venerdì 7 febbraio 2020

REVIEW PARTY SULLE ORME DI UN PADRE Danielle Steel


Un romanzo d' amore e famiglia, "confortevole" nel suo rigore morale e nel suo intento di  trasmettere i valori della  tenacia, della sobrietà, della reciprocità fra coniugi e tra figli e genitori.     



Sperling & Kupfer 
SULLE ORME DI UN PADRE
DANIELLE STEEL


Traduzione: B. M. P. Smiths-Jacob
Collana: Pandora 
Genere: narrativa rosa
Pagine: 372
Prezzo: € 19,90 
ebook: € 9,99
disponibile su Audible, letto da Alessandra De Luca 
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La Sinossi 
Aprile 1945. Jakob ed Emmanuelle, poco più che ventenni, sono già due sopravvissuti, salvati dalle truppe statunitensi dal terribile destino che li attendeva nel campo di Buchenwald. È in America, la terra delle opportunità, che i due giovani decidono di ricominciare insieme una nuova vita, in un fatiscente monolocale nel Lower East Side di New York, dove accettano i lavori più umili, estenuanti e malpagati, sorretti unicamente dal loro talento, dalla fede e dall'amore che li lega. Molti anni dopo, Jakob è diventato un uomo di successo e può garantire al figlio Max gli studi a Harvard, insieme ai rampolli delle più ricche famiglie americane. Diversamente dai genitori, però, il ragazzo ambisce a una fortuna più grande e si lascia abbagliare da quel mondo patinato, abbandonandosi al lusso più sfrenato. Ben presto, tuttavia, quello specchio dorato inizia a mostrare le prime crepe, riservandogli fallimenti e delusioni. Solo allora Max imparerà ad apprezzare l'esempio del padre, che aveva inseguito il sogno americano senza mai sacrificare l'integrità morale e gli affetti famigliari. Dall'Europa ridotta in ceneri alla sfavillante New York, la storia toccante e avvincente di chi, sopravvissuto all'Olocausto, ha avuto il coraggio di ricominciare a vivere, lasciando un esempio indelebile alle generazioni a venire.

Opinione di Charlotte 
Sullo sfondo il sogno americano dal dopoguerra ai giorni nostri, al centro della narrazione  l' accostamento di due storie di coppia, matrimonio, genitorialità, dai presupposti diametralmente opposti e dagli sviluppi dissimili , che poggiano sul legame tra padre e figlio: un dialogo spesso muto, carico di sottintesi, ma intenso e intriso di stima e affetto. Jakob è stato sradicato e torturato, il suo essere ebreo è un marchio di diversità, arriva nel Nuovo Continente senza un soldo , e si fa strada con umiltà e sacrificio rinascendo nel calore domestico: questo,  nonostante  il dramma del lager  lasci  per sempre il segno minando costantemente le certezze nel suo animo e in quello dell' amatissima   moglie Emmanuelle, complice nelle gioie come nella sventura. Al contrario, Max   cresce senza porsi interrogativi sul suo essere ebreo , vive nell' agio e nella sicurezza emotiva ed economica ,  e  per  questo motivo nella relazione di coppia con Julie cerca divertimento, appagamento,   conformismo nel lusso: di contro non conosce la rinuncia, la disponibilità, i desideri profondi di una moglie tanto appariscente  quanto estranea . Tra sostanza e facciata,  Max  crede di appartenere ad un mondo e ad una mentalità, fatica a comprendere i genitori e il loro rigore, e si rende conto solo dopo deviazioni di percorso ed errori di valutazione  madornali   di essere molto simile al padre Jakob. La presenza latente del genitore gli è da guida e da esempio anche quando, smarrita la direzione e messi da parte i veri valori che rendono felice una persona, si trova alla deriva, prigioniero in una gabbia dorata,  attorniato da infelicità delle quali non può non dirsi responsabile, e giunge per lui l'   ora di guardarsi dentro e confrontarsi con gli altri.  
Mi hanno colpita all' interno della storia sia le analogie tra padre e figlio, sia  la profonda divesità di carattere e sensibilità tra Emmanuelle e Julie: due generazioni di donne, due educazioni, ma soprattutto due visioni di moglie e madre incompatibili tra loro. Danielle Steel non è certo tenera con Julie, ma restituisce  alla lettrice le motivazioni del suo sentirsi combattuta, abbandonata a se stessa:    attraverso il racconto del rapporto di Julie  con Max, l' autrice sembra dire che, se è vero che non esiste la metà perfetta per oguno, è pur vero che a volte ci si trova nel posto sbagliato con la persona sbagliata, e che  senza impegno, volontà, comunanza di intenti e di valori non vi sono le basi per una felicità a lungo termine. In quest' ottica Jakob ed Emmanuelle sono riusciti a creare una comunione perfetta, mentre Max dovrà ricalcare i passi del padre per essere sereno e davvero contento di se stesso e della sua famiglia.   



L' Autrice
Danielle Steel vive tra gli Stati Uniti e la Francia. È la scrittrice più popolare del mondo, con oltre 650 milioni di copie vendute in 69 Paesi. I suoi romanzi pubblicati in Italia da Sperling & Kupfer sono tutti bestseller internazionali e dal 1981 l'autrice è sempre presente nella classifica del New York Times. Nel 2014 le è stata conferita la più alta onorificenza francese, la Legion d'Onore.

www.daniellesteel.com
www.daniellesteel.net
Twitter: @DanielleSteel
Facebook: DanielleSteelOfficial

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