lunedì 24 ottobre 2016

COME UN FILM Vanessa Mansini Recensione

Trixi si sveglia in un letto d’ospedale. Ci sono infermiere, dottori, strani rumori, ma niente le è familiare, nemmeno lo strano uomo con i capelli brizzolati che si agita in fondo alla stanza. Solo gli occhi dell’altro visitatore le ricordano qualcosa, un profondo mare blu nel quale tuffarsi e perdersi. Ma chi sono in realtà quelle persone? Chi è lei? E dove caspita è finita la sua memoria?



COME UN FILM 
Vanessa Mansini

Traduzione a cura di Anja Massetani
Genere: Romance contemporaneo
Pagine: 361
Ebook: 3.99€
 Romanzo Self


Trama


Un incidente, e all'improvviso tutti i ricordi della tua vita sono stati cancellati. C'è però uno strano uomo – tuo marito, dicono – a cui sembra importare solo di dove hai parcheggiato la maledetta macchina. Trixi ha perso la memoria. E la vita – la sua, a quanto pare – è un incubo. Ma è tanto sbagliato provare a ricominciare da zero quando non si ha più alcun ricordo? Forse addirittura con l'uomo (dei sogni) la cui moglie era coinvolta anch'essa nell'incidente?

Opinione di Sybil

È in un ospedale di Berlino che incontriamo per la prima volta Trixi, una trentenne che in seguito ad un incidente ha smarrito la cosa più importante: la sua memoria. Sa cos’è un profumo, un colore, sa che il sole sorge la mattina e tramonta la sera, ma non conosce se stessa e chi la circonda. Ha perso quella parte di ricordi che la definiscono in quanto persona, ma non gli ingranaggi che regolano la vita stessa. In poche parole, non conosce i suoi gusti preferiti in fatto di abiti, cibo, non sa cosa ha fatto ieri, due anni fa o dieci e soprattutto, non riconosce gli individui che in quel momento popolano la sua stanza d’ospedale. C’è del personale medico, ma ci sono anche due uomini: uno sta parlando animatamente al telefono senza curarsi del luogo e della situazione, l’altro sta coccolando due bambini. È sicuramente quello suo marito, ne è certa, o forse no… Sente però un legame con lo sguardo di quel padre afflitto, gli appartiene. Tutto il suo (precario) mondo crolla quando un’infermiera le si avvicina dicendole che l’uomo al telefono è suo marito e che l’altro è il coniuge della donna che ha causato l’incidente. Ma come è possibile? Ci deve essere un errore, pensa Trixi in preda al panico, ma quando l’uomo brizzolato si avvicina al suo letto presentandosi come suo marito, capisce di non avere scelta. Con quale criterio ha scelto l’uomo che le siede accanto ? Com’è finita in una vita così arida? Perché è così che si sente senza la presenza di quel padre dagli occhi blu: sola, smarrita, distrutta. La risposta alle sue domande non è però disponibile, almeno per il momento, dato che la sua memoria è stata cancellata da un incidente che nemmeno ricorda. Inizia così la seconda opportunità di Trixi, il suo nuovo inizio, coperto però dall’ombra della sua vita precedente. Non può semplicemente ricominciare e basta, ha la necessità e il dovere di scoprire chi era e di comprendere le sue scelte. Per fare questo dovrà fidarsi delle persone che la circondano, di Christian, suo marito, e di sua madre. Scavando nelle briciole lasciate dal suo vecchio passaggio, Trixi scopre di non avere molti amici, pochi in realtà, di lavorare in una videoteca e di avere una macchina parcheggiata in un luogo che chiaramente non ricorda. Sarà scoprire l’esistenza di un indirizzo mail segreto e di un abbonamento in palestra a farle balenare in mente l’idea di una doppia vita. Le uniche costanti della sua esistenza che non sono state spazzate via dall’amnesia sono i film e le serie tv. Si ricorda tutto, i nomi, i titoli, le storie e il rischio è proprio quello di confondere la realtà con la finzione…
In un mondo in cui tutto sembra andare nel verso sbagliato, Trixi cercherà di rimettere ordine, fidandosi delle persone sbagliate e lasciandosi trasportare da emozioni falsamente autentiche, o forse no…chissà…

