La nostra vita si compone di assenze, di mancanze e di addii, abbiamo imparato a farlo benissimo e non sappiamo fare molto altro. L'universo non si compiace né si dispiace se siamo viandanti, di noi rimarrà la stessa polvere di chi ha scelto di avere radici, solo, la nostra, sarà straniera in qualsiasi terra venga sparsa.
Questo è un romanzo camaleonte, capace di restituire al lettore, quello che inconsciamente sta cercando tra le righe in quel momento. I libri ci chiamano, e questo mi ha trovato nel momento giusto, in un momento sereno della mia vita. Con la calma nel cuore mi sono tuffata a occhi chiusi tra le profonde spume di Anna Giraldo, tra le onde ora quiete, ora impetuose della vita dell'essere umano. L'esistenza è una continua ricerca, l'affanno di capire e a volte perdersi durante il cammino, assaporando il gusto amaro dell'incertezza e della sensazione di non poter afferrare quel sottile velo che separa.
SELFPUBLISHING
Sono il lido in cui ti corichi perché il sole ti baci,
sono l'onda che domini,
sono la notte in cui non dormi perché attendi che il vento si alzi.
E tu sei la notte in cui muoio, perché nulla si avvicina
al desiderio di essere con te,
nulla ti eguaglia, nemmeno la vita.
Sempre.
MEET YOU
ON THE OTHER SIDE
Un luogo del cuore
Anna Giraldo
Cover: Azzurra Ponti
Editore: Anna Giraldo
Genere; Narrativa
Pagine: 208
Prezzo: 2,99
GRATIS KINDLE UNLIMITED
Trama
Eli ha perso suo padre Max in mare eppure non sa stare senza le onde.
Jay è un figlio sbagliato e pensa che l’oceano sia soltanto un ammasso di acqua fredda dal sapore sgradevole.
Deep è venuto per loro.
Meet you on the other side è l’ultimo verso di Just Breathe, una canzone dei Pearl Jam, e questo romanzo è stato scritto con la loro colonna sonora.
Il surf, i viaggi, il mare, sono il filo rosso che unisce un intreccio di passioni profonde, incontri mancati e incroci casuali, una storia di attraversamento della vita e del confine dell’essere che assume contorni fantastici e si vela di magia.
opinione di foschia75
La mia umile opinione non rende giustizia a questa originale e intensa storia...
c'è molto, molto di più, ma per non incorrere in odiosi spoiler, sono dovuta restare "in superficie"
La mia umile opinione non rende giustizia a questa originale e intensa storia...
c'è molto, molto di più, ma per non incorrere in odiosi spoiler, sono dovuta restare "in superficie"
Mi sono immersa in apnea in questo romanzo di Anna Giraldo. Non avevo mai letto niente di questa autrice, ma sapevo che scriveva bene, e dopo questa profonda lettura, ne ho avuto l'assoluta certezza. La prima cosa che mi ha colpito senza riserve è lo stile, difficile da descrivere con pochi e scontati aggettivi. La narrazione è fluida, nonostante il contenuto sia molto introspettivo. I dialoghi sono resi in modo del tutto originale, per cui il lettore non si renderà conto di quali siano i discorsi diretti e indiretti, scelta rischiosa ma secondo me assolutamente funzionale al tipo di storia. Questo romanzo è un vero e proprio viaggio, dentro e fuori l'essere umano. Tanti sono i quesiti ai quali i personaggi tentano di dare una risposta, nell'affannoso viaggio verso la consapevolezza.
La vita, l'esistenza, la ricerca continua, i legami familiari e quelli sentimentali. L'altra parte, il mondo, il mare. Questi sono gli ingredienti fondamentali del grande lavoro di questa autrice, che colpisce per l'idea e il complicato tessuto emotivo.
Bello, bello, bello. Intenso, struggente, come può essere un paesaggio visto dalla riva della spiaggia in inverno, quando le scale di blu e grigi assorbono i nostri pensieri più cupi.
Le emozioni di Electra, la protagonista, sono "scure" come il fondo del mare, come le spume che si perdono nel grigio del cielo. Ecco, il confine che Eli cerca di toccare, è talmente impalpabile che lo immagino come il mare e il cielo in un giorno plumbeo, quando non si riesce a scorgerne la riga che li separa.
Electra, il suo profondo rapporto col padre, un'idea anticonformista di famiglia. Davanti al dolore, anche le persone dallo spirito più libero, sono chiamate a intraprendere il viaggio dentro se stessi, alla ricerca dei ricordi, del perdono e dell'estremo gesto di libertà: lasciare andare il ricordo di chi abbiamo amato di più.
I personaggi di questo romanzo hanno tutti la loro onda da raccontare, il loro rapporto con il mare e con la vita, ma soprattutto con se stessi e il resto del mondo (particolare non scontato).
Altro tassello fondamentale è il rapporto con l'idea della morte, la "fastidiosa" domanda che prima o poi tutti ci poniamo: cosa c'è Oltre? L'autrice crea un legame tra una parte e l'altra, e lo fa in modo davvero affascinante e per certi versi inquietante, ma credo che fosse necessario, per rendere questo romanzo al meglio, e tenere alta l'attenzione e l'interesse del lettore (adoro quando uno scrittore colpisce l'immaginario e trasmette le più intense sensazioni).
Quello che mi ha colpito in particolare, oltre lo stile, è stata la maestria dell'autrice nell'intrecciare il vero e presunto, il reale e l'immaginario, tessendo una tela davvero unica e originale.
Questo è un romanzo d'amore, nelle sue tante, intense e vivide sfaccettature che, osservate da variabili punti di vista, restituisce un'interpretazione diversa, da lettore a lettore.
