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lunedì 24 ottobre 2016

COME UN FILM Vanessa Mansini Recensione

Trixi si sveglia in un letto d’ospedale. Ci sono infermiere, dottori, strani rumori, ma niente le è familiare, nemmeno lo strano uomo con i capelli brizzolati che si agita in fondo alla stanza. Solo gli occhi dell’altro visitatore le ricordano qualcosa, un profondo mare blu nel quale tuffarsi e perdersi. Ma chi sono in realtà quelle persone? Chi è lei? E dove caspita è finita la sua memoria?



COME UN FILM 
Vanessa Mansini

Traduzione a cura di Anja Massetani
Genere: Romance contemporaneo
Pagine: 361
Ebook: 3.99€
 Romanzo Self


Trama


Un incidente, e all'improvviso tutti i ricordi della tua vita sono stati cancellati. C'è però uno strano uomo – tuo marito, dicono – a cui sembra importare solo di dove hai parcheggiato la maledetta macchina. Trixi ha perso la memoria. E la vita – la sua, a quanto pare – è un incubo. Ma è tanto sbagliato provare a ricominciare da zero quando non si ha più alcun ricordo? Forse addirittura con l'uomo (dei sogni) la cui moglie era coinvolta anch'essa nell'incidente?

Opinione di Sybil

È in un ospedale di Berlino che incontriamo per la prima volta Trixi, una trentenne che in seguito ad un incidente ha smarrito la cosa più importante: la sua memoria. Sa cos’è un profumo, un colore, sa che il sole sorge la mattina e tramonta la sera, ma non conosce se stessa e chi la circonda. Ha perso quella parte di ricordi che la definiscono in quanto persona, ma non gli ingranaggi che regolano la vita stessa. In poche parole, non conosce i suoi gusti preferiti in fatto di abiti, cibo, non sa cosa ha fatto ieri, due anni fa o dieci e soprattutto, non riconosce gli individui che in quel momento popolano la sua stanza d’ospedale. C’è del personale medico, ma ci sono anche due uomini: uno sta parlando animatamente al telefono senza curarsi del luogo e della situazione, l’altro sta coccolando due bambini. È sicuramente quello suo marito, ne è certa, o forse no… Sente però un legame con lo sguardo di quel padre afflitto, gli appartiene. Tutto il suo (precario) mondo crolla quando un’infermiera le si avvicina dicendole che l’uomo al telefono è suo marito e che l’altro è il coniuge della donna che ha causato l’incidente. Ma come è possibile? Ci deve essere un errore, pensa Trixi in preda al panico, ma quando l’uomo brizzolato si avvicina al suo letto presentandosi come suo marito, capisce di non avere scelta. Con quale criterio ha scelto l’uomo che le siede accanto ? Com’è finita in una vita così arida? Perché è così che si sente senza la presenza di quel padre dagli occhi blu: sola, smarrita, distrutta. La risposta alle sue domande non è però disponibile, almeno per il momento, dato che la sua memoria è stata cancellata da un incidente che nemmeno ricorda. Inizia così la seconda opportunità di Trixi, il suo nuovo inizio, coperto però dall’ombra della sua vita precedente. Non può semplicemente ricominciare e basta, ha la necessità e il dovere di scoprire chi era e di comprendere le sue scelte. Per fare questo dovrà fidarsi delle persone che la circondano, di Christian, suo marito, e di sua madre. Scavando nelle briciole lasciate dal suo vecchio passaggio, Trixi scopre di non avere molti amici, pochi in realtà, di lavorare in una videoteca e di avere una macchina parcheggiata in un luogo che chiaramente non ricorda. Sarà scoprire l’esistenza di un indirizzo mail segreto e di un abbonamento in palestra a farle balenare in mente l’idea di una doppia vita. Le uniche costanti della sua esistenza che non sono state spazzate via dall’amnesia sono i film e le serie tv. Si ricorda tutto, i nomi, i titoli, le storie e il rischio è proprio quello di confondere la realtà con la finzione…
In un mondo in cui tutto sembra andare nel verso sbagliato, Trixi cercherà di rimettere ordine, fidandosi delle persone sbagliate e lasciandosi trasportare da emozioni falsamente autentiche, o forse no…chissà…

Come un film è un romanzo che mi ha estremamente coinvolta e appassionata. Finito un capitolo sentivo il bisogno di iniziare il successivo, tanta era la voglia di scoprire il passato della protagonista. Come in una corsa ad ostacoli, con più imprevisti che vittorie, ci si sente coinvolti nella narrazione a tal punto da non riuscire a staccare gli occhi dalle pagine. È veramente impossibile non entrare in empatia con Trixi e le sue disavventure. Il tema dell’amnesia è stato negli anni ampiamente utilizzato nei libri e nelle pellicole cinematografiche, talvolta anche in modo drammatico. In questo caso è l’ironia il carattere predominante, a volte accompagnata da un leggero sapore agrodolce. Anche nei momenti più complicati non si avverte mai la tortuosa pesantezza del dramma. Immaginate questo: il lettore non è solo uno spettatore marginale ma è dentro la mente confusa di Trixi, vive sulla propria pelle tutte le sue insicurezze e paure, combatte insieme a lei per far venire a galla anche una sola scheggia di verità per poi accorgersi che in realtà altro non è che un riflesso distorto di un’idea costruita dalla protagonista durante i complessi meccanismi del ricordo. Nonostante il caos, la chiarezza è l’ingrediente essenziale della narrazione e l’aspetto mutevole non è tanto lo svolgersi degli eventi bensì l’esatto orientamento della verità, una pallina  impazzita che rimbalza come una biglia nel flipper.
Magistralmente l'autore (perché è un lui e non una lei!) con il suo tocco maschile riesce ad alleggerire il tono altrimenti drammatico della storia.
Si sa, noi donne abbiamo un modo di pensare più complesso rispetto a quello degli uomini (non è mia intenzione stereotipare l'immagine dell'uomo, sia chiaro, sono sempre ben accette le eccezioni!), rimaniamo più spesso  incastrate nei meccanismi che regolano la mente, immaginate poi in una situazione così!  Le implicazioni mentali avrebbero spinto la narrazione verso un confine più drammatico e meno ironico. È vero, non è detto, ma nella maggior parte dei casi è sempre stato così! Qui l'autore riesce ad affrontare il tema con una maestria tipica di un equilibrista,  senza essere distaccato e superficiale.  Essendo uno sceneggiatore e scrittore di fiction,  è riuscito a trasportare alcune delle caratteristiche principali del set nel suo libro ossia la non staticità,  l'essere sempre al centro della storia e immancabilmente circondato da una miriade di avvenimenti nuovi e stimolanti. Sembra davvero di essere in un film, un po' come Trixi in fondo. 

Per concludere, consiglio Come un film  a tutti quei lettori che amano perdersi tra le pagine di  un romanzo all'interno del quale fino all'ultima pagina niente è come sembra  e che hanno voglia di evadere dalla realtà senza però privarsi di qualche bel rompicapo da risolvere. Per non parlare del finale....cucito ad arte!



L'autore

VANESSA MANSINI alias MICHAEL MEISHEIT da più di diciotto anni è sceneggiatore delle serie televisiva tedesca Lindenstraße. Nel mentre ha anche lavorato anche per la soap opera Rote Rosen e ha scritto la sceneggiatura per il film Dann kam Lucy. Nel 2012 ha pubblicato il suo primo romanzo Soap. Di Michael Meisheit è anche la raccolta di racconti, pubblicata in ebook, Irgendwas ist immer. Nell'estate del 2013, per la prima volta con lo pseudonimo Vanessa Mansini, ha scritto la commedia romantica Nicht von dieser Welt. Il romanzo è diventato subito Bestseller, salendo al primo posto nelle classifiche Kindle. L'ebook ha superato i 30.000 download.
Nel suo blog, michaelmeisheit.de, potete trovare tutto sui lavori dell'autore, sia come sceneggiatore che come autore di romanzi.
Inoltre potete trovare Michael Meisheit / Vanessa Mansini qui: 
Oppure scrivete a: michael@michaelmeisheit.de




giovedì 15 settembre 2016

TORNA DA ME Mila Gray Recensione

Ho sempre avuto un debole per le storie sui Marine. 
Se anche voi, come la sottoscritta, avete passato pomeriggi interi a riguardare le puntate di Army Wives, non riuscendo a dire di no all’uomo in divisa (anche se qui la divisa si vede ben poco), Torna da me sarà senza alcun dubbio un libro che adorerete fin nel profondo. Perché ci parla di un amore giovane, puro, ancora acerbo di fronte alla crudeltà del mondo, ma così profondo da distruggere ogni barriera. 




