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venerdì 8 luglio 2016

INTERVISTA A ROBIN C.

Come dimenticare Mathais Crawford....?

“ Sei bellissima. Sei una donna meravigliosa. Ma non permetterò che butti via anni come questi, nell’attesa di qualcosa che potrebbe non arrivare mai.
Io non posso darti nulla perché sono un inganno della peggior specie.
Vendo l’amore, lo sai. E lo so fare così bene da averti spinta a credere che oltre a questo mio desiderio per te ci sia altro.”

Cari lettori, oggi è un giorno davvero speciale perché avremo modo di conoscere più da vicino la strepitosa Robin C, autrice di un romanzo che molti di noi già conoscono bene e che da pochi giorni è passato dal self alla casa editrice. Tra di noi nessun segreto alias Mathias, pubblicato grazie a Newton Compton Editori, è disponibile in tutte librerie e negli store on line , pronto per essere letto tutto d’un fiato.
Nel frattempo, concediamoci una bella chiacchierata con questa graffiante autrice, che ama creare personaggi indelebili, capaci di marchiarsi a fuoco nella mente di ogni lettore, per sempre.



NEWTON COMPTON
TRA DI NOI NESSUN SEGRETO
ROBIN C.


Casa editrice: Newton Compton Editori
Genere: Romanzo erotico
Pagine:263
Prezzo: 4.90 €
Ebook: 2.99€ 

Trama


Mathias Crawford è un uomo spregiudicato, calcolatore e dal cuore di ghiaccio. Nasconde, però, una ferita che non si rimargina, un segreto inconfessabile, e l’unico modo per poter mettere a tacere la sua coscienza è non farsi toccare dai sentimenti, né da quelli che gli altri provano per lui, né da quelli che, involontariamente, possono nascere nel luogo più remoto del suo cuore. E così, quando l’incontro con la giovane e ingenua Scarlett farà nascere un’emozione imprevista nel suo petto, sarà pronto a controllarsi. Perché nulla vale la pena, eccetto i soldi. “Nessun legame. Nessun sentimento. Nessuna emozione. Non pensare. Non sentire”, è così che Mathias va avanti, tra compromessi e umiliazioni, lussi e ambiguità, in un crescendo di perversioni e menzogne che non sembra avere fine. Ma Scarlett non ha paura della spirale di perdizione in cui è intrappolato Mathias, e l’attrazione per lui è qualcosa che non pensava avrebbe mai provato…



Intervista a Robin C.

D:Da pochi giorni Newton&Compton ha portato in tutte le librerie Tra di noi nessun segreto, romanzo già conosciuto nel web con il nome di Mathias. Immagino sia per te motivo di grande gioia ed orgoglio. Come vivi interiormente questo passaggio da self a casa editrice?


R:Oggi posso dire di essere molto emozionata, ma non nego di avere avuto momenti di crisi durante questo percorso. Quando ho ricevuto la proposta di acquisizione dei diritti da parte della Newton Compton ero molto dubbiosa, tanto che in un primo momento ho rifiutato. Legarsi ad un editore implica rinunciare a buona parte della libertà che si ha come self, e questa cosa mi ha frenata moltissimo. Alla fine ha prevalso la curiosità di capire più da vicino un mercato al quale mi ero avvicinata per caso e la voglia di vedere, anche solo per una volta, un mio romanzo in libreria. Ora sono felice, sono soddisfatta di come sono andate le cose. Sono anche molto serena rispetto alla scelta che ho fatto. 


D:Sei un’autrice nata proprio dal web. Non a caso i tuoi romanzi sono stati in parte pubblicati e condivisi nei social e nel tuo blog, per poi spargersi come un’onda d’urto tra i tuoi followers. Personalmente faccio parte di quel gruppo di persone che segue ogni tuo post, che legge avidamente ogni notizia riguardante nuove pubblicazioni, nuovi stralci di vita che lasci dietro di te come una scia, intrisi di quell’immancabile atmosfera che solo tu sei in grado di creare. Qual è la tua più grande fonte d’ispirazione? Che cosa ti spinge a riempire di parole la pagina bianca del pc di fronte ai tuoi occhi?


R:Non ho mai una trama chiara nella mia testa. Parto più da un tema, da un’idea e ancora più spesso da immagini. Scrivere, per me, è come assistere a un film, di cui vedo una scena dopo l’altra nel momento esatto in cui accade. Per questa ragione non ho mai un’idea chiara di come andranno le cose o come finirà la storia. Tendo a sorprendere anche me stessa, qualche volta!


D:Ho adorato Mathias. È un romanzo che ti entra dentro, che ti sconvolge, che ti lascia senza fiato. È una corsa violenta e incessante contro il tempo e contro il male, dove le emozioni più potenti diventano protagoniste indiscusse di tutta la narrazione. Mathias è anche il libro che mi ha permesso di conoscerti come autrice e di scoprire che le tue parole creano letteralmente dipendenza. È stato inevitabile scivolare tra le pagine degli altri tuoi due romanzi: Betrayal e Nemmeno un grammo d’amore. In ogni tuo libro, in un modo o nell’altro, i protagonisti finiscono per andare  alla deriva, si perdono, sopraffatti da istinti primordiali, si deteriorano, vittime delle loro stesse pulsioni. In un certo senso dai luce alle zone d’ombra di ognuno di loro. Qual’è il motivo che ti spinge a dare più spazio al buio interiore?


R:Sono sempre stata affascinata dal mondo interiore delle persone, in particolare dalle loro zone d’ombra, come correttamente le hai definite. Amo immergermi nella testa, nei pensieri, nelle fantasie e nelle visioni dei miei personaggi. Amo inoltre le ossessioni, l’impotenza che si può provare di fronte ad esse. Amo le passioni sfrenate, anche quelle con aspetti malevoli. Tutto questo, ovviamente, rappresenta una mia fantasia. In sintesi scrivo di qualcosa che mi affascina molto da sempre.


D:Per un autore ogni personaggio è come un figlio. Nasce come un frutto della fantasia e cresce alimentato dalle parole. Immagino che per te sia lo stesso. Ce n’è uno che senti più tuo? Che ti appartiene nel profondo?


