lunedì 10 febbraio 2020

REVIEW PARTY LA STRADA Ann Petry


Mondadori ripropone un romanzo potente dalla narrazione scorrevole, che alla piacevolezza dell'  empatia e di una trama avvincente associa temi drammatici: la storia di Lutie è incalzante e tormentata, testimonianza di un clima socioculturale sciagurato , storicamente messo in ombra dallo sfavillio dell' American Dream.


Mondadori
LA STRADA
ANN PETRY


Traduzione M. Faimali
Genere: narrativa straniera
Pagine: 378
Prezzo: € 20,00
ebook:   € 10,99
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La Trama
Siamo negli anni della seconda guerra mondiale e Lutie Johnson è una giovane donna nera che vive a Harlem con Bub, il figlio di otto anni. Quella di Lutie non è certo una vita facile: si è lasciata alle spalle un marito infedele e irresponsabile e deve tirare avanti da sola. Ma è sorretta da un'idea: crede nel sogno americano ed è convinta di poter aspirare a un'esistenza migliore grazie a una vita di duro lavoro. "La strada" è la storia di una lotta: la lotta di Lutie alla ricerca di una casa per il figlio, per farlo crescere lontano dalla paura e dalla violenza, per tenerlo lontano dalla strada, insomma. Le vicende di Lutie e Bub si intrecciano con quelle di diversi personaggi, che vivono nella stessa casa o nella stessa via, tutti alle prese con la stessa disperata lotta per la sopravvivenza. E le loro vite disegnano il ritratto doloroso di una realtà così lontana nel tempo eppure ancora così vicina. A più di settant'anni dalla pubblicazione di questo romanzo, Lutie Johnson resta una figura potentissima - nera e sola è alle prese con un mondo ostile alle donne e pervaso di razzismo -, e la sua vicenda cruda e vibrante ci racconta la storia amara dell'altra faccia del sogno americano, mostrandoci una New York troppo spesso dimenticata. 

Quando venne pubblicato nel 1946, "La strada" fu il primo romanzo di un'autrice afroamericana a vendere più di un milione di copie, ed è tuttora considerato un grande classico della letteratura americana, nel quale la potenza della testimonianza e la forza della letteratura si sommano regalandoci pagine indimenticabili.


Opinione di Charlotte 
La strada  è il leitmotiv della vicenda  e segna il destino di una persona, luogo fisico e dell' anima dal quale si cerca di fuggire e al quale spesso si ritorna con rassegnazione: per premeditazione altrui  , per designazione, come pedine con  una collocazione  prefissata e un ruolo da giocare al quale non ci si  può sottrarre . Le vicende di Lutie e di suo figlio Bub, ma anche dei loro comprimari entrati a far parte di un sistema in cui  spesso risultano essere carnefici abbruttiti e prigionieri  dopo essere stati vittime a loro volta,  possono essere assimilate ad un nodo scorsoio: messo al collo della protagonista  dal momento in cui è nata nera e povera,   si fa sempre più stretto quanto più ella si ritrova legata a Harlem, sola  e rassegnata a  lavori umili e malpagati, nel mentre costretta  a sfuggire a insidie costanti,  con un figlio da mantenere che, unico suo preziosissimo bene,  protegge strenua per preservarlo dalla malavita e dalla miseria.
Come accade a moltissime altre donne nella sua situazione, i bianchi la giudicano , la usano e la disprezzano, chi vive come lei cerca  di sfruttarla,   umiliarla, circuirla, possederla. Lutie annaspa  ma non affoga: si rialza e combatte una battaglia dura e silente, in un mondo in cui mancano il lavoro, il rispetto, l' uguaglianza, e in cui l' unica sua ancora di salvezza è la speranza di cambiare, di migliorare, di sfuggire alla strada pronta ad inghiottirla famelica.   
Ne risulta una storia di coraggio e resilienza, che nonostante si basi su fatti accaduti a New York nel secondo dopoguerra colpisce per la sua  attualità: infatti pur essendo stato scritto quasi ottant'  anni fa, La strada di Ann Petry  racconta  di razzismo e di divario sociale, di sogni rincorsi e infranti, e della condizione della donna quando si trova alla mercé dell' uomo, vittima di maschilismo diffuso, brame, violenze,  dipendente economicamente o in difficoltà finanziarie : temi  presentati al lettore con un linguaggio snello, e che  uno sguardo sorprendentemente sagace e moderno   accomuna con immediatezza a situazioni di oggigiorno. 


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