martedì 25 febbraio 2020

LA VITA A UN PASSO DA NOI #reviewparty Christian Berkel

Buongiorno Lettori!
Oggi prendiamo aprte al #reviewparty di La vita a un passo da noi, letto e recensito dalla nostra Persefone. Ringrazio le nostre amiche blogger che con noi partecipano a questa lettura. Un grazie come sempre sincero e grande a Raffaella del blog Reading's Love che ci coinvolge sempre in letture intense e toccanti. 



L’oblio può essere l’unica forma di salvezza quando si è toccato il fondo? Quando il tuo Paese ti volta le spalle e sei costretto a scappare per tutta la vita? La vita a un passo da noi è un racconto familiare e del tentativo di comprendere le proprie radici.




Mondadori


REVIEW PARTY 

LA VITA A UN PASSO DA NOI 
Christian Berkel 















IL ROMANZO 


Titolo: La vita a un passo da noi
Autore: Christian Berkel
Editore: Mondadori
Genere: Storico, drammatico
Pagine: 355
Prezzo: 20,00    Ebook: 10,99
Trama:  Berlino 1932: Sala e Otto hanno tredici e diciassette anni quando si incontrano e si innamorano. Sono diversissimi e provengono da mondi molto lontani tra di loro, Otto dalla classe operaia, Sala da una famiglia di intellettuali ed è ebrea per parte di madre. Sei anni dopo, nel 1938, Sala è costretta a lasciare la Germania a causa delle persecuzioni razziali e si rifugia a Parigi presso una zia, fino a quando, due anni dopo, i tedeschi non invadono la Francia. Otto, che nel frattempo si è laureato in medicina, va in guerra come medico della Wehrmacht. Sala, tradita mentre sta tentando di fuggire da Parigi, è portata a Gurs, un campo di internamento nei Pirenei, dove si muore rapidamente di fame e di malattia. Chi sopravvive fino al 1943 viene deportato ad Auschwitz. Ma lei è fortunata, riesce a fuggire e a nascondersi. Poco prima della fine della guerra, Otto viene fatto prigioniero in Russia, riuscendo a rientrare in patria solo nel 1950. Anche per Sala è nel frattempo iniziata un'odissea che la porta fino a Buenos Aires, dove cerca di costruirsi una nuova vita. Quando decide di tornare a Berlino, lei e Otto non si vedono da ormai dieci anni, ma Sala sa di non averlo mai dimenticato. Christian Berkel racconta il romanzo della sua famiglia e una grande storia d'amore, conducendo il lettore attraverso un intero secolo da Ascona a Berlino, da Parigi a Gurs, da Madrid a Buenos Aires, e raccontando le vicende terribili e avventurose di due innamorati che non potrebbero essere più diversi, ma che rimangono legati per tutta la vita.


opinione di Persefone

“Com’è possibile essere gettati all’inferno senza aver commesso alcun male?”


Un racconto familiare, un tentativo di comprendere i silenzi, le parole non dette, l’esigenza di cercare le proprie radici in un passato così doloroso. La vita a un passo da noi è un racconto che non cela nulla sulla sofferenza della guerra e sulla mancanza di radici; una storia che cerca di dipanare tutti i nodi della famiglia di Thomas.
Attraverso le testimonianze di tre generazioni di donne ebree l’autore dipinge un’Europa inferocita, pronta a perseguitare e distruggere il prossimo. Ho apprezzato che le protagoniste fossero Sala e le donne della sua vita, perché questo mi ha permesso di vedere la guerra dalla prospettiva di chi è rimasto in patria e ha dovuto lo stesso lottare per sopravvivere.
Sala comincia un viaggio non voluto, che non sa dove la porterà, perché indesiderata ovunque. L’aspetto che più ho apprezzato è stata la capacità dell’autore di trasmettere con poche diapositive il senso di abbandono di Sala. Abbandonata da sua madre Iza, poi dal suo paese, la Germania, e infine da Otto. Ho percepito attraverso le pagine il senso di angoscia di non appartenere ad alcun luogo, la sensazione di essere un’estranea a casa propria, di essere un’ebrea e poi una sopravvissuta.
Thomas cerca in tutti i modi di comprendere i silenzi e le stravaganze della madre Sola, ma a volte l’oblio non è l’unica forma di salvezza possibile? Dimentica il dolore della perdita, dimenticare l’umiliazione di diventare un corpo senza volto, un numero in mezzo ad altri mille, dimenticare di aver perso la propria umanità pur di sopravvivere.
Sia il racconto di Sala nel lager e poi quello di Otto nel campo di prigionia in Russia riportano una realtà dei fatti che ancora oggi è per me sconcertante: fame, malattia, sopravvivenza e poi solo  morte.
Nonostante sia stata abbandonata da Iza e dal suo Paese, Sala non perde la capacità di amare altre donne, che in qualche modo le hanno dato il sostegno che le è mancato: Lola, Mimì, Mopp e infine sua figlia Ada.
La vita a un passo da noi è la storia forte e toccante di una famiglia che cerca le sue origini nelle pieghe del dolore della guerra.


“Potevo davvero trovare nel suo oblio una forma di ricordo?”


L'autore




Christian Berkel (Berlino, 28 ottobre 1957) è un attore tedesco.
Figlio di un medico militare, dall'età di 14 anni ha vissuto a Parigi, dove ha preso lezioni di teatro con Jean-Louis Barrault e Pierre Berlin. A diciannove anni venne scoperto da Ingmar Bergman, che lo ha voluto per il film L'uovo del serpente, consigliandogli poi di lavorare in teatro; recitò così, dal 1977 al 1999, nei teatri di Augusta, Düsseldorf, Monaco di Baviera e Vienna. Ha poi studiato alla German Film and Television Academy di Berlino.
A partire dal 2006 diventa il protagonista della serie televisiva Il commissario Schumann interpretando l'omonimo personaggio, Bruno Schumann. Ha preso parte a molte produzioni televisive tedesche, ricoprendo inoltre il ruolo del dottor Ernst-Günther Schenck in La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler, nominato al Premio Oscar. Ebbe inoltre ruoli significativi nel film di Paul Verhoeven Black Book e in alcune pellicole statunitensi come Flightplan - Mistero in volo.
Nel 2008 diventa uno dei protagonisti della pellicola Operazione Valchiria, nella quale interpretava il colonnello Albrecht Mertz von Quirnheim, mentre l'anno successivo prende parte al film Bastardi senza gloria, di Quentin Tarantino. Prende parte nel 2015 al film Operazione U.N.C.L.E., recitando al fianco di Henry Cavill, e, sempre nello stesso anno, entra nel cast del film di Jay Roach L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo.



Nessun commento: