mercoledì 13 maggio 2020

IL PORTALE DEGLI OBELISCHI #REVIEWPARTY N.K. Jemisin

Buongiorno Lettori! 
Oggi partecipiamo alla seconda puntata del #reviewparty dedicato alla serie visionaria di N. K. Jemisin. L'ho chiuso due giorni fa e ancora mi pongo parecchie domande, ripercorro i punti salienti e mi rendo conto che questa serie non ha limiti di interpretazione, una lettura altamente soggettiva dove ognuno troverà più di un messaggio e saranno tutti spiazzanti. Immaginifico, oltremodo originale e capace di farsi ricordare a lungo. 


Oscar Fantastica Mondadori


REVIEW PARTY

Il portale degli obelischi














Le stagioni finiscono sempre. 
Padre Terra mantiene il suo equilibrio. 
È solo una questione di tempo. 


IL ROMANZO

Dal 12 Maggio in libreria 



#2 La terra spezzata
Titolo:Il portale degli obelischi
Autore: N.K. Jemisin
Traduzione di A. Mantovani
Editore: Mondadori
Collana: Oscar fantastica
Genere: Distopico
Pagine: 444
Prezzo: 15,00   Ebook: 9,99
Trama: La Stagione della fine si fa sempre più buia, mentre la civiltà sprofonda in una notte senza termine.
Essun ha trovato un luogo dove rifugiarsi, ma soprattutto ha trovato Alabaster, sorprendentemente ancora vivo; ha inoltre scoperto che è stato lui, ormai in procinto di trasformarsi in pietra, a provocare la frattura nel continente e a scatenare una Stagione che forse non terminerà mai.
E ora Alabaster ha una richiesta da farle: deve usare il suo potere per chiamare un obelisco. Agendo così, però, segnerà per sempre il destino del continente Immoto.
Nel frattempo, molto lontano, anche Nassun, la figlia perduta di Essun, è forse approdata in un luogo dove sentirsi a casa, dove coltivare la sua straordinaria dote di orogenia, per diventare sempre più potente. Ma anche Nassun dovrà compiere scelte decisive, in grado di mutare il futuro del mondo intero.


opinione di foschia75

La conservazione di questa terra dipende in modo peculiare dall'equilibrio sismico che, per un'imperativa legge naturale, solo gli orogenici possono mantenere. Un colpo alla loro schiavitù è un colpo al pianeta stesso.


L'orogenia è la scintilla che muove tutto, che determina la vita degli esseri che popolano Padre Terra, direttamente e indirettamente. Non è facile fare un'analisi di una serie come questa, tantissimi input, tantissime nozioni (come il distopico richiede) e messaggi che spesso sono così profondi da sfuggire tra le maglie delle nostre congetture. Una serie pazzesca, articolatissima, che mette sulla bilancia forze diverse che agiscono su un equilibrio piuttosto precario, tra l'ira e l'odio di Padre Terra e la nuova consapevolezza (seppur acerba) che gli orogeni hanno raggiunto seppur a caro prezzo.
In questo secondo capitolo ritroviamo i personaggi chiave de La quinta stagione più alcune new entry legate ai personaggi principali. Avevamo lasciato Essun in una com dove si è rifugiata dopo aver perso i suoi affetti più cari. La ritroviamo in cerca di risposte a tutto quello che è accaduto, mentre dovrà accettare cambiamenti dolorosi nella sua vita. Nascono nuove deboli alleanze, si incrinano vecchi rapporti e ci si prepara a una battaglia per la sopravvivenza. 
Alabaster tenterà ancora una volta di finire l'addestramento di Essun, lei cercherà di vivere in una comunità ostile e scoprirà il suo legame con gli obelischi. In un altro luogo, un custode troverà una giovane orogena e comincerà il suo addestramento cercando di contenere l'enorme e pericoloso potere. La consapevolezza, la scoperta di non essere un'arma ma una soluzione (e una cura), avvicinerà gli orogeni alla loro vera essenza e alla stessa Terra che li ha generati, diventando un problema collaterale per i custodi. Gli orogeni più potenti e quelli finora ignari, scoprono una connessione con tutto ciò che Padre Terra ha creato, un legame non distruttivo ma propositivo, tenuto nascosto per lunghissimo tempo. Il risveglio delle coscienze sarà il punto nodale dell'intero romanzo.
Tra i personaggi, quelli più sfuggenti e affascinanti sono i mangiapietra che per me non è stato facile capire fino in fondo, ma il bello di questa serie sta proprio nel non riuscire mai ad afferrare totalmente l'intreccio. Spero di avere delle risposte ai dubbi nel terzo romanzo. 
Quello che ho ritrovato più toccante che mai è il rapporto emotivo tra i personaggi, una visione disincantata e disamorata dei rapporti familiari, soprattutto il legame genitore figlio che non è come ci si aspetterebbe. Questo "vuoto emotivo" è una delle caratteristiche vincenti della serie, i rapporti tra i personaggi sono molto complicati e mai prevedibili, ciò che ne scatusisce è la persistente sensazione di freddezza e distacco imposta dall'autorità del Fulcro fin dalla più tenera età. I bambini diventano soldati addestrati all'obbedienza e al contenimento dei propri poteri, fino a quando un evento o un incontro accende una piccola scintilla di consapevolezza, scatenando una ribellione in grado di cambiare le cose a livello globale e sovvertire il rigido sistema. 
Una serie che consiglio agli appassionati di Distopici dal palato fino, sempre in cerca di nuove e immaginifiche trame. 


L'autrice



N. K. Jemisin (Iowa City, 1972) ha scritto otto romanzi e diverse raccolte di racconti, per i quali ha ricevuto molti premi. Fra questi, prima e unica nella storia, tre Hugo come Miglior romanzo per tutti e tre i titoli de "La Terra Spezzata" nel 2016, 2017 e 2018.




Serie LA TERRA SPEZZATA 


#2 Il portale degli obelischi 


2 commenti:

Franci ha detto...

Non ho avuto ancora il coraggio di accostarmi a questa serie, me la voglio leggere con calma appena sarò più libera, perché mi pare di capire che è bella tosta. Però sono curiosissima, ancora di più dopo questa recensione! *_*

foschia75 ha detto...

Si Franci non ho mai letto un distopico più originale di questo, soprattutto per la complessità dell'intreccio, la costruzione dei personaggi e la storia di fondo. Va assimilato un po' alla volta.