Dai lupi ho imparato a resistere. Ma dai lupi ho imparato anche a piegare la testa quando è il momento di arrendersi. Non ho mai visto un lupo non arrendersi e non accettare il suo destino quando era il momento di farlo, con la consapevolezza che non poteva fare altrimenti, che arrendersi, in quell'istante.
Questo è il viaggio di una donna alla ricerca di se stessa e del suo posto nel mondo, è il viaggio di tanti lupi che giorno dopo giorno hanno ri-conquistato un angolo di bosco. Attraverso le emozioni intense e appassionanti di Mia Canestrini, il lettore intraprenderà un viaggio stupendo. Un solo consiglio: aprite il cuore e i sensi, partecipate a questa bellissima storia come fosse una passeggiata fisica ed emotiva alla scoperta di ciò che la natura ci regala senza aspettarsi nulla in cambio se non rispetto.
PIEMME
LA RAGAZZA DEI LUPI
Mia Canestrini
Editore: Piemme
Collana: Varia
Genere: Biografia
Pagine: 221
Prezzo: 17,50
Ebook: 9,99
Trama
«Il mio lupo mi ha tagliato la strada un pomeriggio d'estate a pochi chilometri da casa. È balzato nella provinciale all'improvviso, ma calmo, e l'ha attraversata con un passo lento e sicuro, quasi a non sfiorare l'asfalto. Si è voltato a guardarmi, ci siamo fissati un istante, il tempo di lasciarmi un messaggio, e come un angelo è sparito, infilandosi nella vegetazione fitta oltre la cunetta. Mentre tutto sembrava insuperabile, il lavoro finire, il fallimento chiudere il cuore in una morsa, le amicizie allontanarsi, mentre la vita sembrava collassare su se stessa, un lupo è apparso come un lampo di luce alle porte del mio inferno personale. La sua apparizione senza senso, in un luogo strano, a un orario altrettanto strano, mi ha donato una grande fiducia nel futuro, nonostante nulla in quel momento sembrasse avere soluzione. Ma io gli ho creduto, ho stretto i denti. A volte gli angeli custodi assumono strane sembianze». Si è messa sulle tracce dei lupi da studentessa di Scienze naturali, quando come tesi doveva cercare segni di presenza del lupo per studiarne la genetica. Non li ha più lasciati. Oggi Mia è una "lupologa", ed è una delle più preparate. Tra le sue attività, è impegnata anche a insegnare alle persone a convivere con l'animale di cui gli uomini hanno una paura ancestrale e un'attrazione infinita. L'esperienza personale di Mia si intreccia con la storia più grande del lupo in Italia, ed è il racconto di un amore sconfinato, di cuccioli salvati e rimasti nel cuore, come Achille, e di altri perduti, un amore a volte corrisposto, a volte no. Ed è anche la storia di come i lupi le hanno insegnato a seguire la strada della libertà.
opinione di foschia75
Ho visuto per quasi dieci anni con l'ansia di dover dimostrare qualcosa. Su ogni fronte. O forse mi è stato chiesto di dover sempre dimostrare qualcosa. Su ogni fronte. Ho vissuto protesa nello sforzo costante di dimostrare che valevo, che meritavo. Il risultato è che ho dimostrato solo di essere molto debole e che c'è un mondo là fuori che mi vuole un gran bene. Il ché è una fortuna, perché il mondo di solito non ama i deboli, li elimina.
Ho deciso di leggere questo libro perché sentivo il bisogno di sapere a che punto siamo arrivati nella salvaguardia di questo splendido e fiero animale. Ma quello che ho trovato è molto, molto più profondo di una semplice esperienza universatario-lavorativa. La ragazza dei lupi è un concentrato di emozioni e visioni che non può lasciare indifferenti. Complice il mio percorso di studio, sono stata rapita fin dalle prime pagine da una storia di crescita personale, di cadute e risalite, di scoperta di sé e dei segnali che la vita ci può lasciare negli occhi di un lupo, tra i rami di un faggio o nella neve appena caduta.
Questa è la storia di una "appassionata studentessa" prima, e una "donna disincantata" poi. Non è stato difficile per me immedesimarmi e capire i sentimenti così cangianti dell'autrice, quella passione che alimenta noi naturalisti sognatori che inseguiamo un ideale per poi atterrare "di muso" e renderci conto che spesso i sogni rimangono tali soprattutto se cerchiamo di "inserirli" nel mondo del lavoro.