BOOKME
TORNA DA ME 
Mila Gray

Traduzione a cura di Leonardo Taiuti
Casa editrice: Bookme
Genere: Romanzo contemporaneo/ New adult
Pagine: 318
Prezzo: 12.90€
Ebook: 4.99€



Trama


Un’auto militare ferma sotto casa alle sette del mattino. Non può significare nulla di buono, soprattutto se sia tuo fratello che l’amore della tua vita sono soldati impegnati in una rischiosa missione in Afghanistan. Quando Jenna Kingsley, diciott’anni appena compiuti, occhi verdissimi e un viso tutto lentiggini, apre la porta al cappellano dei Marine in alta uniforme, il mondo le crolla addosso in un istante. Mentre il cuore batte a mille, il suo pensiero vola all’estate appena trascorsa. Quella in cui lei e Kit, migliore amico di suo fratello Riley, sono caduti l’una nelle braccia dell’altro. Sono anni che Jenna stravede segretamente per Kit, bello e sexy da togliere il fiato, e proprio adesso che lui ha scoperto di ricambiarla, l’idea di perderlo è insopportabile. E pazienza se il padre, l’inflessibile Colonnello Kingsley, non fa mistero dell’odio che, per motivi mai davvero chiariti, nutre per il ragazzo. Mentre Jenna si prepara a ricevere la tragica notizia dalle labbra del cappellano, un’unica, atroce domanda le martella in testa: chi dei due è morto? Suo fratello Riley oppure Kit?



Opinione di Sybil



Ti ricordi le nostre gite nel deserto?
Quando mi hai mostrato la Stella Polare? Adesso la cerco ogni notte, sai?
Mi ricordo che mi hai detto che la Stella Polare è quella che si guarda per orientarsi e ritrovare la via di casa. Continuo a sperare che un giorno la userai per ritrovare la tua casa, perché è così che mi sento: come se ti fossi smarrito, e aspetto che ritrovi la via.



Non fatevi ingannare dall’aspetto melenso e sdolcinato di questo romanzo e dalla trama che sembra offrire l’ennesima storia della ragazza che si innamora del soldato in licenza e che poi si ritrova a doverlo aspettare per anni e anni, tra conflitti e privazioni. Quello che ci propone Bookme, è un libro davvero ben strutturato, per niente scontato ed “emotivamente completo”. Io stessa mi sono ritrovata in bilico tra il desiderio di leggere una storia travolgente e la paura di cadere tra le grinfie di un intramontabile cliché. Torna da me però è riuscito davvero a stupirmi, lasciandomi senza fiato, stordita.
Veniamo al romanzo…
Jenna è una giovane ragazza di diciassette anni, una bellezza ancora acerba che si sta avventurando nel mondo adulto con gli occhi del fratello e del padre puntati addosso. Il primo è un Marine iperprotettivo e il secondo un militare con disturbo post traumatico da stress. Immaginate la sofferenza di Jenna: non può far niente senza il permesso del padre, cosa che non le viene mai concessa, non può vedere ragazzi e nemmeno scegliere un’università lontana da casa. Quando, durante una licenza, il fratello torna a casa insieme a Kit, l’amico d’infanzia, tutto cambia. Anche Kit è un Marine e, a differenza di Jenna, ha molta esperienza con le donne. È considerato da tutti un predatore, ostile alle relazioni serie e ai legami. Ma Jenna ne è segretamente attratta, in realtà ha sempre avuto un debole per Kit. Chi non è mai stata innamorata dell’amico del fratello maggiore in fondo? Convinta di non suscitare nessun tipo di interesse in Kit, Jenna si limita ad osservarlo da lontano, sognando le sue calde labbra e i suoi penetranti occhi blu. E poi, come potrebbe mai baciare il migliore amico di suo fratello? Sarebbe un disastro dalle proporzioni colossali. In realtà però Kit ha già notato i cambiamenti della ragazza, che si sta trasformando in una donna, innescando in lui dei meccanismi tanto potenti da lasciarlo stordito. Come Jenna anche lui si trova diviso a metà tra ciò che è giusto e ciò che invece apparentemente non lo è. Come può tradire la fiducia dell’amico? Riley è molto geloso della sorella, è un iperprotettivo cronico, non accetterebbe mai la loro relazione. 
Quando la sera del compleanno di Jenna Kit la bacia, tutto il loro mondo cambia, rimettendo in gioco gli equilibri stessi della loro vita. Da un lato Jenna, ancora inesperta con i ragazzi, si ritrova ad essere dominata da pulsioni sconosciute e potenti, dall’altro Kit si accorge di desiderare per la prima volta una donna soltanto e con un’intensità così sconvolgente da lasciarlo senza fiato. Inizieranno ad amarsi in segreto, lontano da occhi indiscreti, sperimentando emozioni nuove e innominate, distanti anni luce da una realtà dura e opprimente. Infatti, mancano ormai pochi giorni al termine della licenza e ben presto Kit e Riley dovranno ripartire… 
È così che i due giovani si troveranno a fare i conti con un mondo complicato, spietato, per nulla incline a concedere loro un futuro.
Il loro amore sopravvivrà alla lontananza? Riusciranno entrambi a ritrovare la strada di casa? 
Tra emozioni ancora acerbe e promesse difficili da mantenere, i due giovani si ameranno a perdifiato, con passionalità e trasporto, trasformando il domani in un unico, piccolo, dettaglio sfocato sullo sfondo di un universo a colori. 
Voglio essere sincera, quando leggo romanzi di questo tipo non riesco ad associare la portata dei sentimenti chiamati in gioco con l’età dei protagonisti, mi sembra sempre di rilevare delle incongruenze. Con Torna da me questo non è successo, anzi è stata un’esperienza che ha coinvolto completamente ogni più piccola particella del mio cervello, regalandomi attimi di serenità, ma anche di riflessione e di dolore. 

Consiglio questo libro a tutte le lettrici romantiche che non si stancano mai di trovare tra le pagine la storia del primo vero grande amore, quello che sconvolge anche l’esistenza più equilibrata e che distrugge i punti cardinali dell’anima, ridistribuendo infine i confini dell’universo intero…





L'autrice 



MILA GRAY vive a Londra ed è autrice di romanzi per ragazzi e sceneggiature. Torna da me è il suo primo romanzo pensato per un pubblico adulto e sua madre ha l’espresso divieto di leggerlo!



lunedì 29 febbraio 2016

SO CHE CI SEI Elisa Gioia Recensione

Molto tempo fa, colta da una curiosità incontrollabile, mi son ritrovata a leggere la versione self di So che ci sei, il romanzo di Elisa Gioia che per numerosi mesi ha fatto parlare di se nel web e nei social in generale. Un successo meritato, dato che la storia travagliata e passionale che vede come protagonisti Gioia e Christian ha tutte le carte in regola per sconvolgere e catturare anche il cuore del lettore più smaliziato. Ed è così che armata della stessa identica curiosità mi sono gettata di nuovo tra le braccia della coppia che tanto ci ha fatto sospirare, tra litigi, battibecchi, prese di coscienza e un grande desiderio di amare ancora. In poco più di due giorni mi son riletta tutto il romanzo, passato a giungo dal self a Piemme con qualche modifica che non ha fatto altro che arricchire la trama e la vita dei suoi protagonisti. La penna dell’autrice, spigliata e ironica in maniera inconfondibile, ha plasmato la sua creazione dotandola di nuove sfumature che, inserite nei punti giusti, hanno donato nuova luce all’intera storia senza mutarne la forma. Insomma, leggere di nuovo So che ci sei è stato elettrizzante ed emozionante, come la prima volta, forse anche di più.Il mio desiderio è di condividere con voi le mie sensazioni ma, ripensandoci, sono convinta che è la prima impressione quella che conta ed è proprio per questo che ho deciso di riproporvi la recensione fatta dopo aver letto per la prima volta il romanzo mesi fa. Chi conosce già la storia, avrà modo di ricadere nella trappola del testosteronico  Christian Kelly con tutti e due i piedi legati, chi invece ancora non ha avuto modo di leggere il libro, può tranquillamente sventolare bandiera bianca e arrendersi…





