lunedì 28 giugno 2021

REVIEW PARTY LA BAMBINA CHE SPIAVA I NAZISTI Matt Killeen



Un romanzo poco confortante ma assai avvincente in cui tra soprusi, angosce e crucci di ogni tipo, la Storia si lega a doppio filo alla storia disperata di una ragazzina costretta a crescere troppo in fretta , a porsi interrogativi troppo dolorosi, ad affrontare la dissennatezza umana .

Garzanti
LA BAMBINA CHE SPIAVA I NAZISTI
MATT KILLEEN





Traduzione: Giuseppe Maugeri
Genere: narrativa storica
Prezzo: € 17,90
ebook: € 9,99
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La Trama

E' ebrea. Ma si finge la perfetta bambina di Hitler. Perché vuole fare giustizia. Sarah non scorderà mai il giorno in cui ha incontrato la spia inglese Jeremy Floyd: senza il suo aiuto, sarebbe finita nelle mani sbagliate, proprio come è accaduto a sua madre. Per ricambiare, ha messo da parte le sue origini ebree e si è trasformata nella perfetta bambina di Hitler per rubare informazioni al nemico. Ora non vede l'ora di riconquistare la libertà. Ma non è ancora il momento. Jeremy le affida un'altra pericolosa missione: Sarah deve carpire i segreti di un medico tedesco i cui studi potrebbero avere conseguenze devastanti. Ancora una volta, l'intrepida sedicenne si vede costretta a vestire i panni dell'impeccabile ragazza ariana. A farsi strada là dove contano solo il potere e gli interessi del regime. A cercare un'alleata nella giovane Clementine che, proprio come lei, si destreggia con scaltrezza tra inganni e malvagità. Nonostante le difficoltà, Sarah riesce a mimetizzarsi alla perfezione, dissimula abilmente, si muove con circospezione e inizia persino a fidarsi di Clementine, credendo sia dalla sua parte. Non è così: in un ambiente dove il male si annida in ogni angolo, non c'è a che non sia contaminato dalla spietata legge del più forte. Eppure, Sarah non può arrendersi né permettere che qualcuno cerchi di smascherarla. Non adesso che è a un passo dal portare a termine il suo compito. E dalla vita libera e indipendente che ha sempre sognato e che pensa di meritare.

Opinione di Charlotte

La bambina che spiava i nazisti è impietoso e feroce. Fin dalle prime pagine , in un crescendo di follia, delirio di onnipotenza e crudeltà , il libro cela svelandoli poco a poco, partendo dalle sembianze di una ragazzina scioccherella filonazista, un' enormità di soprusi, piani di sterminio e violenze: perpetrati, come purtroppo ben sappiamo, nell' Europa del Reich, ma anche, in misura inimmaginabile e forse meno conosciuta e raccontata, nell' Africa colonizzata e devastata da belgi, inglesi, francesi e tedeschi. Ciascuno con l' unico obiettivo di sfruttare, distruggere, usare , corrompere, dominare l' indigeno-cavia compiendo veri e propri genocidi con lucidità e ipocrisia . La storia di Sarah parte dalla Germania, dalla condizione di un' orfana ebrea che per sopravvivere in un mondo sempre più ostile e pericoloso si ritrova a fare la spia in nome di ideali che non le sono ben chiari, ma che approfondisce, sconfessa, approva intimamente nel corso della vicenda . Il suo cuore trabocca di dolore, i suoi occhi hanno visto atrocità di ogni tipo, le sue uniche certezze sono la solitudine e l' incognita di un domani senza speranza. Insieme al suo mentore dalle dubbie morale e intenzioni, e ad una fotografa coetanea dalle origini misteriose e dagli obiettivi ancora più imperscrutabili che cita Huckleberry Finn e imprime sulla pellicola fotografica muti orrori , Sarah si imbarca in una missione tragica, un' avventura tra disperati e tiranni attraversando Libia, Ciad, Congo. L' itinerario è un sovrapporsi incessante di orrori e di ipocrisie, tradimenti, pericoli, e tanto più si fa ostico , quanto più Sarah si trova costretta ad affrontare paure, passato , complicità e illusioni , bisogno e diffidenza: compiendo un percorso di crescita che implica fede e non fiducia, a fronte di  scelte difficilissime e dell' acuirsi di sensi di colpa, nonché della consapevolezza che il Male si celi anche sotto le spoglie più amorevoli.   Un punto di vista giovane per una storia lontana nel tempo ma non nelle dinamiche , raccontata con ricchezza di particolari ed empatia. L' inizio del romanzo può creare un po' di confusione, ma dopo i primi capitoli, quando l' avventura africana e i flashback di Sarah prendono corpo, si crea un ritmo veloce, via via sempre più concitato, in linea con il dinamismo della trama e dei pensieri di una protagonista in divenire. Per una fruizione che data la tematica si fa sorprendentemente vivace, e in virtù della componente emozionale veicolata da  Sarah si fa a tratti commovente.


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