«Tu non sarai mia moglie solo per legge, tu sarai mia e implorerai di esserlo». Parlava a voce bassa, con la bocca vicino al collo di lei respirando sulla sua pelle. «Voglio che ti contorca di piacere sotto di me e quando sarà il momento non sarai mai sazia». Ancora una volta la rabbia gli si era rivoltata contro: adesso non ce l'aveva più con Matilde perché era l'ignara pedina dei piani di sua nonna, adesso era furioso di desiderio.
Ho scoperto il primo romanzo di Pitti Duchamp del tutto per caso, scegliendo i titoli per la rubrica dedicata al self publishing italiano. Non aveva neanche una recensione quando ho scaricato il romanzo con l'abbonamento KU (particolare che mi ha spinto a sceglierlo). Ho letto e assaporato questa bellissima storia, sono rimasta colpita dalla notevole eleganza e dall'ambientazione storico-geografica che lo rende un romanzo degno di attenzione.
Pitti Du Champ entra di diritto tra le autrici self publishing che continuerò a leggere romanzo dopo romanzo.
Self publishing
LA GRAN DAMA
Pitti Duchamp
Editore: Pitti Duchamp
Genere: Narrativa storica
Pagine: 438
Prezzo: 0.99
Trama
1851, Torino. All’incantevole sedicenne Matilde Stazzei basta un solo ballo per innamorarsi del Conte Gherardo Ostriani, dongiovanni e affascinante tessitore di trame politiche tra il Regno di Sardegna e la corte imperiale francese. Per tre anni lo ama silenziosamente e mentre gli uomini le cadono ai piedi, attratti dalla sua mirabile bellezza e dal patrimonio del padre, lei sogna di perdersi di nuovo tra le sue braccia. Il suo desiderio pare diventare realtà quando viene scelta per essere la futura Contessa Ostriani. Eppure Gherardo non è il principe azzurro che ha popolato le sue fantasie e la giovane è costretta a fare i conti con il muro che il bel Conte le oppone. Matilde, determinata e fedele ai suoi sentimenti, darà inizio alla battaglia più faticosa della sua vita: conquistare il cuore di suo marito. Il racconto di un amore che sboccia e cresce tra le ambizioni unitarie del Regno di Sardegna guidato dai Savoia e l’edonismo della corte imperiale francese di Napoleone III. Intrighi, tradimenti e passioni sullo sfondo della grande storia risorgimentale italiana.
opinione di foschia75
Pitti Duchamp innalza il vessillo tricolore e non solo del Self publishing. Decide di impreziosire le trame dei suoi romanzi d'amore con la Storia del nostro Paese, intrecciando realtà e finzione con una maestria che dimostra la sua passione per questa materia e la pregevole ricercatezza dei particolari, dai vestiti agli arredi, dalle pose femminili al galateo.
In un'ampia scenografia che porterà il lettore da Torino a Parigi e ritorno, l'autrice ci invita a prendere parte alla sensuale danza del corteggiamento tra Matilde e Gherardo, restituendoci una figura femminile che buca le pagine e ci rende orgogliose.
Pitti Duchamp scrive senza una sbavatura, descrivendoci un periodo storico piuttosto delicato e di equilibri precari, dove anche Camillo Benso Conte di Cavour farà la sua parte.
Quello che colpisce sin dalle prime pagine è la determinazione di Matilde, nonostante la sua giovane età. Ha messo gli occhi sul Conte Ostriani più grande di lei, e ha promesso a se stessa che sarà un giorno suo marito. Il loro matrimonio è sancito dall'etichetta del tempo, ma Matilde ama veramente Gherardo e farà di tutto per far capire anche a lui che la ama ma non lo vuole accettare, vista l'imposizione della nonna.
Il loro matrimonio sarà l'inizio di una bellissima storia d'amore fatta di chiaro scuri legati ai non facili rapporti tra Italia e Francia. Saranno testimoni di alleanze segrete, scandali più o meno accidentali e tentazioni che mineranno più di una volta il loro sentimento crescente.
Gherardo (sospirone!) è un uomo cresciuto senza una figura paterna, schiacciato dal forte carattere della nonna che anche da adulto continua a tenerlo legato con un invisibile cappio. Un uomo aristocratico e uno stratega molto richiesto, figura fondamentale nel difficile rapporto tra il re di Francia e i Savoia.
La loro vita tra la pacifica campagna piemontese e la più lasciva e irrequieta Parigi li vedrà impegnati in un rischioso compito pacifista, e allo stesso tempo in un più impegnativo rapporto di crescita personale all'interno della coppia.
Gherardo a Matilde sono due bellissimi personaggi, perfettamente intrecciati alla Storia e ai suoi reali protagonisti. Il loro amore dovrà superare tanti ostacoli rendendoli vulnerabili ai complotti e alla gelosia.
Nessun titolo è più adeguato per questo romanzo, Matilde è la figura principale della storia, quella che tiene insieme tutta la trama e che dimostra quanto le donne nei periodi bui di un Paese, seppur spesso agendo nell'ombra, abbiano dimostrato intuito e coraggio in favore della pace e della libertà.
L'autrice
Nata ad agosto del 1981 a Firenze. Vive tutt’ora nella provincia di Firenze, nelle colline del Mugello, con il marito e due bimbi. Laureata in scienze politiche Pitti rinuncia alla carriera accademica per darsi al marketing ed alla comunicazione. Dopo diverse collaborazioni arriva la prima bambina e poi subito il secondo figlio e decide di prendersi una parentesi di vita familiare. E’ proprio allora che riscopre la grande passione per la lettura e la scrittura. Appassionata di Burlesque e collezionista di pezzi vintage di arredamento e moda cerca di coniugare i suoi interessi scrivendo e leggendo romance storici.
È amante della storia in particolare quella dell’Europa tra il 1500 ed il 1900, i quattrocento anni che hanno creato la modernità per come la conosciamo oggi in termini di arte, pensiero filosofico e scientifico, socialità. Apprezza nelle persone più di tutto la gentilezza, il garbo e la buona educazione, quel “non so che nel portamento” che fa di una donna una dama e di un uomo un signore. In Self ha pubblicato La gran dama e L’Arabesco – prima e seconda parte.
È amante della storia in particolare quella dell’Europa tra il 1500 ed il 1900, i quattrocento anni che hanno creato la modernità per come la conosciamo oggi in termini di arte, pensiero filosofico e scientifico, socialità. Apprezza nelle persone più di tutto la gentilezza, il garbo e la buona educazione, quel “non so che nel portamento” che fa di una donna una dama e di un uomo un signore. In Self ha pubblicato La gran dama e L’Arabesco – prima e seconda parte.
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