lunedì 17 marzo 2014

NELL'ATTESA DELL'USCITA DI ALLEGIANT, VOLUME CONCLUSIVO DELLA TRILOGIA "DIVERGENT" ... oggi parliamo dei divergenti

Carissimi amici di Sognando tra le Righe e carissimi amanti di libri di genere distopico... so che ormai siete in fibrillazione. Manca solo un giorno all'uscita in tutte le librerie italiane dell'atto conclusivo della meravigliosa e potente trilogia creata da Veronica Roth. Allegiant, come sapete, è il titolo di quello che, vi posso assicurare non sarà affatto un libro "facile" e che riserverà nuove e sconvolgenti sorprese. Io lo sto leggendo - sono quasi alla fine - e vi posso assicurare sono completamente frastornata. Sconvolta e attonita da quello che questa autrice e i suoi personaggi riescono a trasmettermi e dalle riflessioni che ogni loro pensiero o azione riesce a far scaturire...
Domani potrete leggere la mia recensione in anteprima.



Oggi però volevo affrontare con voi un discorso ben preciso. Quello della DIVERGENZA. Fulcro della storia che lega i tre libri e che muove i protagonisti della storia - Divergenti, appunto - fulcro delle riflessioni che esso scaturiscono.

I Divergenti sono coloro che agli obbligatori test attitudinali voluti da uno Stato diviso in Fazioni hanno ottenuto un risultato inconcludente, ovvero, tutte quelle persone che hanno più di un tratto dominante e possono appartenere a più di una fazione per le attitudini dimostrate. Per esempio Tris, che secondo il test è risultata sia Abnegante che Intrepida che Erudita. 
Ma in questa nuova società essere Divergenti è proibito. I Divergenti costituiscono una minaccia e in quanto tali devono essere eliminati; uccisi. Sono pertanto obbligati a tenere segreta la loro natura. Questo è quanto emerge soprattutto nel primo libro, Divergent, che punta l'attenzione proprio sullo spiegare ai lettori l'essere divergente, le sue implicazioni e il funzionamento della società.

In Insurgent, il secondo libro il concetto di divergenza subisce un'evoluzione. Mentre prima viveva in una sorta di guerra psicologica ora chi è divergente vive una guerra a tutti gli effetti. Non è possibile infatti andare d'accordo quando chi pone un ideale sopra tutti gli altri sente contemporaneamente che questo sia il migliore in assoluto. Si lotta per un mondo senza fazioni. Che contempli la divergenza: la molteplicità di interessi e di attitudini. Succedono tante cose e i protagonisti vengono a conoscenza di nuove sconcertanti novità che mettono tutto in un'altra prospettiva. 

Prospettiva che appare chiara ma completamente ribaltata in Allegiant, che da domani, avrete il piacere di leggere. Infondo essere divergenti significa semplicemente essere umani. 
Ognuno di noi è pieno di contraddizioni, di attitudini, di sogni e di ideali che è di fatto impossibile unificare sotto un unico stendardo; impossibile far convergere in un unicum assoluto ed esclusivo. E' proprio la molteplicità di quello che siamo e che sentiamo che ci permette di essere tolleranti, comprensivi, predisposti all'altro e quindi, di fatto, che ci permette di costruire la pace. L'essere umano non è solo bianco o solo nero. Ma un insieme di caratteristiche e pulsioni contrastanti che ci rendono unici. 

L'essere divergente oggi può significare l'essere fuori dal coro. Non omologarsi. Il coraggio di andare controcorrente ed esprimere, anche a gran voce, la propria opinione. Essere divergenti significa "lottare" per essere sempre sè stessi.

Divergent, come ha detto la stessa Veronica Roth "è un libro su una scelta, un'identità e sul provare ad essere la persona migliore che puoi".


Appuntamento a DOMANI
con la nostra recensione
in anteprima di
ALLEGIANT

E una fantastica sorpresa per tutti voi
grazie alla

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