martedì 2 gennaio 2018

IL VELO DI MAYA Patrizia Geminiani Recensione

La verità smuove le acque, porta al cambiamento, il cambiamento è sfida , lotta, nuova vita che va a prendere forma, l'inizio di un altro cammino. È il progredire della storia. Può arrecare sofferenza senza dubbio ma anche rigenerazione. La finzione è immobilismo, cedimento, morte. 


Romanzo dalle tinte gialle ambientato in una cittadina di provincia dove, tra filosofia e meteorologia, la protagonista imparerà che nessuno è veramente come vuole apparire, soprattutto le persone che pensiamo di conoscere e amare. Patrizia Geminiani solleva il velo di Maya e ci invita a riflettere su quello che vogliamo vedere e quello che veramente ci viene restituito guardando meglio dentro di noi. 



L'Erudita


IL VELO DI MAYA
Patrizia Geminiani



Editore: L'Erudita (Giulio Perrone Editore)
Genere: Narrativa 
Pagine: 339
Prezzo: 22,00
ISBN: 9788867702695



Trama 

I dubbi sul futuro lavorativo dopo gli amati studi in filosofia, la noia dell’impiego al giornale per cui scrive notizie meteo, la rottura con Andrea, il primo amore, dopo una lunga relazione: la vita di Ludovica Grandi ha attraversato giorni difficili. Quando tutto sembra tornato al meglio, insieme a un nuovo compagno con cui progettare il futuro, l’imprevedibile prende forma in una sera di pioggia.
Per strada, poco distante dal portone di casa, uno strano ingombro dalle sembianze umane disfatte, Ludovica fatica a comprendere, si tratta di una donna, forse precipitata dal suo palazzo. Da quel momento niente sarà come prima.
Patrizia Geminiani intrappola la protagonista in una storia dal ritmo serrato, nella quale trovano il giusto equilibrio pause narrative per lucide riflessioni dalla vena filosofica e un flusso ininterrotto di
eventi che rincorre le indagini. Con un linguaggio limpido e mai forzato nel quale non manca una gradevole sfumatura ironica, l’autrice segue via via il crollo delle certezze di Ludovica, riuscendo nel finale a strappare il velo di Maya, ovvero il velo dell’inganno, che ottenebra pupille e cuore degli umani.



opinione di foschia75


Mi piacciono i romanzi chiaro scuri, meglio ancora se la protagonista è una giovane donna alle prese con la sua personale visione del mondo e delle persone. 
In questo romanzo ambientato in una cittadina della quale non si fa alcuna fatica a immaginare gli scorci, l'autrice ci presenta una protagonista all'apparenza distratta e ingenua ma che nel bel mezzo del mistero si veste dei panni di investigatrice sui generis, riuscendo ad arrivare al colpevole con un pizzico di fortuna e intuito femminile. Ma il percorso sarà tutt'altro che semplice perché durante la sua ricerca della verità, scoprirà molte altre realtà che non avrebbe mai immaginato. 
Le persone che amiamo, quelle che pensiamo di conoscere come un libro aperto, spesso nascondono segreti che non vorremmo sapere, allora stendiamo un velo per occultare inconsciamente la realtà: questo è quello che succederà a Ludovica, cristallizzata inizialmente nell'abitudine, nella sonnolenta realtà che si è voluta costruire per vivere serenamente nella sua bolla. 
Meteorologa in erba, sogna di diventare giornalista, ma la sua visione lineare della vita cambierà radicalmente quando farà una scoperta che innescherà un reazione a catena coinvolgendo un intero condominio e le persone che era certa di conoscere. 
In una cittadina tranquilla e "borghese" si muovono personaggi che dimostrano quanto possa diventare piccola quando si tratta di pettegolezzi e segreti. Segreti che non risparmiano neanche la sfera personale di Ludovica. 
Il velo di Maya è stata una lettura piacevole e capace di scatenare riflessioni non scontate, la parte narrativo riflessiva ha un grande potenziale, soprattutto per come l'autrice utilizza argomenti quotidiani intrecciandoli con la filosofia e alleggerendo spesso il carico con la meteorologia che influenza le nostre giornate e il nostro umore. Peccato la parte "gialla" della narrazione che poteva avere una marcia in più con qualche limata che avrebbe impresso una accelerata alla suspense, ma penso che questo dipenda dall'impostazione "riflessiva" che l'autrice ha voluto prediligere sulle tinte gialle. 
Una storia che consiglio a chi piace una lettura rilassante ma capace di instillare non poche domande sul nostro modo di "vedere" le persone che ci circondano.


L'autrice


Patrizia Geminiani è nata il 3 settembre 1953 a Pesaro, dove vive. Dopo aver conseguito la maturità classica presso il liceo “Mamiani” della sua città, si laurea in Filosofia all’Università degli studi di Urbino. Nel 1994 pubblica il Il respiro della terra, suo primo romanzo.





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