R:Scegliere è difficilissimo! Ognuno dei miei personaggi ha rappresentato qualcosa di importante per me. Tra quelli pubblicati penso che il mio “preferito” sia Andrew di Betrayal. Sono convinta che rappresenti da vicino molti uomini o donne che, pur avendo una vita all’apparenza soddisfacente, sentono una spinta ingestibile verso il volere qualcosa di più, verso la trasgressione. Andrew non è cattivo, non è violento, non è immerso in un contesto deteriorato. Andrew può scegliere e lo fa seguendo le proprie pulsioni, sapendo di sbagliare. Andrew rappresenta, a mio avviso, il conflitto eterno tra il principio di piacere e quello di realtà. Desidera intensamente e al di là della propria morale, e alla fine cede alla tentazione. Mi piace proprio per questa sua umanità. Esiste però anche un personaggio che non ho mai pubblicato come romanzo e che mi ha riempito testa e cuore per mesi mentre lo scrivevo a puntate sul mio blog. Era il protagonista di una storia chiamata “Sinner”. Un uomo all’apparenza freddo, anaffettivo, rigido e abituato a comandare. In quella storia la protagonista femminile è un’escort che lui assume per portare a termine un progetto di affari importante e che fa parte del suo triste e oscuro passato. Quella storia mi è rimasta nel cuore e chissà un giorno…


D:Mathias è il romanzo che più mi ha emozionata, Betrayal mi ha devastata e sconvolta, Nemmeno un grammo d’amore mi ha lasciata muta di fronte alla mente manipolatrice dei protagonisti. Solo in Mathias però hai lasciato entrare la luce della speranza e della redenzione. È giusta come affermazione? 


R:Certamente la storia di Mathias, tra quelle pubblicate, è l’unica in cui il personaggio principale riesce a chiudere il proprio percorso vittorioso e redento. Anche in Betrayal esiste però la speranza. Quella che dovrebbe avere chiunque viva l’esperienza di Alexandra. Nemmeno un grammo d’amore invece è stato scritto volutamente con l’intento di mostrare che esistono situazioni in cui perversioni differenti possono incastrarsi dando origine ad un equilibrio inquietante. Vorrei però aggiungere che ho scritto anche altre storie molto più “solari”… alcune persino divertenti! Solo che non le ho mai pubblicate!

D:Sono sicura che Tra di noi nessun segreto avrà un grande successo tra i lettori, dato che è praticamente impossibile non venire travolti dalla nube densa e oscura che avvolge la vita dei protagonisti. Se dovessi riassumere in poche righe la potenza nascosta tra le sue pagine, cosa scriveresti?


R:Come per le altre storie che ho pubblicato, credo che ciò che coinvolge maggiormente chi legge sia il sottile o evidente legame tra dolore e piacere. Ecco, questa dimensione mi affascina moltissimo e forse per questo mi impegno a renderla al meglio.

D:Veniamo a noi.. Chi è Robin C.? è sì un scrittrice ma è anche una lettrice? Parlaci di te…


R:Sono una donna di 46 anni. Lavoro come insegnante e come psicologa. Sono sposata da tanti anni e ho due figli, un maschio di quasi diciassette anni e una femmina di dieci. Amo il cinema, la musica, la lettura. Sono vergognosamente pigra. Amo viaggiare. Amo leggere, forse più che scrivere, e amo farmi stupire dal talento di penne meravigliose. Quindi, sì, leggo molto e con estremo godimento! Leggo sia romanzi che fanfiction (queste ultime in lingua inglese di regola).

D:Definisci il tuo amore per il libri in tre parole…


R:Non è facile! Posso dirti cosa ha rappresenta per me un libro. So di non essere per nulla originale, ma per me un libro rappresenta la libertà, la possibilità di vivere in mondi, ruoli, epoche, relazioni ogni volta differenti. Significa sognare ad occhi aperti, fare esperienze emotive attraverso rappresentazioni altrui e questo è un dono meraviglioso a portata di tutti!


D:Quali sono i tuoi romanzi preferiti? 


R:Quello che da ragazza ho amato più in assoluto è stato “Cime tempestose”. Amo moltissimo tutto ciò che ha scritto Gabriel Garcia Marquez e Isabelle Allende. Ho letto infinite volte “Se questo è un uomo”, di Primo Levi. Amo Pirandello. Mi ha colpito tantissimo “La coscienza di Zeno”, quando ero ragazzina. Un libro che mi ha lasciata senza fiato è stato “Il cacciatore di aquiloni” di Khaled Hosseini. E sono una fan della saga di Harry Potter! Tra gli ultimi usciti ho amato particolarmente alcuni titoli nati come fanfiction, che sono diventati bellissimi romanzi. “Cancella il giorno che mi hai incontrato” e “Puoi fidarti di me”, di Leisa Rayven. “Wake” di Ambria Mattina. “The Debt”, di Tyler King. Ma ce ne sono moltissimi altri! Tra le leve italiane self voglio citare un libro che mi ha coinvolta moltissimo, “Lemonade” di Nina Pennacchi.


D:Dato che noi lettrici amiamo dare un volto ai personaggi dei romanzi che ci entrano nel cuore, dicci chi sono per te Mathias e Scarlett.


R:Questo romanzo è nato come fanfiction della saga di Twilight, quindi chiaramente i volti sono quelli degli attori che ricoprivano i ruoli principali: Robert Pattinson e Kristen Stewart. Nello scrivere il romanzo ho però cambiato immagine delle protagoniste femminili. Scarlett è diventata Anne Hathaway e Oksana Scarlett Johansson

D:Per concludere, voglio farti una domanda che mi sta particolarmente a cuore…. La tua penna si è già rimessa in moto? Ti prego, dimmi di si!


R:Sì! Sto lavorando a tre romanzi contemporaneamente.
Il sequel di Betrayal. Non pensavo che avrei mia aggiunto nemmeno una riga a quella storia… e invece…
Uno storico, che di storico ha soltanto la collocazione temporale perché non sono proprio un’esperta in materia. Il fulcro dunque sarà ancora la relazione conflittuale e passionale tra i personaggi.
Un romanzo molto “tranquillo”, che narra di un amore più lineare di ciò che di regola scrivo.


