martedì 2 giugno 2020

MIA AMATA YURIKO Antonietta Pastore Recensione

Un racconto lieve di un amore che subisce la tragicità della guerra. Un racconto commovente e toccante di una donna che decide di non rinunciare ai propri sentimenti.


Einaudi Editore



MIA AMATA YURIKO 
Antonietta Pastore 

Editore: Einaudi
Genere: Narrativa
Pagine:  144
Prezzo: 16,50
Ebook: 9,99


Trama 

Yuriko è una ragazza caparbia, vitalissima, che vive con la sua famiglia, d'origine contadina, sull'isola di Etajima, vicino all'Accademia navale. Yoshi appartiene invece a una stirpe di samurai, è uno dei migliori allievi dell'Accademia, ma si è iscritto solo per volere dei genitori la sua vera passione è la poesia. In tempo di pace, il matrimonio tra i due sarebbe stato impensabile, ma di fronte alla possibilità che Yoshi venga mobilitato da un momento all'altro, anche i suoi impettiti genitori si ammorbidiscono, acconsentendo alle nozze. L'amore di Yuriko e Yoshi rischia però di essere un'altra vittima della bomba atomica. Yuriko infatti, non avendo da un po' notizie del marito, imbarcato su una nave della flotta giapponese, la mattina del 6 agosto 1945 prende il traghetto diretto a Hiroshima, per andare a chiedere informazioni alle Poste centrali. Antonietta Pastore sa condurci con garbo e sapienza nell'universo giapponese, facendoci da guida tra i colori e i sapori di una società dai codici spesso indecifrabili. Muovendosi nello spazio e nel tempo, ci racconta il dolore struggente dell'abbandono, la fierezza dei sentimenti più profondi, compresa la nostalgia, la dignità di chi pur subendo discriminazioni sceglie di non tradire la parte più vera di sé. 



opinione di Persefone


La vita è una lunga sequela di distacchi, di strappi dolorosissimi; ma se ne soffriamo è perché chi ci lascia ci ha dato tanto.

Mi sono imbattuta nella lettura di questo romanzo per caso, dopo aver seguito una conferenza sulla divinazione giapponese, e dato il mio interesse per tutto ciò che riguarda il Giappone ho deciso subito di iniziare Mia amata Yuriko.
La lettura della storia di Yuriko mi ha commossa ed emozionata. Il romanzo intreccia la storia d’amore tra Yuriko e Yoshi, ma anche la storia di una famiglia che deve affrontare il dopo guerra.
Ho apprezzato i piccoli scatti di quotidianità rievocati  dall’autrice; le descrizioni sono piene di calore ma allo stesso tempo lievi, sguardi, silenzi e la semplicità della condivisione di un pasto nascondono i fili rossi che legano profondamente la famiglia di Yuriko. 
La storia d’amore di Yuriko e Yoshi e del dopo guerra giapponese è filtrata dagli occhi della protagonista: una giovane donna occidentale che tocca con mano gli orrori e le cicatrici della bomba atomica. Ho apprezzato che non ci fossero morali o giudizi etici da parte dell’autrice; la guerra viene sì condannata ma viene lasciato ampio margine al lettore per le proprie riflessioni. Il compito della storia di Yuriko non è quello di condannare ma di mostrare la verità tangibile delle malattie e delle morti causate dalle radiazioni, permettendo al lettore di immergersi nel racconto e riflettere sugli orrori perpetuati. Orrori non solo delle bombe atomiche, ma anche della politica coloniale del Giappone, raccontata tramite le numerose missioni, spesso suicide, di Yoshi.
Yuriko è una delle milioni di vittime delle radiazioni, che hanno colpito non solo il fisico ma anche i rapporti interpersonali; gente tenuta alla larga, additata, città abbandonate a se stesse, pregiudizi e paura.
Mia amata Yuriko è la testimonianza di una giovane donna solare, energica e profondamente innamorata alla quale viene portato via il futuro.



L'autrice


Antonietta Pastore è nata a Torino. Visiting professor all'Università di Ōsaka dal 1977 al 1993, dopo essere tornata in Italia si è dedicata alla traduzione letteraria e alla scrittura. Oltre a gran parte della produzione di Murakami Haruki, ha tradotto le opere di numerosi autori, tra i quali Natsume Sōseki, Inoue Yasushi, Kawakami Hiromi. Con Einaudi ha pubblicato il saggio Nel Giappone delle donne (2004), la raccolta di racconti Leggero il passo sui tatami (2010), e il romanzo Mia amata Yuriko (2016).


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