Esordio davvero col botto per Chiara Passilongo ! 
Sono
 sopraffatta da questa lettura , che per me ha costituito  a tutti gli 
effetti un vero e proprio amarcord. Sicuramente ciò è accaduto in 
parte perché sono vicentina, nata e cresciuta nella terra in cui è 
ambientato il romanzo, e quindi  ho provato sulla mia pelle i 
cambiamenti occorsi negli ultimi 40 anni nel ricco e “ provinciale” 
nordest italiano:  toccando con mano decine di storie simili a  quelle
 di  Achille e della sua   “ parabola da stella cadente”, gloriosa e al 
contempo   piena di contraddizioni. Ma sono convinta che i ricordi, le 
canzoni, le mode, le date emblematiche  contenuti nel libro  siano 
oltremodo toccanti per qualsiasi lettore, in grado di calarsi appieno nelle sensibilità dei  personaggi raccontati da Chiara,  e in un’ epoca ormai 
tramontata che costituisce il nostro bagaglio di partenza per costruire  il futuro. 
Mondadori 
LA PARABOLA DELLE STELLE CADENTI 
CHIARA PASSILONGO 
Collana: Scrittori italianai e stranieri 
Genere: Narrativa contemporanea 
Pagine:  374
Prezzo: € 18.50 
Ebook: € 9.99 
La Trama 
10 agosto 1981: Nora dà alla luce due gemelli, Francesco e Gloria. 
Achille Vicentini, il neo padre, sta tornando a casa dopo la notte in 
ospedale, a bordo della sua Giulietta, euforico. Attraversa il panorama 
di "case e aziende, case e aziende" che ben conosce: così è tutta la 
campagna veneta dove vive, popolosa e operosa. Lui stesso vi 
contribuisce da quando con suo padre ha trasformato il forno di 
famiglia, nel centro di Borgo San Bartolomeo, in una piccola azienda 
dolciaria. Alla ditta e ai figli Achille intende dedicare ogni suo 
giorno. È uno tutto d'un pezzo, un uomo di destra pervaso però da un 
senso di responsabilità di marca socialista nei confronti di chi lavora 
per lui: i dipendenti sono parte della famiglia. È con loro che Achille 
escogita il modo più bello di festeggiare la notte in cui i suoi figli 
sono nati: una nuova merendina a forma di stella cadente, la Tortina San
 Lorenzo, destinata ad avere grande successo. Achille già immagina 
Francesco e Gloria che crescono mangiando quei dolci genuini, che 
diventano bimbi paffuti, adolescenti sereni, studenti d'eccellenza 
pronti a prendere in mano le sorti della ditta. Dagli anni Ottanta a 
oggi le vite di Achille e Nora, di Gloria e Francesco e di tutta la 
comunità che li circonda vengono narrate come in un album di fotografie,
 pieno di luci, di sorrisi e di ombre. Nulla, o quasi, sarà come Achille
 lo aveva previsto.
Opinione di Charlotte 
Chi ha la mia età,  la pagina di storia recente  raccontata nel romanzo l’ ha vissuta, e  leggendo rammenterà la propria esperienza e la comparerà con quella della famiglia Vicentini:   chi è più giovane,  attraverso il libro potrà  scoprire le molteplici  sfaccettature di un passato che ha portato alla situazione di oggi, e lo farà dandogli un volto umano , trovandosi coinvolto  in una suggestiva e passionale  storia di affetti, tormenti, speranze, delusioni.    Siamo in un paesino del   veronese, in un contesto “ limitato ”, benestante , industrioso e un po’ bigotto  ; e vi si sviluppa quella che a tutti gli effetti è  una saga familiare,  gravitante  attorno alla figura di un pater familias  che attraversa insieme ai suoi cari e al borgo in cui vive  le varie fasi politiche ed economiche  del Bel Paese: dall’ impero democristiano al berlusconismo,  dal Secolo D’ Italia  al Manifesto, dal boom economico alla crisi globale, passando per  partiti che nascono, si accorpano,  muoiono, per guerre “ giuste”  contrastate da  azioni umanitarie  e pacifiste , per  cambiamenti nella chiesa, nei costumi, nel modo di pensare . Tutti questi elementi  e molti altri compongono un mosaico dalle tinte ora fosche, ora brillanti, così come la vita riserva a ciascuno gioie e dolori, regali inaspettati e prezzi da pagare.  Ogni personaggio è un tassello importante di questo puzzle il cui centro compositivo è  un uomo. La parabola delle stelle cadenti  infatti  vede il  suo punto cardine 
nella personalità di Achille Vicentini e nei suoi aspetti positivi e 
negativi: poiché egli , pur valutando arbitrariamente la realtà che lo 
circonda e spesso commettendo degli errori madornali, possiede un’ 
integrità morale e una coerenza che non possono  lasciare indifferenti.   
