sabato 9 agosto 2014

LOVANGELES Silvia Mango Recensione



Ormai per me la collana Youfeel con le sue copertine accattivanti è una sorta di invitante buffet al quale attingere per assaggiare “ cibo per l’ anima”  dal sapore di volta in volta  diverso. E questa volta ho optato per Lovangeles,  romanzo breve dal mood ironico, in cui un inizio tragicomico, ironico  e disincantato prelude ad una serie  di  situazioni  talora esilaranti talora drammatiche  per la protagonista,  e ad una successione di passaggi coinvolgenti per il lettore.   
LOVEANGELES
SILVIA MANGO


Editore: Rizzoli
Collana: Youfeel
Mood: Ironico
Pagine:123
Prezzo:  2.49 euro


La Trama

Cosa c’è di peggio di tuo padre in prigione? Tua madre che si trasferisce da te.
“Dopo mesi in cui non è successo più nulla ecco, di nuovo, il finimondo. So già che mi pentirò di non avere apprezzato a sufficienza la rassicurante monotonia delle mie giornate. Siamo finiti sul lastrico. Non conosco ancora i dettagli. A presto con gli aggiornamenti.” Loretta Cammareri, sceneggiatrice italoamericana, vive a Los Angeles e ha un blog. Quello che non può immaginare è che la sua tranquilla esistenza, fatta di ex amiche stronze diventate famose e sogni in celluloide ancora da realizzare, sta per essere sconvolta. Per sempre. Il padre, il boss delle mozzarelle più buone della California, è scappato, pieno di debiti e di capi d’imputazione, e la madre, sconvolta e abbandonata, sta per trasferirsi da lei. Peggio di così non poteva andare, ma Loretta non è un tipo che si demoralizza e cerca subito un buon avvocato. Per fortuna che la vita, come il migliore dei film, riserva anche piacevoli sorprese e così l’avvocato si rivela essere, oltre che un re del foro, anche un “re di cuori”. E quando meno te lo aspetti Los Angeles può diventare LoVangeles… Un divertente viaggio nella Hollywood di oggi, una passeggiata a due sul Red Carpet. 


Opinione di Charlotte
In quel di Los Angeles Loretta è un’ impiegata non particolarmente gratificata  in un’ agenzia matrimoniale: la sua passione è scrivere sceneggiature che pubblica su un blog.   Repentinamente  e per motivi imprecisati la giovane passa da un’ esistenza monocorde a diventare la figlia di un carcerato per bancarotta fraudolenta e di una madre ossessiva a carico con tanto di cappotti al seguito. Come se nobastasse, il tormentone ricorrente della sua vita, tale Crystal – un personaggio che fisicamente non compare mai ma che riveste un ruolo chiave nella storia di Loretta -  si riaffaccia prepotente  nella sua esistenza, un affascinante e sanguigno artista  irrompe a stravolgere le sue giornate, un cliente facoltoso amante delle conigliette e del cibo tex-mex  ci mette del suo a complicarle la vita. Ci penseranno l’ amica-senza-peli-sulla-lingua Peach e  Bill Clinton ad aiutare Loretta a sbrogliare i fili dell' intricata matassa. Questo parziale riassunto apparentemente surreale e  disorientante, è relativo ad una trama “teatrale” che pur essendo articolata e ricca di spunti eterogenei è  molto ben costruita, collocando  tutti gli elementi nel modo più opportuno per valorizzarli e dare un senso alla composizione nell' insieme .
Nella Mecca del Cinema vista a dimensione umana, la personalità di Loretta emerge spiccata dal confronto con gli altri protagonisti del libro, personaggi tratteggiati efficacemente  mediante piccoli gesti, frasi sintetiche che ne fanno intuire atteggiamenti e carattere: a mio avviso,  più di quanto riuscirebbe a fare un’ apposita  descrizione  che diminuirebbe la freschezza dell' insieme e rallenterebbe il ritmo della narrazione.
La figura dell’ avvocato  Bill cordiale, libero, appassionato, e il feeling immediato e spontaneo con Loretta diventano esortazione ad osare per la giovane, che non si è mai messa in gioco  perché troppo chiusa in se stessa; anche la figura dell’ artista  Brian però è importante. Bill e Brian rappresentano due approcci diversi alla vita, alle relazioni interpersonali:  uno è sensualità, edonismo, materia, audacia,  possessività e ossessività; l’ altro è affinità  spirituale, conforto, casa, sicurezza.
Entrambi solleticano Loretta in modo diverso e la stimolano a nuove sensazioni ed esperienze, ma solo uno è il vero amore, porto sicuro,  con il quale mettersi in gioco una buona volta. 
Spesso l’ interazione fra Bill e Brian sembra un combattimento fra galli, amiche e titolari sembrano " rigurare il coltello nella piaga"; è interessante sottolineare come il piglio umoristico permanga   anche nel dramma,   affrontato con delicatezza e responsabilità nonostante sia costante il rimando ai toni leggeri di cui il libro è permeato. Lovangeles è un carosello di emozioni, raccontate con simpatia e stile senza sconfinare nella superficialità,   che nell’ incalzare degli avvenimenti procedendo con la lettura aumentano di intensità e accrescono il   coinvolgimento  e la curiosità del lettore . 
Personalmente  ho trovato questo romanzo un apprezzabile  “ genere di conforto” molto ben modulato;  balsamo  per il mio  animo  sentimentale amante della battuta di spirito " ovunque ciò sia possibile" e dell’ immancabile  lieto fine .

L' Autrice 


Silvia Mango è lo pseudonimo di Silvia Bardesono, avvocato torinese specializzata in diritto di famiglia e minorile, impegnata nella lotta alla violenza contro le donne. Il suo primo romanzo, Tre cuori e un bebè, nel giro di pochi mesi ha scalato la classifica di vendita di Amazon arrivando ai primi posti. Alcuni suoi racconti sono inclusi nelle raccolte La cucina dei giovani Holden, a cura di Stefania Bertola, e 100 storie per quando è veramente troppo tardi.

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