sabato 2 gennaio 2016

L'AMANTE GIAPPONESE Isabel Allende Recensione

Ieri mi dicevi che sentivi la mancanza dell’illusione dell’immortalità propria della giovinezza. Per me non è così. Mi sto  godendo la mia realtà di uomo maturo, per non dire vecchio. Se dovessi morire nel giro di tre giorni, di cosa riempirei questi giorni? Di nulla! Mi libererei di tutto tranne che dell’amore.
Abbiamo detto spesso che amarci è il nostro destino, ci siamo amati nelle vite precedenti e continueremo a incontrarci nelle vite future. O forse non c’è né passato né futuro e tutto accade simultaneamente nelle dimensioni infinite dell’universo. in questo caso, siamo insieme costantemente, per sempre.
È meraviglioso essere vivi. Abbiamo ancora diciassette anni Alma mia. 




FELTRINELLI
L’AMANTE GIAPPONESE 
Isabel Allende


Traduzione a cura di Elena Liverani
Casa editrice: Feltrinelli
Collana: Narratori Feltrinelli
Genere: Narrativa
Pagine: 285
Prezzo: 18.00€
Ebook: 12.99€





Trama

L’epica storia d’amore tra la giovane Alma Belasco e il giardiniere giapponese Ichimei: una vicenda che trascende il tempo e che spazia dalla Polonia della Seconda guerra mondiale alla San Francisco dei nostri giorni.


Opinione di Sybil


L’amante giapponese è stato per me uno di quei romanzi capitati per caso, piovuti dal cielo, un colpo di fulmine avvenuto in una tranquilla domenica pomeriggio passata a vagabondare tra gli scaffali di una libreria in centro. La cover mi ha chiamata, seguita poi dal titolo e non ho potuto resistere. Ci sono libri che aspettiamo con ansia ancor prima della loro uscita, altri che ci fanno andare in negozio a comprarli dopo aver consultato un sito web di consigli letterari e altri che invece si lasciano trovare in mezzo alla moltitudine di uscite settimanali, come in una caccia al tesoro. E alla fine è di questo che si tratta, di un tesoro.
Sin dalle prime pagine ci si scopre incatenati alla storia, attratti dalla cadenza melodiosa delle parole scritte da Isabel Allende e dai personaggi che a poco a poco prendono vita sulla carta. Si parla di un amore proibito, complicato, contaminato dalla cultura, dal tempo, dall’egoismo. Un amore segreto, prezioso, custodito nella profondità dell’animo di una donna la cui vita è stata sempre animata da lucentezza ma anche da dolore, emozioni celate, parole non dette. La stessa autrice tende ad impastare nella storia la trama di questo segreto, ce lo fa assaporare a piccole dosi, facendoci fare tre passi in avanti e due indietro, convinta, come la protagonista del libro, che un’omissione non sia affatto una bugia. Questo lo si intuisce anche dalla sinossi del libro (è un’impressione che ho avuto io) due righe che racchiudono tutto il mondo narrato dall’autrice. Di solito siamo abituati a leggere trame lunghe una pagina, invece qui ci viene concesso un piccolissimo assaggio di ciò che sarà, anzi, quasi un niente, solo qualche parola che volutamente non suscita nemmeno grande curiosità. Si compra il regalo a scatola chiusa, fidandoci solo del nostro istinto e dell’intramontabile fama dell’autrice.  Anche nella semplice sinossi si avverte a posteriori il peso del segreto, dell’omissione che non comporta bugia, della mancanza di giustificazioni per spiegare ciò che successe ad Alma e al suo amante giapponese di nome Ichimei. In poche righe si sente il tocco velato del silenzio che racchiude in se il senso stesso della vita dei due protagonisti e che accompagnerà noi lettori nell’incantevole e contraddittorio teatro della loro esistenza. 
Cercherò di parlarvi del libro in maniera più esplicita della sinossi senza però svelarvi niente che possa compromettere il piacere della scoperta. 
L’Europa è sotto assedio, i nazisti stanno iniziando ad applicare le leggi razziali e per gli ebrei la situazione sta degenerando. Siamo all’inizio della seconda guerra mondiale e i genitori di Alma decidono di farla scappare negli Stati Uniti, contando sull’accoglienza della zia della piccola. È ancora una bambina quando Alma attraversa l’oceano per arrivare nella sua nuova casa, la dimora dei Belasco, una ricca famiglia di San Francisco. Ad attenderla ci sono la zia, sorella di sua madre, lo zio, due cugine e un cugino, Nathaniel. Inizialmente Alma si sente sola, a disagio e anche se abituata al lusso e alle comodità, la grande e ricca casa le sembra un castello inaccessibile. Sin dal primo istante si aggrappa con tutta la sua forza alla mano del cugino che ben presto diventerà pilastro della sua vita, punto fisso, confidente, amico e fratello. Ad aiutarla ad ambientarsi nella sua nuova esistenza arriverà il giovane figlio del giardiniere giapponese dei Belasco, Ichimei, anch’esso bambino e coetaneo di Alma. Insieme scopriranno i mille colori dell’amore e della giovinezza ma anche il peso delle convenzioni e della cultura, capaci di ergere mura invalicabili. In un periodo storico infestato dalla guerra, dall’indifferenza e dall’incubo del pericolo giallo, così chiamato dagli americani dopo l’attacco a Pearl Harbor, Alma, Nathaniel e Ichimei cercheranno di trovare un difficile punto d’unione, non privo però di falli e incrinature, perché purtroppo ci sono cose che nemmeno l’amore è in grado di curare.
La narrazione si divide tra passato e presente. In realtà il passato prende vita dai ricordi di Alma che, ormai anziana, racconta la sua vita al nipote e alla badante moldava che l’affianca nella casa di cura a San Francisco. Ogni istante vola dalla mente di Alma e si apre davanti agli occhi di noi lettori lentamente, come una danza  nella quale i volti dei ballerini vengono volutamente oscurati fino al momento della verità. Come dicevo all’inizio, si sente il peso del segreto, che diventa giogo ma anche libertà e il ricordo assume una valenza quasi spirituale e liberatoria. A spiccare tra le pagine del romanzo è la personalità complessa di Alma, bambina impaurita e separata dai genitori, poi donna,  madre, moglie, amica, confidente, amante. Un personaggio contraddittorio, guidato dall’impulsività, dall’istinto, ma anche dalla convenienza, innamorata e romantica, ma anche attenta calcolatrice dei pro e dei contro. Non sfugge niente al suo controllo, nemmeno l’amore che, per quanto complicato si rivelerà essere, non comprometterà mai completamente la sua esistenza e quella di chi le sta accanto. Alma ci arriva dritta al cuore con il suo essere imperfetta, capricciosa, testarda e ingiusta. Dominata da una passionalità bollente e incontrollata, commetterà degli sbagli, sarà anche scorretta, ma non riuscirà ad uscire dall’attenzione del lettore. Ci saranno momenti in cui non capiremo il suo comportamento, anzi lo criticheremo pure, ma poi ci accorgeremo che ogni più piccola parte del suo carattere, delle sue scelte, del suo dolore, andrà a completare un quadro ben più grande e complesso.
Un romanzo veramente bello, di quelli che si leggono in un soffio, che vola dall'alba al tramonto della vita di Alma, senza trascurare nessun dettaglio. Ben strutturato, per nulla banale e scontato, scivola tra passato e presente senza farci avvertire lo scorrere del tempo, con una maestria unica nel suo genere. Ci parla di sentimenti forti e dei mille volti che una donna può assumere nel corso della sua vita senza allontanarsi troppo dalla propria anima. 
Lo consiglio a tutti quei lettori che hanno voglia di una storia d’amore che non sia però eccessivamente romantica, ma animata da emozioni dense, coinvolgenti e contraddittorie, che difficilmente si piegano al volere degli uomini. 






