreddi.

In Giappone c’è una caffetteria speciale. È aperta da più di cento anni e, su di essa, circolano mille leggende. Si narra che dopo esserci entrati non si sia più gli stessi. Si narra che bevendo il caffè sia possibile rivivere il momento della propria vita in cui si è fatta la scelta sbagliata, si è detta l’unica parola che era meglio non pronunciare, si è lasciata andare via la persona che non bisognava perdere. Si narra che con un semplice gesto tutto possa cambiare. Ma c’è una regola da rispettare, una regola fondamentale: bisogna assolutamente finire il caffè prima che si sia raffreddato. Non tutti hanno il coraggio di entrare nella caffetteria, ma qualcuno decide di sfidare il destino e scoprire che cosa può accadere. Qualcuno si siede su una sedia con davanti una tazza fumante. Fumiko, che non è riuscita a trattenere accanto a sé il ragazzo che amava. Kotake, che insieme ai ricordi di suo marito crede di aver perso anche sé stessa. Hirai, che non è mai stata sincera fino in fondo con la sorella. Infine Kei, che cerca di raccogliere tutta la forza che ha dentro per essere una buona madre. Ognuna di loro ha un rimpianto. Ognuna di loro sente riaffiorare un ricordo doloroso. Ma tutti scoprono che il passato non è importante, perché non si può cambiare. Quello che conta è il presente che abbiamo tra le mani. Quando si può ancora decidere ogni cosa e farla nel modo giusto. La vita, come il caffè, va gustata sorso dopo sorso, cogliendone ogni attimo.


IDENTIKIT DEI PERSONAGGI

Non starò a cercare immagini che rispecchino i personaggi come io li ho immaginati, ma vi farò un identikit sulla base del loro modo di approcciare alla vita e al valore che danno agli affetti, perché questo è il fulcro del romanzo che, essendo ambientato a Tokio racconta di personaggi giapponesi, perciò chi è appassionato di manga potrebbe anche vederli come io ho provato a immaginarli dentro la scenografia di un film d'animazione. 

Finché il caffè è caldo è un romanzo sul potere del tempo e sul valore che noi gli diamo quando si parla di affetti, una storia dove prevalgono i personaggi femminili alle prese con i nodi della propria esistenza. 

La donna con il vestito bianco

Su tutti spicca un personaggio più sfuggente degli altri che l'autore ha magistralmente tenuto un po' sullo spartiacque della scena e che ha pungolato non poco la mia curiosità perché di lei non si saprà niente per tutto il romanzo ma sembra tenere più o meno in equilibrio il tutto. Una figura eterea eppure incisiva, con un forte potere emotivo che scaturisce da come ognuno la "vede". Sembra una donna placida e distratta dal libro che legge davanti a una tazza di caffé, ma in realtà ha chiaro tutto ciò che le succede intorno. Insomma una figura che sembra avere un ruolo centrale nella vita della caffetteria, perciò ogni lettore si farà una personale idea su di lei. Io ancora mi sto ponendo non poche domande. 

Fumiko Kiyokawa 

Cliente della caffetteria, giovane donna al principio della sua carriera, afflitta dalla partenza del suo fidanzato che li terrà lontani molto tempo, parla sei lingue, veste in modo sobrio ma elegante e frequenta abitudinariamente il locale perché ne è rimasta affascinata dal primo caffé che casualmente si è trovata a bere proprio lì in una circostanza che ha messo in standbye la sua vita. 

Kazu Tokita

Cugina del proprietario della caffetteria, lavora per pagarsi gli studi universitari, dispensa perle di saggezza. Nonostante la sua giovane età sembra sempre avere in pugno la situazione dentro il locale anche quando uno degli avventori si ritrova smarrito nei suoi sensi di colpa o pensieri profondi. Kazu c'è sempre quando qualcuno ne ha bisogno, grande e paziente preparatrice di verò caffè, gira con un vassoio d'argento con sopra una tazzina bianca e una caffettiera anch'essa d'argento (in questo romanzo nulla è lasciato al caso, neanche le più piccole suppelletili). Sembra una "guida emotiva" quando i clienti hanno perso la bussola, come se sapesse tutto sul mondo nonostante la sua giovane età.