Come un film è un romanzo che mi ha estremamente coinvolta e appassionata. Finito un capitolo sentivo il bisogno di iniziare il successivo, tanta era la voglia di scoprire il passato della protagonista. Come in una corsa ad ostacoli, con più imprevisti che vittorie, ci si sente coinvolti nella narrazione a tal punto da non riuscire a staccare gli occhi dalle pagine. È veramente impossibile non entrare in empatia con Trixi e le sue disavventure. Il tema dell’amnesia è stato negli anni ampiamente utilizzato nei libri e nelle pellicole cinematografiche, talvolta anche in modo drammatico. In questo caso è l’ironia il carattere predominante, a volte accompagnata da un leggero sapore agrodolce. Anche nei momenti più complicati non si avverte mai la tortuosa pesantezza del dramma. Immaginate questo: il lettore non è solo uno spettatore marginale ma è dentro la mente confusa di Trixi, vive sulla propria pelle tutte le sue insicurezze e paure, combatte insieme a lei per far venire a galla anche una sola scheggia di verità per poi accorgersi che in realtà altro non è che un riflesso distorto di un’idea costruita dalla protagonista durante i complessi meccanismi del ricordo. Nonostante il caos, la chiarezza è l’ingrediente essenziale della narrazione e l’aspetto mutevole non è tanto lo svolgersi degli eventi bensì l’esatto orientamento della verità, una pallina  impazzita che rimbalza come una biglia nel flipper.
Magistralmente l'autore (perché è un lui e non una lei!) con il suo tocco maschile riesce ad alleggerire il tono altrimenti drammatico della storia.
Si sa, noi donne abbiamo un modo di pensare più complesso rispetto a quello degli uomini (non è mia intenzione stereotipare l'immagine dell'uomo, sia chiaro, sono sempre ben accette le eccezioni!), rimaniamo più spesso  incastrate nei meccanismi che regolano la mente, immaginate poi in una situazione così!  Le implicazioni mentali avrebbero spinto la narrazione verso un confine più drammatico e meno ironico. È vero, non è detto, ma nella maggior parte dei casi è sempre stato così! Qui l'autore riesce ad affrontare il tema con una maestria tipica di un equilibrista,  senza essere distaccato e superficiale.  Essendo uno sceneggiatore e scrittore di fiction,  è riuscito a trasportare alcune delle caratteristiche principali del set nel suo libro ossia la non staticità,  l'essere sempre al centro della storia e immancabilmente circondato da una miriade di avvenimenti nuovi e stimolanti. Sembra davvero di essere in un film, un po' come Trixi in fondo. 

Per concludere, consiglio Come un film  a tutti quei lettori che amano perdersi tra le pagine di  un romanzo all'interno del quale fino all'ultima pagina niente è come sembra  e che hanno voglia di evadere dalla realtà senza però privarsi di qualche bel rompicapo da risolvere. Per non parlare del finale....cucito ad arte!



L'autore

VANESSA MANSINI alias MICHAEL MEISHEIT da più di diciotto anni è sceneggiatore delle serie televisiva tedesca Lindenstraße. Nel mentre ha anche lavorato anche per la soap opera Rote Rosen e ha scritto la sceneggiatura per il film Dann kam Lucy. Nel 2012 ha pubblicato il suo primo romanzo Soap. Di Michael Meisheit è anche la raccolta di racconti, pubblicata in ebook, Irgendwas ist immer. Nell'estate del 2013, per la prima volta con lo pseudonimo Vanessa Mansini, ha scritto la commedia romantica Nicht von dieser Welt. Il romanzo è diventato subito Bestseller, salendo al primo posto nelle classifiche Kindle. L'ebook ha superato i 30.000 download.
Nel suo blog, michaelmeisheit.de, potete trovare tutto sui lavori dell'autore, sia come sceneggiatore che come autore di romanzi.
Inoltre potete trovare Michael Meisheit / Vanessa Mansini qui: 
Oppure scrivete a: michael@michaelmeisheit.de




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