D:Fra quanto potremo leggere di nuovo un tuo romanzo?


R:Non lo so davvero. Per ora sto scrivendo e se il risultato mi piacerà allora condividerò con chi mi vuole leggere. Ma sono ancora in alto mare!


Robin C. ti ringrazio per la disponibilità, è stato davvero interessante ascoltare le tue risposte.
Devo dire che mi hai davvero incuriosita, soprattutto per quanto riguarda il misterioso protagonista della storia intitolata “Sinner”, spero con tutto il cuore che lo ritirerai presto in ballo!


Libri dell'autrice recensiti da Sognando tra le Righe:

Mathias- Tra di noi nessun segreto versione self (recensione QUI)
Betrayal (recensione QUI)
Nemmeno un grammo d'amore (recensione QUI)

mercoledì 9 marzo 2016

IL PRIGIONIERO DELLA NOTTE Intervista a Federico Inverni

La settimana scorsa ho avuto l’opportunità di leggere uno dei più bei thriller italiani attualmente in circolazione e oggi, grazie alla disponibilità dell’autore e alla preziosa collaborazione della casa editrice Corbaccio ho potuto anche rivolgere delle domande alla penna che ha dato vita al romanzo, arricchendo maggiormente il quadro generale della storia. È stato davvero interessante approfondire la conoscenza di alcuni dettagli che si nascondono dentro questo libro intenso ed oscuro, ambiguo e graffiante. Molti sono stati gli interrogativi sorti durante la lettura, dettati dalla curiosità di conoscere il meccanismo che gestisce la mente e le azioni dei protagonisti. Bene, adesso è arrivato il momento del confronto e se anche voi siete rimasti intrappolati nella rete de Il prigioniero della notte, leggete le parole precise ed esplicative di Federico Inverni…
Ringrazio ancora una volta l’autore e Corbaccio per la preziosa opportunità.



CORBACCIO
IL PRIGIONIERO DELLA NOTTE 
Federico Inverni





D:"Il prigioniero della notte" è un romanzo eccezionale, dalle tinte cupe e dense. Sin dalle prime pagine si avverte l’importanza  e l’onnipresenza dell’oscurità, intesa non solo come buio che avvolge il male, ma anche come totale assenza di colore nella mente di chi, per qualche motivo nel corso della vita, ha  smarrito la via e non sa più come utilizzare la bussola. Può  essere intesa come sinonimo di speranza, dato che dopo la notte arriva sempre un nuovo giorno? Nasconde in grembo la potenzialità dei protagonisti stessi di non essere più prigionieri della notte?

R:Innanzitutto grazie per i complimenti, e per aver voluto intervistarmi. Certamente sì! La notte prelude sempre a un’alba, in fondo. Ma trovo che ci sia qualcosa di sottilmente inquietante anche nell’incompiutezza dell’alba, nell’indecisione liminare tra luce e buio che rappresenta. Insomma… La verità è che il thriller può essere ovunque, anche nella più splendida delle albe!


D:Sia Lucas che Anna hanno alle spalle un abisso di dolore e pentimenti, una parte di loro sta marcendo e per quanto si sforzino di non far interferire questo lato della loro anima con le indagini, immancabilmente il passato arriva ad infettare con i suoi tentacoli anche il più piccolo straccio di normalità che invano hanno entrambi cercato di strappare alla vita. E tutto diventa confuso, irrazionale, la mente prende il sopravvento e inizia a sfumare i contorni della personalità dei protagonisti, rendendoli estranei persino a loro stessi. Può il passato non solo definire l’uomo in ogni sua parte, ma anche scrivere la sua sorte senza accettare l’intrusione di un futuro diverso?

R:Solo se glielo permettiamo. E in questo, due fattori sono importanti: la volontà e l’amore. La volontà serve ad avere la forza, l’amore (per se stessi e l’amore degli altri per noi) ad avere la costanza.


D:Leggendo il tuo libro si percepisce l’importanza che dai all’aspetto psicologico dei personaggi. Sono talmente caratterizzati sia fisicamente che psicologicamente da sembrare quasi vivi, pulsanti. Una delle prime domande che mi son posta è stata proprio questa: quanto fondamentale è per te delineare con una precisione quasi chirurgica, i processi mentali dei protagonisti. Poi ho trovato risposta nelle  note finali lasciate in fondo al romanzo. Personalmente adoro le note dell’autore perché permettono a noi lettori di entrare in contatto con ciò che ha dato vita al libro che abbiamo appena concluso. Con le tue note mi hai fatto capire quanto il tuo interesse per la mente umana abbia influito nella nascita de” Il prigioniero della notte”. Da dove nasce la tua passione per lo studio dei complicati processi mentali dell’uomo?

R:Nasce da esperienze biografiche di cui però non posso parlare… Ma direi che in generale nasce da una fascinazione, quasi un’ossessione, verso la memoria e il modo in cui i ricordi ci condizionano, nelle scelte razionali come in quelle istintive, emotive. E come dico appunto nella nota finale – per inciso, anche a me sono sempre piaciute le note degli autori, dalle postille di Stephen King alle sue raccolte di racconti in poi – mi affascina l’idea di studiare la normalità attraverso la verticalità spiccata delle patologie.

D:Lucas si sente uno spettro, un fantasma, non più degno di vivere, anzi già morto, ma nonostante ciò continua nel suo lavoro di detective in maniera del tutto istintiva, come guidato da una forza nascosta. Sostiene di non aver più a cuore le sorti del mondo dato che non ne fa più parte, ma svolge le indagini in maniera non del tutto apatica, partecipando attivamente alla risoluzione del caso. Vuole fermare questa spirale di morte. Vuole salvare delle vite. Non è questo però un forte segno di rinascita?  Non manifesta in fondo un sentimento potente che si discosta sostanzialmente dalla sua abituale indifferenza?

