Una riflessione che non ha la pretesa di essere esaustiva, bensì è la traduzione del pensiero personale - e di qualche ansia- di una madre che come tante sta assistendo alla metamorfosi di un figlio, e che si è trovata a tu per tu con una delicata lettura rivelatasi supporto molto utile all' approfondimento di tematiche di importanza cruciale.
#4 Parlare di identità di genere ai bambini
Un amatissimo bruco sta diventando crisalide e inesorabilmente si trasformerà in farfalla. E' un cambiamento spiazzante, del quale spesso si sente il peso della responsabilità, nella consapevolezza che ogni giorno che passa è un piccolo distacco fisico e psicologico dall’ infanzia, e che il carattere, il pensiero, i gusti del quasi adolescente si stanno formando indipendentemente dai nostri: sulla base di esperienze, stimoli , vissuto quotidiano che sempre più coinvolgono l’ esterno e gli danno importanza a discapito del protettivo nucleo familiare. Sovente l’ amato bene si rabbuia senza alcun motivo apparente, alterna momenti di esaltazione a lampi di sconforto, si sente brutto e incompreso: soprattutto, fa dei ragionamenti “ da grande” , e vuole essere trattato come tale . La sfera emotiva , comportamentale e sessuale è senz’ altro quella che interessa di più un adolescente work in progress , naturalmente curioso e proiettato alla scoperta del prodigio che sta avvenendo in lui/lei. Ed è in questo frangente che a questa età all’ adulto, all’ insegnante, e soprattutto al genitore, vengono poste sempre più frequentemente delle domande sull’ identità di genere: curiosità sacrosante, alle quali rispondere spesso comporta il timore di non fornire spiegazioni e esaustive , neutrali, appropriate , e che in alcuni " grandi" suscitano perfino imbarazzo, ma che costituiscono inevitabile, legittimo confronto e stimolo alla conoscenza reciproca e alla costruzione identitaria di una persona. Una lettura indovinata, dalla fruizione immediata nel linguaggio, forte di uno storyboard dedicato ai più giovani e alle loro passioni, può fornire utilissimo supporto fungendo da tramite tra genitore e figlio : sospingendo entrambi a sentirsi a proprio agio con un tema trattato con naturalezza, e ad aprirsi senza il timore dei giudizi reciproci . Perché noi genitori , ancora veicolo principale di informazioni e incoraggiamento per i nostri figli, siamo fallibili e imperfetti nell' assolvere il nostro compito di educatori e motivatori; e - come sempre del resto - un buon libro può essere il miglior soccorso! Io mi sono confrontata con mio figlio su questa lettura, che lo ha incuriosito e lo ha fatto sentire libero di esprimere le sue opinioni: stay tuned per la recensione e buona lettura delle altre interessanti tappe del blog tour!
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