martedì 16 maggio 2017

LA LEGGE DEL DRAGO Lorenzo Visconti Recensione

Che sensazione meravigliosa innamorarsi senza riserve di un personaggio e della sua storia. Quando un libro ti assorbe totalmente e ti lascia per giorni a ripercorrere le vicende, dimostra di aver raggiunto il suo scopo: colpire l'immaginario del lettore e creare emozioni. Lorenzo Visconti o meglio Il Drago entra in circolo istantaneamente, lasciando quel senso di euforia che ogni buona storia dovrebbe trasmettere. Il personaggio più sexy, manesco e testardo che abbia conosciuto negli ultimi tempi. Una fiction che si legge sul Kindle... Ero scettica lo ammetto, ma dopo averlo chiuso posso confermare che La legge del Drago è scritto per essere immaginato come una serie tv. Lo stile incalzante, il pungente sarcasmo e il travolgente fascino di questo ex poliziotto vi conquisteranno senza riserve, invitandovi in una storia scritta troppo bene.





Amazon Publishing



LA LEGGE DEL DRAGO 
Lorenzo Visconti


#1 Dragon serie
Collana: dragon
Genere: Noir
Pagine: 222
Prezzo: 9,99
Ebook:   4,99
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Trama

«E questo dove sta scritto?»
«Da nessuna parte: è la legge del Drago. Se non la rispetti ti spezzo le ossa.»

Lorenzo Visconti, detto il Drago, è un poliziotto della questura di Milano che dopo essere stato incastrato per un delitto che non ha commesso, vede andare in frantumi la propria carriera. Rilasciato in attesa di processo ha un solo obiettivo: scoprire il vero colpevole.
Senza lavoro e senza prospettive, non gli resta che mettere l’esperienza e il fiuto da ex sbirro a disposizione del miglior offerente, legale o illegale che sia.
Quando però viene assunto per indagare sull’apparente suicidio di una ragazzina in un parco, si trova invischiato in una storia più grande di lui che lo proietta in un incubo di marciume e violenza. A coprirgli le spalle la sua ex collega Lara Serrano e Jamel Blanchard, un francese dalla pelle scura con la fissa per le nuove tecnologie.
La legge del Drago è un noir dai toni forti, in una Milano corrotta e spietata, nel pieno di una crisi economica che sta per devastare le esistenze di molti.

Lorenzo Visconti è lo pseudonimo scelto dallo scrittore Paolo Roversi per la serie crime “Dragon” scritta in esclusiva per Amazon Publishing.
La pagina ufficiale della serie: http://drago.paoloroversi.me



opinione di foschia75

Quando ti fissa con quei suoi occhi azzurri te la fai sotto anche se ti credi un duro. La sua espressione ricorda quella di un bulldog pronto ad azzannarti. Del resto, lui ama ripeterlo sempre: "La vita fa di te ciò che vuole".
Nel caso del Drago, immagino siano state la durezza spietata della strada e le notti spese a girare con la volante per la città a sbrigare quel lavoro sporco. 


Impossibile resistere al rude sex appeal del Drago!