R:Immagina di dimenticare che puoi provare delle emozioni. Lo dimentichi, ma questo non vuol dire che non le provi. Semplicemente, non te ne rendi più conto… Ecco, questa è un po’ la situazione in cui si trova Lucas, ma non vorrei dire di più perché abbiamo già detto molto e con i thriller il rischio spoiler è sempre in agguato :-)

 D:La penna che si nasconde dietro “Il prigioniero della notte” ha tutta l’aria di essere guidata da una mano esperta, da uno scrittore che sa veramente dove colpire sia a livello stilistico che emotivo. Sappiamo che Federico Inverni non è il tuo vero nome, c’è un motivo per questa scelta? O come nel libro, anche nella firma è il mistero ad avere il ruolo centrale?

R:Ci sono delle ragioni di ordine personale, ma anche una motivazione semplice e diretta: preferisco che siano Lucas e Anna a incontrare i lettori e le lettrici, in fondo questa è la loro storia, non la mia…
Ti ringrazio per la disponibilità, è stato davvero interessante leggere il tuo romanzo e ascoltare le tue risposte. A questo punto non posso che aspettare una tua nuova creazione!

Grazie a te, e complimenti per le domande molto interessanti e stimolanti. Alla prossima, suppongo… :-)






Casa editrice: Corbaccio
Collana: Top Thriller
Genere: Thriller
Pagine: 480
Prezzo: 16.90€
Ebook: 9.99€




Trama


Sai vivere nell'oscurità Sai cogliere l'impercettibile Sai intuire dove si nasconde il male Ma tu non puoi nasconderti Lucas è un detective. Nella sua vita gli sono rimasti solo il nome e il lavoro. Il suo passato è una ferita sempre aperta da un evento sconvolgente ha segnato la sua vita... e la sua mente. Come un automa attraversa i delitti su cui è chiamato a investigare, mettendo al servizio della giustizia il suo intuito straordinario, quasi visionario, e la sua sensibilità persino eccessiva. Fino a quando incappa in un caso diverso da tutti gli altri: una giovane donna trovata morta con il terrore negli occhi e nessun segno di violenza apparente. Lucas sa che il colpevole è un assassino seriale e ne ha conferma da Anna, psichiatra profiler, abituata a scandagliare il male in tutte le sue forme, da quando lei stessa, da ragazza, ha vissuto un’esperienza traumatizzante. Lucas e Anna annaspano in un labirinto di follia in cui i ricordi del loro passato, tenuti troppo a lungo sepolti, riemergono taglienti come vetri rotti in un’indagine che li coinvolge da vicino, lasciandoli devastati di fronte a una verità impensabile.



L'autore

FEDERICO INVERNI è uno pseudonimo dietro il quale si nasconde l’autore di questo romanzo d’esordio. Italiano, di circa quarant’anni, Federico ama le storie, da qualunque parte provengano. Si sente in pace circondato dalle pagine scritte, ma a volte ha l’impressione che i libri lo guardino. Del resto, i libri hanno una vita indipendente: ecco perché ha scelto di celarsi dietro un nome diverso e lasciare che «Il prigioniero della notte» trovi la sua strada e i lettori. E forse anche perché teme che i personaggi gli assomiglino troppo.








lunedì 29 febbraio 2016

DUE BLOGGER FELICI PER DUE AUTRICI FELICI: Superpost con intervista a Elisabetta Flumeri e Gabriella Giacometti





Un post dedicato a quella che per noi rappresenta la coppia- simbolo  del rosa italiano. Un sodalizio a due cervelli e quattro mani, quello tra Elisabetta Flumeri e Gabriella Giacometti,  che dura da moltissimi anni,  e che giunge a noi attraverso la scrittura. Dalla sceneggiatura televisiva al workshop creativo, dal racconto più brioso al romanzo più articolato, le parole  le hanno condotte a esplorare  generi narrativi, a muoversi da una casa editrice all'altra; fino ad approdare al recentissimo debutto in self-publishing con   una serie romance ad alto tasso di adrenalina e di passione, ambientata in modo magistrale e ammaliante  nella culla del cinema italiano, tra i set di Cinecittà. 

La serie Stunt Love è partita con il botto con Angelica  (doppia recensione entusiastica QUI); le Autrici Felici poi hanno voluto allietare il San Valentino dei loro fedeli lettori con uno spin-off gratuito, che ha rivelato moltissime sorprese e sul quale, giusto per instillarvi un po' di curiosità, abbiamo il piacere di condividere qualche nostra impressione.

Self publishing


IL COLORE DELLA PASSIONE
(#StuntLove 1.5)

Genere: Narrativa rosa
Pagine: 26
Prezzo ( solo ebook) : Gratuito 
 Link Amazon per l' acquisto QUI 

La Trama

Angelica e David. Finalmente soli. Finalmente liberi di amarsi. Lassù, dove anche il cielo e la montagna si tingono dei colori della passione che li travolge, violenta, tenera, incandescente come le braci che ardono nel camino del nido d’amore che David ha preparato per la sua donna. In una caduta libera di sensi e di desiderio che non hanno mai sperimentato prima, i due stunt scoprono che l’amore, per loro, è il rischio più grande.
Tutto sembra perfetto, eppure… Angelica, divisa e lacerata, dovrà prendere una decisione che cambierà completamente il corso degli eventi.
L’amore di David sarà così forte da accettarla?


Opinione di Charlotte

E'incredibile la quantità di informazioni e di turbamenti che Elisabetta e Gabriella sono state in grado di condensare e trasmettere in sole 26 pagine! Siete pronti a spiccare il volo con le F & G? Sappiate che l' atterraggio sarà (quasi) più appagante del volo, che sarà rovente nonostante le temperature invernali, nonché zeppo di sorprese che vi lasceranno con il fiato sospeso, a smaniare dal desiderio di sapere come si evolveranno gli inaspettati colpi di scena.
In linea con la sua personalità , il duo regala alle ammiratrici uno spin off decisamente fuori dagli schemi abituali e assai fecondo:  se questi "episodi di mezzo" il più delle volte si traducono in siparietti un po' monocordi tarati sullo zuccheroso, sulla vita a due di piccioncini che tubano finalmente appagati dopo rocambolesche vicissitudini, le nostre amiche accontentano il lettore a più livelli: elargiscono ai cuoricini romantici cucchiaiate di dolcezza , rinfocolano l' ormone dei temperamenti più intraprendenti con scene passionali ,  stimolano la materia grigia degli animi  riflessivi , offrendo spunti sui quali rimuginare nell' attesa della prossima avventura della serie Stunt Love. Cosa dire del "piglio" delle nostre beniamine che per me non sia ormai scontato? Elisabetta e Gabriella sono uniche, effervescenti, foriere di buonumore, e con le loro parole regalano suggestioni a piene mani. Il loro stile immancabilmente fresco e spiritoso, che repentinamente può farsi struggente e malinconico, crea aspettativa e suspense: leggendo un loro libro,  non è mai dato sapere in anticipo quale sarà lo stato d' animo che permeerà la pagina successiva. Un tripudio di emozioni insomma, espresse con eleganza, godimento e intensità: da non perdere!


