mercoledì 10 giugno 2020

DORMI STANOTTE SUL MIO CUORE Enrico Galiano #BlogTour Terza Tappa

Buongiorno Lettori! 
Oggi partecipiamo al Blog Tour del nuovo romanzo di Enrico Galiano. In questa tappa vi racconteremo del profondo legame che unisce la protagonista alla sua anziana maestra, il punto di riferimento concreto dai tempi della scuola. Dormi stanotte sul mio cuore è un romanzo bellissimo, tormentato e commovente che vi straconsiglio di leggere. 


GARZANTI


BLOG TOUR
Terza tappa

DORMI STANOTTE SUL MIO CUORE 






















Se vi siete persi le tappe precedenti, le trovate qui




IL ROMANZO 




Titolo: Dormi stanotte sul mio cuore
Autore: Enrico Galiano
Editore:  Garzanti
Genere:  Narrativa 
Pagine: 368
Prezzo:   17,90   Ebook:   9,99
Trama: Mia sa che può sempre contare su Margherita, la sua maestra delle elementari che, negli anni, è diventata anche la sua migliore amica. Nello strambo quaderno che custodisce in un cassetto di casa ci sono scritte tante piccole meraviglie, che sono anche tante grandi risposte. È lei a spiegarle che il cuore di una tartaruga batte sei volte al minuto, quello di un colibrì seicento. E che ogni cuore, quindi, segue il suo tempo. Ma c'è una domanda a cui Margherita non sa rispondere: "perché Fede è andato via?". Fede è il ragazzo che la famiglia di Mia ha preso in affido. Fede non voleva parlare con nessuno, ma ha scelto lei come unica confidente. Fede, con i testi delle canzoni, le ha insegnato cose che lei non ha mai saputo. Fede l'ha stretta nel primo abbraccio in cui si è sentita al sicuro e davvero felice. Fede l'ha ascoltata e capita come nessuno mai. Da quando non ha più sue notizie, Mia non riesce ad avvicinarsi alle persone, non riesce nemmeno a sfiorarle. Mentre il mondo e la storia si inseguono e si intrecciano, lei si è chiusa in un guscio più duro dell'acciaio. E non vuole più uscire. Ma se non si affronta il nemico, il rischio è che diventi sempre più forte, persino invincibile. Se non si va oltre l'apparenza non si conosce la realtà. Anche se provare a farlo è un'enorme fatica; anche se ci vuole molto tempo. Perché, come dice Margherita, ogni cuore ha la sua velocità: non importa chi arriva primo, basta godersi la strada verso il traguardo.



TERZA TAPPA
La maestra Margherita e le sue perle di saggezza 


«La vita, cara Mia, è come un compito in classe, solo che l'è a sorpresa, in un giorno in cui non hai studiato. E siscrive subito in bella. Senza errori la scrivi solo se lo lasci in bianco»

Uno dei rapporti più solidi e concreti del romanzo è quello tra Mia e la sua maestra Margherita, figura sempre presente nel ventennio della storia. Sin dalla prima elementare, la maestra Margherita vede in Mia un bellissimo e raro diamante grezzo, capace di brillare di luce propria se colpito nelle sfaccettature giuste, quelle sfaccettature che una donna ormai matura vede in quegli alunni che hanno un grande potenziale ma non possono ancora sapere di possederlo. La maestra Margherita come tutte le maestre potrebbe essere paragonata a un'artista che modella la creta lasciando alla materia grezza la libertà di prendere forma, la stessa cosa farà Margherita con Mia: lascerà che il suo potenziale venga fuori attraverso la sua visione del mondo ma lasciandole credere di averle indicato la via. In questo romanzo ho percepito tutta la passione e la vera vocazione del Prof. Galiano, quella continua ricerca del modo sempre diverso e personalizzato di forgiare gli uomini e le donne di domani.
La maestra Margherita diventa per Mia un punto di riferimento importante, più dei suoi stessi genitori, perché ha il giusto distacco emotivo per non giudicarla e non giustificarla quando sbaglia. Le sue perle di saggezza contenute nel taccuino dall'aria vissuta, aiutano Mia a mettere a fuoco ciò che non comprende o la fa soffrire, a capire meglio il suo punto di vista e dissipare quei dubbi che spesso si piantano come un grumo sullo sterno. Mia ha smarrito il sentiero, Margherita di volta in volta rischiara la via mai imponendosi ma aiutandola a trarre la giusta conclusione. Il loro rapporto è privilegiato, non sono mai state veramente maestra e alunna ma viandante e saggio perché la vita le ha istruite in tempi diversi, così da permettere alla saggia di potersi sentire realizzata con la creta tra le dita, e alla viandante la consapevolezza di aver trovato la via seguendo le indicazioni per libera scelta.  Questo romanzo ci ricorda il compito mai facile degli insegnanti, che dopo i genitori sono i primi educatori e punti di riferimento per le nuove generazioni sempre più facili a perdersi tra la poca fiducia in se stessi e le "tempeste emotive". 
Molti di noi, leggendo il romanzo, avranno modo di ricordare la propria maestra e ciò che è stato il suo lavoro nel nostro bagaglio personale.



La quarta tappa domani sul blog

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