PIEMME
SO CHE CI SEI Elisa Gioia

Casa editrice: Piemme
Collana: Narrativa
Genere: Romanzo contemporaneo
Pagine: 406
Prezzo: 18.50€
Ebook: 9.99€



Trama
C’è qualcosa di peggio che essere tradita e mollata dal ragazzo con cui pensavi di passare tutta la vita. Ed è vederlo online su WhatsApp, per tutta la notte, e sapere che non sta scrivendo a te, non sta pensando a te, ma a qualcun altro. È proprio quello che capita a Gioia al suo ritorno da Londra, dopo aver passato mesi facendo di tutto per tornare da Matteo, cantante di un gruppo rock che sembrava irraggiungibile e invece quattro anni prima era diventato il suo ragazzo. Peccato che ad aspettarla all’aeroporto, al posto di Matteo, ci sia il padre di Gioia, l’aria affranta e un foglio A4 tra le mani, con la magra e codarda spiegazione del ragazzo che non ha neanche avuto il coraggio di lasciarla guardandola negli occhi. Dopo mesi di clausura, chili di gelato e un rapporto privilegiatissimo col suo piumone, però, Gioia si fa convincere a passare un weekend con le sue migliori amiche a Barcellona. Non c’è niente di meglio di un viaggio, qualche serata alcolica e un po’ di chiacchiere tra donne per riparare un cuore infranto. Se poi a questo si aggiunge un incontro del tutto inaspettato con un uomo che pare spuntato direttamente dalla copertina di un magazine di successo, la possibilità di ricominciare pare ancora più vicina. E, soprattutto, la consapevolezza che l’amore vero non ha bisogno di “ultimi accessi” di status o faccine sorridenti. È tutto da vivere, là fuori, a telefoni rigorosamente spenti.


Opinione di Sybil

Ecco la recensione del 18/10/2014:

http://sognandotralerighe.blogspot.it/2014/10/so-che-ci-sei-elisa-gioia-recensione.html

Voglio fare solo una piccola aggiunta: se all’inizio il finale mi aveva stupita e lasciata con il fiato sospeso, adesso mi ha letteralmente tolto la parola. Quindi lancio un appello all’autrice: ti prego, fai arrivare presto il seguito! Vogliamo andare anche noi a New York! Non è vero?



L'autrice

ELISA GIOIA nasce in provincia di Belluno nel 1984.
Diplomata in lingue, frequenta un corso di giornalismo dopo aver collaborato diversi anni con un giornale locale. Ama scrivere come valvola di sfogo, che sia un articolo, una storia, un tweet o uno stato su Facebook. Adora viaggiare, fare fotografie, fare vere e proprie maratone di telefilm, ma la sua più grande passione è New York. 
So che ci sei, uscito come e-book original, ha avuto oltre 7.000 download e ottime recensioni da parte dei lettori.
Il blog di Elisa Gioia: http://elisagioia.wordpress.com 
Facebook: https://www.facebook.com/elisagioiathechronicle 

Trovate Elisa Gioia anche su Twitter ed Instagram.




sabato 27 febbraio 2016

L'URAGANO DENTRO ME Rhoma G. Recensione



Pronuncio il tuo nome in silenzio perché sei ancora il mio segreto. Ho nostalgia di te e di quell’istante che c’è stato tra noi.
Mi manchi.
Alle volte, di notte, sento il sapore dolce delle tue parole sulla lingua.

Una ragazza dai capelli rossi, un matrimonio in apparenza sereno, la casa, il lavoro, l’amico d’infanzia che diventa amante e poi marito. Lentamente gli anni passano e con loro la passionalità, il bisogno di appartenersi. La quotidianità che distrugge, che rende normale anche uno scambio intenso di sguardi, che affievolisce la potenza dell’amore. 
Quella ragazza dai capelli rossi si guarda dentro e trova il vuoto. Ha paura per se stessa, per suo marito, per il suo futuro. È davvero questa la vita? Un susseguirsi costante di aridi momenti in cui l’amore diventa solo lo sfondo scontato della quotidianità ? Forse è proprio così…
Ciò che la ragazza non sa è che sta per arrivare un uragano violento, prepotente, che sconvolgerà tutto, fin nel profondo della sua anima…


TRE60
L’URAGANO DENTRO ME
 Rhoma G.

Casa editrice: Tre60
Genere: Romanzo contemporaneo
Pagine: 451
Prezzo: 14.90€
Ebook: 5.99€


Trama

Tutto, nella vita di Ary, sembra tranquillo. Un matrimonio sereno con Danny, il suo primo amore, un lavoro faticoso ma appagante nella Libreria Wonderland, l’unico vero punto di riferimento per gli amanti dei libri nella cittadina di Gimli, in Canada. Eppure, da qualche tempo, Ary è distante, apatica, nervosa. Forse perché lei e Danny non sono riusciti ad avere un figlio? Forse perché lui si accontenta della routine e pare aver dimenticato cosa significa la passione? Lucas Master è un affascinante manager di successo. La direzione centrale della Wonderland l’ha mandato a Gimli per risollevare le sorti della libreria… o per deciderne la chiusura. Lucas è convinto che il suo incarico si concluderà in fretta, ma non ha fatto i conti con il proprio cuore, e non sa che la sua strada incrocerà quella di Ary… Poi accade il miracolo: Danny torna a essere l’uomo di cui Ary si era innamorata. Gentile, premuroso, appassionato. Ma per Ary è una vera tragedia perché, adesso, è lei a non essere più quella di una volta…