Opinione di Foschia


Una breve opinione su un racconto inferiore alle trenta pagine, ma intenso al cubo!!!
Ogni volta, e dico ogni volta, che leggo anche poche righe di queste due bravissime Autrici, vengo rapita dalla struttura dello scritto, priva di qualsivoglia sbavatura, fluida a tal punto da arrivare troppo presto alla fine e non averne mai abbastanza. Non so come facciano a coordinare le idee dell'una e dell'altra in un "componimento" così armonico ed equilibrato. Quando scelgono un'ambientazione, lo fanno per colpire istantaneamente l'immaginario del lettore (e anche qui non si sono tradite!), come quando scelgono le parole per descrivere una scena rovente, sapendo che funziona e che scatenerà qualcosa nel lettore. Brave davvero, perchè creare un equilibrio perfetto nella trama, in appena ventisei pagine, non è da tutti. Arrivi all'epilogo e non solo vorresti subito avere a disposizione il seguito, ma ti scopri impreparata a quello che hanno in serbo per te. Brave, bravissime, anche in questa manciata di righe, avete tenuto alto il vessillo tricolore, e questo è uno dei vostri fiori all'occhiello, che vi distingue nella narrativa rosa.



             INTERVISTA ALLE AUTRICI FELICI


Di seguito un botta e risposta spigliato, curioso e illuminante,   che siamo sicure vi farà sorridere e  innamorare ancora di più di  due  Donne e Scrittrici straordinarie quali Elisabetta Flumeri e Gabriella Giacometti



Che cos'è la scrittura per voi?

Ely: Un modo di condividere emozioni. Fin da piccola non volevo far altro, direi che per me è un’esigenza primaria.

Gab: Io adoro inventare storie e la scrittura mi permette di farlo. Lavoro divertendomi.


Cosa rappresenta per voi la narrativa rosa, e in qual modo il vostro lavoro si colloca all' interno del "femminismo rosa"?

Gab: Un buon libro veicola emozione e l’emozione è generata dai sentimenti di base come l’odio, l’amore, la paura etc. Ci piace raccontare storie d’amore dei nostri tempi, storie calate nel reale, non a caso i nostri personaggi prendono sempre spunto da qualcuno che conosciamo. Cerchiamo di raccontare il coraggio di non aver paura dei sentimenti. Non è femminismo questo?

Ely: Come ha giustamente sottolineato la nostra amica Mara Roberti , che ha coniato il termine “femminismo rosa”, le donne sono cambiate, anche le protagoniste dei rosa. Sono più consapevoli, indipendenti, capaci di scegliere anche una solitudine in autonomia piuttosto che avere a tutti i costi “uno straccio di uomo”. Ecco, io mi auguro che il nostro contributo sia quello di raccontare personaggi femminili che abbiano il coraggio di essere se stesse e dei propri sentimenti, che siano “figlie” delle battaglie delle donne che anche noi abbiamo combattuto.



Un po' di gossip... Quello che colpisce quando vi si legge e quando si ha la fortuna di vedervi parlare dal vivo, è la vostra straordinaria intesa naturale. Come e quando nasce il vostro sodalizio di Autrici Felici?

Ely: Siamo due persone diverse, ma abbiamo tanto in comune. Ci siamo conosciute il primo anno di università a un corso di francese, alla fine della lezione Gabriella mi è venuta incontro, si è presentata e mi ha chiesto di che segno ero. Risposta: “Scorpione”. Sorriso a 32 denti e commento della Giacometti: ”Me lo sento, diventeremo grandi amiche!” Mai parole furono più azzeccate. Però devo farvi una confidenza: lei non lo dice, ma è una specie di maga…

Gab: Ciò che conta nel nostro sodalizio è l’amicizia e la profonda stima che ci lega. Io credo nel destino, il nostro rapporto sarebbe potuto naufragare proprio dopo pochi mesi di conoscenza, naturalmente a causa di un uomo. Ma questo non è avvenuto perché abbiamo avuto il coraggio di parlarne subito. Ovviamente lui se ne è andato al diavolo e la nostra amicizia si è rafforzata. Col tempo abbiamo imparato che la diversità arricchisce e la prova è che siamo ancora qui dopo più di trent’anni.

Scrivere a quattro mani è molto difficile, eppure tra voi due sembra che non lo sia affatto. Cosa succede mentre scrivete? Come vi dividete i compiti? Come fate a intrecciare le vostre personalità con un risultato così omogeneo da non riuscire a individuare mani e teste differenti?

Gab : Discutiamo, discutiamo e discutiamo ancora. Si scrive la scaletta scena per scena e si procede con la scrittura e, quando una non riesce a scrivere un pezzo, lo passa all’altra. Poi si revisiona il tutto.

Ely: Il problema nasce quando il lavoro si moltiplica, come in questo periodo. Procedere su più fronti allo stesso tempo è faticoso e qui entra in gioco la diversità. Ognuna di noi si occupa di ciò che sa far meglio, poi ci si confronta.

Ambientare a Cinecittà una serie rosa a nostro avviso è stato un vero e proprio colpo di genio. Come è nato questa idea? E perchè proporla in self publishing?

Ely: Non abbiamo mai ambientato una storia a Roma e volevamo raccontare qualcosa di speciale sulla nostra città. Tutte e due amiamo il cinema e la sua magia, siamo state a fare una passeggiata a Cinecittà e l’idea è nata proprio tra i suoi mitici set…

Gab: … ma più ne discutevamo, più il mondo di Angelica si arricchiva e così abbiamo pensato a una serie che vede protagonista questa famiglia di stuntman.

