Immagina di uscire dalla doccia e di trovare nel salotto di casa un estraneo. Non è un ladro,non è un malvivente, in realtà sostiene di conoscerti, anzi dice di essere il tuo fidanzato. Ma tu non lo hai mai visto, nel tuo letto c’è solo una trapunta, non ci sono scarpe in giro, spazzolini da denti, occhiali e pantofole, nessuna traccia del suo passaggio, della sua esistenza…
Che cosa faresti?
GIUNTI
L’ESTRANEO
Arno Strobel e Ursula Poznanski
Traduzione a cura di Lucia Ferrantini
Casa editrice: Giunti
Collana: M
Genere: Thriller psicologico
Pagine: 416
Prezzo: 14.00€
Ebook: 8.99€
Trama
Immagina di essere sola in casa, avvolta in un accappatoio, mentre ti asciughi i capelli dopo un bagno caldo. Improvvisamente senti un rumore al piano di sotto, uno strano tintinnio, poi un cassetto che si apre e si richiude. Scendi le scale, ti avvicini alla porta della cucina e d'un tratto ti trovi davanti un estraneo: occhi azzurri, capelli scuri, spalle larghe. Sei paralizzata dalla paura, inizi a gridare. Ma lui non scappa. E, cosa ancora più inquietante, ti chiama per nome, sostiene di essere il tuo fidanzato e non capisce come tu possa non riconoscerlo. Tu però non l'hai mai visto prima, afferri un fermacarte e glielo scagli contro. Chi è quell'uomo? Perché dice di conoscerti? Stai forse diventando pazza?
Immagina di tornare a casa una sera: entri in cucina, ti versi un succo d’arancia e... vedi la tua ragazza che comincia a gridare: è convinta che tu sia un ladro o un assassino. Ti scaglia addosso un fermacarte e corre a chiudersi in camera. Non riesci a capire, ti guardi intorno e all'improvviso realizzi un fatto agghiacciante: le tue cose non ci sono più. Le tue giacche, che di mattina erano appese nel guardaroba, sono sparite. Non c'è più niente di tuo in quella casa. Stai forse diventando pazzo?
Siete entrambi intrappolati in un incubo. E l'unico modo per uscirne è fidarsi l'uno dell'altra...
Una morsa di paranoia e follia che stringe il lettore fin dalla primissima pagina.
Opinione di Sybil
L’estraneo ha una trama interessante, coinvolgente, che stuzzica la curiosità del lettore al punto da tormentarlo. Quanti di noi non hanno il terrore di svegliarsi una mattina e di non riconoscere più la vita vissuta fino a quel giorno? Letto in chiave romanzata e sotto una bella sfumatura thriller, questo panorama diventa subito intrigante, magnetico, una fonte inesauribile di interesse. Tutto ha inizio quando Joanna, la protagonista, sente un rumore sinistro. Proviene dal primo piano della sua abitazione, cosa inquietante dato che vive sola. Immediatamente la paura di trovare qualche ladro si impossessa di lei, spingendola a scendere i gradini per andare al piano di sotto e poter così controllare la natura del rumore. Il suo corpo si pietrifica nell’esatto istante in cui si accorge della presenza di un intruso. Di bell’aspetto, il ragazzo sembra avere più o meno la sua età ma non ha le caratteristiche furtive di un ladro. Non sembra agitato, nervoso, anzi è stranamente stanco. Nonostante questi particolari Joanna non riesce a smettere di essere spaventata, lo colpisce con un oggetto pesante e corre a nascondersi in camera. Il ragazzo in questione sostiene di essere il suo fidanzato, ma lei non lo conosce, non lo ha mai visto, in casa non ci sono tracce di lui, persino nella camera, la sua camera, dove si è appena chiusa, non c’è una seconda trapunta, né abiti da uomo nell’armadio. Ma come è possibile? Capisce subito che qualcosa di strano sta avendo luogo nella sua testa o in quella del ragazzo che dice di chiamarsi Erik. O lei è pazza o lo è lui. Fine. Ma perché inscenare una storia del genere per fare una rapina? Non ha senso, soprattutto perché Erik sembra essere interessato a tutto tranne che ai suoi soldi. Tra una serie di intrecci caotici e senza senso, Erik e Joanna si troveranno a malincuore a fidarsi l’uno dell’altra, scavando a fondo in una verità talmente sconvolgente da sembrare quasi impossibile.
Sin dalle prime pagine il libro scorre a ritmo incalzante, sovrapponendo scene di pura narrazione ad attimi di azione, simili agli scatti cinematografici di un film. Sinceramente me lo sono immaginato già come tale, un film ricco di movimento e colpi di scena, con tanto di inseguimenti per le strade trafficate della città e intrecci degni di un vero action movie. C’è da dire che il genere iniziale si discosta un tantino da quello a cui si giunge nel finale, ma questo non toglie minimamente lucentezza allo stile frizzante e preciso dei due autori, che con abilità hanno saputo tenere alta la curiosità del lettore.
Mi lascio cadere sul pavimento: la porta alle spalle e il letto davanti. Un cuscino, un piumone singolo. Nient'altro. Il letto di una donna che vive da sola. Ma se è davvero malato, il suo cervello potrebbe trovare una giustificazione anche a questo, per esempio che ultimamente sta dormendo sul divano.
Fuori tutto tace. Per una attimo chiudo gli occhi. Al sicuro. Si spera.
Certo che ci conosciamo, ha detto, con un'ovvietà quasi sconcertante. Scandaglio ogni angolo della mia memoria, senza alcun successo. Forse è venuto in studio? Che sia un cliente?
No, impossibile. Non dimentico mai una faccia che ho fotografato.
Un rumore. Trasalisco. Un tonfo sordo, come un battente che si chiude. Poggio l'orecchio contro la porta della camera. Adesso è tutto calmo. Forse il fermacarte lo ha ferito al punto da costringerlo a scappare.
Continuo a origliare, gli occhi chiusi e il respiro mozzato. La mia speranza dura una manciata di secondi, poi sento dei passi sulle scale, lenti e pesanti.
Sta salendo. Mi ha seguito.
No, impossibile. Non dimentico mai una faccia che ho fotografato.
Un rumore. Trasalisco. Un tonfo sordo, come un battente che si chiude. Poggio l'orecchio contro la porta della camera. Adesso è tutto calmo. Forse il fermacarte lo ha ferito al punto da costringerlo a scappare.
Continuo a origliare, gli occhi chiusi e il respiro mozzato. La mia speranza dura una manciata di secondi, poi sento dei passi sulle scale, lenti e pesanti.
Sta salendo. Mi ha seguito.
Gli autori
ARNO STROBEL è nato a Saarlouis nel 1962 e ha lavorato a lungo per una grossa banca prima di dedicarsi interamente alla scrittura. È diventato un autore bestseller con una fortunata serie di thriller psicologici.
URSULA POZNANSKI è nata a Vienna nel 1968 e prima di diventare una scrittrice bestseller ha lavorato come giornalista per riviste scientifiche. È autrice di numerosi romanzi per ragazzi e thriller di grande successo.
2 commenti:
Pure a me è piaciuto tantissimo *-* è vero che la seconda parte del libro è inattesa e si discosta dalla trama, però proprio per questo forse l'ho apprezzato maggiormente.
Ah, comunque ho scritto gli autori e mi hanno confermato che stanno scrivendo il seguito :o
Grazie dell'informazione Christy! Confidavo anche io nel seguito...
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