Opinione di Sybil


Rhoma G. è un’autrice di talento, ormai questo è certo. Anche io, come molti di voi, mi sono elettrizzata ed emozionata leggendo Bittersweet e Stardust, ma con L’Uragano dentro me è stata tutta un’altra storia. Siamo di fronte ad uno scenario più completo, più maturo e molto più profondo secondo me. È romantico, ma in maniera equilibrata, mai stucchevole, è avvolgente e falsamente rassicurante, perché sì, ci parla di un amore immenso, ma anche controverso, doloroso, difficile da vivere e da accettare. Avete presente quei libri che fino alla fine non danno tregua? Quelli che arrivati alle battute finali di un capitolo ti costringono ad iniziare il successivo perché non riesci a pensare ad altro? L’Uragano dentro me è così. Ti toglie il respiro fino all’ultima pagina, non ti permette di prendere fiato, ti fa stare sulle spine giorno dopo giorno, ti da un po’ di sollievo per poi farti cadere di nuovo nella voragine del dubbio e della sofferenza. Personalmente vado matta per le storie travagliate anche se sono quelle che mi fanno soffrire di più. Ansiosa di natura, finisco per leggere in continuazione, sfruttando ogni più piccolo intervallo di tempo della mia giornata. E così è andata con il libro di Rhoma G. Mi ha tolto il sonno, mi ha fatto torcere lo stomaco, ma mi ha donato una storia d’amore bellissima che porterò sempre con me.
L’Uragano dentro me è la storia di Ary, una giovane donna che vive e lavora a Gimli, un piccolo paese del Canada. È sposata con il suo primo amore, Danny, un tenente delle forze dell’ordine del paese, discendente dei nativi del Canada. Danny è un uomo deciso, statuario, protettivo nei confronti della moglie. Hanno un rapporto molto intenso e il legame che li unisce sembra essere indissolubile perché si conoscono da quando erano bambini. Prima amici, poi amanti e infine marito e moglie, uniti per sempre. Ma gli anni di matrimonio hanno un po’ cambiato le dinamiche della loro relazione. La quotidianità si sa, a volte può essere più devastante del veleno, può inquinare anche il più nobile dei sentimenti come l’amore, rendendo le persone distanti, apatiche, diverse. Ary è così che si sente: vuota, smarrita. Il sentimento che prova per Danny è forte, la confonde, lui è l’unica persona al mondo che le è rimasta e non può nemmeno immaginare un’esistenza senza la sua presenza. Semplicemente non esiste mondo senza Danny. Che importa dell’amore, della fisicità, dell’alchimia che lega due corpi nel tempo, questo non conta per Ary. O almeno è ciò che crede.
In una mattina non molto diversa dalle altre, esce dal vialetto di casa con  la sua auto e si dirige al lavoro. In mezzo al traffico frena all’ultimo minuto e la macchina dietro la urta. Quando il guidatore scende e le va in contro per fare chiarezza sull’accaduto il mondo si ferma. Solo la pioggia continua a cadere, tutto il resto è immobile. Tra loro è pura chimica. Un’unione di elementi che trova la giusta combinazione. Il guidatore che l’ha tamponata si chiama Lucas e guarda caso, è il responsabile mandato dall’azienda per salvare dalla bancarotta la libreria nella quale lavora Ary.
Tra i due scatta subito qualcosa di irresistibile che cambierà la loro vita per sempre, perché non si può resistere al richiamo dell’amore quando arriva. Non sarà affatto facile dare ascolto a questo sentimento, ma sarà impossibile ignorarlo perché da quel momento in poi la mente, il corpo e il cuore di Ary non si troveranno più nella casa che divide con il marito, ma saranno altrove, tra le braccia di un uomo che appena conosce ma che sente suo nel profondo.
Sotto certi aspetti questo romanzo non è facile da affrontare, in quanto l’amore viene osservato attraverso una duplice lente d’ingrandimento. Da una parte c’è il sentimento vissuto nella sua completa interezza, dall’altra c’è il lato negativo, doloroso, rappresentato da un marito che soffre e che vede il suo mondo precipitare senza riuscire a fermarlo. L’autrice tratta con i guanti bianchi questa difficile situazione, infarcendo il tutto con un po’ di leggerezza per nulla banale e scontata, senza però perdere di vista il concetto principale: quando si ama, non sempre tutto è perfetto come in una favola, anzi è il contrario. Si soffre, ci si smarrisce, si arriva ad un punto in cui scegliere significa per forza far del male a qualcuno e tutto diventa devastante se quel qualcuno è una delle persone più importanti della propria vita.
Non voglio aggiungere altro, perché sono tante le emozioni che vi troverete a vivere leggendo questo romanzo e ancor di più i colpi bassi che riceverete nel farlo. Personalmente, ho avuto come l’impressione di essere incollata al sedile delle montagne russe: un attimo prima ero euforica, l’attimo dopo triste, arrabbiata, vittima della gelosia. Vi garantisco che tante saranno le sorprese che vi accompagneranno mano nella mano fino alla fine, con armonia e serenità, ma anche con dolore e rabbia. Ci saranno dei momenti in cui il comportamento dei personaggi vi manderà fuori di testa, ma non riuscirete a staccare gli occhi dalle pagine. L’autrice è stata molto abile nel descrivere i protagonisti e nell’inserirli nella storia. Ary sembra essere la tipica ragazza smarrita e bisognosa di protezione, in realtà è una tigre che nasconde degli artigli lunghi e affilati, pronta a difendersi quando necessario. È confusa, spaventata, turbata dal sentimento che prova per un uomo che non è suo marito. Ma chi non lo sarebbe al posto suo? Ama un uomo da tutta la vita e poi, in un giorno qualunque, arriva un uragano che la sconvolge, togliendole ogni certezza se non quella di appartenere a lui soltanto. 

L’Uragano dentro me è un romanzo che regala emozioni intense e contrastanti, dove l’amore è la causa di tutto, è la macchina che demolisce una città intera ma anche la mano che la ricostruisce. È il tutto, è ciò che fa male, ma anche quello che da la vita. Insomma, un vero uragano di colori. 
Rhoma G. ancora una volta ci emoziona, ci fa sospirare, trovando la strada giusta per arrivare al cuore in un colpo solo, senza privarci di qualche colpo basso ben assestato. Con il suo stile morbido e fluente, ci offre una visione schietta, romantica e veritiera di quelli che sono i rapporti tra le persone e le naturali conseguenze alle quali danno vita, amando, vivendo e sognando.
Staccate dunque le mani dal parapetto e lasciatevi trasportare lontano da questo delizioso uragano…

Ogni incontro delle nostre bocche sarebbe stato uno spizzico di felicità, un morso d’estasi. Gioie rubate, impresse nel cuore, marchiate a vivo nell’anima. A lungo avremmo sospirato, ripensandoci a vicenda, scandagliando, nella memoria, ogni centimetro del corpo dell’altro, soffermandoci poi sui contorni delle nostre labbra, aspirando l’aria in cerca del nostro odore.


L'autrice 

RHOMA G. ha cominciato a scrivere racconti all’età di tredici anni, e sebbene la vita l’abbia poi spinta verso altri lidi, non ha mai messo di coltivare il sogno di diventare scrittrice e infine lo ha realizzato. Vive col marito in una città di mare, ama viaggiare e nutre una smodata passione per i film di Hitchcock.



Libri dell’autrice recensiti da Sognando Tra le Righe:


BITTERSWEET, qualcuno come te (recensione QUI)
STARDUST, qualcuno come me (recensione QUI)

martedì 16 febbraio 2016

NEI TUOI OCCHI Nicholas Sparks Recensione

Sparks è tornato e come sempre ci propone una storia che parla d’amore, di emozioni intense e reali, vicine a quelle che ogni giorno ci troviamo a vivere noi, sulla nostra pelle. Il cuore e le relazioni umane sono sempre al centro della sua narrazione e forse proprio per questo riesce ad entrarci spesso dentro l’anima, nel bene e nel male. Ci sono lettori che lo amano, come nel mio caso, e altri che lo odiano, non ci sono vie di mezzo, ne sono convinta. Un po’ di romanticismo in fondo non fa mai male, anche se diventa melenso avvalendosi di immancabili cliché. Fino ad oggi non ne sono mai rimasta delusa tanto che ad ogni suo romanzo ho affiancato sempre la versione cinematografica, dando vita a delle solitarie maratone domenicali davanti alla tv con il libro in mano. Ma oggi, dopo aver concluso Nei tuoi occhi mi sento diversa, l’ho chiuso, l’ho riposto nella libreria e stranamente non ho pensato a niente, ho provato solo un leggero tremito…perché? 



NEI TUOI OCCHI
Nicholas Sparks


Traduzione a cura di Alessandra Petrelli
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Collana: Pandora
Genere: Romanzo contemporaneo
Pagine: 495
Prezzo: 19.90€
Ebook: 9.99€




Trama


Per ripagare i sacrifici dei genitori, Maria ha lavorato giorno e notte fino a diventare quello che è: il ritratto del successo. Lei è bella, di quella bellezza scura e appassionata che hanno le donne latine, eppure non ha una relazione, tutta presa prima dalla laurea e poi dal posto nello studio legale più importante della zona. Qualcosa, però, mette in pericolo la sua carriera e Maria sente il bisogno di rientrare a Wilmington e cercare la protezione della sua famiglia. Colin sta facendo del suo meglio per ridare un significato alla propria esistenza. Non ha ancora trent'anni, ma la violenza lo ha già segnato profondamente e lui non vuole più correre il rischio di finire in prigione. Le sue giornate sono scandite dallo studio, dalla palestra, e dal lavoro nel bar di Wilmington, la città dove vive ora grazie a una coppia di amici che gli fa da famiglia, proteggendolo da se stesso. È affascinante e lo sa, ma in questo momento una relazione è l'ultimo dei suoi pensieri. Come sempre il destino mescola le carte, e lo fa in una notte di pioggia torrenziale, quando Maria rimane con una gomma a terra e Colin non può fare a meno di fermarsi ad aiutarla. È l'inizio di qualcosa, forse, una promessa di futuro. Che rischia di essere distrutto dai demoni del loro passato. E che soltanto chiamando quella promessa amore può diventare la loro realtà. La storia di Colin e Maria.