Ely: Lo sapete, ci piacciono le sfide e, uscendo ad agosto in America con “Il bacio di dama” ( Margherita’s notebook – Simon & Schuster), ci siamo chieste perché non proporre un altro libro sul mercato USA. Con una casa editrice sarebbe stato un progetto folle, ma in self si poteva realizzare. Abbiamo cercato la traduttrice giusta e l’incontro con Lori Hetherington si è rivelato perfetto. A questo punto ci siamo lanciate anche qui in Italia, coadiuvate dalla nostra social media manager Luana Prestinice.


Angelica è un personaggio dalla personalità molto forte e contraddittoria: delle vostre donne è la più temeraria ma anche la più coccolata. Cosa vi ha spinte a modellare un personaggio così conflittuale animato in egual misura da esigenza di libertà e da attaccamento alla famiglia?

Ely: Ci piacciono le contraddizioni, noi ne siamo un esempio. Sia io che Gabriella siamo due donne estremamente autonome ma abbiamo un forte bisogno dell’amore della nostra famiglia.

Gab: Del resto non è un caso che il grande tema di tutti i nostri libri sia proprio quello: la famiglia. Diciamo che Angelica l’abbiamo tratteggiata molto su di noi.

Ely: Specifichiamo: su di te per quanto riguarda l’incoscienza!

Gab: Esagerata… anche se devo confidarvi che è stato divertente scriverlo, perché nell’approccio ai propri limiti io ed Elisabetta ci troviamo su posizioni opposte. Io ho sempre pensato che bisogna superarli combattendo contro se stessi, lei che bisogna misurarsi onde evitare pericoli inutili. Ma al solito questo ha arricchito la storia e ci ha aiutato a creare il personaggio con cui Angelica si scontra: David.

Potete darci qualche anticipazione sulla prossima avventura della serie Stunt Love?

Ely e Gab: Idee tante, ma di nuovo voglia di sperimentare. Non a caso abbiamo creato un gruppo su Facebook - PROGETTO #STUNTLOVE IN COLLABORAZIONE CON LEGGERE ROMANTICAMENTE & FANTASY- che funzionerà come un focus group, sull’esempio delle autrici americane, per indirizzare la storia del nuovo volume della serie, confrontandoci con le lettrici come su wattpad. Ovviamente siete invitate tutte! Basta iscriversi al gruppo. ( link alla pagina QUI )

Le prime tre cose che fate quando siete pronte per scrivere un nuovo romanzo.

Ely : Prendiamo carta e penna e ci sediamo nella cucina di Gabriella…

Gab: … preparo una moka da sei e, se non sono a dieta, un dolcetto…

Ely: … poi ci guardiamo negli occhi e ci chiediamo: “Allora qual è il tema della nuova storia?”

Gab : … si prende il foglio A4 , si disegna un grande cerchio con dentro un punto interrogativo…

Ely: … e si comincia a discutere.

Gab: Accidenti, ma sono più di tre! Perdono…


Se volete tenervi aggiornati sui loro progetti  e approfondire la loro conoscenza , seguite Elisabetta e Gabriella sull' esplosivo sito, costantemente aggiornato:

martedì 19 gennaio 2016

UNA CHIACCHIERATA CON CHIARA PASSILONGO

Ammettiamolo: a volte sono davvero fortunata. Uno dei romanzi che mi ha colpita in modo particolare nell' anno 2015 è senz' altro La parabola delle stelle cadenti di Chiara Passilongo; scoprire che io e lei   viviamo  a poche decine di chilometri di distanza, e capire di avere di fronte una persona molto disponibile, mi ha spinta a cogliere la palla al balzo   .  Qual migliore opportunità per la sottoscritta, di conoscere l' ideatrice  della famiglia Vicentini ?

INTERVISTA CON L ' AUTRICE
 
Mondadori 
LA PARABOLA DELLE STELLE CADENTI 
CHIARA PASSILONGO 

Collana: Scrittori italiani e stranieri
Genere: Narrativa contemporanea 
Pagine:  374
Prezzo: € 18.50 
Ebook: € 9.99 
QUI la recensione di Sognando tra le Righe  
QUI il link Amazon per l' acquisto del romanzo in formato cartaceo o ebook

