domenica 23 settembre 2018

FIORI SOPRA L' INFERNO Ilaria Tuti Recensione

La prova di esordio di Ilaria Tuti è appassionante, intrisa di freddezza, di commozione e di pietà: un thriller psicologico spiazzante, forte di descrizioni paesaggistiche ed introspettive partecipate e del tratteggio espressivo e calzante dei personaggi  principali, siano essi assassini o investigatori.

Longanesi 
FIORI SOPRA L' INFERNO 
ILARIA TUTI



Genere: thriller
Prezzo: € 16.90
ebook: € 2.99
disponibile su Audible, letto da Federico Zanandrea, Salani  
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 La Trama 
«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell'orrido che conduce al torrente, tra le pozze d'acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l'esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l'inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling, e ogni giorno cammino sopra l'inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall'età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l'indagine. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura».

Opinione di Charlotte 
Una gelida landa alpina di confine tra Austria e Italia di indubbio fascino, una piccola comunità chiusa e coesa tanto nel seppellire scandali quanto  nell' alimentare dicerie,  due filoni narrativi che si intrecciano a restituire poco a poco una vicenda complessa e annichilente.
Al centro di un  disegno in cui ragione e istinto  concorrono a risolvere un mistero di morte narrato dalla parte delle vittime, dei carnefici e dei giustizieri, spicca  la figura singolare ed autentica del commissario Teresa Battaglia :  una donna  solitaria e dal passato drammatico , ormai sfiorita e disincantata  , tenerissima sotto la scorza dura visibile agli altri. Consapevole delle proprie rinunce ormai definitive, di un passato irrecuperabile intriso di fallimenti  e  oppressa da un decadimento fisico e psichico che sta avanzando inesorabile,  il lettore solo ne conosce le fragilità e assiste ai suoi sfoghi in solitudine : poiché davanti alla sua squadra  e ai criminali, per scacciare il buio e non farsi compatire,  la donna  si mostra inflessibile,  pronta a tutto, decisionista.  Il suo capro espiatorio è il giovane Massimo Marini, con il quale instaura un rapporto conflittuale nel quale affetto e rispetto reciproco sfociano talora in dinamiche conflittuali genitore-figlio. 
La sinergia che Teresa è in grado di sviluppare,  e che Ilaria Tuti è molto efficace nel comunicare,   tra il lato empatico e l'approcio analitico,  fa sì che il commissario non appaia al lettore come un' asettica profiler ma riveli  un' anima sensibile , spesso accorata, che integra alla perfezione le informazioni scientifiche con la compassione e l' identificazione nelle emozioni del killer: fino a portarlo allo scoperto sviscerando un mistero che ha radici in vicende tragiche purtroppo storicamente attendibili.

L' Autrice


Ilaria Tuti vive a Gemona del Friuli, in provincia di Udine. Ha studiato Economia. Appassionata di pittura, nel tempo libero ha fatto l’illustratrice per una piccola casa editrice. Nel 2014 ha vinto il Premio Gran Giallo Città di Cattolica. Il thriller Fiori sopra l'inferno, edito da Longanesi nel 2018, è il suo libro d'esordio.
La sua pagina autore sui FB: https://www.facebook.com/ilariatutiufficiale/
 #fornitodame
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2 commenti:

Baba Desperate Bookswife ha detto...

E niente, devo leggerlo. E' lì, mi guarda, mi aspetta. Come resistere?

Charlotte Sognandotralerighe ha detto...

@Baba secondo me è un romanzo molto originale, in primis negli spunti della trama: soprattutto, mi hanno colpita l' empatia e la caratterizzazione anticonvenzionale di una protagonista che racchiude in sé forza e fragilità immense. Trovo sia un libro che possa dare tanto al lettore, dal lato umano - il che in un thriller non è scontato - oltre che nella costruzione avvincente.