giovedì 19 settembre 2019

UNA STORIA DAVVERO TROPPO COMPLICATA Giulia Andreasi Recensione


Una nuova promettente proposta self che fa leva con garbo ed eleganza espressiva su umorismo e buoni sentimenti 


Self publishing


UNA STORIA DAVVERO 
TROPPO COMPLICATA
Giulia Andreasi 

Editore: Giulia Andreasi
Genere: Rosa chick lit
Pagine: 173
Prezzo: Prossimamente
Ebook: 2,99
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Trama

Chiara è diventata medico a prezzo di grandi sacrifici suoi e della sua famiglia e ora che ha vinto una prestigiosa borsa di studio al Central Hospital for Children di Boston, non può permettere che nulla la distragga dal raggiungere la meta che si è prefissa: diventare neonatologo. Ma se il giovane primario sembra intenzionato a controllarti a vista e a renderti la vita difficile sia a livello professionale sia sentimentale, raggiungere questo traguardo sembra diventare impossibile. Se poi ci si mette anche il tuo migliore amico…
Già pubblicato nel 2012, ora rivisto, corretto e un po' stravolto. (giulia.andreasi3@gmail.com)



opinione di Charlotte

Brio ed empatia contraddistinguono una lettura romantica, spumeggiante, all’ ultimo fraintendimento e all’ultimo inutile tentativo di resistere al sentimento e all’attrazione.
L’autrice è senz’altro una fan di Grey’s Anatomy,  e imbastisce una sceneggiatura in cui la  fatica e la missione di lavorare in ospedale  imparando a gestire le emozioni, sono  portate all’attenzione del lettore  mediante la focalizzazione su un reparto in cui  affrontare  con  autocontrollo e distacco i problemi dei pazienti neonati è un’impresa titanica. Se poi alle difficoltà del mestiere si  somma il problema di far fronte ad  un’attrazione impropria, e ben presto si intuisce che il primario aguzzino ma professionale e l’allieva tenace ma vessata forse si erano già incontrati in precedenza, gli ingredienti della storia si rivelano funzionali ad un susseguirsi di sessioni di studio e notti di turni estenuanti,  ma anche di  scaramucce, qui pro quo e tentativi di seduzione più o meno a segno.  
Sullo sfondo,  una Boston gelata pressoché impraticabile eppur accogliente a suo modo e una Milano magica nei suoi angoli  più suggestivi e palesemente amati dall’autrice, fanno da complici inconsapevoli ad un legame che irrompe, stravolge gli schemi, si frantuma e viene ricomposto trionfalmente,  malgrado le pretestuose resistenze dei due protagonisti.
Nell’affrontare il percorso di lettura, ho apprezzato il romanzo perché nel rosa non sono una fanatica dell’angst , e la  relazione tra Chiara e Sean è un confortevole crescendo,  tra le luci e ombre  di lui e quelle di lei in contraltare: punteggiato di screzi, arricchito dalla complicità di comprimari combinaguai portati all’attenzione del lettore con ironia, affetto e benevola derisione, seguito da  repentini affondi di tenerezza e poesia.  
Il potenziale messo in atto da Giulia Andreasi è davvero notevole:  avrei letto ancora molto di Chiara, di Sean e dei loro amici e parenti decisamente anticonvenzionali per abitudini e attitudini, avrei voluto addentrarmi ancora di più nella vita del reparto, nelle simpatie, antipatie e gerarchie non sempre facili da vivere nel quotidiano. Mi rendo conto altresì che non si può chiedere ad un autore  un papiro Ebers, e che il copione rosa prevede l’uso di “passaggi obbligati”:  che se da un lato impediscono sviluppi stravaganti, elargiscono a man bassa alle lettrici emozioni vivide e corroboranti. E poi …chissà che la scoperta del Central Hospital for Children di Boston sia solo all’inizio!



opinione di foschia75

Ogni tanto mi rifugio in una storia rosa carezzevole come un delicato maglioncino morbido e avvolgente. Non importa se il canovaccio è già stato utilizzato, importa come quella storia mi fa sentire, come mi rapisce temporaneamente dalla realtà quotidiana (a volte pesante), invitando la mia immaginazione in una bolla accogliente e piacevole.
Giulia Andreasi con la sua semplicità e nitidezza invita il lettore in una storia che si legge tutta d'un fiato tra le corsie di un ospedale pediatrico di Boston e le affascinanti guglie del Duomo di Milano. La giovane solare Chiara, specializzanda italiana fuori sede, incontra il lunatico americano dottor Sean, pediatra di fama mondiale. Fin da subito i loro caratteri sembrano non essere compatibili a tal punto da dare inizio a una trascinante danza dell'attrazione tra due personaggi che nascondono qualcosa del loro passato destinato a minare l'equilibrio nel loro rapporto lavorativo. Intorno a loro un cast di personaggi secondari necessari per restituire al lettore una trama ben scritta e credibile.
Nella corsia dell'ospedale l'autrice invita il lettore a conoscere una donna determinata e orgogliosa che ama la sua professione e cerca di superare i propri limiti mettendo da parte i sentimenti e l'amore. Dal canto suo il dottor Sean lavora a testa bassa cercando di erigere un muro che lo ripari da un sentimento scomodo per il quale non ha né tempo né coraggio. Quando l'attrazione tra i due renderà l'ambiente di lavoro troppo stretto, dovranno guardarsi negli occhi e aprire il loro cuore essendo sinceri l'uno verso l'altro senza più rimandare ciò che si è lasciato indietro.
Una lettura romantica e piacevole per una serata "defaticante".



L'autrice 

Giulia Andreasi vive con marito e figli  nella campagna lombarda dove si trova benissimo anche se ambienta i suoi romanzi negli Stati Uniti, paese che ama e dove ha vissuto in passato.  

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