Leggere La ragazza dei lupi è come fare una meravigliosa e immersiva escursione sui crinali dell'Appennino tosco-emiliano, nei fitti boschi dove i raggi del sole penetrano a malapena, dove l'inverno cristallizza i pensieri amplificandone il peso.
Il lupo diventa simbolo della riconnessione con la natura, della consapevolezza che siamo un po' tutti lupi alla ricerca dell'habitat ideale, di quella sensazione salvifica di appartenere a una famiglia. Mia Canestrini con pathos e determinazione ci ricorda l'importanza del rispetto per la natura e ciò che ci offre, come un panorama può rendere migliore una giornata, e come un sogno può indicarci la strada giusta e come infine la vita ti sbatta in faccia la realtà.
Il tempo trascorso sull'Appennino ha forgiato una donna, le ha insegnato a interagire con i vari "branchi" di suoi simili, come affrontare i mai distesi rapporti tra pastori e lupi, ma soprattutto le ha insegnato a calmare il suo "lupo interiore", quello più selvaggio e imprevedibile.
Una biografia profonda e a tratti commovente, un viaggio personale che tutti prima o poi siamo chiamati a fare. Bellissima lettura che parla di lupi ma non in modo "accademico". questo romanzo è un invito a riconoscere e liberare la parte più "silvestre" di noi.
Questa è la storia di una "appassionata studentessa" prima, e una "donna disincantata" poi. Non è stato difficile per me immedesimarmi e capire i sentimenti così cangianti dell'autrice, quella passione che alimenta noi naturalisti sognatori che inseguiamo un ideale per poi atterrare "di muso" e renderci conto che spesso i sogni rimangono tali soprattutto se cerchiamo di "inserirli" nel mondo del lavoro.
Leggere La ragazza dei lupi è come fare una meravigliosa e immersiva escursione sui crinali dell'Appennino tosco-emiliano, nei fitti boschi dove i raggi del sole penetrano a malapena, dove l'inverno cristallizza i pensieri amplificandone il peso.
Il lupo diventa simbolo della riconnessione con la natura, della consapevolezza che siamo un po' tutti lupi alla ricerca dell'habitat ideale, di quella sensazione salvifica di appartenere a una famiglia. Mia Canestrini con pathos e determinazione ci ricorda l'importanza del rispetto per la natura e ciò che ci offre, come un panorama può rendere migliore una giornata, e come un sogno può indicarci la strada giusta e come infine la vita ti sbatta in faccia la realtà.
Il tempo trascorso sull'Appennino ha forgiato una donna, le ha insegnato a interagire con i vari "branchi" di suoi simili, come affrontare i mai distesi rapporti tra pastori e lupi, ma soprattutto le ha insegnato a calmare il suo "lupo interiore", quello più selvaggio e imprevedibile.
Una biografia profonda e a tratti commovente, un viaggio personale che tutti prima o poi siamo chiamati a fare. Bellissima lettura che parla di lupi ma non in modo "accademico". questo romanzo è un invito a riconoscere e liberare la parte più "silvestre" di noi.
L'autore
Mia Canestrini, classe 1982, è laureata in scienze naturali, specializzata in conservazione del territorio. Da oltre dieci anni si è dedicata allo studio dei lupi. Lavora per Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano, per il quale segue il progetto Mirco, per la protezione e la conservazione del lupo e per migliorare la convivenza lupi-uomini.
1 commento:
Mia da quel poco che ho visto su internet ti apprezzo tantissimo per quello che fai.
Io da tifoso della Ss Lazio nn dovrei amare il lupo. Ma a parte gli scherzi lo adoro e lo studio sim da bambino.
Mi piacerebbe aiutarti nel tuo lavoro . Io faccio tutt'altro (forze dell ordine) cmq il lupo e una passione.
Ho avuto un un incontro ravvicinato qualche anno fa agli altipiani di arcinazzo e dovrei avere anche una foto.
A 5 mg da me gli ho offerto un mio panino. Lo ha preso ni ha guardato e trotterellando si allontanato nella boscaglia.
Appena possibile prenderò il libro.
Da qui un ulteriore testimonianza che il lupo nn e pericoloso per l' uomo
Mi piacerebbe conoscerti e fare qualkosa per il nostro lupo
Un saluto e un abbraccio
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