martedì 23 giugno 2015

VORREI CHE L' AMORE AVESSE I TUOI OCCHI Diego Galdino Recensione



" Farò l’ impossibile per non innamorarmi"

" Farò il possibile per farti innamorare "  

 Sperling & Kupfer
DIEGO GALDINO
VORREI CHE L' AMORE AVESSE I TUOI OCCHI 
 
Collana: Pandora
Genere: Narrativa contemporanea/romantico 
Pagine: 248
Prezzo: € 17,90 
ebook: € 9,99

La Trama 

Abbarbicata com'è all'antica cinta muraria della Rocca, la casa dei Ferretti è l'invidia di tutti gli abitanti di Cetona, uno splendido borgo immerso nella tranquilla campagna senese. Dalle sue finestre si può ammirare l'intero paese disteso ai suoi piedi, con le case bianchissime e i tetti marroni, la vallata e l'imponente sagoma del Monte Cetona, che sembra così vicina da poter sfiorare la sua vetta con un dito. Sofia e la sua famiglia vivono lì da sempre. Ma, a un passo dall'estate, la bucolica quiete di quelle mura è bruscamente interrotta dall'arrivo di un ospite speciale. Un famoso pittore australiano, Tyron Lane, che ha scelto quelle incantevoli colline come soggetto per i propri quadri. La sua fama di uomo affascinante ma molto schivo, solitario e inquieto lo precede e in paese non si parla d'altro. C'è chi non sopporta i suoi modi asciutti e sbrigativi, chi ne difende il diritto alla privacy, chi è convinto che in fondo tutta quella ritrosia sia di facciata. E poi c'è Sofia che, dopo un primo e fugace momento di ammirazione, ha deciso di non lasciargliene passare nemmeno una. Perché per lei, così solare, istintiva e piena di vita, quell'artista non è riservato ma solo un gran insolente. A casa Ferretti sono tempi duri, e le schermaglie all'ordine del giorno. Tyron e Sofia sembrano appartenere a due mondi diversi. Eppure il loro incontro regalerà a entrambi quello che da tempo stavano cercando: la possibilità di guardare, ancora una volta, l'amore negli occhi…

Opinione di Charlotte 


Un paesino nel senese che ricorda i primi gloriosi film di Pieraccioni, un artista enigmatico e scontroso, una ragazza solare e determinata: queste le premesse di una storia d’ amore intensa e tormentata che, complici la magia degli scenari naturali raccontati con il cuore , e  il chiacchiericcio di comprimari descritti con affetto e ironia, permette lo scaturire tra le pagine   di  un’ alchimia fresca e spontanea:  di quelle impreviste e imprevedibili, che sono in grado di  curare anche il cuore più malridotto dalle ferite  e l’ animo più disincantato.
In virtù di una serie di circostanze galeotte create ad hoc a realizzare un canovaccio sul quale ricamare sentimenti, Vorrei che l' amore avesse i tuoi occhi  percorre tutte le tappe dell’ avvicinamento/incontro/scontro di Tyron e Sofia:  che passano dal mal sopportarsi – lui inizialmente è talmente schivo da rasentare la maleducazione -  al comprendersi fino ad amarsi. Un’ inaspettata  scheggiatura nel muro difensivo di Tyron diventa ben presto  uno squarcio attraverso il quale è possibile  intravedere una bellissima persona: e Sofia ammaliata  lo prende per mano e prova ad addentrarsi nel suo mondo. Da questo momento tutta la vicenda  inizia a ruotare sulla complessità della figura del pittore  e sul tentativo della ragazza di capirla.
E’ un percorso coraggioso e accidentato, un ottovolante che alterna salite effimero preludio di felicità, a  discese improvvise in baratri nei  quali i due rischiano  di cadere rovinosamente per non rialzarsi. Ma l'incontro d’ anime di Tyron e Sofia  è così intenso,caldo e avvolgente, che  deve per forza  avere un senso, appartenere ad un disegno salvifico più ampio: e quindi non può essere  destinato a soccombere all’ inerzia e  alla paura.
In quest' ottica il romanzo di Galdino assume la valenza di una storia di passione, certo,  ma anche molto cerebrale: basata sull’ intesa fisica e sull’ attrazione , ma imprescindibile dal  confronto, dal dialogo, da sensazioni e reazioni esasperate dall’ insicurezza, dal tormento e dalla sensibilità propria degli artisti. Tyron e Sofia  insieme starebbero benissimo, ma sono molto frenati nel dare voce  ai loro sentimenti: lui in particolare, che  viene soprannominato homeless artist da quando un fatto tragico lo ha spinto a chiudersi e a fuggire da se stesso in un penoso oblio affettivo.
Sofia,  pur avendo  i suoi fantasmi da combattere, è molto più forte di Tyron, solare e determinata; il suo  " vorrei che l' amore avesse i tuoi occhi", può essere inteso come " non mi accontento di non avere tutto di te", “ non posso amare per tutti e due”. Una persona come Sofia non si immolerebbe sull’altare del sacrificio per amore, non  accetterebbe mai di  essere un ripiego: darebbe tutto e pretenderebbe tutto. Sta a Tyron  essere in grado  di rimettersi in gioco, attribuendo all' amore un potere liberatore.

Le immagini dei momenti sospesi tra spazio e tempo  che Tyron e Sofia vivono insieme sono scambi molto suggestivi e pittorici  : lui vede il mondo con l' occhio dell' artista, lei con semplicità e spontaneità lo guida alla scoperta dei luoghi che li circondano e glieli mostra attraverso il suo sguardo fiero, pulito e positivo. Tra i due non avviene il canonico e “ meccanico” tira e molla che contraddistingue molti romanzi a tema romantico: le emozioni che li legano, pur se" disturbate ad arte” ad incuriosire il lettore,  appaiono molto genuine. All’ intensità drammatica della relazione poi va  aggiunta la visione del mondo di un artista, che dell’ interpretazione e della meditazione sul mondo che lo attornia fa la sua ragione di vita:   concretizzando le proprie emozioni, enfatizzandole  e trasponendole in materia, permettendo agli osservatori di visualizzarle e magari di scoprire prima che egli stesso li abbia chiari nella mente i propri impulsi. 
Vorrei che l' amore avesse i tuoi occhi è una lettura che avvinghia il lettore romantico, e  che  toglie il sonno per scoprire dove porterà la dicotomia tra ragione e sentimento, tra coraggio e fragilità, sensualità e docce fredde, lirismo e immediatezza espressiva.  Il passato – qui simbolicamente rappresentato da un’ armonica -  immancabilmente ritorna, anche se ci si prefissa di smarrirlo: forse la chiave della felicità non è nel dimenticarlo  ma nel farne tesoro e nell’ andare avanti  per la propria strada illuminando le zone d’ ombra, pennellando  scenari inediti, concentrando l’ attenzione su nuove figure. Non è facile,  il risultato non è scontato , ma vale sempre la pena di provarci.

Il Booktrailer del romanzo:
 

L' Autore  


Diego Galdino(classe 1971) vive a Roma e ogni mattina si alza alle cinque per aprire il suo bar in centro, dove tutti i giorni saluta i clienti con i caffè più fantasiosi della città. Con Sperling & Kupfer ha pubblicato il suo romanzo d'esordio, Il primo caffè del mattino (di cui sono stati venduti anche i diritti cinematografi ci), e Mi arrivi come da un sogno. I suoi libri sono tradotti con successo in Spagna, Germania e Polonia.

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