"Kazu era il genere di persona che trova i rapporti interpersonali piuttosto noiosi"

Nagare Tokita

Proprietario del locale, un uomo di una certa stazza ma fondamentalmente pacifico e di poche parole,  lascia carta bianca alla moglie e alla cugina che gestiscono i rapporti con il pubblico e interviene solo quando vi è una reale necessità nel calmare gli animi o far riflettere le persone. Insieme a Kazu tiene i rapporti con la clientela ma senza grandi exploit, preferisce dare spazio e voce alle donne che lo circondano, tra tutte la moglie Kei.

Yaeko Hirai 

Cliente abituale, trentenne, eccentrica nel vestire e proprietaria di uno snack bar vicino alla caffetteria, il primo caffé della mattina lo passa a bere sempre da Nagare, non ha problemi a girare per la città in bigodini e vestiti appariscenti e striminziti. Uno dei personaggi che mi ha colpito di più per il suo vissuto e il suo modo di affrontarlo. Il suo carattere è "camaleontico", capace di cambiare repentinamente ma è molto brava a mascherare le sue emozioni, anche quelle più forti. Ha sempre un sorriso e riesce a sdrammatizzare se necessario ma dentro secondo me è un fiume di emozioni in piena. Conosce tutti gli avventori della caffetteria e probabilmente la frequenta assiduamente perché per lei è diventata una specie si famiglia allargata. 

Kei Tokita

Moglie di Nagare, molto amica di Kazu e come lei serve il caffè nel locale del marito. Ognuno di loro fa il caffè con un procedimento diverso che forse rispecchia proprio il loro modo di vedere la vita. Kei ha una salute cagionevole da quando era bambina, spesso ha delle ricadute e per questo è seguita con affetto e attenzione un po' da tutti. È una donna che si troverà davanti a una scelta non facile dimostrando tutta la sua forza che a un primo sguardo un avventore qualsiasi non noterebbe. 

"Kei era nata debole di cuore e aveva passato tutta la vita a fare dentro e fuori dagli ospedali. Eppure aveva un'indole allegra e spensierata e riusciva sempre a regalare un sorriso, anche quando stava male."


Fusagi e Kotake 

Marito e moglie, clienti abitudinari del locale, una coppia unita ma allo stesso divisa da un' ombra che incombe inesorabile e che corre con il tempo. Kotake è una donna forte, determinata a tenere in piedi il suo matrimonio, dal canto suo Fusagi è un uomo che frequenta la caffetteria come fosse il faro in mezzo al mare buio e in tempesta, si siede tutti i giorni al suo tavolo e mentre beve il caffé sfoglia una rivista di viaggi, spesso perso nei suoi pensieri. A riportarlo alla realtà ci pensa la moglie che con gesti sempre dolci e pacati lo tiene avvinto alla realtà. 


Nella caffetteria gravitano le vite di questi personaggi, come una famiglia allargata che nel momento dell'appiglio emotivo entra e fa tintinnare la campanella. Qui il tempo sembra scorrere in modo diverso rispetto all'esterno, è buffo notare alcuni particolari del locale e del suo arredamento che fanno pensare al lettore che chi entra sospende il tempo della propria giornata, gli viene data la possibilità di fermarsi e riflettere, soffrire, decidere dolorosamente, liberarsi di un fardello. Su tutti aleggia il vapore avvolgente di una tazza di caffé caldo, un momento sospeso durante il quale potrebbe passarci davanti un'intera esistenza, fatta di rimpianti, decisioni mai prese o desideri mai esauditi. Il "tempo" necessario perché il caffè non ri raffreddi, questo è quello che può fare la differenza se ti siedi in questo luogo molto, molto particolare. 



L'autore

Toshikazu Kawaguchi è nato a Osaka, in Giappone, nel 1971, dove lavora come sceneggiatore e regista. Con Finché il caffè è caldo, suo romanzo d’esordio, ha vinto il Suginami Drama Festival.



Vi ricordo che domani il #blogtour prosegue sul blog 




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