Avere il piacere di conversare con l' esordiente Chiara Passilongo è un' esperienza intima che colpisce al cuore e  lascia il segno . Giovane,  molto fine e solo apparentemente riservata, l' autrice de La parabola delle stelle cadenti è un vulcano di idee ma al contempo è estremamente lucida e  ragiona a mente fredda per trovare il modo migliore di esprimerle. Colei che sa essere un medico odontoiatra  preciso e razionale nella vita di tutti i giorni, ha concepito una storia struggente, che non travolge il lettore con una valanga di emozioni affastellate disordinatamente, ma  le incasella e le svela poco a poco, valorizzandole in tal modo al meglio.
Chiara non è una dottoressa in lettere, o una linguista, ma non è nemmeno un' autodidatta a briglia sciolta, e se le aveste parlato capireste come il " fai da te" strida con la sua personalità e la sua meticolosità innate. Per questo quando parla del suo bagaglio di partenza,la scrittrice    sottolinea immancabilmente  con devozione e affetto  l' esperienza formativa,  estremamente utile e arricchente sia dal punto di vista stilistico sia umano,  avuta  con  la scuola di scrittura di Mattia Signorini di Rovigo:  entusiasta di come questi l' abbia sostenuta anche quando inizialmente, trattandosi di un libro d' esordio,  il suo progetto  sembrava molto, forse troppo articolato e   ambizioso. Ma la caparbietà di Chiara e la sua passione hanno avuto la meglio sull' inesperienza, e le obiezioni sono cadute in considerazione della sua determinazione, delle sue capacità e del suo interesse per l' argomento da sviluppare.
Una storia come quella raccontata  dalla Passilongo  implica  che le idee siano estremamente chiare, poichè si svolge in un arco temporale piuttosto lungo seguendo i percorsi di vita di più individui dalle personalità spiccate,  che ora si intrecciano, ora si discostano. 
Chiara  si dimostra assai  loquace quando si tratta di parlare dei suoi personaggi e de La parabola delle stelle cadenti.Un romanzo che per l' autrice stessa  è assai difficile  da classificare: affermare che parli della  crisi economica e della  politica italiana, sarebbe  conferirgli un' aura pesante e pedante che il romanzo non ha affatto;d' altro canto porre in  evidenza essenzialmente le numerose storie d' amore raccontate sarebbe riduttivo.
Forse è preferibile riferirsi a una saga familiare che si sviluppa nell' arco di un trentennio.   Contestualizzata  in ambito veneto poiché  Chiara lo conosce bene,   vi è nata e cresciuta  toccando con mano  tipi umani, luoghi, realtà produttive, nonché i fatti di cronaca che hanno costituito spunto per il romanzo. Ma temi e sentimenti non sono circoscritti alla realtà veronese, al contrario essi  sono riconducibili ad accadimenti e cambiamenti sociali, istituzionali e di costume   comuni a tantissime realtà  italiane.   
A Chiara piace pensare al " suo"  Achille  come ad  un pianeta attorno al quale ruotano tanti satelliti, in    un amarcord fatto di canzoni, momenti entrati nella storia d' Italia e dell' uomo,  programmi televisivi, mode : nel compimento di  un excursus politico e sociale dagli anni '70 ad oggi che ha il sapore agrodolce di un' evoluzione/involuzione.  Di qui in parte  il riferimento alle stelle cadenti del titolo del romanzo .
L'autrice ha messo qualcosa di sé in ogni personaggio, sia pure sotto forma di desideri e aspirazioni.
Achille è un uomo integro , autoritario, animato da certezze  e ideali,  che vacilla solamente  quando si rende conto che il mondo che lo circonda  non obbedisce alle sue leggi, costringendolo ad accettare il fatto compiuto e a scontrarsi col compromesso;  la moglie  Nora, alla quale l' autrice vorrebbe assomigliare più di ogni altro protagonista della storia, al contrario del marito è morbida, dolce, e  proprio  il suo atteggiamento ottimista e il suo  essere  adattabile la aiutano a trarre  il  meglio da ogni situazione, anche dall' imprevisto.  
I due figli  sembrano avere un  destino segnato, ma  escono dal binario imposto dal padre  affrontando la vita a modo loro seguendo due percorsi opposti: Francesco centrifugo, Gloria centripeto. L' uno devoto alla madre, l' altra protagonista di un rapporto speciale col padre,  entrambi confusi e in evoluzione, alla scoperta di se stessi e alla ricerca  della propria emancipazione. E poi  c'è Andrea, il "bello e dannato"che  farebbe capitolare qualsiasi ragazza, animato da valori completamente diversi da quelli di Achille: è l' elemento estraneo alla famiglia Vicentini, e per questo particolarmente contestato e ammirato  .  Infine impossibile non menzionare La Ditta, talmente importante ai fini della narrazione da vivere un' esistenza propria e da elevarsi a personaggio chiave della vicenda.      
La parabola delle stelle cadenti non è mai estrema , ma sempre delicata:  un intersecarsi complesso e verosimile di astio e amore, in cui l' odio  non è mai tale fino in fondo , esiste sempre lo spazio per il perdono, i rapporti genitori-figli sono frutto  di dinamiche credibili nelle quali ci si può ritrovare in tutto o in parte. 
Chiara ha infine sottolineato  come l' editing del romanzo  sia stato estremamente rispettoso, e come  Mondadori non abbia posto la minima censura al libro nonostante si parli di temi talvolta "scomodi" . Del resto  l' abilità che è stata riconosciuta alla scrittrice  è quella di non calcare la mano e di non  cercare sensazionalismi,  quanto piuttosto di  usufruire  di un contesto da lei ben costruito e documentato  per inquadrare al meglio i drammi individuali dei suoi personaggi.
Nel cassetto di Chiara Passilongo  ci sono nuovi  progetti: uno dei suoi desideri sarebbe raccontare un' nuova storia familare, magari partendo da una situazione opposta a quella creata con i Vicentini  . E avendo intuito la forza della sua personalità, sono convinta che sarebbe  per lei un impegno serissimo e un lavoro certosino dal risultato entusiasmante.  

sabato 10 ottobre 2015

CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO: L' ESPERIMENTO Riley J. Ford - Anteprima e intervista



E' in arrivo una novella che si preannuncia a dir poco spassosissima. Protagonista di questo lavoro che ironizza ancora una volta su Mr Grey e sulla sua sprovveduta apprendista sottomessa, è un uomo comune alle prese con un probema coniugale e determinato a risolverlo alla maniera del tycoon dominatore: con esiti imprevedibili. Queste sono le prime notizie trapelate, ma a breve vi faremo avere tutte le indicazioni in merito a  formati disponibili, modi e tempi di acquisto!

Un " grazie" gigantesco all'amica autrice Rossella Romano che ci ha dato la succosissima notizia e che ci sta rendendo partecipi di questo progetto nel quale è coinvolta in prima persona! Curiosi??

DAL 16 OTTOBRE

CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO
L' ESPERIMENTO
Riley  J. Ford




Dall’Autrice di Bestseller nelle classifiche del NEW YORK TIMES e di USA TODAY

Al risveglio da un sogno erotico, il contabile Ben Weaver si scontra con una moglie riluttante, indifferente, e che ha ancora una volta mal di testa. L’ingenuo, ma concentrato Ben decide che farà di tutto per ravvivare la propria vita sessuale, incluso imitare le tecniche erotiche del miliardario Christian Grey della serie Cinquanta Sfumature. Incapace di resistere al dolore represso che si irradia dai suoi teneri testicoli blu, Ben decide di portare i metodi di Grey ad un livello completamente nuovo, al fine di alleviare la pressione sul suo… ehm, matrimonio.
Scioccata dal piano inusuale di suo marito, Kate Weaver esita a dargli quel che lui desidera. Ma, contrapposto ai simboli del suo insuccesso – il suo banale lavoro da contabile, dove i colleghi rubano i suoi sandwich e si vantano della propria vita sessuale, la mancanza di un patrimonio, la sua incapacità di sedurre la moglie – Ben ha un unico talento: la trainante determinazione a riattizzare la propria vita sessuale a qualunque costo. Quando la coppia s’imbarca in un’avventura fisica audace e pericolosa, Kate scopre il fanatico zelo del marito nell’esplorare tutti i più oscuri desideri di Christian Grey, con risultati disastrosi.

