giovedì 6 febbraio 2020

TI ODIO CON TUTTO L'AMORE CHE HO Kat Sherman Recensione

Il nostro corpo è una mappa della nostra vita. I tatuaggi sono le cicatrici che scegliamo. Sono i marchi che rappresentano quello che vogliamo portarci addosso, che non vogliamo dimenticare. 

Quando esce un nuovo romanzo di Kat Sherman mollo tutto quello che sto leggendo e mi immergo nella sua storia che ha il potere di rapirmi fin dalle primissime pagine. Anche con Travis e Stella ha saputo strapparmi l'occhio lucido, dimostrandomi ancora una volta che anche se hai una trama già utilizzata, quello che conta è il pathos che imprimi. 




Self Publishing


 A volte una cosa devi finire di romperla 
per poterla aggiustare. 


TI ODIO CON TUTTO 
L'AMORE CHE HO
Kat Sherman 

Editore: Kat Sherman
Genere: Romance contemporaneo
Pagine:  454
Prezzo: 1,99
In abbonamento con KU 


Trama 

Stella Harper non si lascia abbattere facilmente dagli ostacoli. Da quando suo padre non c’è più, si è rimboccata le maniche per non perdere l’attività di famiglia: una riserva naturale, malandata ma bellissima, dove trascorre ogni minuto che le lascia libero l’università. Quando Stella scopre che il suo posto preferito potrebbe essere rilevato da un uomo ricco, come regalo per suo figlio, affinché lo trasformi nell'ennesimo resort, il mondo le crolla addosso. Travis odia la riserva. Stella odia Travis, con quell'aria da quarterback venerato da tutti, i tatuaggi da esibizionista e la passione per le feste al campus. E, ancora di più, odia il fatto di dover lavorare con lui fianco a fianco, perché il padre di Travis rileverà l’attività solo se suo figlio dimostrerà di sapersi assumere delle responsabilità. Forse l’unica via di salvezza è fare in modo che Travis detesti la riserva, e anche Stella, al punto di rinunciare. Ma il ragazzo dagli occhi magnetici è ostinato come pochi e, nonostante i segreti sepolti e l’evidente incompatibilità di carattere, sembra deciso a non mollare la presa per niente al mondo.

Lei è una bomba a orologeria con la lingua tagliente. Lui, con quel sorriso sexy e inaffidabile, porta solo scompiglio. Ma se fossero incompatibili quanto attratti l’uno dall'altra? Quando la sottile linea che divide amore e odio improvvisamente si sfoca, ci sono solo due scelte possibili: aprire il cuore alla felicità o infrangerlo per sempre.


opinione di foschia75

Non si può stipulare una polizza per salvaguardare le cose belle, non si può preservarle in eterno dalla scomparsa, possiamo solo godercele al meglio, cercando di non chiudere mai gli occhi troppo a lungo. 


Ci sono romance che fai fatica a finire e magari non arrivano a duecento pagine, e ci sono i romance di Kat Sherman con più di quattrocento che divori in una sera. Per quanto a volte i suoi romanzi abbiano canovacci già utilizzati perché canonici del genere, lei riesce a rielabolarli dandogli la sua inconfondibile impronta, creando storie colme di pathos capaci di strapparti una lacrima se entri in empatia con i suoi personaggi. Questo è quello che mi è successo con Stella Harper, protagonista del romanzo con la quale ho trovato non poche affinità, anche nella perdita. 
Un romance contemporaneo che alterna momenti sarcastici a momenti di apnea emotiva in un braccio di ferro che graffia il cuore di chi legge. Kat Sherman ha il pregio di saper dare un'anima incisiva ai suoi personaggi che bucano le pagine per sentimenti e emozioni in un crescendo che tiene avvinti alle pagine. Intorno ai due protagonisti orbitano personaggi secondari ai quali è impossibile non affezionarsi fin dall'inizio e che riescono a creare una avvolgente atmosfera familiare e cameratesca. Complice la scenografia utilizzata, tra il campus del college e la riserva naturale che circonda casa di Stella, saremo spettatori della nascita di ben due storie d'amore, una tellurica e una più carezzevole che fa da contorno. 
Caratteri diametralmente opposti e sguardi sul mondo e sulla vita all'apparenza incompatibili per far germogliare qualsivoglia sentimento ma non quando di mezzo si mette il destino grande "imperscrutabile scrittore".
Odio e Amore, dove sta il confine? Stella lo scoprirà proprio quando tutte le difese che ha costruito intorno a sé cadranno davanti a chi è capace di rendere la sua vita inferno e paradiso allo stesso tempo. Saprà anche usare un fucile, ma non è capace di nascondere bene la chiave del suo cuore.
Stella e Travis vi faranno emozionare, arrabbiare, sospirare di speranza; insieme a loro Declan e Ronnie, fantastici e preziosi amici che non sanno mentire. 
Infine lo ammetto, non nutro una gran attrazione per i personaggi maledetti e tatuati, ma Travis ha saputo come far breccia nel mio cuore ricordandomi che "l'abito non fa il monaco" e che spesso portare addosso l'idea che gli altri si sono fatti di te, può diventare un fardello troppo pesante. 
Brava Kat, ieri come oggi continuo a pensare che hai stoffa e sai come tenermi incollata alle pagine con il romance essendo capace di strapparmi ancora l'occhio lucido e tendermi come una corda di violino.


L'autrice 

Kat Sherman è lo pseudonimo, dedicato alle storie d'amore, di un'autrice romana nata nel 1988. Con un altro pseudonimo pubblica paranormal romance, mentre, col suo vero nome, si diletta in generi letterari completamente diversi.


