ROAD TO UTOPIA # 2
Cari Viaggiatori ben tornati su Sognando tra le Righe per la seconda tappa del nostro percorso che ci porterà all'uscita del tanto atteso terzo, e conclusivo, volume della Multiversum Saga.
Oggi avevo a cuore, più di ogni altra cosa, di condividere con voi un pensiero in cui noi Books'Angels crediamo fermamente e che ha fatto, fin da subito, da colonna portante al nostro blog ovvero la convinzione che dietro la maggior parte dei libri indirizzati ad una fascia di pubblico giovane (Young Adult), o considerati semplice letteratura di intrattenimento, si nascondano non solo messaggi profondi ma anche teorie elaborate che si fondano su un consolidato background culturale. Filosofia, sociologia, psicologia, antropologia, storia e/o influenze moderne che affondano le loro radici anche nella modernità; nella quotidianità. Letteratura e cinema, fenomeni di costume, scienza e tecnologia... Tutti strumenti a disposizione dei bravi autori che vogliono lasciare ai loro lettori, futuri uomini del domani, tanti spunti di riflessione. Ma che possono gratificare e stimolare anche lettori più adulti.
Tutto questo per dire, in sostanza, che talvolta chi racconta storie può fare molto di più che raccontare una storia e che molto spesso in quelle pagine ci sono degli importanti messaggi, se sappiamo leggere "tra le righe".
E anche che i veri scrittori, secondo noi, sono quelli che quando mettono su carta la loro grande idea hanno alle spalle non solo la loro ispirazione del momento ma anche un solido studio e un'attenta ricerca.
I romanzi della trilogia Multiversum di Leonardo Patrignani, pubblicati dalla Mondadori nella sua collana "young" Chrysalide, ne sono un fulgido esempio. Proprio per questo ci tenevo ad affrontare con il suo autore un discorso di questo tipo. Leonardo, nella sua grande gentilezza e disponibilità, ci ha aperto letteralmente la sua "mente" per svelarci come è nato Multiversum e tutto quello che gli è sotteso. Un approfondimento che, sono convinta, interesserà moltissimo chi già ha conosciuto e amato i suoi due primi libri ma che affascinerà anche chi ancora a questi due potenti romanzi si deve accostare.
Quindi ora vi lascio alle parole del grande Leonardo Patrignani. Buon viaggio nell'esplorazione del Multiverso!
Noi ci ritroveremo sempre qui, lunedì prossimo, con una nuova tappa della nostra strada verso Utopia....
La nascita del Multiverso
Benvenuti dietro le quinte, amici Viaggiatori.
In questo nostro incontro virtuale, seconda tappa della Road to Utopia, vi racconterò cosa si nasconde sotto la superficie. Cosa si cela tra le macchie di inchiostro che bagnano le 1072 pagine della saga. State per entrare nel mio studio. State per entrare nella mia mente.
Cercherò di non cadere nella trappola dello spoiler, e spero di incuriosire chi ancora non ha staccato il suo biglietto per il Multiverso, così come mi auguro di rivelare interessanti retroscena a chi invece è già uscito da Memoria e attende l'ultimo giro di giostra.
La foto che vedete ritrae alcune delle mie principali influenze artistiche alla base di questa storia. Ho approfondito sul saggio Quantum le teorie della fisica moderna, in ambito di fisica quantistica. Qualcuno di voi - specie i fan di Big bang theory - sa di cosa parlo. Si tratta degli studi sulle particelle subatomiche, che hanno portato a ipotizzare l'esistenza di infiniti universi paralleli. Il grande Stephen Hawking ne ha parlato spesso nei suoi saggi. Io ho approfondito la questione su Il grande disegno. Un tema caro alla fantascienza, quello dei mondi paralleli, un tema che ho fatto mio introducendo una struttura "mentale" alla base dello spostamento fra le differenti versioni di noi stessi. Nella Multiversum Saga non ci sono incontri con i propri doppi, non ci sono wormhole. E' la nostra mente la chiave per sbloccare le porte delle dimensioni alternative. Il mezzo per viaggiare.
I lettori più esperti avranno notato, nel mio primo romanzo, l'omaggio a Philip Dick e al suo La svastica sul sole. Si tratta di un salto temporaneo del protagonista Alex in una Milano figlia di uno sviluppo alternativo degli eventi, in una cornice cosiddetta "ucronica". Proprio come nel capolavoro di Dick, Alex si imbatte in una dimensione in cui i nazisti hanno vinto la Seconda Guerra Mondiale e a Milano è in corso una sorta di guerra civile. Il ragazzo sarà costretto a una drammatica fuga che finirà in tragedia, e questo lo porterà a capire uno dei concetti cardine di questa storia: la morte non esiste. O meglio la morte, come dice la quarta di copertina di Utopia, non è che un'onda solitaria che va a spegnersi a riva, mentre infinite altre continuano a solcare il mare.
