venerdì 11 luglio 2014

VITA DOPO VITA Kate Atkinson Recensione by Sybil



Prima di cominciare vorrei fare una premessa molto importante.. 
A mio avviso esistono quattro tipi di libri: il primo gruppo è composto da quelli che io chiamo "amore a prima vista": ti chiamano dagli scaffali della libreria, ti cercano e tu alla fine li trovi e vieni rapita (a volte mi chiedo se siamo noi a trovare i libri o sono loro che cercano noi...chissà...).
Nel secondo gruppo troviamo tutti quei racconti che piano piano si insinuano dentro di noi, come un tarlo, diventano parte delle nostre giornate, del nostro tempo..ci ritroviamo spesso a pensarci durante le ore e anche dopo giorni dalla fine della lettura, siamo lì, a pensarci ancora.
Nel terzo gruppo troviamo quelli che invece ti scivolano sulla pelle, come una piuma, leggeri e lisci come l'acqua, lasciandoci, in pratica,come ci hanno trovato. Ti trovi a dire :"Si, carino, struggente", ma il giorno dopo non ci pensi già più.
Poi, alla fine , arriva il quarto gruppo. Qua dentro troviamo tutti quei libri che "o li ami o li odi" , dal primo istante.
Io, personalmente,collocherei Vita dopo vita in questo quarto gruppo.Ovviamente mi ritengo parte di quella cerchia di persone che ha finito per amarlo.
È un libro molto complesso e complicato da seguire, tocca molti piani temporali e molto spesso hai la sensazione di perderti per strada. Ma secondo me, sta proprio in questo il suo fascino: riesce a farti abbandonare il senso del tempo che scorre! Sembra un controsenso affermare ciò, poichè nella storia siamo sbattuti da una parte all'altra della vita di Ursula, la protagonista, avanti e indietro negli anni!
Per far capire bene il concetto devo ripartire un po' dalla trama..


VITA DOPO VITA 
KATE ATKINSON



Traduzione: Alessandro Storti
Editore: Nord
Collana: Narrativa Nord
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 521
Prezzo: 18,60 euro
ebook : 10,99 euro


                                              La Trama


"Pochi istanti dopo essere venuta al mondo, il mio cuore ha smesso di battere.

A quattro anni, sono annegata nelloceano.

A cinque anni, sono scivolata da un tetto coperto di ghiaccio.

A otto anni, ho preso linfluenza spagnola. Quattro volte.

A ventidue anni, mio marito mi ha spinto con violenza contro un tavolino, uccidendomi.

A trentanni, sono morta durante un bombardamento tedesco su Londra.

E su di me cadevano le tenebre.

Ma ho sempre avuto unaltra possibilità."

In una gelida notte di febbraio del 1910, a Londra nasce una bambina. Il cordone ombelicale è stretto intorno al suo collo, e nessuno riesce a salvarla.

In una gelida notte di febbraio del 1910, a Londra nasce una bambina. Il cordone ombelicale è stretto intorno al suo collo, ma il medico di famiglia, giunto proprio allultimo istante, lo taglia e permette alla piccola di respirare.

Inizia così la vita straordinaria di Ursula Todd, una vita che, nel corso degli anni, verrà spezzata più e più volte, mentre lumanità si avvia inesorabilmente verso la tragedia della guerra.

Vita dopo vita, Ursula troverà la forza di cambiare il proprio destino, quello delle persone che incrocerà e quello del mondo intero?”



 L' opinione di Sybil

È febbraio del 1910, nei pressi di Londra, e in una gelida giornata di neve viene alla luce Ursula Todd. Non ha nemmeno il tempo di tirare il primo respiro che già la morte è venuta a prendersela, portandola via nel suo oscuro mantello. Finisce così la sua breve esistenza, in un attimo.

Subito dopo, però, si torna di nuovo in quella fredda giornata di febbraio e la piccola Ursula, stavolta, viene strappata alla morte grazie ad un abile dottore che recide il cordone ombelicale che la stava soffocando.

Inizia così la sua vita, nella quale ogni volta tornerà la morte, nascosta sempre sotto una maschera diversa, strappandola al mondo e facendola ricominciare daccapo, da quella gelida giornata del 1910. Morirà affogata nell'oceano, cadrà dalla finestra della sua camera da letto, sarà vittima di un marito violento che la ucciderà senza pietà. Cadrà suicida durante la seconda guerra mondiale, dopo essere diventata moglie di un tedesco e morirà  soffocata sotto un bombardamento a Londra. Ed ogni volta che la morte verrà a rivendicare la sua anima, si ritornerà al punto di partenza. È come se l'esistenza di Ursula fosse un cerchio, non ha una fine e non ha un inizio. Ogni volta lei ricomincia dall'inizio la sua vita, portando dentro di se però la consapevolezza del suo vissuto passato, un bagaglio stracolmo di sensazioni e paure alle quali non sa dare una spiegazione. Infatti non sa perché, dopo essere rinata in seguito alla sua morte per annegamento, capisce di stare lontana dalle onde del mare, salvandosi così da un pericolo che in precedenza l'aveva fatta andare tra le braccia del "pipistrello nero" (la morte). La sua vita prende così un 'altra strada, lasciando spazio a nuovi eventi e situazioni.

