Buongiorno Lettori!
Ultimo appuntamento con la lettura condivisa di Uno di noi sta mentendo, il romanzo di Karen McManus edito da Mondadori, che ringraziamo per averci coinvolto nell'originale iniziativa. In questa terza puntata finalmente qualcuno comincia a puntare l'attenzione fuori dall'aula dove è morto Simon. Finalmente dico io!
I sospetti potrebbero ricadere su qualcuno non appartenente al quartetto scolastico, si fanno così nuove ipotesi, ma la polizia sembra aver già scartato certe piste. Saranno i quattro ragazzi a porsi nuove domande. I miei sospetti rimangono immutati dopo il terzo step.
Mondadori
#unodinoistamentendo
Karen McManus
Step 3
Traduzione di Roberta Verde
Collana: Chrysalide
Genere: Giallo Adolescenti
Pagine: 298
Prezzo: 15,00
Ebook: 7,99
Trama
"Era una bugia che raccontavo perché era più facile della verità. E perché un po' ci credevo. So cosa significa raccontarsi una bugia così tante volte da farla diventare realtà. Ma la verità viene sempre fuori. Prima o poi." Cinque studenti sono costretti a trascorrere un'interminabile ora di punizione nella stessa aula. Bronwyn, occhiali e capelli raccolti da studentessa modello, non ha mai infranto le regole in vita sua e vive per essere ammessa a un'università prestigiosa e rendere fieri i suoi genitori. Nate, capelli scuri disordinati e un giubbino di pelle malandato, è in libertà vigilata per spaccio di erba e sembra a un passo dall'andare completamente alla deriva. Cooper, il ragazzo d'oro con cui tutte vorrebbero stare, è la star della scuola e sogna l'ingaggio in una grande squadra di baseball. Addy, una chioma di folti ricci biondi e un viso grazioso a forma di cuore, sta cercando di tenere insieme i pezzi della sua vita perfetta. Infine Simon, l'emarginato, lo strano, che, per prendersi la sua rivincita su chi lo ha sempre trattato male, si è inventato una app che rivela ogni settimana dettagli piccanti della vita privata degli studenti. Pur conoscendosi da anni, non possono certo definirsi amici. Qualcosa li unisce, però. Nessuno di loro è davvero e fino in fondo come appare. Ognuno di loro dietro alla facciata "pubblica" nasconde molto altro, un mondo di fragilità, insicurezze e paure, ma anche di segreti piccoli e grandi di cui nessuno, o quasi, è a conoscenza. Da quell'aula solo in quattro usciranno vivi. All'improvviso e senza apparente motivo, Simon cade a terra davanti ai compagni e muore. Non appena si capisce che quella che sembrava una morte dovuta a un improvviso malore in realtà è un omicidio, il mondo di Bronwyn, Nate, Cooper e Addy inizia a vacillare. E crolla definitivamente quando la polizia scopre che i protagonisti di un ultimo post mai pubblicato di Simon sono proprio loro. In men che non si dica, i quattro ragazzi da semplici testimoni diventano i principali indagati dell'omicidio...
«Tutta l'attenzione è concentrata su questi quattro ragazzi. Li stanno trascinando nel fango senza aver trovato alcuna prova che li leghi ad alcun crimine, dopo settimane di indagini. Ma c'era un quinto ragazzo nell'aula, giusto? E sembra il genere di persona che avrebbe potuto avere ben più di quattro nemici. Così mi dite voi. Chi altri aveva un movente? Quale storia non si sta raccontando? È lì che andrei a guardare.»
«E non si può dare per scontato che Simon fosse l'unica persona ad avere accesso al pannello amministrativo di Senti Questa. Qualcuno può esservi entrato prima della sua morte e aver visto o modificato quei post.»
Come avrete capito qualcuno finalmente ha formulato delle ipotesi sulle quali concordo in pieno, ma la polizia sembra non esserci minimamente andata vicino. Queste osservazioni fatte da un avvocato non coinvolto nelle indagini, vengono seguite con attenzione dai quattro ragazzi, che non hanno mai sospettato l'uno dell'altro. Personalmente continuo a pensare che l'assassino non sia uno di loro, ma qualcuno o qualcuna che avesse molto di più da preoccuparsi dei post di Simon, qualcuno bravo con i software e capace di entrare nell'app Senti Questa. Rimango sempre con il dito puntato sui miei due sospettati: il primo ha un certo astio verso i social e gli apparecchi digitali ma questo non vuol dire che non li sappia maneggiare, il secondo è un sospettato che è sempre presente nella narrazione e osserva indisturbato.
La situazione sembra essere in stallo, sia per quanto riguarda le indagini, sia per quanto riguarda i rapporti tra i sospettati che cercano di tenere un basso profilo, nonostante comincino a sbocciare nuove simpatie.
A questo punto non ci resta che arrivare in fondo al romanzo e capire chi abbia deciso di vendicarsi con Simon e quale segreto non doveva essere svelato.
In questo romanzo quello che emerge prepotentemente oltre la curiosità di sapere chi è l'assassino, è la disarmante "violenza alla privacy" che ogni giorno i social network operano sulla società e sul singolo individuo, denudandolo della sua dignità con una notevole aggressività mediatica.
Dopo questa puntata della lettura condivisa ci sarà la recensione. A chi ancora non ha letto il libro, lo consiglio perché è molto ben intrecciato e si legge davvero in pochissimo tempo: la curiosità spinge il lettore ad andare avanti a ritmo serrato.
«E non si può dare per scontato che Simon fosse l'unica persona ad avere accesso al pannello amministrativo di Senti Questa. Qualcuno può esservi entrato prima della sua morte e aver visto o modificato quei post.»
Come avrete capito qualcuno finalmente ha formulato delle ipotesi sulle quali concordo in pieno, ma la polizia sembra non esserci minimamente andata vicino. Queste osservazioni fatte da un avvocato non coinvolto nelle indagini, vengono seguite con attenzione dai quattro ragazzi, che non hanno mai sospettato l'uno dell'altro. Personalmente continuo a pensare che l'assassino non sia uno di loro, ma qualcuno o qualcuna che avesse molto di più da preoccuparsi dei post di Simon, qualcuno bravo con i software e capace di entrare nell'app Senti Questa. Rimango sempre con il dito puntato sui miei due sospettati: il primo ha un certo astio verso i social e gli apparecchi digitali ma questo non vuol dire che non li sappia maneggiare, il secondo è un sospettato che è sempre presente nella narrazione e osserva indisturbato.
La situazione sembra essere in stallo, sia per quanto riguarda le indagini, sia per quanto riguarda i rapporti tra i sospettati che cercano di tenere un basso profilo, nonostante comincino a sbocciare nuove simpatie.
A questo punto non ci resta che arrivare in fondo al romanzo e capire chi abbia deciso di vendicarsi con Simon e quale segreto non doveva essere svelato.
In questo romanzo quello che emerge prepotentemente oltre la curiosità di sapere chi è l'assassino, è la disarmante "violenza alla privacy" che ogni giorno i social network operano sulla società e sul singolo individuo, denudandolo della sua dignità con una notevole aggressività mediatica.
Dopo questa puntata della lettura condivisa ci sarà la recensione. A chi ancora non ha letto il libro, lo consiglio perché è molto ben intrecciato e si legge davvero in pochissimo tempo: la curiosità spinge il lettore ad andare avanti a ritmo serrato.
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