Opinione di Sybil


Voglio fare una premessa come sempre importante: la mia opinione è soggettiva e per niente al mondo è volta a condizionare il giudizio e la scelta degli altri lettori. Sono qui oggi per condividere con voi le emozioni provate leggendo l’ultimo romanzo di Sparks e proprio per questo riguardano semplicemente ciò che la mia mente si è trovata a rielaborare pagina dopo pagina, mai mi sognerei di screditare un libro ne tanto meno criticare in maniera eccessiva un autore che leggo da anni. Dico solo che ogni cosa, e soprattutto ogni storia, può essere osservata da più punti di vista e proprio per questo il giudizio finale è frutto di un processo che immancabilmente viene influenzato da diverse variabili. Vi confesso che quando ho iniziato a leggere Nei tuoi occhi ero tremendamente di parte: Sparks mi è sempre piaciuto. Sempre. Melenso sì, sdolcinato e diabolicamente romantico anche, creatore di personaggi maschili capaci di affollare i sogni più zuccherosi delle donne ma totalmente lontani dagli uomini che popolano il mondo, tragico a volte, devastante pure… Ho sempre adorato i suoi libri, e sono convinta che una volta all’anno un po’ di romanticismo nel suo stile non può che far bene. Oggi però anche io mi trovo confusa. Per la prima volta non sono convinta di quello che ho letto.
Credetemi, con questo non voglio assolutamente dire che il libro non sia bello o che non valga la pena leggerlo, penso solamente che per la primissima volta da anni Sparks non è riuscito a farmi versare nemmeno una lacrima e questo è un evento straordinario! Non che io giudichi un libro dalle lacrime, mai lo farei, anzi..! è solo strano, molto strano… per questo ci tenevo a sottolineare che quanto ho appena detto è unicamente frutto delle mie emozioni.
Detto ciò, veniamo come sempre alla storia perché al suo interno ci sono molti lati positivi. Il primo è Colin, il protagonista. Un ragazzo complicato, alla soglia dei trent’anni, con una terribile inclinazione alla rabbia e alle liti. Alle spalle ha un passato burrascoso, fatto di arresti, sbagli adolescenziali e risse nei bar. Oggi però Colin è un uomo nuovo, che vuole riprendere in mano la sua vita, tenendo a bada i lati negativi del suo carattere praticando le arti marziali miste e combattendo in gabbia ogni qual volta gli si presenta l’occasione. Domina la rabbia con la razionalità e da sfogo al suo bisogno di chiarezza dicendo sempre la verità e rispondendo in maniera diretta e senza veli ad ogni domanda. Più facile a dirsi che a farsi, ma nonostante tutto ci prova, tenendosi alla larga dai luoghi a rischio e facendosi aiutare dai suoi due inseparabili amici. Poi c’è Maria, una giovane donna figlia di immigrati messicani dalle salde origini. Fa l’avvocato e lavora in un prestigioso studio in città. Per arrivare lì ha dovuto lavorare duro, nessuna spinta per lei, nemmeno una strada aperta, tutto ciò che ha ottenuto è stato frutto del suo impegno e della sua tenacia. C’è solo una macchia nel suo passato, un‘ombra che la segue ovunque da anni e che lei cerca di nascondere nell’armadio. 
Né Maria né Colin hanno bisogno dell’amore, complicherebbe tutto. Ma in una notte di pioggia il destino li fa incontrare, lui con il viso sfigurato da un combattimento e lei zuppa d’acqua accanto alla sua auto ferma sul ciglio della strada. Due anime si scontrano e si uniscono e…. il resto lo conoscete meglio di me. Quel che è certo è che questa volta Sparks ha sostituito gran parte del romanticismo con una buona dose di intrighi e suspense, rendendo la lettura molto concitata e piena d’azione. Ad averci perso sono stati purtroppo i suoi drammatici e intricati intrecci tra passato e presente che da sempre animano i suoi scritti.

Per concludere penso che chi adora Nicholas Sparks deve leggere Nei tuoi occhi perché tra le sue pagine serpeggia, secondo me, un cambiamento di direzione, una spinta differente dal solito che da vita ad una storia diversa e completa allo stesso tempo e che non lascia però andare tra le pieghe del tempo qualche bella frase da cioccolatino… E sappiamo che Sparks è un maestro in questo!



L'autore



NICHOLAS SPARKS è nato in Nebraska nel 1965 e ha studiato alla University of Notre Dame. Insuperabile narratore dei sentimenti, ha scritto numerosi bestseller, tradotti in più di quaranta lingue e sempre presenti ai vertici delle classifiche internazionali.
www.nicholassparks.it






venerdì 8 gennaio 2016

L'URAGANO DENTRO ME Rhoma G. Anteprima

Il 21 gennaio sta arrivando e con esso una fantastica uscita! La notizia non è più una novità in quanto nel web se ne sta parlando già da un po’, ma sono davvero felice di annunciare che un’altra autrice italiana ce l’ha fatta! Rhoma G. verrà pubblicata da Tre60 e il suo secondo romanzo sarà il protagonista di questo evento.
Successo più che meritato per questa brillante autrice che ha saputo emozionare noi lettori tra le lacrime e i sorrisi e che sono certa continuerà a farlo negli anni a venire. 
L’uragano dentro me, uscito in self tempo fa, sbarcherà a breve in tutte le librerie e store on-line, conservando intatta (per la gioia dell’autrice) la sua cover originale. Per quanto mi riguarda, non vedo l’ora di leggerlo, dato che ho amato la penna di Rhoma G. in Bittersweet e Stardust.
In questo gennaio tempestato di splendide uscite, ecco un’altra stella pronta a brillare nel firmamento. Non lasciatevela sfuggire, dolcezza e passione saranno garantite.



L’URAGANO DENTRO ME 
Rhoma G.


Casa editrice: Tre60
Genere: Romanzo contemporaneo
Data di pubblicazione: 21 gennaio 2016


Trama

Tutto, nella vita di Ary, sembra tranquillo. Un matrimonio sereno con Danny, il suo primo amore, un lavoro faticoso ma appagante nella Libreria Wonderland, l’unico vero punto di riferimento per gli amanti dei libri nella cittadina di Gimli, in Canada. Eppure, da qualche tempo, Ary è distante, apatica, nervosa. Forse perché lei e Danny non sono riusciti ad avere un figlio? Forse perché lui si accontenta della routine e pare aver dimenticato cosa significa la passione? Lucas Master è un affascinante manager di successo. La direzione centrale della Wonderland l’ha mandato a Gimli per risollevare le sorti della libreria… o per deciderne la chiusura. Lucas è convinto che il suo incarico si concluderà in fretta, ma non ha fatto i conti con il proprio cuore, e non sa che la sua strada incrocerà quella di Ary… Poi accade il miracolo: Danny torna a essere l’uomo di cui Ary si era innamorata. Gentile, premuroso, appassionato. Ma per Ary è una vera tragedia perché, adesso, è lei a non essere più quella di una volta…





L'autrice 


RHOMA G. è un'autrice italiana. Accanita lettrice, ha convogliato tutto il suo amore per le parole nella scrittura, cercando di dare spazio ad un qualcosa che è molto più potente di una semplice passione.
Oltre a leggere e scrivere ama nuotare, viaggiare in macchina e guardare film di Hitchcock in compagnia di una bella pizza.
Stardust è il suo ultimo romanzo, preceduto da Bittersweet (che fa parte della stessa serie) e da L'uragano dentro me.
Il suo blog è: www.bittersweetblog.altervista.org

DISPONIBILE DAL 21 GENNAIO 2016


Libri dell’autrice recensiti da Sognando Tra le Righe:

BITTERSWEET, qualcuno come te (recensione QUI)
STARDUST, qualcuno come me (recensione QUI)

giovedì 26 novembre 2015

LA RAGAZZA CHE TI AMÒ DUE VOLTE Joanna Barnard Recensione

Quando inizi a frequentare una persona, vuoi sapere tutto di lei. Poi ti accorgi dei difetti, delle discrepanze. E finisci per cercare altrove quello che ti manca.
Ho trovato un vuoto incolmabile, il vuoto che mi hai lasciato tu e che nessun altro può riempire.
“C’è una piccola parte di te che mi sfugge” ha detto un giorno Dave. Sembrava più una constatazione che una critica, come se la cosa non gli desse  fastidio.
Ho scosso il capo, ma sapevo che aveva ragione. L’unica parte di me che non poteva avere era quella in cui abitavi ancora tu.

