lunedì 2 settembre 2019

PIÙ IN ALTO DEL GIORNO Review Party Valentina Orengo

Buon Lunedì Lettori!
Ben arrivato Settembre!
Oggi abbiamo il piacere di partecipare al Review Party del romanzo di Valentina Orengo, una storia sospesa nel tempo che riporta molti di noi all'estate "della svolta", quella in cui per un motivo o per un altro siamo entrati nel mondo adulto. Che sia in punta di piedi o con un pesante balzo, ci si trova a guardare la vita con occhi diversi come è successo a Mimì e Alfred. 




GARZANTI 

PIÙ IN ALTO DEL GIORNO
Valentina Orengo 




REVIEW PARTY 



























IL ROMANZO 

Dal 29 Agosto in libreria 

Titolo: Più in alto del giorno
Autore: Valentina Orengo
Genere: Narrativa adolescenti
Pagine: 168
Prezzo:  16,60       Ebook: 9,99
Trama:  Mimì ha tredici anni ed è convinta che la vacanza in quel piccolo paese di frontiera affacciato sul mare sia la più noiosa della sua vita. Trascorre le giornate leggendo, seduta sul tronco mozzato di un ulivo, e aspettando che qualcosa succeda. Un pomeriggio, all'improvviso, quasi dal nulla compare Alfred, un ciuffo di capelli a coprirgli gli occhi e i piedi nudi. Da quel momento tutto intorno a lei comincia a cambiare. È lui a farle scoprire che il paese profuma di bucato, di pomodori secchi e di gelsomino. È lui a farle conoscere Scatto, Nero e Scintilla. Insieme a loro trascorre giorni spensierati tra i viottoli che si arrampicano sulla collina, la piazza e la spiaggia. Per la prima volta assapora il gusto della libertà e, mentre il mondo degli adulti si fa sempre più lontano, tutto sembra essere quasi troppo perfetto per essere vero. Ma quel momento incantato è breve. Sulle colline, Mimì e Alfred scoprono un segreto troppo grande per due ragazzini. Un segreto che, nonostante tutto, decidono di non rivelare a nessuno. La realtà irrompe violenta nelle loro vite svelandone le sfumature più cupe. L'amicizia tra Alfred e Mimì diventa ancora più profonda, ma la paura, le cose non dette e il dolore nascosto nelle pieghe imprevedibili degli eventi, segnano la fine della loro infanzia.


L'autrice

Valentina Orengo nasce a Torino ma ha vissuto in molti altri posti: in Liguria, nelle Langhe, in Inghilterra, a Milano, a Firenze e a Roma dove, per ora, si è fermata. Come autrice di programmi televisivi ha collaborato con diverse reti, Mediaset, Rai, MTV e La7, dove lavora attualmente. Ha un marito e un figlio di quindici anni. Quando non lavora, viaggia. Quando non lavora, ma non può viaggiare, suona l’ukulele.



opinione di foschia75

Mi succede sempre, ripercorrendo quel periodo, che i ricordi arrivino in modalità diverse. Alcuni li vedo, hanno forma e colore. Altri sono suoni. Poi ci sono quelli che tornano su da dentro, guidati da sensazioni che sono rimaste acquattate tra lo stomaco, il cuore e i polmoni e si sono conservate nel tempo. 


L'estate dei tredici anni. Quante cose possono succedere in una manciata di mesi. Anche diventare grandi e lasciarsi dietro il mondo caldo e confortante dell'infanzia. Quell'approdo sereno e colorato al quale tutti siamo stati ancorati fino al giorno in cui un evento non ha rotto quel "cordone" che ci faceva sentire sicuri, lasciandoci in balia di emozioni e sensazioni del tutto nuove e prepotenti, capaci di smarrirci e cambiarci per sempre. 
Più in altro del giorno è un romanzo dove inevitabilmente ci si trova sospesi nel tempo, invitati a ricordare "quell'estate in cui tutto è cambiato", dove abbiamo lasciato la cecità dell'infanzia per indossare le lenti dell'età adulta e vedere "le cose come stanno". Un romanzo di crescita e disincanto, una storia di amicizia e perdita, dove i rapporti affettivi si consolidano o si sfaldano, dove il mai facile rapporto genitori e figli acquista sfumature via via più nitide e consapevoli. 
Ieri eri una bambina coccolata e protetta dalle verità, oggi senza renderti conto di quando tutto è cambiato sei una ragazza senza paracadute. Il confine tra l'infanzia e l'adolescenza è uno spartiacque personale che si palesa in modo diverso per ognuno di noi e come Mimì anche io ho vissuto l'estate dove tutto è cambiato, dove in una manciata di settimane ho preso consapevolezza che indietro non si torna, che l'infanzia è quel nido di cui possiamo conservare bei ricordi da tirare fuori quando serve, in quei momenti in cui essere adolescenti toglie il soffio dell'ingenuità. 
Mimì si affaccia all'adolescenza aprendo gradualmente gli occhi sulla verità, su quanto sia bello scoprire i colori dell'amicizia e forse di un timido amore, e poi mettere a fuoco quanto i tuoi genitori ti abbiano tenuto lontano dalla realtà per non farti soffrire, per lasciarti all'improvviso la mano e cavartela da sola. Scontato che il passaggio non sarà indolore, che emozioni e pensieri non saranno più come prima, che la consapevolezza ci priva di quello stato d'animo immacolato per "macchiarci" con la nitida realtà.
Tutto quello che prova Mimì si riverbera senza sconti sul lettore, invitato in una formidabile cornice da cartolina ignaro che presto diventerà una gabbia dorata dove fare i conti con la propria coscienza. Emozioni vivide e prepotenti si fanno strada nelle giornate di Mimì e Alfred, spinti dalla curiosità e dalla sete di vivere, sfidare le regole e rompere gli schemi. Ma spesso quello che comincia come un gioco avventuruoso può trasformarsi in una gelida realtà, capace di farti precipitare rovinosamente nel senso di colpa e rompere l'incanto.
Saranno pronti a quello che li aspetta dopo aver messo il primo passo nel mondo degli adulti? Saranno capaci di perdonare e perdonarsi, rendendosi conto che gli errori dei "grandi" sono dettati dallo smisurato amore per i figli e che un piccolo sbaglio fatto in buona fede può restare addosso come una cicatrice? 
Un romanzo che ci ricorda, ieri come oggi, che non esistono istruzioni per il passaggio nella complessa cruna che separa l'infanzia dall'adolescenza e soprattutto quelle che ci aiutino a essere genitori migliori. 


Il REVIEW PARTY continua sui blog

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