Ma a volte, la morte può essere ingannata anche grazie ai viaggi nel tempo. Chi si ricorda il modo in cui il dottor Emmett Brown si salva dall'agguato dei libici in Ritorno al Futuro? Nella Multiversum Saga esiste anche il concetto di viaggio nel tempo, ma adattato alla mia struttura narrativa. Ho ideato la realtà puramente mentale di Memoria, della quale non dirò molto per non rovinare la sorpresa a chi conosce solo il primo romanzo. In Memoria viviamo all'interno dei nostri ricordi, e le persone che incontriamo sono come dei portali per accedere al passato. Questo dà origine a una sorta di viaggio nel tempo molto particolare, giacché in Memoria è possibile vivere un evento già accaduto, ma non modificarlo. Si è spettatori della scena, ma l'interazione con essa è nulla. Memoria, dunque, è un immenso territorio d'indagine. E servirà ai ragazzi per capire che cosa ha originato il loro "dono" di varcare la soglia tra i mondi. La spiegazione sarà quanto di più (fanta)scientifico possibile, direi quasi (fanta)medico. Da qui l'inganno in cui alcuni cadono, nel considerare Multiversum una saga fantasy. Detto che le etichette lasciano spesso il tempo che trovano, in realtà, dall'ambientazione realistica alle motivazioni alla base delle capacità extrasensoriali dei protagonisti, fino alla struttura stessa del Multiverso modellata sulle teorie quantistiche, qui siamo in un territorio prettamente fantascientifico.
Molti di voi sanno che, da un certo punto del secondo libro in poi, verremo catapultati in una società del futuro, in una delle infinite realtà parallele. L'unica in cui i nostri ragazzi sono sopravvissuti. Ci troviamo in questo caso in una realtà distopica, ed ecco perché nella foto vedete il famoso 1984 di George Orwell. La distopia - tanto in voga nei romanzi young adult degli ultimi anni come Hunger Games e Divergent - ha avuto antesignani di altissimo livello, che possiamo annoverare nell'Alta Letteratura senza correre il rischio di essere smentiti. Io sono stato influenzato particolarmente dal capolavoro di Orwell ma anche da Fahrenheit 451 di Ray Bradbury e Brave new world di Huxley. Quest'ultimo titolo ci porta direttamente al terzo e conclusivo atto della Multiversum Saga. Chi di voi ha letto Brave new world sa interpretare alla perfezione il concetto di utopia negativa. Che cos'è, in fondo, se non una distopia vera e propria? Vi lascio il piacere di scoprire, dal 25 di febbraio in poi, che cosa sia realmente Utopia nella mia trama, anticipandovi soltanto che no, non sarà qualcosa di esattamente augurabile.
Utopia vi farà scoprire ancora di più, nel suo epilogo e dunque nel senso che darà all'intera saga, quanto io sia stato influenzato dalle teorie sulla Sincronicità di Jung. Quanto io creda che tutto sia connesso, nel cosmo. Queste ipotesi ci portano direttamente al concetto di entanglement quantistico, che vi consiglio di approfondire, perlomeno nelle sue caratteristiche di facile comprensione, senza finire prigionieri di leggi fisiche e formule matematiche!
Scoprirete come l'entanglement sia strettamente legato alla storia di Alex, Jenny e Marco, veri e propri "sistemi" che, se separati, dal momento in cui hanno condiviso determinate esperienze significative rimarranno influenzati a vita, i destini di uno dipendenti da quelli degli altri.
Multiversum, così come molti film di Christopher Nolan, si presta a diversi piani interpretativi. Sotto la superficie avventurosa della narrazione, fruibile da qualsiasi genere di lettore, si nascondono significati "altri" (e "alti", in molti dei casi sopracitati). Credo che sia la parte più interessante di una trama, quella che non vediamo. Quella che possiamo approfondire cogliendo la natura di alcuni passaggi, riflettendo sulle influenze e sui correlati artistici, filosofici, scientifici. Per questo ho inserito nella foto Inception, un film studiato e impostato sui diversi livelli di profondità del sogno. Un lavoro che personalmente trovo straordinario e che, pur non basandosi né sulla teoria dei mondi paralleli né sul viaggio nel tempo, ci offre una struttura complessa, dai molteplici strati, di non immediata comprensione, così come l'architettura della Multiversum Saga. Avrei potuto citare allo stesso modo Matrix, un altro pilastro della mia crescita e formazione come romanziere. Un film in cui viene ridefinito il concetto stesso di realtà, una storia che spinge lo spettatore a guardarsi attorno e mettere in discussione la sua stessa percezione di quello che lo circonda.
