Stanche dei ricchi uomini d’affari dagli occhi grigi e la mascella guizzante?
Se quello che desiderate è un uomo interessante, con una personalità brillante e fuori dal comune, che ama i fumetti, conosce tutta la saga di Star Wars e di Harry Potter, che sa alla perfezione il ruolo e il compito di ogni supereroe Marvel, beh devo dire che siete nel posto giusto. Sì, perché Manuele, il protagonista maschile del romanzo di Monica Brizzi, è questo e molto altro, è simpatico, ha sempre la battuta pronta, vi farà sorridere ma anche emozionare con la sua dolcezza e riuscirà anche a soddisfare il palato di tutte le lettrici romantiche che desiderano una buona presenza scenica dotata in questo caso di un bel paio di occhiali…
Insomma, se desiderate conoscere Manuele ed Angelica, i protagonisti de "Il mio supereroe", oggi vi proporremo un piccolo estratto, che ci arriva dal loro primo “goffo” incontro… Vi assicuro che sarà una piacevole avventura, resa dolcissima dallo spirito ironico e brillante dell’autrice!
Collana: Odissea
Pagine: 129
Genere: romance contemporaneo/ironico
Prezzo ( solo ebook): € 3,99
“Di solito quando mi dicono che sono bella faccio battute stupide, ma in questo momento non ne trovo nessuna, così mi limito a sorridere e a guardarlo. È carino da morire ma non posso tenerlo inchiodato in questa prateria senza confini che chiamano parcheggio per tutta la sera. Magari posso farmi invitare a bere qualcosa. In fondo dice che sono uno schianto.
Centripeto nella testa scuse ridicole per proporgli qualcosa ma non riesco a trovare niente, e proprio quando apro la bocca per dire un’assurdità tipo “andiamo a raccogliere le more?” lui dice: «Se non hai bisogno di niente io vado, ero uscito per prendere il telefono.» Mi mostra il suo smartphone mentre io sorrido in modo forzato per nascondere che mi sto mordendo la lingua.
«No, no, certo. Credo che tra me e la macchina non ci siano più radici invisibili o siepi carnivore.»
«C’è un platano, però.»
«Un platano», ripeto.
«Il Platano picchiatore!»
«Eh, eh», ridacchio cercando nella mia testa a cosa possa riferirsi. Forse si tratta di una nuova pianta pericolosissima importata da qualche mondo alieno. Magari è anche pericolosa.
«Lascia perdere, ho bevuto e dico un sacco di cazzate.»
«Hai bevuto molto?»
«Abbastanza da dire cazzate come queste a una di quelle ragazze che ti fanno girare la testa e che proprio per cazzate come questa ti lasciano a bocca asciutta.»
«Ti lascio a bocca asciutta?»
«Nel senso che non ci stai.»
«Quindi prima ci sarei potuta stare, secondo te.»
«Vedi, è a questo che mi riferivo. Dimentica tutto. Anzi, dimentica me.»
«Ok, ti dimenticherò allora.»
«Dio mio, ma perché mi rispondi?»
«Non dovrei?»
«No ma quando entro in questo turbine di nerdaggio di solito le donne se ne vanno. Che ci fai ancora qui?»
«È l’ortica, mi sta inchiodando e reclamando. Credo si sia innamorata di me.»
«Hai bevuto anche tu?»
«No, io sono così di natura. È colpa dei mie genitori, comunque.»
«In che senso?»
«Che significa nerdaggio?» chiedo sorvolando la sua domanda.
«Non credo esista nel vocabolario.»
«E allora perché l’hai usata?»
«Perché non sapevo come definire la fase in cui divento un completo nerd.»
«In che senso?»
«Riferimenti al mondo dei nerd e totale incapacità di provarci con una ragazza.»
«Ci stai provando con me?»
«Non direi, visti i risultati», osserva ondeggiando la testa.
«Ma io sono ancora qui», replico.
Si zittisce e mi fissa per qualche istante. «Già. Perché sei ancora qui?»
«Te l’ho detto. È l’ortica.»
«Sei sicura di non aver bevuto?»
«Sì», rispondo riprendendo a grattarmi i polpacci. Mi prude tutto. Braccia, gambe. Ho anche la sensazione di avere dei peli di gatto nel naso.
«Comunque non ci sto provando con te», dice stringendo le spalle.
«D’accordo allora», proseguo io fingendo di non essere per niente interessata al fatto che non ci voglia provare con me. Peeerché? Forse dipende dai tafani, dall’ortica, dai peli e dal fatto che sono appena riemersa da una siepe. «Mi concederò all’ortica», continuo. «Ora, se gentilmente puoi lasciarci sole, abbiamo un rendez-vous da terminare.»
Mi guarda, sorride e alza la mano senza dire niente. Fa un piccolo cenno e poi lui è le sue mani bellissime, i suoi polsi deliziosi, le sue spalle magnifiche e tutto il resto se ne vanno. Io riprendo a grattarmi le gambe e mi incammino verso casa continuando a pensare al platano e a lui. E al fatto che non ci abbia provato con me.”
Tappe del blogtour:
Walks with Gio 27 novembre - 2° TAPPA – Intervista all’autrice
Briciole di parole 30 novembre - 3° TAPPA – Recensione
Sognando tra le righe 2 dicembre - 4° TAPPA – Estratto
La biblioteca di Eliza 4 dicembre - 5° TAPPA – I consigli natalizi di Angelica: le sciarpe
Se volete conoscere meglio l’autrice ecco i suoi contati:
Blog: http://ilmondodimb.blogspot.it/
Pagina facebook: https://www.facebook.com/ilmondodim/
Link per acquistare il romanzo:
Amazon: http://www.amazon.it/Il-mio-supereroe-Odissea-Digital-ebook/dp/B01680FOKQ
Kobo: https://store.kobobooks.com/it-it/ebook/il-mio-supereroe
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Delos Store: http://www.delosstore.it/ebook/48521/il-mio-supereroe/
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