Non siamo di fronte ad un libro che parla di reincarnazioni o cose simili. No. Piuttosto credo che l'autrice voglia farci vedere la vita di Ursula sotto aspetti e luci diverse. Avete presente quelle storie in cui un piccolo dettaglio cambia tutto il risvolto della vicenda? Quando il protagonista sceglie di saltare dal treno in corsa invece di restare, oppure decide di scegliere una strada invece di un'altra? Quante volte ci siamo chiesti come sarebbe stata la nostra vita se avessimo fatto scelte diverse? Se avessimo scelto il nero al posto del bianco...Vita dopo vita risponde a queste domande. O almeno cerca di dare un senso alla più grande insicurezza dell'essere umano, che è intrappolata in ognuno di noi. Mi spiego meglio. Nella storia di Ursula vedo riflesse tutte le possibilità che una persona ha di poter vivere la propria vita e di poter rinascere dalle proprie ceneri, consapevole però del proprio passato. La ragazza utilizzerà il ricordo che ha delle sue vite passate per poter cercare di cambiare il suo presente e, conseguentemente il futuro. Crede che il suo sia una sorta di sesto senso al quale non sa dare spiegazione, ma in realtà è il lascito della sua esistenza.

È così che, vita dopo vita, incominceremo a conoscere Ursula, i suoi tre fratelli, sua sorella, la madre e l'adorato padre, tutti gli uomini che in un modo o nell'altro entreranno a far parte della sua vita. Capiremo la loro personalità,riuscendo ad inserirli ognuno al suo posto, nell'esatta posizione in cui dovrebbero essere nella storia..

Mi sono affezionata particolarmente ad Ursula, perché è un personaggio dalle mille sfaccettature, ma anche dalle tante contraddizioni: forte ma insicura,intelligente, brillante, ma timorosa della sua stessa personalità.. É una donna molto introversa e riflessiva, che non riesce a far avvicinare mai tanto a se stessa nessuno se non la sua famiglia.. È complessa, ma allo stesso tempo, cristallina come l'acqua.

È inserita in un contesto molto drammatico, quello dell'Europa prima dilaniata dalla grande guerra, poi dalla seconda guerra mondiale. Uno scenario tanto tragico e devastante, descritto con una lucidità incredibilmente audace.

Secondo me, non bisogna interpretare questo romanzo come il susseguirsi temporale di una vita dietro l'altra della protagonista. Sarebbe come minimizzarlo e semplificarlo.

Bisogna invece vederlo come una storia inserita nella storia di una storia, dove ogni volta le carte in gioco si rimescolano e formano una nuova partita . È un libro che cresce mano a mano che si affronta, arricchendosi ogni volta di nuove sfumature. Mi fa pensare ad un frutto che si matura al sole.

Andrebbe letto come la possibilità che ognuno di noi vorrebbe e che, ahimè, nessuno ha... Quella di poter riscrivere  la nostra esistenza ripartendo dal punto in cui tutto è finito. Questo è stato possibile per Ursula, ma non è un lusso che possiamo avere noi.

È un romanzo molto potente, che può racchiudere in se milioni di significati, dettati dall'individualità del lettore. Immaginate la bravura dell'autrice, che con una trama abbastanza ripetitiva, è riuscita comunque a mantenere acceso l'interesse e l'entusiasmo! Leggendo, sembra di vivere un continuo déjà vu. E alla fine il cerchio si chiude, o meglio, continua a girare, senza inizio e senza fine...
Perché in una storia come questa, in cui la linea tra passato e presente, tra vita e morte, è talmente sottile, la parola fine non può esistere.



“è un serpente che si morde la coda. È un simbolo, rappresenta la circolarità delluniverso. Il tempo è una nostra costruzione mentale, in realtà tutto scorre, non c’è passato né futuro, soltanto il presente.”

L' Autrice 


Kate Atkinson è una delle più importanti scrittrici del panorama narrativo inglese e, nel 2011, è diventata Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico per meriti letterari. Vive a Edimburgo.

A questo link è possibile visitare il sito dedicato al libro 

A questo link è possibile ascoltare l' intervista all' autrice su Fahreneit - Radio 3, che ha scelto Vita dopo vita come libro del momento




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