"Achille era la San Lorenzo.L’aveva fondata, l’aveva vista crescere e il suo desiderio più grandeera che suo figlio la portasse avanti, la ingrandisse ancora, come lui aveva fatto anni prima con il forno di suo padre "
 " Nell’abitacolo della Giulietta, in famiglia, nella vita, semplicemente titaneggiava” 
In questi due passaggi può essere riassunto il nocciolo dell’ intero romanzo. La Ditta identifica Achille, è il cuore di una famiglia ed è famiglia a sé,  è l’ orgoglio di dare dignità e benessere  ai propri operai, è l’ essenza stessa di una persona e ne rappresenta trionfi e fallimenti. Ma il rovescio della medaglia è evidente: un' azienda - e quindi un uomo - di questo tipo non lascia spazio al libero pensiero, al riconoscimento dell' individualità altrui. E quindi ci si trova di fronte ad un immenso calderone emotivo fatto  di contrasti, di aspirazioni taciute, di desideri repressi, di amori e sofferenze discreti, di  anelito alla  fuga e al contempo di senso di appartenenza. Ad esempio i figli di Achille,  Gloria e Francesco,  riguardo al loro futuro predestinato  hanno due atteggiamenti e reazioni diversi , e questo si riflette sui rapporti con i genitori;  che vanno dalla complicità alla delusione,  dal desiderio  di  rispondere alle aspettative di chi amiamo alla consapevolezza al contempo che la vita è una sola e che  non va sprecata soddisfacendo i desideri degli altri. Tutti i personaggi hanno una loro forza interiore, una loro sensibilità, una lezione da imparare, alcuni  a caro prezzo. E poi, è tutta una questione di punti di vista: Gloria e Francesco, agli occhi dei compaesani sono rampolli viziati e priviliegiati, quando in realtà sono soverchiati  dalla presenza ingombrante di un padre tanto carismatico quanto intransigente; la loro madre Nora sembra una compagna di vita silenziosa e la sua lungimiranza è scambiata per sottomissione, quando in realtà si tratta di una donna  forte, determinata e coraggiosa ; Andrea, utopista e libero pensatore, forse è colui che per certi aspetti  vede più avanti degli altri  . E  poi, è  un carosello di benpensanti, arrivisti, pettegoli,   ipocriti. Tutti specchio di una società in cui diverse opinioni e sensibilità  concorrono a restituire al lettore  un affresco  tridimensionale di straordinaria umanità  ricco di stimoli e di passione, in cui viene comunicato  tutto e il contrario di tutto, in cui ognuno ha le sue ragioni e porta avanti le proprie idee,  giuste o sbagliate che siano agli occhi di chi legge. 
Nel corso della vicenda ciascuno dei personaggi del libro  si troverà di fronte a dei bivi, che talora lo porteranno ad un percorso di maturazione e consapevolezza, altre volte  ad abissi di corruzione o disperazione. E nel bene o nel male, ogni scelta riporterà    immancabilmente all’ amata/odiata azienda inizio e fine di tutto, e alla  famiglia  che osteggerà aspirazioni e pulsioni naturali  occultandole alla vista, fingendo che non esistano,  ma che ad un certo punto non potrà più  ignorare le problematiche latenti e  dovrà saper lottare, accettare pur senza condividere: pena l’ implosione e la sconfitta definitiva. 
La parabola delle stelle cadenti è una lettura emotivamente entusiasmante:  grazie all’ empatia lettore/personaggio che Chiara Passilongo è in grado di creare si resta avvinghiati alle dinamiche interpersonali, affascinati dall' individualità controversa di ciascuno, coinvolti in sentimenti  più meno puri e umanamente  comprensibili, ammaliati da passaggi narrativi  di un' efficacia spiazzante e spesso  anche molto musicali come il seguente:  
Santa Sofia era come una vecchia signora, che da giovane era stata bellissima e aveva fatto la vita, e che ora, sciupata da tutti coloro che l’avevano posseduta senza amarla come avrebbe meritato, godeva del fascino consapevole di un’imperfetta senilità. 
Il romanzo  è una lettura che galvanizza ma  lascia anche  uno strascico di malinconia  e di rammarico,  poiché fa riferimento a valori ormai  giudicabili   obsoleti se pensiamo   alla società in cui viviamo. Il mondo è cambiato, le persone all' interno del nuovo tessuto sociale  sono forse più libere ma in equilibrio più precario:   disincantate, sole , meno entusiaste di un tempo. Leggendo La parabola delle stelle cadenti si rievoca  un' epoca  di ideali diffusi, seppur spesso assai diversi tra loro, che si rispettavano a vicenda fino spesso a  confondersi:  in nome  di quelli che un tempo   sembravano diritti inalienabili  e che oggi vengono calpestati in nome di  un sistema economico e politico che non salvaguarda il benessere altrui non essendo  improntato su una coscienza civica. Ma attraverso le stelle cadenti di Chiara Passilongo si  " ritorna al futuro" per qualche ora:   si lotta come Achille, si  sogna,  ci si illude e disillude attraverso  gli occhi di Gloria , di Andrea,  di Francesco. E si finisce con lo  sperare in nome  dell'  Amore   come la perspicace  Nora;  uniti e divisi, nel bene e nel male.
L' Autrice
Chiara Passilongo, nata nel 1981, è laureata in odontoiatria e medico dentista di professione. Ha frequentato la scuola di scrittura Palomar di Mattia Signorini a Rovigo
La parabola delle stelle cadenti è il suo primo romanzo.
La pagina Facebook del libro: 
https://www.facebook.com/La-parabola-delle-stelle-cadenti-1495218757439339/?fref=ts  


 
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