mercoledì 22 maggio 2019

FRITTELLE AL MIELE E ALTRE DOLCEZZE Pitti Duchamp Recensione

Che il catalogo Dri Editore sia assimilabile ad un cabaret di invitanti dolciumi gourmet, credo sia ormai assodato: e il delizioso  Frittelle al miele e altre dolcezze prelude  fin  dal nome ad una romantica  avventura tra le righe in cui voluttà e arguzia la fanno da padrona.

DRI Editore
FRITTELLE AL MIELE E ALTRE DOLCEZZE
PITTI DUCHAMP 


Genere: romance storico
Pagine: 195
Prezzo:
ebook: € 2,99 compreso nell' abbonamento KU 
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La Sinossi

Dove trovate queste piccole delizie?”.

“Le faccio io” rispose Lisette tranquilla, contenta di prenderlo per la gola e continuò sorridendo 
“lo so, dovrei cantare, saper suonare uno strumento, cucire, ricamare ma nulla. Non so fare niente di tutte queste cose. Però mi piace cucinare dolci e sono molto golosa”.

Londra. 1818.
Ben educata, composta, ricca, di nobili natali e bellissima. E che stia al posto suo. Questo cerca in una donna l’integerrimo Magnus Ashley duca di Camden quando emerge dai suoi doveri politici e lavorativi per partecipare alla Stagione mondana londinese e cercare moglie. L’accusa di tradimento mossa a uno dei membri più onesti del ton, lord Starrington, lo distoglie però dal suo intento costringendolo ad avvicinarsi a Lisette, la figlia del traditore. Apparentemente bruttina, cicciottella, povera, sempre provvista di dolciumi e di un sorriso disarmante, Lisette non accetta slealtà. Da nessuno. Neanche da suo padre, neanche da un duca… eppure un vassoio di frittelle al miele può risolvere molte cose.


Opinione di Charlotte  
Frittelle al miele e altre dolcezze è un romanzo che rientra a pieno titolo nella categoria "genere di conforto ": che appaga per qualità della scrittura, alchimia tra i personaggi,  perizia nel delineare le ambientazioni, acume ed ironia  nel tratteggio di stili di vita e modi di pensare, stemperando il tutto in sensualità ed emozioni.
Se il duca di Camden si distingue e spicca tra i membri di un ton antipatico e arido oltremisura, pur non essendo immune dalle ipocrisie che  derivano dal suo  essere stato educato  nel privilegio e nella ricchezza patinata e corrosa  da esso derivante, è Lisette la stella del romanzo: una donna anticonvenzionale per aspetto, indole, onestà verso se stessa e gli altri, con caratteristiche fisiche  e  di pensiero che favoriscono l' immediata empatia e l' identificazione della lettrice.  Forte dell' amore incondizionato del padre, fragile poiché derisa per l' aspetto poco alla moda e  la  schiettezza  e  le  passioni poco eleganti , Lisette buca le pagine con dolcezza e carisma, e conquista il cuore del suo  poco lungimirante duca con naturalezza: di qui una complicità irrinunciabile e irresistibile,  contrastata fondamentalmente dall' ottusità,  dagli aridi preconcetti che  derivano dal censo , dalla sterile  salvaguardia dell' apparenza stereotipata a dispetto della diversità e della sostanza di cui sono fatti  i desideri e le scelte del cuore.
Lo sviluppo di questi punti nodali, associato a cospirazioni legate al periodo storico e all' impareggiabile ruolo " da fate madrine" del padre di Lisette e della sorella di Magnus, rendono questo romanzo succulento, appagante, persistente... come il sapore di una frittella al miele!

Di Pitti Duchamp Sognando tra le Righe ha recensito:
La Gran Dama - recensione QUI

L' Autrice

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