Erotico, esilarante e altamente inquietante, Cinquanta Sfumature di Grigio: L’Esperimento è uno spin-off che vi solleticherà, vi divertirà e vi terrà compagnia fino a quando il prossimo romance erotico incrocerà il vostro Kindle.


Se avete dimestichezza con l' inglese, su Amazon potete trovare qualche recensione della versione in lingua originale del libro, così da farvi un' idea del riscontro ottenuto da Riley con questa novella. L' Autrice ha scelto questa:


Recensione
Questo libro è di quelli spassosi, in cui ridi ad alta voce, divertenti e da far leggere anche a tuo marito! Tutte noi abbiamo letto Cinquanta Sfumature di Grigio e desiderato di avere il nostro Christian Grey personale. Questa storia esilarante ci riporta alla realtà! – Recensione Amazon

Dall’Autrice
Cinquanta sfumature di Grigio: L’Esperimento è una commedia romantica di 85 pagine, e una parodia della serie originale. Se siete fan della serie Cinquanta Sfumature (e soprattutto se non lo siete), allora questo libro è per voi!


L' Autrice 

Riley J. Ford è una NEW YORK TIMES e USA TODAY Bestselling Author. Ha avuto un successo incredibile con i suoi libri, raggiungendo il 6° posto nella classifica bestsellers del NEW YORK TIMES e il 9° posto in quella di USA TODAY nei primi due anni di pubblicazione. E' tornata nella classifica dei bestsellers di USA TODAY nel settembre del 2014.
Riley scrive commedie romantiche e umoristiche, romance, mistery e contemporary fiction. le trame dal ritmo veloce, le scene umoristiche e sensuali sono la sua secialità, I suoi libri sono disponibili in ebook, cartaceo, aufiolibro e in lingua straniera.
Riley J. Ford è laureata in inglese. Ha insegnato per molti anni prima di diventare una scrttrice Vive in california e le piace leggere, ballare, vedere l' alba, e stare con la sua famiglia. Quando non scrive, la si può trovare alle partite dei suoi figli, o fuggire in spiaggia per una nuotata.


Il suo sito: http://rileyjford.com/




Per stuzzicare ancora la vostra curiosità, una breve ma interessante intervista, attraverso la quale potrete sapere qualcosa di più su questa autrice e sui prossimi progetti di traduzione dei suoi romanzi da parte di Rossella Romano.


Rossella: Ciao Riley, per cominciare, vuoi dirci qualcosa di te? Quali sono i tuoi hobby? Quando hai cominciato a scrivere? E quando la tua passione è diventata un lavoro a tempo pieno?



Riley:  Scrivere (insieme a leggere) è stata da sempre la mia passione, ma non ho cominciato a farlo professionalmente fino al 2011. Prima di allora, sono stata un’insegnante a Los Angeles per molti anni. Amavo il mio lavoro, ma coltivavo ancora il sogno segreto di scrivere storie. Dopo aver avuto i miei bambini, sono rimasta a casa per crescerli. Nei momenti in cui loro dormivano, ho ricominciato a scrivere con passione. Il mio primo romanzo, “Into You”, è stato pubblicato nel 2012. Da allora, ho scritto più di 50 libri, pubblicati con due diversi nomi. Ho raggiunto le classifiche dei Bestseller del New York Times e di USA Today nel 2014, e, da allora, la mia carriera è decollata! Mi sono appena legata ad un agente newyorkese di punta, in luglio, e sono stata invitata a parlare alla Romance Writer's Association Conference in New York City. È tutto molto eccitante, e mi sto ancora dando dei pizzicotti. Scrivere per professione comporta tanto duro lavoro, ma è anche un sogno che diventa realtà!



Rossella: Parlaci un po’ del libro in uscita qui in Italia: “Cinquanta Sfumature di Grigio: L’Esperimento.” Il titolo è curioso, vuoi dirci brevemente di che si tratta e quali sono i punti di forza della storia?

Riley:   “Cinquanta Sfumature di Grigio: L’Esperimento” è stato il libro più piacevole da scrivere, per me, perché mi sono divertita tanto durante la stesura! Dopo aver letto la serie originale di Cinquanta Sfumature mi sono chiesta: “Che accadrebbe se una coppia di mezza età mettesse in pratica qualcuna delle tecniche di Christian Grey nella vita reale? Gli si ritorcerebbe contro? Si divertirebbero?” Ho immaginato tutti i modi in cui le cose sarebbero potute andare storte nella vita reale, ed ho cominciato a ridacchiare solo a pensarci. Perciò mi sono seduta e ho scritto il libro, ridendo per tutto il tempo. Parla di un uomo di mezza età la cui moglie ha perso interesse per il sesso, e che perciò decide di studiare il libro “Cinquanta Sfumature di Grigio” e di provare a sedurla usando le tecniche di Christian Grey. Come puoi immaginare, accade un disastro dopo l’altro, e ne deriva un sacco di comicità! Alla fine, comunque, è una storia d’amore molto dolce fra due persone comuni.



Rossella: Stai lavorando a qualche nuovo progetto? Quali dei tuoi romanzi saranno tradotti in italiano? 

Riley:   Dietro richiesta dei miei lettori, sto lavorando al sequel di tre dei miei romanzi: “Into You”, “Carpe DiEmily”, e “Circle of Lost Souls”. Tutti i miei libri saranno tradotti in italiano dalla mia meravigliosa traduttrice Rossella Romano!


Rossella: I tuoi lettori possono contattarti direttamente? Hai un sito web e un indirizzo email a disposizione dei tuoi fan?

Riley:  Sì, i miei lettori possono contattarmi direttamente sul sito: www.rileyjford.com. Ci sarà una sezione apposita per i lettori e i fan italiani. :)