lunedì 26 aprile 2021

LA RINNEGATA #reviewparty Valeria Usala

 Buon Lunedì Lettori!

Torno dopo una lunga pausa per parlarvi di una lettura che è penetrata fin dentro il mio dna, un romanzo in uscita oggi per Garzanti che parla in modo affascinante e maledetto della mia amata terra, la Sardegna. Una storia che affonda le sue radici in un fatto realmente accaduto che col tempo è passato di bocca in bocca, di generazione in generazione, sbiadendosi per diventare quasi leggenda. Come sempre un grazie speciale a Tiziana Valentino per avermi coinvolto in questo viaggio bellissimo e toccante. 



GARZANTI


REVIEW PARTY 

LA RINNEGATA
Valeria Usala 





IL ROMANZO 


Titolo: La rinnegata
Autore: Valeria Usala
Editore: Garzanti
Genere: Narrativa
Pagine: 200
Prezzo:  16,00     Ebook: 9,99
Trama:  Senza un uomo accanto, una donna non è nulla. Teresa ha sempre sentito l’eco di questa frase, come il vento durante la tempesta, ma non ci ha mai creduto. Lei che è quiete e fuoco, rabbia e tenerezza, lotta contro il pregiudizio da quando è nata. Rimasta orfana, non ha avuto nessuno a proteggerla dalla propria intelligenza, oltre che dalla propria bellezza. Un intero paese la rinnega, impaurito di fronte alla sua indipendenza, alle sue parole e alle sue azioni. Perché in fondo sono solo queste a renderla diversa dalle altre donne.
Neanche aver creato una famiglia con l’uomo che ama ha messo a tacere le malelingue e i pettegolezzi. Nessuno crede che la sua fortuna, derivante da un emporio e una taverna che ha costruito e gestisce con le sue forze, sia frutto di fatica e tenacia. Ma le voci sono sempre rimaste solo voci, anche quando a rispondere a tono è Maria, la bruja del villaggio, che vaga per le strade senza una meta precisa.
Quando tutto cambia, Teresa deve difendere ciò che ha conquistato e dimostrare che può farcela da sola. Che non rinunciare a sé stessa significa essere libera. Vuole dare a quel vento, pieno di parole feroci, un afflato nuovo; ma il pregiudizio è forte e saldo, come una radice ancorata alla terra.
Non capitava da anni che un esordio venisse accolto con tanto entusiasmo dalle libraie e dai librai che l’hanno letto in anteprima. Valeria Usala ha scelto di dare voce a una donna dimenticata, una donna che ha deciso di resistere contro tutto e tutti. Una giovane autrice rompe il silenzio che avvolge una storia che ha molto da raccontare. Una storia in cui la Sardegna è protagonista attraverso la sua natura, le sue leggende e le sue contraddizioni. Una storia di coraggio e rinuncia. Una storia di amore e potere. Una storia di rinascita e di speranza.



opinione di foschia75

Era arrivato senza che lei l'avesse atteso, il momento propizio: poteva custodire il frutto vero di quella terra, di una vita che le stava stretta, solo spazzando via il superfluo. In quell'istante, la donna capì che crescere non significava smettere i panni di se stessa per diventare un'altra, ma ritrovare la bambina che era stata e tenderle la mano, senza vergogna. 

Non è facile parlarvi di questo romanzo che fin dal prologo mi è entrato sotto pelle per arrivare a far vibrare il mio dna sardo, anzi sardissimo. Non posso  e non devo fare paragoni, ma in questo timbro narrativo ho percepito subito il sanguigno stile deleddiano, quello che parte dalle radici della terra e penetra nell'animo umano, quello che descrive come una istantanea color seppia la vita tra i campi e le vie strette dei paesini senza una geolocalizzazione precisa. Una storia che ha radici in un fatto realmente accaduto ma che è andato sbiadendo nel tempo, passando di bocca in bocca e di generazione in generazione e restituendoci tutto l'ardore degli abitanti di un piccolo e pettegolo paese di campagna. Perché l'omertà sarda è famosa, ma concorre con il "fardettare" delle donne che sanno essere solidali quanto ostili tra loro. Il romanzo è ambientato un secolo fa, ma certi atteggiamenti e costumi ce li portiamo dietro ancora oggi e in contesti sociali ristretti e isolati è più facile si percepisca come un fastidioso sfogo sulla pelle. 
La rinnegata è un asprigno concentrato di femminilità, di resistenza e resilienza, di dolore, rinuncia e perdita. La storia di due donne molto simili, forti e testarde, che non si sono mai sentite veramente parte della comunità nella quale loro malgrado vivono. Maria, ingenua e sognatrice, Teresa orgogliosa e disincantata. La vita con loro è stata particolarmente dura, ma loro sono cresciute in fretta e hanno dimostrato di poter combattere, seppur in modo diverso, contro la onnipresente invidia del paese. 
Mentre leggevo il romanzo, mi sono ritrovata spesso in balìa di emozioni davvero forti, ho sofferto prima accanto a Maria e poi ho stretto i denti accanto a Teresa. Quando una lettura diventa fisicamente emotiva, allora il suo autore ha raggiunto lo scopo per cui scrive: far partecipare il lettore alla storia, farlo diventare personaggio. 
In questo romanzo, tutta la comunità diventa protagonista, con i suoi chiaro scuri, ogni sguardo e ogni parola che pesa come macigno. Valeria Usala ha scritto una storia senza tempo, che oggi ci invita a riflettere sul valore della solidarietà e della sincerità, sull'amicizia che esula da qualsiasi secondo fine e sul complicato quanto insondabile animo femminile. 


L'autrice




Valeria Usala è nata vicino al mare e cresciuta in mezzo a un mare di storie. Dopo una laurea in lingue e comunicazione, un diploma in storytelling e anni di lotte contro il tempo, ha imparato che dedicarne di più a cinema, cibo e cruciverba fa bene alla salute, oltre che alla scrittura.

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