Ho continuato a pensare al Drago per giorni, ripercorrendo le sue mosse, le sue battute pungenti, il suo innato sex appeal che mieterà non poche vittime tra le lettrici. 
Ex poliziotto, ex galeotto e ex pugile dilettante, Lorenzo Visconti è un uomo che non ha più nulla da perdere ma molto per cui volersi vendicare. Incastrato dal sistema, non si fida più di nessuno, ha trascorso gli ultimi otto mesi in gabbia e adesso che è tornato libero, più deciso che mai a far luce sull'indagine che ha dovuto lasciare in sospeso. 
Ora che non ha più il distintivo è convinto di potersi muovere con tranquillità nella sua Milano; presto si renderà conto che è impossibile liberarsi dalle trame della rete che lo ha intrappolato mesi prima. L'indagine lasciata in sospeso si dimostrerà molto più articolata e impegnativa di quello che aveva immaginato, intrecciando fatti apparentemente slegati tra loro.
Lorenzo Visconti, conosciuto da tutti come Il Drago, è un uomo amareggiato, arrabbiato e deciso a scoprire chi lo ha tradito.
I drastici cambiamenti nella sua vita lo spingeranno verso la Milano corrotta, verso quella parte "sommersa" che lo vuole fuori dai giochi, se possibile screditato agli occhi della società che ha servito con dedizione per anni.
Non vivrei mai a Milano, ma il Drago la rende affascinante anche agli occhi del più scettico, pennellando i contraddittori chiaro scuri con una dedizione tale da invitare il lettore in una innegabile fascinosa città dai tanti volti.
Nella cornice di una città che ben si presta alle tinte noir, si muovono personaggi caratterizzati in modo magistrale. Il protagonista, che vi conquisterà fin dalle prime pagine con il suo modo di fare sexy e rude a nascondere la parte più vulnerabile, quella che mostra solo alle poche persone degne della sua stima. Lara Serrano ex collega del Drago, che svolge il suo lavoro con passione e dedizione, cercando di combattete la corruzione e il marcio che circolano tra le fila del corpo a cui ha prestato giuramento. Jamel, che avrà la grande "sfortuna" di trovarsi sulla strada del Drago. Proprio il rapporto tra Jam e il Drago sarà uno dei punti forti della narrazione, tra battute sarcastiche, confessioni da street food e gesti inattesi dal sapore affettuoso.
Infine l'intreccio magistrale dell'indagine che porterà il protagonista e i suoi amici a scavare negli ambienti bene della città. E qui un ulteriore plauso all'autore per la scelta dei casi che, una volta risolti, daranno al lettore spunti di riflessione molto attuali.
Insomma questa serie spacca di brutto, il Drago buca le pagine e ammalia il lettore, Milano ci accoglie con la sua "dis-umanità" e le sensazioni sono così vivide da avvolgerci totalmente restituendoci la percezione di aver davvero visto un film. Non vedo l'ora di leggere il prossimo caso di questo irresistibile giustiziere che guida una Ducati e beve Fernet quando qualcosa gli sfugge, non esita a elargire qualche schiaffo quando la reticenza dilaga, e dimostra di avere un gran cuore quando chi ha davanti merita di farne parte.

Una serie che dovete leggere assolutamente!!!
Ora sento l'esigenza di andare a leggere tutti i romanzi di Paolo Roversi, perché adoro il suo modo di creare l'atmosfera e plasmare i suoi personaggi.



L'autore




Mantovano di origine, nel 1999 si laurea in Storia contemporanea all'Università di Nizza-Sophia Antipolis (Nizza, Francia) con una tesi sull'occupazione italiana in Costa Azzurra durante la seconda guerra mondiale.
Studioso di Charles Bukowski, alla sua opera ha dedicato tre libri: la prima biografia italiana scritta con l'aiuto di Fernanda Pivano, un romanzo con protagonista proprio lo scrittore (Taccuino di una sbronza da cui nel 2009 è stato tratto uno spettacolo teatrale) ed un libro di aforismi pubblicato nel 1997 nella collana Millelire Stampa Alternativa
Giallista, è uno degli esponenti del cosiddetto noir metropolitano, ha pubblicato quattro romanzi per adulti ed uno per ragazzi che hanno come protagonista il giornalista hacker Enrico Radeschi.
Ha scritto un libro-guida su Mantova e la sua gente, e un volume umoristico sulla professione dell'informatico e nel 2010 una guida sui misteri di Milano.
Ha collaborato con riviste e giornali come Corriere della Sera, Rolling Stone, Diario, GQ, Detective Magazine, Stilos e InScena Magazine.
Ha scritto soggetti per la televisione come ad esempio per la serie dieci e undici di Distretto di Polizia.
È fondatore e direttore della rassegna dedicata al giallo e al noir NebbiaGialla Suzzara Noir Festival che si svolge dal 2007 ogni primo week-end di febbraio a Suzzara e del Milano in Bionda nato nel 2008.
Nel 2010 ha ideato il Premio NebbiaGialla per la letteratura noir e poliziesca.
Dirige il web press e casa editrice digitale MilanoNera, sito dedicato interamente alla letteratura gialla.
Ha vinto la 4ª edizione del Premio Camaiore di Letteratura Gialla con il romanzo La mano sinistra del diavolo.
Ha vinto il Premio selezione Bancarella 2015 con il romanzo Solo il tempo di morire.
Ha vinto la 2ª edizione del Premio Garfagnana in giallo con il romanzo Solo il tempo di morire.
Con il romanzo La mano sinistra del diavolo è stato finalista del Premio Fedeli 2007.
È stato finalista del Premio noir mediterraneo di Sassari nel 2008 e nel 2009.
Con il romanzo Milano criminale è stato finalista al Premio Romiti 2012 classificandosi al secondo posto.
Con il romanzo Solo il tempo di morire è stato finalista al Premio Romiti 2015 classificandosi al terzo posto.
Vive a Milano e i suoi romanzi sono tradotti in Spagna, Francia, Germania e Stati Uniti.

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