Sono questi i pensieri che affollano la mente di Fiona, protagonista de La ragazza che ti amò due volte, questi i punti fissi della sua memoria, del suo passato e del suo futuro. Sa di appartenere ad un uomo che non può avere, che negli anni le ha indiscutibilmente fatto più male che bene, ma nonostante ciò non riesce ad andare avanti. Ogni fibra del suo corpo è incollata a ciò che successe quindici anni prima, quando era ancora una bambina e non una donna di trent’anni felicemente sposata, quando il mondo sembrava ancora perfetto, in continua evoluzione.
Leggendo questo romanzo entreremo nel lato più intimo e segreto dell’anima di Fiona, osserveremo il caos che infetta ogni suo pensiero e la vedremo tremare di fronte al ghigno beffardo dell’amore, che getterà scompiglio sulla “normalità”  da lei tanto faticosamente guadagnata.


BOOKME

LA RAGAZZA CHE TI AMÒ DUE VOLTE 


Joanna Barnard

Traduzione a cura di Elena Cappellini
Casa editrice: Bookme
Genere: Narrativa- Romanzo contemporaneo
Pagine: 288
Prezzo: 14.90€
Ebook: 7.99€



Trama

Un incontro fugace al supermercato e Fiona Palmer si ritrova di colpo con il cuore in subbuglio. Perché il tipo che le viene incontro con un sorriso, senza traccia di fede al dito e con il cestino mezzo vuoto da single incallito, altri non è che Henry Morgan.Il professor Morgan, l'uomo che quindici anni prima, tra i banchi del liceo, ha fatto di lei una studentessa precoce in ogni senso, regalandole il brivido di una seduzione proibita. E ancora oggi Fiona non può fare a meno di chiedersi se quella antica e bruciante avventura non fosse in realtà il Grande Amore, lo stesso che lei, legata senza troppo entusiasmo all'affidabile Dave, in fondo non ha mai smesso di cercare. Qualche bicchiere di vino e una cena in nome dei vecchi tempi: è quanto basta a riaccendere il fuoco di una passione che, questa volta, non ammette ipocrisie né mezze misure.Ma nel gioco di sovrapposizione e rimandi tra passato e presente, qualcosa non torna. E se le cose tra Fiona e il professore non fossero andate come lei ha sempre creduto? Appassionante e controverso La ragazza che ti amò due volte è un thriller dei sentimenti, un'indagine coraggiosa tra luci e ombre di una storia troppo sincera e implacabile per non essere vera.

Opinione di Sybil



La ragazza che ti amò due volte non è un libro facile da assimilare, in quanto porta alla luce i meccanismi della mente di una donna che negli anni ha confuso amore, abuso e semplice coinvolgimento passionale. Diciamo che la sua affettività è stata contaminata da avvenimenti subdoli, complicati da catalogare soprattutto per la mente di una quindicenne in preda alle prime tempeste ormonali e senza un esempio d’amore concreto al quale attingere quotidianamente. Chiaramente, in un quadro come questo saltano fuori sentimenti tutt’altro che facili da vivere, complicati sia per la protagonista del libro sia per il lettore che si ritrova a conoscere la sua vita. Stiamo parlando di passione, tradimento, paura di essere abbandonati di nuovo, insicurezza e scarsa autostima, il tutto coronato da una visione distorta dell’amore.
Detto questo, parliamo un po’ della storia. Fiona ha trent’anni, è sposata con Dave e conduce una vita ordinaria e tranquilla, divisa tra lavoro, casa e amicizie. Il suo passato è tempestato da molti fantasmi, che però negli anni è riuscita a tenere a bada, coltivando un forte autocontrollo. Tutte le sue convinzioni crollano nel giorno in cui al supermercato incontra lui, il fulcro dei suoi pensieri, la ragione di ogni sua pena e della fuga quotidiana dal passato. È di fronte a lei, tra gli scaffali caotici di un banale discount e la guarda in preda ad una tempesta emotiva. Per Fiona è come se quei quindici anni non fossero mai passati. Quell’uomo di fronte a lei è il professore Henry Morgan, l’uomo che all’età di quindici anni le ha portato via l’innocenza, l’uomo del quale si era perdutamente innamorata e che mai è riuscita a dimenticare. D’un tratto, la vita trascorsa fino a quel momento svanisce, diventa evanescente, quasi impalpabile, ogni più piccolo granello della sua attenzione è concentrato lì, in quella corsia del supermercato, dove tutto il suo mondo si trova raggruppato nel corpo del suo ex professore. Fiona si sente immediatamente pronta a rifare tutto dall'inizio, mettendo in gioco il suo presente e puntando tutto sul futuro incerto che gli occhi di Morgan sembrano proporle. Ma cosa ci sarà ad attenderla? L’amore? Il riscatto? O ancora più desolazione causata da un uomo che in realtà ha distorto la sua affettività condannandola ad una vita priva di slancio e passione?
In realtà quello che ancora Fiona non sa è che quel giorno al supermercato inizierà il suo processo di “purificazione”, un percorso complesso, fortemente introspettivo, che la metterà di fronte a tutte le sue paure, paranoie e tensioni, portando alla luce la verità dei fatti, non più distorta e alterata.
Come dicevo all’inizio, è stata una lettura molto coinvolgente, ma non facile da assimilare data la varietà dei sentimenti chiamati in causa. L’ho letto in un soffio, pagina dopo pagina, seguendo la voce narrante in un crescendo di pensieri, parole, emozioni complicate e malate, che facevano rabbia e che allo stesso tempo ponevano le basi per una più profonda riflessione. Considerate che per tutto il romanzo è Fiona a parlare, rivolgendosi direttamente al professore, come in una confessione privata rivolta a lui soltanto, unico mezzo attraverso il quale fargli arrivare un messaggio ben preciso: cosa ha rappresentato per lei e in cosa l’ha fatta trasformare negli anni. Il modo attraverso il quale l’autrice si esprime rende tutto più coinvolgente, in quanto mette noi lettori al centro della scena, seduti in prima fila nella mente confusa della protagonista che a questo punto non sa chi sia il bugiardo, se il suo cuore, la sua mente o l’uomo che crede di amare perdutamente. Per un attimo desidera fuggire, chiudere con il passato, iniziare una nuova vita lontano da tutto e da tutti, ma in cuor  suo sa che ci sono cose dalle quali è impossibile sottrarsi, che ti seguiranno ovunque, come una seconda pelle. L’unica soluzione è affrontare i propri demoni, a qualunque costo.

Ho apprezzato molto questo romanzo, sia per la qualità stilistica che per il modo con il quale affronta temi delicati e ostici come l’adulterio e la perdita di se stessi in nome di qualcun altro. Ho gradito come l’autrice ha fatto sentire il suo giudizio senza però influenzarci, facendoci giungere alle nostre conclusioni senza essere contaminati dai fatti narrati. Dato che è un inquietante viaggio all’interno del cuore confuso di una donna che sembra aver frainteso il concetto stesso d’amore, vi accorgerete che si presterà a più livelli di interpretazione personale, lasciando però in sospeso un’unica domanda: 
che cos’è l’amore?

E se sparissi? Per un attimo, capisco perché la gente fugge.
Che cosa accadrebbe se mi liberassi del cellulare, ritirassi i soldi in banca, distruggessi i documenti e salissi su un treno diretto verso una meta ignota? Chi incontrerei? Dove finirei?
Non esistono solo scelte consapevoli, quelle ponderate a lungo, come accettare un impiego, sposarsi o cambiare città. Ogni giorno, senza rendercene conto, scegliamo di non sparire. Scegliamo di andare avanti, di continuare a vivere la stessa vita. E questa, in realtà, è la scelta più importante di tutte.





