lunedì 6 febbraio 2017

LA CASA DELLE FOGLIE ROSSE Paullina Simons Recensione

Una giovane ragazza viene trovata morta sotto un cumulo di neve, il suo corpo congelato, gli occhi chiusi, le mani gentilmente adagiate lungo il busto. Il suo nome è Kristina, ha ventun’anni ed è una studentessa di un prestigioso college del Vermont o meglio, lo era. Sì, perché in una gelida notte di dicembre il suo cuore ha smesso di battere, lasciandola lì, sola, smarrita, terrorizzata. Cosa c’è di più strano nella morte di una giovane donna? La morte stessa o il fatto che nessuno, per nove lunghi giorni, si sia domandato: “ma dove è finita?”.
Kristina era amata e stimata, aveva un gruppo di amici, un fidanzato, un cane, la squadra di basket, eppure nessuno di loro ha notato la sua assenza. Sappiamo bene però che spesso l’apparenza inganna e che i segreti possono spingere le persone a compiere gesti tremendi…


HARPER COLLINS ITALIA
LA CASA DELLE FOGLIE ROSSE
Paullina Simons

Traduzione a cura di Roberta Zuppet
Casa editrice: Harper Collins Italia
Genere: Narrativa
Pagine: 380 
Prezzo: 14.90€
Ebook: 6.99€

Trama

Conni, Albert e Jim sono inseparabili fin dal primo anno di università: vivono, studiano e giocano a basket insieme, legati da un'amicizia totalizzante che ruota intorno all'anima del loro gruppo, la bellissima Kristina Kim, ma che negli ultimi tempi inizia a dare segni di cedimento. Quando il corpo di Kristina viene trovato nudo e semisepolto dalla neve nei boschi che circondano il college, tocca a Spencer O'Malley far luce sulle circostanze poco chiare di una morte che lo turba profondamente, forse per via dell'istintiva affinità che ha provato nei confronti della vittima nel momento stesso in cui l'ha conosciuta, pochi giorni prima. Com'è possibile che nessuno di quegli amici così stretti abbia denunciato la sua scomparsa? O'Malley è sicuro che la chiave di tutto sia lì, nei rapporti intricati e per certi versi inquietanti tra i quattro ragazzi, e le sue domande insistenti portano alla luce una rete di segreti, gelosie, reticenze e mezze verità che vanno ricomposti pezzo per pezzo, come un puzzle misterioso e complesso in cui ogni rivelazione è più scioccante della precedente. 

Un romanzo claustrofobico e inquietante, in cui le menzogne vengono smascherate a poco a poco rivelando la fragilità della natura umana.


