martedì 5 giugno 2012

IL LINGUAGGIO NASCOSTO DELLA VITA di Richard Paul Evans Recensione

Essermi "imbattuta" in questo potente libro (ringrazio di cuore la casa editrice BALDINI CASTOLDI DALAI editore), avvalora sempre più la mia teoria che:

I LIBRI NON CAPITANO MAI PER CASO.

L'ho notato qualche giorno fa del tutto casualmente.....e lui mi ha "scelto".

Questa mattina è arrivato inaspettatamente a casa mia, nel momento giusto; non ho resistito, l'ho aperto assalita dalla curiosità di leggere solo il prologo....l'ho chiuso dopo l'epilogo.

In una parola:

POTENTE  e ILLUMINANTE  

Sto parlando di:

Il linguaggio nascosto della vita
di Richard Paul Evans


Traduzione: Valentina Zaffagnini
Editore: Baldini e Castoldi
Pagine: 336
Prezzo: 16,00 (12,00 fino al 9.06)
Rilegato


Trama

Cosa faresti se in un solo istante perdessi tutto? La casa, il lavoro, la persona che ami?
Quando la tragedia piomba nell’esistenza fino a quel momento perfetta di Alan Christoffersen il suo primo pensiero è di farla finita. Non ha più niente per cui vivere, tutto ciò che gli resta è il tubetto di pillole che stringe in mano…
All’improvviso, come colto da un’illuminazione, Alan decide di non lasciarsi andare e di intraprendere un viaggio. Non un viaggio qualunque, ma una traversata a piedi degli Stati Uniti da Seattle, dove vive, al punto più lontano sulla mappa: Key West, Florida. Nelle persone che incontrerà lungo il cammino, nelle loro storie e nelle loro esperienze cercherà di ritrovare il significato della propria presenza nel mondo.



Con Il linguaggio nascosto della vita, straordinario successo negli Stati Uniti, Richard Paul Evans ha inaugurato una serie che seguirà Alan e le sue vicende, la sua strada.


Recensione

Nella nostra vita non facciamo altro che entrare e uscire da fasi più o meno impegnative. Ci sono dei momenti in cui ti sembra di vedere te stesso dentro uno di quei teatrini per bambini.....e ti chiedi all'improvviso: chi muove i fili? Ti sembra di essere sul palco ma di non capire il copione. Che parte ho nello show della vita? Perché un momento sono la prima attrice e il momento dopo sono solo l'addetto all'apertura e chiusura del sipario? Ecco io sono in una di quelle fasi della mia vita. E questo libro mi ha "trovato" in "quel" preciso momento....l'ho aperto, l'ho letto e mi è venuta la pelle d'oca. Non prendetemi per matta, ma per una CHE CREDE NEL POTERE TERAPEUTICO DEI LIBRI.
E questo è uno di quelli!!!
Già dalle primissime pagine si è instaurato un "legame" con Alan, ho sentito un'affinità e fino alla fine ho camminato con il protagonista attraverso il suo viaggio interiore, quello più difficile, in cui si cerca se stessi senza essersi mai conosciuti.
La primissima cosa che mi ha tenuto incollata alle sorti di Alan, è l'essere un uomo e un marito; sono ormai abituata a leggere troppo spesso il punto di vista femminile del dolore....e raramente quello maschile. E' stato davvero struggente vedere il dolore e il senso di perdita attraverso gli occhi di un uomo. Perché ho sempre dato per scontato, che solo le donne hanno la forza di rialzarsi dalle proprie "ceneri"....solo le donne dopo il primo momento di sgomento e rabbia, imbracciano la vita e vanno avanti, soprattutto se si hanno figli. Leggere ciò che può accadere ad un marito, quando perde l'unico faro della sua vita e scoprire che ha la volontà di ricominciare riscrivendo la sua vita, come su un diario dove la parola fine sta nella prima pagina, mi ha lasciato senza parole. Allora mi sono chiesta....quanto c'è di autobriografico in questo libro? Per scrivere pagine così potenti la vita ti deve aver dato svariate "lezioni", oppure hai attinto dalle persone che ti stanno intorno ogni giorno....come è successo ad Alan dopo la partenza per il suo viaggio (interiore prima e fisico poi).
Un giorno era un affermato pubblicitario, con una casa da sogno, macchina di lusso e moglie bellissima...il giorno dopo un uomo senza più voglia di pensare, di andare avanti e sperare. Quello che cercherà è la speranza, l'unico motivo che muove gli esseri umani che sopravvivono.
Nel libro ci sono delle frasi davvero potenti, di quelle che ti lasciano senza parole, tra queste una in particolare mi ha colpito come un pugno allo stomaco:
"Qualcuno mi ha detto che di fronte alla sofferenza e al lutto, ognuno di noi deve affrontare un percorso universale. I primi tre stadi sono: il rifiuto, la rabbia e la negoziazione (con Dio)".
Richard Paul Evans non potrebbe mai trovarmi più d'accordo!
E' un libro che non si dimentica facilmente e che ti fa riflettere sulla natura umana, sul senso della vita e su quello che le pagine della tua hanno ancora da raccontare.
Alan ha appena iniziato il suo "cammino", e a questo libro ne seguiranno degli altri, perché la strada verso la comprensione e l'accettazione del dolore è lunga....per tutti.
Questa lettura ha riaperto vecchie ferite, ma ha anche alimentato la mia percezione dell'inestimabile fortuna che ho.
Dopo le prime tappe del suo viaggio Alan ha imparato che:
Possiamo trascorrere i giorni a piangere le nostre perdite, o possiamo trarne motivo di crescita. Alla fine dipende da noi. Possiamo essere vittime delle circostanze o padroni del nostro destino, ma non illudersi di poter essere entrambe le cose.



