Fra letture frivole, caramellose e consolatorie, può
capitare di imbattersi in libri che disorientano
e che creano spunti di profonda riflessione.
Fabio Errè colpisce nel segno con
il suo lavoro introspettivo e malinconico, percorso di maturazione
interiore graduale e doloroso di un
protagonista di fatto impossibilitato a
porre rimedio ad un’ esistenza contraddistinta da ambizione ed egocentrismo
della quale si è pentito . Una visione problematica e forse provocatoria della
vita di coppia e dei personaggi
presentati in questo romanzo, sul quali
lo scrittore non esprime valutazioni esplicite lasciando a ciascun lettore il
giudizio finale in base al proprio personale vissuto e alla propria
esperienza.
RESPIRA E CERCA DI ESSERE FELICE
DI FABIO ERRE'
Editore: Self-publishing
Autore: Fabio Errè
Genere: Racconto Romantico
Pagine:72
Prezzo: 1.49
La trama
Protagonista del racconto è Luca, benestante avvocato in
carriera prossimo alla pensione. Ancora sofferente per la recente perdita di
sua moglie Sara, morta in uno strano incidente stradale, la sua vita viene
ulteriormente sconvolta quando trova per caso il suo diario. Leggendolo viene cosi
a conoscenza di quel lato triste e doloroso riguardante il suo matrimonio, un
lato che ignorava o che forse non aveva mai voluto vedere. Scopre i pensieri
più intimi e segreti di Sara, le sue sofferenze, i suoi dolori e le sue
speranze. Attraverso una serie di poesie scritte da sua moglie rivive le sue
emozioni con le sue gioie e i suoi tormenti. La dura verità che ne uscirà fuori
sarà difficile da accettare per Luca, troverà delle risposte solamente per
alcune delle sue domande, consapevole che l'unica persona che potrebbe
dissolvere ogni suo dubbio è persa ormai per sempre.
La mia opinione
Commentare questo
libro per me è un’ impresa, perché Respira e cerca di essere felice è
difficile da metabolizzare, provoca
sensazioni contrastanti e non tutte piacevoli. Lo spunto del breve ma intenso
romanzo è una raccolta di poesie di Fabio Errè, intercalate alla lettura delle
pagine di un diario, inserito a sua volta all’ interno di un monologo in terza
persona.
In una fredda giornata d’ inverno viene introdotto il
personaggio di Luca, cinquantacinquenne professionista affermato, vedovo da
otto mesi dopo trent’ anni di matrimonio. Sguardo assente. voglia di vivere scemata, debolezze nascoste
che affiorano: invecchiato intimamente e immerso nel vuoto lasciato dalla morte
della moglie, egli la rievoca in continuazione attraverso odori, ricordi, oggetti. Sara era una donna solare ed espansiva al contrario di lui, introverso
e freddo: la scoperta di un quadro da
lei dipinto e di un quaderno di
riflessioni e poesie che contiene sconcertanti rivelazioni mette in discussione
tutti i fondamenti e le dinamiche della loro vita insieme, scatenando in Luca
un inferno di dubbi e sensi di colpa. Perché nonostante egli sia sempre stato fondamentalmente corretto, e
materialmente non abbia fatto mancare nulla ad una moglie e ad un figlio che a
modo suo ha amato, in quel quadro e il quel quaderno Luca
riconosce le sue mancanze come padre e come marito, la sofferenze celate da
Sara che in nome dell’ amore coniugale ha sopportato di convivere con l’
ambizione, l’ indifferenza, l’ assenza di slancio affettivo e di sostegno nel
momento del bisogno, la carenza di elogi e di dimostrazioni di affetto nei
confronti del figlio.
Il diario è la cronaca dell’ agonia di un grande amore
manifestato per anni unilateralmente, ma è anche esemplificazione del desiderio di realizzazione personale,
della speranza di un rinnovamento dopo anni di freddo interiore nel riaffiorare
di emozioni che si pensavano ormai sopite.
E di fronte a questo dolore e a
questi aneliti, Luca non può che
cospargersi il capo di cenere, dapprima rabbioso, quindi comprensivo e in
collera con se stesso; spettatore tardivo e passivo di una sofferenza della quale ciecamente non aveva colto i
segnali e che mai avrebbe voluto né pensato di causare.
Respira e cerca di essere felice non è un libro “ bello”, è
una lettura complessa , stimolante e profonda.
L’ “ affondo emotivo” è dato dalle poesie frapposte alle pagine del
diari, da leggere, rileggere e assaporare: quasi invocazioni appassionate, esse rafforzano i concetti e i sentimenti dei quali il romanzo è permeato. Infatti pur
utilizzando un lessico semplice che conferisce spontaneità e immediatezza, nei
suoi componimenti Fabio Errè risulta
incisivo e vigoroso, indagando nell’ intimo l’ animo dei suoi personaggi e cogliendo le
loro inquietudini come difficilmente si riuscirebbe a fare con un brano in
prosa.
Molti sono i temi che vengono richiamati alla mente leggendo
questo libro, fra i quali sicuramente spiccano la mancanza di comunicazione nella coppia, la difficoltà nell’ esternare i
sentimenti, il dualismo carriera - famiglia, la morte di un genitore. Se ad una
prima lettura è quasi automatico “ condannare” Luca nei confronti di Sara,
soffermandosi a riflettere più attentamente si può recepire un messaggio universale, una sorta di monito :
il tempo scorre inesorabile, la vita può cambiare
da un momento all’altro. E il giudizio su Luca si trasforma in un invito al lettore a non lasciare nulla in
sospeso, a non dare per scontato chi gli sta accanto: un
abbraccio, una parola di conforto, non sono mai sprecati o superflui. Perché
che ci piaccia o no, la nostra indifferenza potrebbe ferire chi più amiamo,
e potremmo non avere mai l’ opportunità
di rimediare.
Mi permetto di inserire il link ad una delle poesie contenute nel libro, che compare anche sulla pagina Facebook relativa all' autore e al suo romanzo.
Per saperne di più
L' autore
1 commento:
Grazie mille per la disponibilità e per la splendida recensione, sono davvero contento che il racconto sia riuscito ad entrarti dentro! Grazie ancora!
Fabio Erré
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