Opinione di Sybil


Paullina Simons questa volta cambia genere e soprattutto la prospettiva con la quale affronta e gestisce le relazioni e i sentimenti dei suoi personaggi. Nei suoi scritti troviamo dramma, passione, amori impossibili e travagliati, il tutto sempre contornato da scenari indimenticabili e struggenti, ma in questo suo ultimo romanzo il cuore viene coinvolto senza però concedergli la possibilità di salire sul podio, anzi viene fatto sedere tra gli spettatoti increduli e silenziosi. La casa delle foglie rosse racconta la storia delle breve vita di Kristina Kim, vista principalmente dagli occhi del detective che si trova ad indagare sulla sua morte. Infatti, in una gelida mattinata invernale, il corpo della ragazza viene ritrovato sotto un cumulo di neve. È nuda e apparentemente sembra non avere addosso segni di violenza, ma il detective Spencer O’Malley, incaricato di svolgere le indagini, non crede alla possibilità che sia stato un semplice incidente. È convinto che Kristina sia stata assassinata. Per quanto possa sembrare improbabile in una cittadina tranquilla come quella, l’ipotesi dell’omicidio prende piede e il detective e suoi colleghi iniziano ad indagare, arrivando subito alla ristretta cerchia di amici della ragazza.  Kristina era bella, intelligente, una sportiva eccellente, una giovane donna appassionata e razionale, amante della filosofia e della vita. Non aveva tendenze suicide, ne motivi per farsi odiare, almeno in apparenza. Sì,perché Kristina in realtà era piena di segreti. Nessuno conosceva i suoi genitori, il suo passato, la natura di quel cognome dal timbro orientale. Lo stesso detective inizia subito a scavare tra le macerie di una vita velocemente consumata, portando alla luce verità sconcertanti. La sua attenzione viene subito attirata dai tre amici di Kristina: Jim, Albert e Conni. Ognuno di loro ha qualcosa da nascondere, lo sente, lo legge nei loro occhi, ma non riesce a capire cosa e soprattutto non comprende la natura del loro legame quasi morboso, malato. Si odiano, si amano, si coprono a vicenda, dimenticandosi che il corpo nudo rinvenuto sotto la neve era quello di una ragazza alla quale volevano bene. Com’è possibile? Il detective si sente troppo coinvolto, totalmente assorbito da un enigma chiamato Kristina, proprietaria di un paio d’occhi che pochi giorni prima avevano rapito la sua anima.
In un turbine di mistero e dolore il giovane detective cercherà di dare un volto all’assassino, scavando nel marcio delle esistenze degli amici di Kristina e portando alla luce riflessi di verità talmente opprimenti da togliere il respiro. I suoi ragionamenti ci porteranno a dubitare di tutti e di nessuno, ma non del buon intuito di O’Malley che, seppur coinvolto fino al collo, proverà con tutte le sue forze ad inseguire la luce, vincendo anche le forze oscure che albergano nella sua anima.

Come sempre nei romanzi di Paullina Simons, i personaggi sembrano prendere vita tra le pagine, animati da una linfa vitale proveniente dalla penna dell’autrice…I lunghi capelli di Kristina, la sua vulnerabilità nascosta sotto una coltre di cemento armato, Albert con la sua coda di cavallo e lo sguardo imperturbabile, Jim lento e traballante, Conni perfettamente imperfetta dietro la maschera dell’insicurezza e Spencer, il detective in cerca di giustizia per una vita spezzata e per la sua. Tutti, indistintamente contribuiscono a creare un’atmosfera cupa e trascinante, un mix claustrofobico di tormento e fame di conoscenza, che spinge il lettore a divorare convulsamente le pagine.
Anche questa volta Paullina Simons ha fatto centro, cambiando genere ma non stile, parlandoci sempre al cuore con gli stessi strumenti e con il medesimo soggetto: un amore mal vissuto.  Durante la narrazione cerca di lasciare spazio al lettore, così da farlo riflettere sulle molteplici evoluzioni della storia. Si ha la costante consapevolezza dell’inganno, senza riuscire però ad identificarlo. Tutti ci sembrano colpevoli ma non abbastanza e così ci ritroviamo ad abbassare il dito puntandolo altrove. In questo l’autrice è stata eccezionale, non ha dato nulla per scontato, rendendo la lettura un’affannosa corsa verso il finale. 

Sono tanti i luoghi in cui l’amore ci porta, in un vicolo cieco, sulla riva di un lago bellissimo, in una prigione incantata o in una con le sbarre e le colonne di cemento. E l’odio? Il rancore, l'indifferenza o più semplicemente l’egoismo? 
Per capire cosa è successo a Kristina bisogna prima scoprire chi era…




L'autrice 

PAULLINA SIMONS è nata a Leningrado nel 1963 ed è emigrata negli Stati Uniti da bambina; ha vissuto in Italia, Inghilterra, Kansas e Texas, prima di stabilirsi a New York con il marito e i figli. Autrice di fama internazionale, ha conquistato il cuore dei lettori di tutto il mondo con romanzi indimenticabili quali Il cavaliere d'inverno, Tatiana & Alexander e Il giardino d’estate.


Sognando tra le Righe ha recensito anche:

Il cavaliere d’inverno (recensione QUI)
Tatiana e Alexander (recensione QUI)
Il giardino d’estate (recensione QUI)
Una valigia piena di sogni (recensione QUI)






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