Ci incontreremo dall'altra parte. Una frase davvero "impegnativa", potente, che permea tutta la storia, il perno attorno al quale si avvolgono le storie di tutti i personaggi, e dei protagonisti.
Ho vissuto questo romanzo con gli occhi dei protagonisti, sono riuscita e "sollevarmi" dal mio vissuto e per questo sono riuscita a entrare più profondamente e obiettivamente nella trama. Nonostante la malinconia della storia, che poi è tipica della vita stessa, ho assaporato la potenza dei sentimenti, la vividezza delle emozioni, da quelle più effimere a quelle più dirompenti.
Davvero un gran bel lavoro, che ancora una volta, porta alla ribalta la necesità di sostenere il gran buon selfpublishing, perchè spesso tra le fila dei coraggiosi si leggono romanzi che non hanno nulla da invidiare a quelli che hanno raggiunto una casa editrice.
I miei complimenti più sinceri ad Anna Giraldo per avermi "immerso" in modo orignale, tra le sue parole ed emozioni.
Consigliato a chi abbia voglia di leggere qualcosa di veramente ben scritto (avessi trovato un refuso!) e profondo.
La vita, l'esistenza, la ricerca continua, i legami familiari e quelli sentimentali. L'altra parte, il mondo, il mare. Questi sono gli ingredienti fondamentali del grande lavoro di questa autrice, che colpisce per l'idea e il complicato tessuto emotivo.
Bello, bello, bello. Intenso, struggente, come può essere un paesaggio visto dalla riva della spiaggia in inverno, quando le scale di blu e grigi assorbono i nostri pensieri più cupi.
Le emozioni di Electra, la protagonista, sono "scure" come il fondo del mare, come le spume che si perdono nel grigio del cielo. Ecco, il confine che Eli cerca di toccare, è talmente impalpabile che lo immagino come il mare e il cielo in un giorno plumbeo, quando non si riesce a scorgerne la riga che li separa.
Electra, il suo profondo rapporto col padre, un'idea anticonformista di famiglia. Davanti al dolore, anche le persone dallo spirito più libero, sono chiamate a intraprendere il viaggio dentro se stessi, alla ricerca dei ricordi, del perdono e dell'estremo gesto di libertà: lasciare andare il ricordo di chi abbiamo amato di più.
I personaggi di questo romanzo hanno tutti la loro onda da raccontare, il loro rapporto con il mare e con la vita, ma soprattutto con se stessi e il resto del mondo (particolare non scontato).
Altro tassello fondamentale è il rapporto con l'idea della morte, la "fastidiosa" domanda che prima o poi tutti ci poniamo: cosa c'è Oltre? L'autrice crea un legame tra una parte e l'altra, e lo fa in modo davvero affascinante e per certi versi inquietante, ma credo che fosse necessario, per rendere questo romanzo al meglio, e tenere alta l'attenzione e l'interesse del lettore (adoro quando uno scrittore colpisce l'immaginario e trasmette le più intense sensazioni).
Quello che mi ha colpito in particolare, oltre lo stile, è stata la maestria dell'autrice nell'intrecciare il vero e presunto, il reale e l'immaginario, tessendo una tela davvero unica e originale.
Questo è un romanzo d'amore, nelle sue tante, intense e vivide sfaccettature che, osservate da variabili punti di vista, restituisce un'interpretazione diversa, da lettore a lettore.
Ci incontreremo dall'altra parte. Una frase davvero "impegnativa", potente, che permea tutta la storia, il perno attorno al quale si avvolgono le storie di tutti i personaggi, e dei protagonisti.
Ho vissuto questo romanzo con gli occhi dei protagonisti, sono riuscita e "sollevarmi" dal mio vissuto e per questo sono riuscita a entrare più profondamente e obiettivamente nella trama. Nonostante la malinconia della storia, che poi è tipica della vita stessa, ho assaporato la potenza dei sentimenti, la vividezza delle emozioni, da quelle più effimere a quelle più dirompenti.
Davvero un gran bel lavoro, che ancora una volta, porta alla ribalta la necesità di sostenere il gran buon selfpublishing, perchè spesso tra le fila dei coraggiosi si leggono romanzi che non hanno nulla da invidiare a quelli che hanno raggiunto una casa editrice.
I miei complimenti più sinceri ad Anna Giraldo per avermi "immerso" in modo orignale, tra le sue parole ed emozioni.
Consigliato a chi abbia voglia di leggere qualcosa di veramente ben scritto (avessi trovato un refuso!) e profondo.
L'autrice
Il sito del romanzo
Anna Giraldo è una lettrice “seriale”, ama viaggiare e adora i felini.
Non è mai riuscita a tenere i piedi ancorati alla solida terra per più di cinque minuti consecutivi. Tempo addietro, la cosa la preoccupava molto: si impegnava quotidianamente in veri e propri esercizi di serietà. Una noia mortale.
Ma, un giorno, la passione per la scrittura l’ha travolta.
Da allora si diverte a intrecciare la realtà con le sue storie fantastiche, a cercare nuovi varchi attraverso i quali affacciarsi al mondo. Adesso affronta questo suo viaggio…
Nel marzo 2011 ha pubblicato il suo romanzo d’esordio, 436 (Casini – Art of life). Seguito a febbraio 2012 da Thunder + Lightning. Entrambi parte della “Saga del Giaguaro“. Segue OGD, Ovvero il lato B di ogni cosa (2013), Adelina ambientato nelle zone terremotate (2014) e Meet you on the other side: un luogo del cuore (2015)..
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