venerdì 6 dicembre 2019

LUNA NERA #1 Le città perdute Tiziana Triana Recensione

Capirai come trasformare la paura in forza, la debolezza in potenza e a renderti conto che le risposte non servono mai e che le domande, quando sono giuste, generano altre domande. Forse ancora più giuste. Quindi non chiederti se sei una strega, chiediti semplicemente chi sei. 

Ho divorato più di cinquecento pagine in tre sere, non riuscivo a chiuderlo ma al contempo non volevo arrivare all'epilogo perché quando "incontri" IL LIBRO, sai che una volta chiuso sentirai una nostalgica malinconia, come un intenso incontro durato troppo poco. Luna nera, Le città perdute entra di diritto nella mia terna letture 2019! Un romanzo potente, che lascia senza fiato per i messaggi contenuti (terribilmente attuali). Non sono femminista ma Tiziana Triana ha scritto qualcosa che tutte le donne dovrebbero leggere per capire come mai, dopo più di quattro secoli siamo ancora vittime della paura degli uomini, del loro senso di incapacità nell'accettare qualcosa che ci è stato imposto dalla stessa evoluzione della specie: l'inconscia necessità di attingere dallo scibile.  



Sonzogno Editori


LUNA NERA
#1 Le città perdute
Tiziana Triana

Collana: Romanzi
Genere:  Fantasy 
Pagine: 504
Prezzo: 19,00
Ebook: 9,99


Trama 

Italia, campagna laziale, Diciassettesimo secolo. La giovane Adelaide (Ade), sedici anni, corre e tiene per mano suo fratello Valente, che è ancora un bambino. Deve fuggire da Torre Rossa e dalla casa in cui è cresciuta, perché l’accusa che le pende sulla testa porta dritta al rogo: stregoneria. Nel folto del bosco si nasconde un gruppo di donne che si sussurra pratichino la magia nera. Nessuno sa chi siano né da dove vengano; reclutano e proteggono ragazze come Ade, che la comunità ha messo al bando. È qui – in un mondo di sole donne, ciascuna delle quali ha una misteriosa avventura alle spalle e porta il nome di un’antica città scomparsa – che Ade e il suo fratellino trovano rifugio: saranno iniziati alle arti del gruppo e ai loro segreti rituali, nell’attesa, trepida e inquieta, che si compia la grande Profezia. A questa comunità femminile in odore di stregoneria danno una caccia spietata i Benandanti, una congrega di uomini forti con un solo nemico, le streghe, e un potente sostenitore, la Chiesa cattolica; credono che quelle donne nei boschi siano una terribile minaccia, e sono decisi a sterminarle.
Tutti, meno uno: Pietro, il figlio del capo dei Benandanti, che non crede alle superstizioni e, soprattutto, si è innamorato di Ade dal primo momento in cui l’ha vista. Quando scoppierà la battaglia finale tra questi nemici giurati, si scoprirà quanto labile sia il confine tra realtà e magia, tra falsità e conoscenza, e perfino tra maschile e femminile. E quanto, nella vita, l’incantesimo più difficile di tutti resti ancora quello di crescere.



opinione di foschia75

Quando non vuoi uscire da un libro, 
vuol dire che ci sei entrato con tutto te stesso:
Luna Nera è il bosco dove vorrei tornare al più presto. 

Quando ti innamori perdutamente di una storia non è facile parlarne perché ti senti personalmente e irrimediabilmente coinvolta. Tiziana Triana scrive un libro potente, dirompente, resiliente che senza appigli ti divora dall'interno portandoti volente o nolente a riflettere sulla condizione femminile di quattro secoli fa come oggi, perché certi risvolti non sono mai cambiati.
Parto dall'atmosfera e dall'ambientazione che ai miei occhi prendono parecchi punti perché l'autrice sceglie l'Italia e il nostro "costume" in una campagna Laziale caratterizzata dal precario equilibrio tra crescente potere della Chiesa e diffusa ignoranza e superstizione del volgo. Lo fa con descrizioni così accurate e sentite da catapultare il lettore direttamente "sul set". Sono stata letteralmente risucchiata fin dalle prime pagine in un paesino attraversato da povertà, ignoranza e malattie. In questo ben delineato contesto trova fertile terreno la superstizione e la paura di ciò che non si conosce e che diventa, dopo essere passato di "sussurro in sussurro", un'aperta e irremovibile condanna alla stregoneria. Ma c'è di più, perché in mezzo all'ignoranza e alla povertà, si nasconde ben di peggio: il senso di inadeguatezza e inferiorità, e perché no, il desiderio e l'attrazione ossessiva per qualcuno che non si può possedere. Durante la lettura mi sono ritrovata più volte a riflettere sul fatto che dopo più di quattro secoli non si va più al rogo, ma una donna può essere condannata in modi ben peggiori a subire la possessività fisica e la sopraffazione mentale da parte degli uomini. Oggi non accendono più pire nella pubblica piazza, ma con un semplice click mettono alla gogna una donna che ha commesso il solo reato di emancipazione e riscatto della propria dignità.
Luna nera è un romanzo potente che parla di donne alla donne, un cantico di creature troppo avanti per il tempo buio nel quale vivono, troppo libere per rimanere in vita, braccate da uomini convinti di portare avanti una crociata in nome di Dio e della sua misericordia, che in realtà nascondono per primi a se stessi quella incontrollabile e ingiustificabile rabbia verso l'emancipazione fisica e mentale di donne che hanno scelto l'indipendenza e sono assetate di conoscenza.
Fa paura tutto ciò che non si conosce, e oggi come secoli fa, la mente delle donne continua a evolversi a espandere i propri "confini" generando negli uomini l'ancestrale paura di non essere più il punto di riferimento.
Sante e Tebe prima, Ade e Pietro poi, vi racconteranno perché molto più spesso di quanto pensiamo l'amore combatte contro l'orgoglio, contro quell'ancestrale senso di possesso sul corpo e la mente dell'altro. Ma non solo, ognuno dei tanti personaggi porta un prezioso filo andando a creare un arazzo grandioso, caratterizzato da chiaro scuri che si intrecciano in modo magistrale, restituendoci un'umanità fragile e "bestiale".
Questo romanzo non può essere limitato dall'inserimento nel genere Fantasy o Narrativa, questa è una storia che tracima dalle pagine per scorrere sottopelle e lì rimanere per giorni a sedimentare e spingere le donne a non fermarsi, a continuare più che mai a inseguire i propri sogni e soprattutto alimentare la propria sete di conoscere e scoprire il loro posto nel mondo.
Bello, bello, bello! Nero, affascinante, seducente. Una volta chiuso vorrete ricominciare a leggerlo.



L'autrice

Tiziana Triana nata a Tivoli, vive e lavora a Roma. È direttrice editoriale di Fandango Libri.
Le Città Perdute è il primo volume della trilogia Luna Nera da cui Netflix ha tratto l’omonima serie televisiva.


Un grandissimo GRAZIE  a Sonzogno 
per avermi permesso di leggere questo pazzesco romanzo. 
Non vedo l'ora di leggere il seguito!

1 commento:

Buona lettura ha detto...

Devo proprio leggerlo allora!