venerdì 20 marzo 2020

NON SUPERARE LE DOSI CONSIGLIATE Costanza Rizzacasa d'Orsogna Recensione

Quanti lassativi dei prendere per farti voler bene da mamma? Quando devi annullarti per farti amare da un uomo? Come fai quando a 130 chili non riesci ad allacciarti le scarpe? Non superare le dosi consigliate è il racconto senza filtri della vita di Matilde, che queste domande se le ha poste tutte. 



Guanda


NON SUPERARE LE DOSI CONSIGLIATE 
Costanza Rizzacasa d'Orsogna

Editore: Guanda
Genere: Narrativa
Prezzo:  15,30
Ebook: 9,99


Trama

«Non c’è un problema che un farmaco non curi, mamma lo dice sempre. A casa nostra non si parla, si prendono medicine. Così lei mi dà il Dulcolax ogni sera perché sono una bambina grassa. Due compresse, quattro, otto. E io non so che legame ci sia tra il Dulcolax e una bambina grassa, visto che non dimagrisco…» C’è un peso che non si può perdere, anche quando l’hai perso tutto. Matilde lo sa: la mamma, bulimica, passa le giornate a vomitare; lei ha cominciato a ingrassare quando aveva sei anni ed è affamata da una vita. A scuola elemosina biscotti, a casa ruba il pane, e intanto sogna che le taglino la mano. Ottanta chili a sedici anni, a diciotto quarantotto; Matilde va in America a studiare, splende, ma la fame e la paura le vengono dietro. Finché, dopo la morte della madre, il tracollo finanziario del padre e una relazione violenta, supera i centotrenta chili. E quando esce, c’è sempre qualcuno che la guarda con disprezzo. ­Allora Matilde si chiude in casa per tre ­anni, e sui social si finge normale. Ma che vuol dire normale? Un romanzo crudo e potente tra due lingue e due culture, tra gli anni Settanta e oggi. Un libro vorticoso tra perfezionismo, autolesionismo, menzogna e dipendenze.



opinione di Persefone 


“La relazione più intensa che ho mai avuto è con il Dulcorax”

Non superare le dosi consigliate, non prendere più di  20 pastiglie di lassativi, anzi forse andrà bene l’intera scatola. Crudo e drammatico, Non superare le dosi consigliate è il racconto dettagliato e cinico di quanto una persona possa toccare il fondo.
La protagonista Matilde nasconde dietro i complicati problemi alimentari una vita di abusi e delusioni. Il rapporto malsano e a tratti sadico con la madre, che ha riversato sulla figlia tutte le proprie aspettative e sogni. Una madre troppo giovane , impreparata a crescere un bambino, una madre che usa come metodo educativo la vergogna e come eredità lascia il Dulcorax.
Dietro la ricerca di un corpo perfetto , c’è la ricerca da parte di Matilde di una vita apparentemente perfetta: un buon lavoro, un ottimo stipendio, il prestigio sociale, l’affetto del padre.
Infatti Matilde ha trascorso la sua esistenza ad elemosinare affetto e attenzioni, trovandole nel cibo, alternando fasi di obesità ad altre di anoressia. La protagonista si è accontentata delle briciole che uomini violenti le lasciavano, ha messo tutto il suo impegno nello studio per cercare di ottenere un po’ di riconoscimento, ha trovato nel pane il suo più caro amico.
Ho apprezzato il flusso di coscienza che è il romanzo; senza apparente nesso logico veniamo travolti dal presente fatto di 130 chili, dai flashback delle violenze psicologiche di Filippo e dall’amarezza di un’infanzia trascorsa ad invidiare le altre bambine.
Non superare le dosi consigliate un diario, un racconto senza inizio né fine; è la fotografia senza filtri di una vita passata a subire ed odiarsi. Il romanzo mi ha colpito molto perché mi sono rivista in alcuni ricordi di Matilde e nella sua ricerca incessante della perfezione.
Il romanzo forse non è una lettura adatta a tutti, sia per i temi trattati sia per la crudezza della storia; nonostante questo rimane un racconto che fa riflettere non solo sulle malattie alimentari ma anche sul rapporto che abbiamo con noi stessi e il potere che lasciamo nelle mani degli altri.

“Quando pesi 130 chili non è solo il tuo corpo che è distorto, ma anche la tua testa. È nella testa che inizia quel lasciarsi andare, quel negare l’evidenza”.


L'autrice



Costanza Rizzacasa d’Orsogna è laureata in scrittura creativa alla Columbia University di New York. Scrive sul Corriere della Sera e sul supplemento culturale la Lettura, e tiene sul settimanale 7 la rubrica anyBody – Ogni corpo vale. Nel 2018 ha pubblicato la favola di successo Storia di Milo, il gatto che non sapeva saltare (Guanda), in corso di traduzione in vari Paesi. Non superare le dosi consigliate è il suo primo romanzo.

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