L'autrice 



JOANNA BARNARDè stata insegnante di letteratura inglese che ora lavora nel marketing. Vive nel sud dell’Inghilterra e si dedica alla scrittura a tempo pieno.



sabato 7 novembre 2015

LA NOSTRA ULTIMA CANZONE S.K. Falls Recensione



Quando l’amore chiama, il cuore risponde senza seguire regole ben precise, percorrendo strade e sentieri scoscesi, privi del sostentamento dato dall’autocontrollo, senza protezioni e paracolpi. Si possono commettere errori, distruggere il cuore di chi ci sta accanto, ma il risultato di fondo non cambia: se c’è quel legame, se esiste davvero, niente lo distruggerà.
Non sempre però la vita va come deve andare e il conto alla rovescia inizia ancor prima del previsto, togliendo al seme dell’amore il concetto temporale dell’eternità. 
Ed è così che, in un giorno qualunque, due giovani si innamorano, nonostante tutto e nonostante tutti. Si trovano, si riconoscono e si avviano lungo il sentiero della vita, iniziando un viaggio che li porterà lontani, zoppicanti sì, ma forti dell’intenso legame che li tiene uniti, prendendosi gioco del destino che incombe su di loro.

Ci guardammo per un lungo momento. Non mi era mai capitato di guardare una persona negli occhi per cercare di capire chi fosse e cosa intendesse dire con le sue parole. Fu come guardare il cielo. Ebbi l’impressione di poterlo fare all’infinito, senza mai stancarmi.

PIEMME

LA NOSTRA ULTIMA CANZONES.K. Falls

Traduzione a cura di Annalisa Biasci
Casa editrice: Piemme
Genere: Romanzo contemporaneo/ New Adult
Pagine: 348
Prezzo: 17.50€
Ebook: 6.99€

Trama


Il più grande desiderio di Saylor è ammalarsi, solo così, pensa, chi le è accanto la noterà e le vorrà bene. Ha la Sindrome di Münchhausen, infatti, e ogni scusa è buona per entrare in contatto con germi e malattie. Così, quando il suo psichiatra le consiglia di andare a fare volontariato per i gruppi di auto-aiuto, accetta con grande entusiasmo: per ammalarsi non c’è niente di meglio che passare del tempo in ospedale. Lì Saylor conosce un gruppo di ragazzi, malati terminali, e inizia a frequentarli. Tutto si basa su un equivoco - loro pensano che anche Saylor sia molto malata - ma lei non ha alcuna intenzione di fargli cambiare idea, perché per la prima volta si sente a suo agio con dei ragazzi della sua età. Tra di loro c’è Drew, un ragazzo bellissimo, un musicista, di cui a poco a poco Saylor si innamora. A separarli c’è quella tremenda bugia, Saylor non ha davvero la sclerosi multipla, ma a unirli c’è una forza potentissima, che li spinge a credere di conoscersi da sempre.


Opinione di Sybil



La nostra ultima canzone è la storia di alcuni ragazzi che si ritrovano a diventare amici in circostanze tutt’altro che felici, ovvero in un gruppo di sostegno per malati terminali. Non fatevi scoraggiare dal contenuto poco rassicurante di questo libro perché se è vero che la malattia raccontata tra queste pagine è triste e devastante, è vero anche che il messaggio che arriva a noi lettori è intenso e profondo, un inno alla vita, in onore di chi, purtroppo, è più sfortunato di noi.
La protagonista principale si chiama Saylor e anche lei è malata, ma di una sindrome paradossalmente inconcepibile. Infatti è una ragazza sana che però desidera ammalarsi a tutti i costi per poi finire all’ospedale o da un medico ed attirare così l’attenzione delle persone che le stanno accanto, soprattutto quella di sua madre. Il nome di questa malattia è Sindrome di Münchhausen e affligge Saylor al punto da portarla ad esporsi a batteri, malattie ed infezioni così da potersi ammalare e soddisfare il suo bisogno di cure e assistenza. È per questo motivo che i genitori decidono di farle abbandonare l’università e farla tornare a casa con loro. Una volta a casa Saylor si sente sperduta, soffocata dall’ambiente glaciale della sua famiglia. Il padre, un avvocato famoso, è sempre in giro per gli Stati Uniti  e la madre, silenziosa, si diletta a costruire case per le bambole, senza parlare o coinvolgere la figlia in alcun modo. 
Saylor non ha amici, passioni, solo l’insano desiderio di ammalarsi e dire bugie.
Ogni cosa cambia quando, d’accordo con il suo psicologo, viene inserita come volontaria nell’ospedale della città. La sua mansione sarà quella di occuparsi delle riunioni dei gruppi di sostegno che quotidianamente si incontrano in ospedale per condividere pensieri, idee, testimonianze. Quello che all’inizio le sembrerà un buon modo per entrare in contatto con l’ambiente ospedaliero, diventerà però il suo castigo perché sarà proprio lì che la sua vita cambierà per sempre e  purtroppo,ancora una volta, per colpa di una bugia.
Non voglio svelarvi altro della trama del romanzo se non che la giovane Saylor incontrerà l’amore vero, che rimetterà tutto in discussione e lo incontrerà proprio all’interno di un gruppo di ragazzi portatori di malattie terminali. Sarà questo contatto a cambiare la sua esistenza, il suo bisogno di calamitare attenzione, spostandolo non tanto verso se stessa, quanto verso gli altri, riscoprendo la bellezza della  vita proprio negli occhi di chi un futuro non ce l’ha più.

Devo essere sincera, ho avuto un rapporto contrastante con Saylor perché all’inizio non riuscivo a capire la sua malattia. Nel momento in cui incontra i ragazzi del gruppo di recupero, con il loro dolore in lotta con la voglia di vivere ancora, ho pensato che in fondo il suo atteggiamento sarebbe cambiato, che di fronte a chi la morte ce l’aveva davvero nel sangue, avrebbe capito che era ingiusto desiderare di ammalarsi avendo addosso un’ottima salute e invece no, ha continuato ad essere se stessa, lasciando però entrare a tratti una nuova luce.  È per questo che all’inizio il suo atteggiamento mi faceva rabbia, mi destabilizzava, mi sembrava scorretto nei confronti degli altri ragazzi che lottavano per non cadere nell’oblio. 
A poco a poco però ho iniziato a pensare alla sua malattia, al modo in cui infettava ogni giorno la sua vita, i rapporti con gli altri, con l’amore e da lì è stato tutto un crescendo. Forse è stata proprio intenzione dell’autrice creare questo forte contrasto in grado di sottolineare l’importanza della vita, del ritrovare se stessi sempre e comunque, ad ogni costo, attraversando il buio e la sofferenza, per ritornare ad essere forti. In questo contesto non è tanto la durata della vita ad essere fondamentale, purtroppo, ma la qualità dei momenti belli che ancora restano. Il concetto del per sempre viene accantonato o quanto meno gli viene affibbiata una valenza spirituale e non temporale: molti dei personaggi del romanzo non riescono nemmeno ad immaginare di vivere per sempre perché non sanno nemmeno se riusciranno a sopravvivere fino alla prossima estate. Ma nonostante questo è la positività dell’esistenza a sbocciare e non la durezza delle morte, non è la tristezza e l’abbandono ad impossessarsi del lettore bensì la bellezza della vita.
È stato difficile scrollarsi di dosso l’amarezza che quei giovani ragazzi senza futuro portavano dentro, ma secondo me l’intenzione dell’autrice non è stata quella di rattristarci, ma di farci riflettere su quanto la vita sia meravigliosa al punto da far impallidire la morte , di farci capire che bisogna vivere ed essere coraggiosi in onore di chi questa possibilità non ce l’ha più e di dare il giusto peso ai problemi dell’esistenza, combattendo ogni giorno i nostri demoni interiori. 

La  nostra ultima canzone è la storia di tante storie che si intrecciano giorno dopo giorno, con dolore e gioia, con passione ed abbandono, parlandoci di amore e amicizia.
Tra bugie, sbagli e coraggio di vivere la vita, vedremo i personaggi di questo romanzo crescere e cambiare, guidati dalle mani dell’autrice che ha saputo raccontarci una storia triste facendoci però riflettere sulle mille sfaccettature dell’esistenza.