Questa trilogia è un viaggio. I suoi lettori, nella mia visione, sono da sempre Viaggiatori. Così li chiamo, perché condividono con me l'idea che non sia importante il traguardo, ma la corsa. Che non sia determinante la riuscita, ma l'intenzione, la volontà di farcela. E' lì che risiede l'energia. Spero con sincerità di aver dato a molti, con questa saga, uno strumento per credere nelle proprie capacità, di fronte alle avversità più nere, di fronte alla fine di ogni cosa, come i nostri protagonisti sperimentano già nel primo romanzo.
Scoprirete, in Utopia, quanto la determinazione e il ferreo credo nei propri mezzi possano influenzare in maniera drastica il corso degli eventi. Ma non vi dico altro. So che siete già sulla banchina, il biglietto tra le mani, in attesa dell'ultimo treno.
Leonardo Patrignani
La Trilogia Multiversum
La Multiversum Saga (Multiversum, Memoria, Utopia) di Leonardo Patrignani, lanciata in Italia da Mondadori nella collana Chrysalide, è venduta in 18 Paesi. Nel 2014 approderà anche in UK e Australia nella traduzione curata da Scribe Publications, e in Germania grazie a DTV Junior. In Polonia, Multiversum ha vinto 2 premi (della giuria e degli internauti) al "Best Book for the Autumn 2013". In Italia, la saga è menzionata nella Guida alla letteratura di Fantascienza a cura di Carlo Bordoni (Odoya, 2013)
1 - Multiversum ( recensione QUI )
2 - Memoria ( recensione QUI )
3 - Utopia in libreria a partire dal 25 febbraio 2014
10 commenti:
oo bellisimooooooooooo ero molto curiosa di capire come fosse nata questa saga anche xke la sto cominciando a leggere proprio in questi giorni e penso ke sia fantastica e leonardo attraverso questo meraviglioso libro ha cercato di farci capire concetti indescrivibile e profondi ed e vero nei suoi libri nn potremmo ke essere viaggiatori in cerca di quella forza e di quella volota ke ci fanno andare avanti e rigrazio leonardo x avermi regalato questa bellissima storia , meravigliosa ke consiglio a tutti davvero GRAZIE :) :)
Che blog orribile. Quei banner che escono dalla colonna sono inguardabili. Tutto questo rosso è di una pesantezza mostruosa. Sembra il blog di una bimbaminkia.
Invece questo commento, di una persona che ovviamente non ha neanche il coraggio di scrivere il suo nome e cognome, è molto intelligente ed educato. Siamo ben contente che non ti piaccia così non ci delizierai mai più della tua presenza. Colori e layout azzeccatissimi per tenere lontana proprio la gente come te!
Una buona ragione per andarne fiere.
Ah, ah, ah, il rosso è nemico dei tori... i tori hanno le corna... fai tu, a bellooooo
Commento elegante ed educato, molto pertinente al contenuto di questo post...
Anonimo vigliacco
Ma che anonimo, ragazze, ci ho messo 5 minuti a ricavare l'identità dell'utente dal suo IP.
Probabilmente il tapino non sa che in Rete nessuno è anonimo, si lasciano tracce riconoscibili ovunque (a meno di non utilizzare particolari tool che evidentemente il grullo non conosce affatto :)
Edoardo Volpi Kellermann
Ciao Edoardo... per rimanere in tema... sembrava Utopia... invece era una passeggiata... ora siamo gelose di questa tua scoperta, noi che abbiamo un blog che esteticamente fa schifo.. non abbiamo la maestrìa che hai tu..
Questo fantomatico anonimo non è riuscito nel suo intento, perché grazie alla mitica Sangueblu mi sono fatta una grassissima risata!!! E più rileggo e più rido!!!!!
Tralasciando il "simpatico hater", che ha dato un colpetto di energica ilarità al blog, è bello vedere come Leonardo abbia pensato di condividere le sue esperienze e parte del rito di passaggio che l'ha fatto viaggiare attraverso le varie forme mediatiche (Musica, Voce, Scrittura), per atterrare temporaneamente alla scrittura di quella trilogia che ha preso il cuore a tutti noi. Scherzando e ridendo, ho notato che le influenze sono comuni a molte altre persone che abbiano nel cuore la scrittura, la fantascienza e, magari sognino segretamente di scrivere. Direi che il miglior consiglio sia proprio quello di fare tesoro sia delle storie che scrive, sia del suo essere alla mano, oltre a lasciar perdere Facebook, giochini vari e prendere appunti, in qualunque momento e con qualunque forma si presentino a noi.
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