domenica 29 settembre 2019

SCACCO MATTO VOSTRA GRAZIA Rebecca Quasi Recensione

Sequel attesissimo di Dita come farfalle, il meritato successo di questo romanzo era prevedibile, così come ci si aspettava la sua originalità, in considerazione del fatto che i protagonisti della storia, già introdotti per sommi tratti nel libro precedente , provenivano da educazione e storie di vita  apparentemente inconciliabili. Rebecca Quasi , armonizzandoli, ha semplicemente deliziato le sue lettrici.


Dri Editore 
SCACCO MATTO VOSTRA GRAZIA 
REBECCA QUASI

Genere: regency
Pagine: 496
Prezzo: € 17,99
ebook: € 3,99 compreso nell' abbonamento KU
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La Trama
“Troppo intimo. Giocare a scacchi, per certi versi, è come fare l'amore.”
Torquay, Devon. 1830.
Percival Webster, duca di Clarendon, è determinato a chiedere in moglie la compita lady Albertina, pertanto si reca nella tenuta della sorella per comunicarle la notizia. Durante questa visita, scopre che Emma, figlia del cognato e sua temibile avversaria negli scacchi, non è più la ragazzina impertinente che gli estorceva lezioni, ma una giovane donna in procinto di recarsi a Bath per trovare un marito che ovvii alla sua incresciosa condizione di figlia illegittima.
Introdotta in società, la fanciulla attira l'attenzione di un conte dalla reputazione poco raccomandabile, il che porta Percival a dover fare i conti con i propri principi più radicati, un sentimento stordente e un'attrazione tanto potente quanto inaspettata.

Opinione di Charlotte 
Quel che mi affascina puntualmente nei romanzi regency di Rebecca Quasi, è che tutti  partono dagli stessi presupposti- il ton ottuso e crudele, l' inconcepibile educazione all' anaffettività, le sterili convenzioni sociali, la legge impreversante e letale  del pettegolezzo -   ma sono diversissimi l' uno dall' altro poiché per ogni vicenda narrata l' autrice propone al lettore  una nuova sfida alle regole .
In Scacco matto vostra grazia, poi, il sovvertimento operato da   Rebecca Quasi è insito innanzitutto nei  prototipi maschile e femminile presentati,  assolutamente opposti rispetto a quanto solitamente siamo abituate a leggere. Infatti è senz' altro Percival  il carattere remissivo  della coppia,    compassato, insicuro,   fragile  , " protetto" dal suo titolo  : arroccato nella sua torre d' oro di infelicità dalla quale guardare tutti dall' alto in basso,  accompagnarsi a persone grette e non apprezzate  appare per lui l' ordine naturale delle cose . Apparentemente un uomo così è  quanto di meno adatto al carattere dominante di Emma, una giovane  esuberante, spigliata, messa in pericolo dal suo essere donna, illegittima e colta, eppur figura dalle idee chiare , tenace nel difendersi da maldicenze e insidie , determinata  nel seguire le proprie inclinazioni . Tra eventi mondani e  intimità domestica, quella tra Emma e Percival è a tutti gli effetti una partita a scacchi, una sfida tra due giocatori in cui l' allieva di un tempo si sdogana dal maestro compiendo mosse imprevedibili: la reazione dell' uomo che cerca di "riallineare"  la partita agli schemi è ponderata, e ogni turno di gioco si rivela   un mutuo scambio, crea  un' intesa malgrado tutto sembri sbagliato, si arricchisce via via di componenti sempre meno razionali e sempre più soffuse di sentimento e passione. Leggere di  Percival che nonostante inutili resistenze si scioglie lentamente al calore della sensualità e dell' arguzia di Emma, è decisamente accattivante: e se nella dinamica tra i due l' autrice mette di mezzo il destino , pone sul piatto della bilancia una serie di decisioni importanti da prendere, e ne risulta che il vincitore non può più fare a meno del vinto …la lettrice  non può esimersi dall'  affezionarsi ad entrambi gli sfidanti.

Di Rebecca Quasi Sognando tra le Righe ha recensito







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