L'autrice 


S. K. FALLS è un’autrice americana, bestseller di vendite in ebook e non solo. La nostra ultima canzone è stato autopubblicato online, riscuotendo un grandissimo successo, prima di venir notato da una importante casa editrice.


venerdì 23 ottobre 2015

FINE DELL'ESTATE Giulia Mancini Recensione

“Esiste una persona speciale per ciascuno di noi, qualcuno che corrisponde a un proprio bisogno primordiale. Non lo sappiamo finché non la incontriamo, possiamo vagare tutta la vita nella sua ricerca e non trovarla mai e vivere un giorno dopo l’altro in apparente serenità, con un fondo di insoddisfazione e di inconsapevolezza. Poi un giorno conosci qualcuno che corrisponde a quel paesaggio interiore che non riuscivi bene a definire e ad afferrare e ti senti finalmente a casa.”



SELF

FINE DELL’ESTATE

Giulia Mancini


Genere: Romanzo contemporaneo
Pagine: 178
Ebook: 1.99€
Romanzo autopubblicato


Trama


È l’anno 1983, epoca in cui l'unico modo di conoscersi è quello di incontrarsi nei luoghi di ritrovo più consueti: un parco, una piazza, il centro città, la scuola.
Claudio ha diciannove anni, ma a volte pensa di averne molti di più tanto è insofferente la sua anima, cerca di nascondersi sotto una maschera di sicurezza e spavalderia, ma lo tradiscono la sua espressione inquieta e le troppe sigarette che fuma rabbiosamente. Vorrebbe scappare dalla soffocante cittadina di provincia in cui vive e forse anche dalla sua vita.
Silvia ha sedici anni, tanti sogni da realizzare, tra cui quello di vivere altrove, e tanta immaginazione per dare forma alle sue fantasie, ama i libri e scrivere i suoi pensieri su un diario. Quando conosce Claudio le sembra di trovare la risposta a tutti i suoi interrogativi irrisolti e soprattutto alla sua richiesta d’amore.
Sono arrabbiati con il mondo intorno a loro: i genitori, i professori, le convenzioni sociali opprimenti della piccola città di provincia, troppo attenta alle apparenze e al pettegolezzo. Entrambi manifestano il loro rancore con i mezzi che hanno a disposizione, il disprezzo, il disappunto e la ribellione. Si incontrano casualmente in un pomeriggio d’estate e si innamorano. Il loro incontro diventa un manifesto e il loro punto di forza contro il mondo, ma anche l'occasione di una possibile felicità. Grazie alla loro incoscienza e al loro amore assoluto e totalizzante, come solo sa essere l'amore adolescenziale, tutta la loro vita sembra prendere una direzione diversa e finalmente positiva. Un grande dolore travolge però inaspettatamente la loro vita. Può un amore così giovane resistere alle prove più dure? Forse la realtà riserva alla loro vita un epilogo differente. O forse il loro è stato soltanto il sogno breve di un'estate. 

“Non lo aveva preventivato, non aveva pensato che un giorno avrebbe provato un così grande attaccamento alla vita, una voglia di vivere così forte e disperata, lui che aveva sempre scherzato con la morte quasi credendo di dominarla. Non si era mai reso conto di quanto la vita fosse preziosa, fino a quel momento, il momento in cui capiva che poteva perderla e che era al di fuori del suo controllo.”



Opinione di Sybil

Il primo vero amore è una tempesta. Arriva quando meno te lo aspetti e ti travolge, coinvolgendo ogni parte di te. Non si sceglie come, dove e quando affrontare quest’uragano, ti investe e basta e ti cambia per sempre, nel bene e nel male. Può arrivare quando ancora si è giovanissimi o anche quando si è più grandi, maturi e disincantati. Nonostante l’approccio sia diverso nelle due fasce d’età, il risultato è lo stesso, non ci sono regole, canoni, principi che regolano questo passaggio. Arriva e basta. 
Il primo amore ti lascia senza fiato, ti toglie la fame, il sonno, la sete, ti fa restare sveglio nel letto per i motivi più banali, ti fa perdere nei sentieri della mente fino a notte fonda. Il primo amore, ridefinisce i tuoi confini senza toglierti l’illusione dell’infinito, disegna le tue caratteristiche, sfumando quelle già esistenti e dipingendone di nuove, plasma la tua anima seguendo un nuovo modello, ti rende potente, forte, coraggioso e ti regala per un attimo l’impressione che tutto sia possibile, che ogni cosa sia eterna, immutabile. 
Il primo amore regala al cuore un nuovo luogo dove rifugiarsi: il per sempre.
Ed è magnifico, ma spesso fa male, perché la vita, si sa, non si piega ai nostri idealismi, ai nostri desideri, siamo noi a doverlo fare.
Leggere romanzi che parlano del primo amore è sempre un’esperienza meravigliosa, perché risveglia una parte dell’anima che anno dopo anno finisce per nascondersi inevitabilmente dietro le tende della quotidianità. Ti da la forza per urlare al mondo che anche tu hai provato quelle emozioni, ti sei sentita così forte, speranzosa, unica e indispensabile per qualcuno, anche tu hai fatto parte di questa centrifuga che ti ha fatta girare giorno e notte, mese dopo mese, anno dopo anno, con un solo unico pensiero: amare. Da brava sognatrice, credo nell’amore e soprattutto nella potenza del primo amore, non credo affatto sia un’illusione e sono sempre più convinta che essere troppo disincantati sia nocivo non tanto per gli altri quanto per noi stessi, in quanto ci precludiamo la possibilità di vivere davvero ogni sentimento, anche se spesso è la vita stessa a farci diventare cinici, stanchi e disillusi. Sono storie come quella scritta da Giulia Mancini che risvegliano dentro di noi emozioni sopite, forze contrastanti, ricordi che scatenano domande. Nel suo libro l’autrice ci parla dell’amore tra Silvia e Claudio, due giovani che si incontrano in un parco all’inizio dell’estate, la prima della loro vera vita. È il 1983 e Silvia e Claudio hanno appena finito la scuola. Claudio deve affrontare la maturità mentre Silvia, dato che è più piccola, si gode i primi giorni di vacanza. Nel momento stesso nel quale le loro vite si incontrano, avvertono quel familiare senso di appartenenza, quell’inconfondibile legame che ad occhi chiusi ti permette di riconoscere l’altra parte di te, la parte mancante della tua anima, quella che ti completa e rimette in dubbio tutta la tua vita. Il dono più prezioso. E lo è anche per i due protagonisti del romanzo, tanto che sin da subito sboccia tra loro l’amore, l’irrazionale, passionale, distruttivo, indispensabile primo vero amore.
Guidati dalle emozioni che normalmente si vivono a quell'età, Silvia e Claudio lotteranno per il loro amore, cercando di ritagliarsi il loro piccolo spazio nell’eternità, ma la vita ha altri progetti per loro e con dolore, dovranno ridimensionare i loro sogni e farli diventare qualcos'altro. Silvia, timida e insicura, sboccerà tra le mani giovani ma più esperte di Claudio e tirerà fuori la grinta che ancora non sapeva di possedere e Claudio si dimostrerà essere un ragazzo completo, complicato, chiuso in se stesso ma aperto alla vita, bisognoso di quello slancio che solo Silvia con il suo tenero amore è in grado di dargli. Sono entrambi due personaggi che si completano a vicenda, che hanno bisogno di crescere e che affrontano tutte le sfide con maturità e speranza.

Con uno stile elegante e preciso, Giulia Mancini arriva dritta al cuore del lettore, risvegliando vecchi ricordi e con essi, la maestosa potenza dei terremoti del cuore.



L'autrice

GIULIA MANCINI è nata in Puglia, ma dal 1983 vive a Bologna dove si è trasferita giovanissima, ha studiato e conseguito la Laurea in Economia. Lavora nell'amministrazione di una grande azienda, ma non è mai riuscita a staccarsi dalla sua passione per la scrittura creativa.
Fin da bambina ha sempre amato leggere e ha iniziato a scrivere a circa undici anni quando cercava di fissare i propri pensieri su un diario. Nel corso degli anni ha scritto a fasi alterne, romanzi e racconti brevi, ma solo per se stessa e per pochi amici.
Il suo primo romanzo autopubblicato con Narcissus (ora Streetlib Selfpublish) si intitola “La libertà ha un prezzo altissimo”.
Potete trovarla sul suo blog: http://liberamentegiulia.blogspot.it

e sulla pagina Facebook: Giulia Mancini Autore