Le recensioni del blog


SYLVIA PENTON ESCE DAL LETARGO #reviewparty Jane O'Connor

Buongiorno Lettori!
Oggi partecipiamo al #reviewparty di questo particolare romanzo che si apre al lettore, proprio come farebbe un piccolo riccio irto di spine, pagina dopo pagina, in un crescendo emotivo che lascia gli occhi lucidi. Inaspettato e per questo pregevole. 
Ringrazio l'amica Ely del blog Il regno dei libri per l'invito e le altre blogger che hanno letto con noi il romanzo. 




CORBACCIO



REVIEW PARTY



6 FEBBRAIO

Sognando tr le Righe

7 FEBBRAIO



IL ROMANZO 

Titolo: Sylvia Penton esce dal letargo
Autore: Jane O'Connor
Traduzione di:  Chiara Brovelli
Editore: Corbaccio
Genere: Narrativa
Pagine: 320
Prezzo:  17,90     Ebook: 9,99
Trama:  Sylvia Penton custodisce gelosamente un segreto, che l'ha portata a vivere in una sorta di ibernazione per anni. Non c'è da meravigliarsi che appaia un po' spigolosa... Vive da sola in un appartamento londinese e dedica tutta se stessa al suo lavoro in università dove è segretaria personale di un professore. Durante i weekend fa la volontaria presso un centro di recupero per ricci, perché così ha qualcosa di cui parlare il lunedì con i colleghi e perché così la gente pensa che sia più simpatica di quanto non è nella realtà. Il suo chiodo fisso è il professore con cui lavora, di cui è perdutamente innamorata: certa che lui stia solo aspettando il momento giusto per porre fine a un matrimonio in crisi irreversibile, Sylvia nel frattempo fa scorta di ogni scampolo di affetto che il professore le elargisce e ostacola abilmente chiunque possa intralciare il suo grande progetto d'amore. Ma quando una brillante, nonché appariscente, dottoranda cattura lo sguardo del professore, il sogno coltivato e coccolato per anni da Sylvia rischia di finire in mille pezzi, spingendola a prendere misure drastiche e per certi versi disperate. È come se Sylvia si fosse ridestata all'improvviso da un sonno in cui si cullava da un tempo infinito: il risveglio è brusco, certo, ma adesso che lei è perfettamente sveglia, le cose dovranno per forza cambiare...


opinione di foschia75


É difficile individuare il momento esatto in cui "ciò che potrebbe essere" diventa "ciò che avrebbe potuto essere": è un altro aspetto sgradevole del diventare più vecchi, che nessuno ti dice, e che si apprende solo dopo. 


Mi piacciono quei romanzi che sanno rendersi giustizia pagina dopo pagina, aprendosi al lettore in un crescendo inattesso di emozioni. Sylvia Penton esce dal letargo è una storia che come un riccio indifeso e diffidente si apre lentamente restituendo sul finire emozioni vivide e toccanti. 
Lo ammetto, fino a metà lettura ero scettica, la narrazione era lenta e sembrava un brodo allungato. Poi piano piano scaturiscono emozioni e si srotolano ricordi dal passato che forniscono al lettore un quadro molto più chiaro sulla vita e il carattere della protagonista. 
Come un riccio Sylvia Penton si apre al lettore, attraverso il suo diario e i suoi dolorosi ricordi, ridimensionando completamente il primo giudizio del lettore. All'inizio l'avrei presa per le spalle e l'avrei scossa fino a rianimare il suo amor proprio e la sua dignità, poi ho capito: quello che facciamo e quello che pensiamo è un riflesso di ciò che abbiamo perso e di quello che non abbiamo mai potuto avere. Sylvia è una donna che a poco più di cinquant'anni tira le somme della prima metà della sua apparente scialba esistenza, o perlomeno questo è quello che vuole far vedere al mondo: una facciata che la tenga al riparo dalla verità. Nella sua vita ha rinunciato alla sua felicità e alla sua giovinezza per vedere felici le persone che le stavano accanto, ma arrivata in cima alla salita e in vista di una ripida discesa, deve fare i conti e decidere come proseguire. La chiave di volta le sarà data dal suo amico Jonas e dal rifugio di ricci che lui gestisce. Uomo saggio e amico paziente, attraverso i suoi gesti e il suo amore per gli animali insegnerà a Sylvia a guardarsi dentro e trovare una scintilla che ricominci ad alimentare il suo cuore. Proprio quando lei capirà che andare avanti e lasciare indietro illusioni e amore idealizzato è l'unica soluzione, un nuovo dispiacere le darà un nuovo sguardo sulla vita. Proprio come i ricci uscirà da un letargo durato quasi vent'anni e cercherà di riannodare certi fili del passato con un futuro che promette dolcezza e serenità. 
Non è mai troppo tardi per perdonarsi e abbandonare il vestito di spine che abbiamo indossato per anni, convinti fosse la giusta corazza per difenderci dai tradimenti della vita. 
Non nascondo che sul finire mi sono commossa, come un'onda è arrivata la consapevolezza che Sylvia fosse rinata dalla sue stesse ceneri, senza l'aiuto se non di se stessa.




L'autrice

Jane O’Connor è nata nel Surrey ed è vissuta a Londra fino a quando si è trasferita nelle West Midlands. Si è laureata in sociologia alla York University e ha preso un dottorato alla Brunel University di Londra con una tesi sui bambini prodigio nel mondo dello spettacolo. Dopo aver insegnato per alcuni anni nella scuola primaria, è attualmente ricercatrice presso la Birmingham City University. Vive vicino a Birmingham con il marito e due bambini in una casa piena di pirati, dinosauri, supereroi e una montagna di libri. Ama molto gli animali, i ricci in particolar modo. Sylvia Penton esce dal letargo è il suo romanzo d’esordio.



GRAZIE A CORBACCIO PER LA COPY REVIEW


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