Voglio lasciarvi qualche passaggio per farvi capire cosa contiene questo "forziere":

"Il segreto più grande della vita è trovare esattamente ciò che cerchiamo. Nonostante quello che ci accade, alla fine siamo noi a decidere se la nostra vita è cattiva, brutta o meravigliosa".

"Cerca la bellezza in tutti coloro che incontri, e la troverai".

"Dio mette le persone nella nostra vita per una ragione".

"E' nei momenti bui che la luce dell'amicizia brilla più viva".

L'autore


Richard Paul Evans (1962) è uno dei più acclamati autori americani, tradotto in oltre venti lingue. Tutti i suoi romanzi, tra cui alcuni per bambini e ragazzi, sono entrati nella lista dei bestseller del «New York Times», e in molti casi sono diventati film interpretati da celebri attori come Vanessa Redgrave e Christopher Lloyd. Oltre ai tanti premi letterari ha ricevuto riconoscimenti per il suo impegno in difesa dell’infanzia violata. Vive a Salt Lake City con la moglie Keri e i loro cinque figli.






5 commenti:

sangueblu ha detto...

Ti sto scrivendo con le lacrime agli occhi!!! Non sai quanto mi emozioni tutte le volte con le tue parole e il tuo grande sentimento...
Ma ci sono volte, come questa, che mi fai toccare il tuo cuore esattamente come tu tocchi il mio... e mi sento così fortunata ad averti nella mia vita!
Ti voglio tanto bene...
Sei una persona stupenda e ti ringrazio di esistere. Anche perchè mi stai aiutando a superare un momento davvero brutto per me... e in queste tue parole ho ritrovato anche tanti dei tuoi consigli che mi stanno "curando" in questi giorni.
Ti adoro. Sei davvero molto di più di un'amica. :-)

foschia75 ha detto...

A volte penso che qualche volta mi sarebbe piaciuto essere all'oscuro di certe sensazioni....chi non ha provato non può capire, ma chi ha provato...bé sarà purtroppo d'accordo su molti punti.

Unknown ha detto...

Hai ragione Anna, se non si vivono certe situazioni, possiamo solo immaginare e mai capire.. Quanto sono vere le tue parole...

Anonimo ha detto...

La vita va' combattuta, come ad un incontro di box. Quando cadi a valte avresti voglia di non riazzalti, ma quando lo fai è bello tornare a combattere! Si può perdere l'incontro a punti,ma sapere di aver reagito è la miglior vittoria.
boxer 1982

sangueblu ha detto...

Brava/o Boxer1982! Pienamente d'accordo con te! Ci vuole coraggio, sempre e tanta grinta!! Ciao, grazie per essere passato e aver lasciato un segno