L'autrice


ISABEL ALLENDE è nata a Lima, in Perù, nel 1942, ma è vissuta in Cile fino al 1973 lavorando come giornalista. Dopo il golpe di Pinochet si è stabilita in Venezuela e, successivamente, negli Stati Uniti. Con il suo primo romanzo, La casa degli spiriti del 1982 (Feltrinelli 1983), si è subito affermata come una delle voci più importanti della narrativa contemporanea in lingua spagnola. Con Feltrinelli ha pubblicato anche: D’amore e ombra (1985), Eva Luna (1988), Eva Luna racconta (1990), Il Piano infinito (1992), Paula (1995), Afrodita. Racconti, ricette e altri afrodisiaci (1998), La figlia della fortuna (1999), Ritratto in seppia (2001), La città delle Bestie (2002), Il mio paese inventato (2003), Il Regno del Drago d’oro (2003), La Foresta dei pigmei (2004), Zorro. L’inizio di una leggenda (2005), Inés dell’anima mia (2006), La somma dei giorni (2008), L’isola sotto il mare (2009), Il quaderno di Maya (2011), Le avventure di Aquila e Giaguaro (2012), Amore (2013), Il gioco di Ripper (2013). Negli Audiolibri Emons Feltrinelli: La casa degli spiriti (letto da Valentina Carnelutti, 2012) e L’isola sotto il mare (letto da Valentina Carnelutti, 2010). Inoltre Feltrinelli ha pubblicato Per Paula. Lettere dal mondo (1997), che raccoglie le lettere ricevute da Isabel Allende dopo la pubblicazione di Paula, e La vita secondo Isabel di Celia Correas Zapata (2001).




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