Quando penso all’ amore nella mia vita, o una coppia di amici mi racconta come si è
conosciuta, spesso mi ritrovo a fantasticare che se ne potrebbero ricavare delle trame per libri avvincenti. Pitti
Duchamp, che lo sa fare benissimo, ne ha
scritto uno spontaneo e incantevole nella sua ( apparente) normalità: potrebbe essere la storia di uno di noi .
Dri Editore
STUPEFACENTE BANALITA'
PITTI DUCHAMP
Genere: rosa contemporaneo
Pagine: 198
ebook: € 2.99 compreso nell' abbonamento KU
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La Sinossi
«Vuole essere trattata come una donna o come un cliente?»
«Come cliente, ci mancherebbe!» rispose Mimì senza guardarlo negli occhi.
«Peccato, mi sarebbe piaciuto di più che avesse scelto la prima opzione.»
Lui è il manager di punta di un’azienda produttrice di macchinari agricoli, malato di lavoro. Lei una ex modella con figlio problematico a carico, che tenta di riciclarsi nel mondo dell’agricoltura senza la minima preparazione. Lui fa della calma e del sangue freddo le sue migliori virtù, lei dell’ansia il suo peggior difetto. Tra ricordi dolorosi che affiorano inesorabili dal passato, crisi post adolescenziali di un figlio cresciuto senza padre e problemi economici di ogni sorta, una storia solo apparentemente banale si fa strada tra le piante di ulivo della nostra splendida toscana, diventando piano piano … stupefacente!
Opinione di Charlotte
Sapevo che, pur avendola identificata finora come autrice
storica, l’ avrei apprezzata anche in veste moderna: Pitti Duchamp ha sfornato un rosa contemporaneo originalissimo
nelle sue premesse ordinarie, brioso e acuto
nella scelta inconsueta di raccontare personaggi comuni.
Come suggerisce il titolo azzeccatissimo , in Stupefacente
banalità non siamo di fronte a miliardari, a professioni rischiose o glamour, a
superdotati o super-creativi, a imprese titaniche o ad abissi di disperazione, bensì a persone che si barcamenano tra gli alti e bassi della vita : lavori di routine , difficoltà economiche da non sottovalutare, rapporti
conflittuali a fomentare una piccola grande guerra quotidiana contro il
capoufficio stressante, il figlio adolescente, la mancanza di stimoli, la ricerca di valvole di sfogo. Altro che natura incontaminata! Raimondo
e Artemisia hanno a che fare con il mondo del commercio e dell’ agricoltura "prosaici": nulla di bucolico, ma finanziamenti e
provvigioni basati su spargi letame,
trattori e moderne macchine agricole in compravendita. Eppure
l' illusione , l' orgoglio, la passione, il colpo di testa risiedono anche in queste realtà: nel legame con una terra o un' attività appartenute alla famiglia, in un piatto semplice gustato in armonia, in emozioni impreviste che fanno breccia nel cuore di un marcantonio venditore
di macchinari con le maniglie dell’
amore, di un’ ex modella con il seno
rifatto, di un ragazzo insopportabile che i più definirebbero “sfigato” . Ordinari e
magnifici, ognuno egoista e speciale a
suo modo, in grado di ingarbugliare le esistenze altrui ma anche di arricchirle, di sbagliare ma anche di ritornare
sui propri passi, i personaggi di Stupefacente banalità sono tutto tranne che aridi, noiosi, mediocri . Tra un sorriso e un dramma, una scelta da
ponderare e una pulsione istintiva da
seguire, Pitti Duchamp ci fa innamorare
della loro vivacità, della loro imperfezione, dei loro sentimenti confusi , del
loro bisogno di crescere e di decidere: e ci ricorda che la poesia e la storia d’ amore unica e
irripetibile possiamo cercarle e trovarle ogni
giorno , quando anziché limitarci a vedere le persone che incontriamo senza guardarle veramente, ci concediamo
di sbirciare nello loro – e nelle nostre – normali, straordinarie e irripetibili esistenze.
Di Pitti Duchamp Sognando tra le Righe ha recensito:
La Gran Dama - recensione QUI
Frittelle al miele e altre dolcezze - recensione QUI
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