Un breve affascinante saggio su Ecologia, Filosofia e Metafisica. Un punto di vista dal quale dovremmo "ri-partire" tutti con l'umiltà che abbiamo perso, con la consapevolezza che siamo animali dentro un ecosistema di animali, fragile e non di nostra esclusiva proprietà. Non leggo saggi, ma questo libriccino invita a non poche necessarie riflessioni. Lettura probabilmente meno ostica per chi ha già nozioni di Antropocentrismo ontologico.
GRAPHE.IT Edizioni
IL MONDO DELL'ANIMALITÀ:
Dalla Biologia alla Metafisica
Daniele Palmieri e Nicola Zingiaro
Collana: Semi per il futuro
Genere: Saggio filosofico
Pagine: 80
Prezzo: 10,00
Brossura con alette
Trama
opinione di foschia75
Genere: Saggio filosofico
Pagine: 80
Prezzo: 10,00
Brossura con alette
Trama
Esiste una realtà oggettiva? Che cos'è l'ambiente mentale? In che modo e in che senso specie diverse interpretano il mondo in cui vivono? Abbiamo la possibilità di superare il limite incarnato di una visione antropocentrata della realtà, unicamente fissata entro i parametri percettivi della nostra specie? Queste domande costituiscono il filo rosso che accomuna e unisce i lavori raccolti in questo volume. Due riflessioni: quella di Daniele Palmieri si rivolge alla relazione mondo-animale a partire da Jakob von Uexküll e dal concetto di Umwelt; quella di Nicola Zengiaro cerca soluzione ai due «dogmi» dell'antropocentrismo, ovvero che non sia possibile evadere dall'antropocentrismo e che questo stesso tentativo di fuga sia a sua volta antropocentrico. Il percorso tracciato contamina ora gli spazi dell'ontologia, ora quelli della metafisica. In comune, sullo sfondo, la necessità di ridefinire la nostra idea di relazione, sia essa tra individuo e individuo o tra individuo e mondo-ambiente. Introduzione di Natan Feltrin. Postfazine di Roberto Marchesini.
Questo breve saggio dimostra quanto l'uomo sia legato alla natura e quanto la natura influenzi la sua esistenza fisicamente e psicologicamente. Gli autori spiegano le correlazioni tra uomo, ecologia e filosofia, come la natura sia sempre stata parte integrante del pensiero filosofico e come abbia ispirato molti uomini sia nell'ambito accademico che letterario.
Molto attuale e interessante il discorso dell'atteggiamento dell'uomo rispetto al resto dell'ecosistema al quale appartiene e nel quale convive con altre specie viventi, e come poco rispetti lo spazio che dà per scontato essere suo. Ne consegue che l'uomo ha invaso lo spazio vitale di molte specie, animali e vegetali e di come oggi questo si stia ripercuotendo sul resto dell'ecosistema e di risulta sul suo stesso habitat. Ogni essere vivente ha una propria bolla che va a toccare e in molti casi comprenetrarsi con quella degli esseri viventi che popolano lo stesso habitat, l'uomo però non si cura degli equilibri che la natura ha stabilitio, sconfinando senza riflettere. Molto interessante la spiegazione dell' Umwelt, concetto introdotto da Jakob Johann von Uexküll biologo e filosofo estone e che non conoscevo nonostante i miei studi universitari naturalistici.
Tutto quello che un soggetto percepisce diventa il suo mondo percettivo e tutto quel che fa costituisce il suo mondo operativo. Mondo percettivo e mondo operativo formano una totalità chiusa: l'ambiente.
Oggi più che mai l'uomo non si rende conto che sta invadendo l'umwelt di moltissime specie viventi rischiando di dare vita a un unico invasivo umwelt antropico fatto di colture e allevamenti intensivi, decretando così la scomparsa degli umwelt limitrofi di altre specie che non possono che cedere al suo egoismo
I risultati sono davanti agli occhi di tutti, questo a dimostrazione che oggi come nel passato, l'uomo si è sempre posto al centro di tutto, senza rendersi conto che l'ecologia e gli ecosistemi si basano su equilibri fondamentali che venendo meno innescano una reazione a catena presto irreversibile, che ha già iniziato a ripercuotersi sull'uomo stesso.
La Filosofia e la Metafisica entrano in connessione con la natura e con le azioni dell'uomo in un discorso che spinge a riflettere sulle nostre azioni attuali e sulla nostra necessaria presa di coscienza di appartenere a un equilibrio ecosistemico sempre più precario
Nella seconda parte del saggio si entra più intimamente nella metafisica con l'antropocentrismo e i suoi due dogmi: l'impossibilità di uscire dall'antropocentrismo e il tentativo di uscirne che è esso stesso antropocentrismo. Su questa seconda parte del libro ho dovuto mettere molta più attenzione perchè si entra in una branca che non mi è proprio congeniale. Però molto affascinanti tutte le correlazioni tra le varie materie che rendono il discorso ecologico-filosofico molto più ampio e universale.
Sarà una lettura molto interessante per chi ha studiato o è appassionato di Filosofia e Ambiente. Gli autori hanno fatto un egregio lavoro di sintesi e schematizzazione per raggiungere un più ampio pubblico di lettori.
Gli Autori
Daniele Palmieri (1994) è laureato in Filosofia presso l'Università Statale di Milano e in Scienze Filosofiche presso l’Università Vita-Salute san Raffaele. Ha scritto numerosi testi di narrativa (Leggende, Orrori da altri tempi, Racconti del paradosso, Diario di un cinico gatto); saggistica (La filosofia è una cosa da folli, Autarchia spirituale, La tranquillità interiore, Vivere etico); e poesia (La panchina e altre poesie d’amore, Luci di Tenebra). Gestisce il blog di filosofia: Nero d’inchiostro.
Nicola Zengiaro (Vicenza, 1992) si è laureato in filosofia presso l’Università degli Studi di Torino sotto la direzione di Maurizio Ferraris con una tesi sull’Ontologia dell’animalità. Si è specializzato, lavorando con il professor Oscar Horta, nel Master in Filosofia dell’Università di Santiago di Compostela e attualmente è dottore di ricerca nella stessa. È vicepresidente della ONLUS Gallinae in Fabula, ricercatore nel Laboratorio galego di ecocritica e nel Centro Studi Filosofia Postumanista, inoltre fa parte della redazione di Animal Studies. Rivista italiana di antispecismo e del comitato scientifico della Revista Latinoamericana de Estudios Criticos Animales. Ha pubblicato articoli accademici in riviste scientifiche e non italiane e spagnole come Lazarus, Vegueta, Animal Studies, Hybris, Bioetica & Società, Vegan Italy, Veganzetta; ha recensito il libro Filosofia dell’animalità per la Edinburgh University Press e ha tradotto il dialogo tra Stefano Boeri, Amos Gitai e Adrian Paci per la Bompiani. È ideatore e organizzatore dell’International Animal Studies Conference a Santiago di Compostela dal titolo Rethinking Animality e dell’appuntamento trimestrale a Milano alla Casa dei Diritti coordinato da Sonda Edizioni.
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