venerdì 14 maggio 2021

NIENTE CAFFE' PER SPINOZA Alice Cappagli Recensione

Associare il  pensiero filosofico alla vita semplice e quotidiana? Alice Cappagli ci è riuscita, in questo delizioso romanzo  ben lontano dalla freddezza dello studio accademico  fine a se stesso:  al contrario,  colmo di letteratura ma anche di sentimento e di vissuti di persone che,  crisalidi o farfalle, affrontano coraggiose  degli  inevitabili, delicatissimi "passaggi di stato". 

Einaudi
NIENTE CAFFE' PER SPINOZA
ALICE CAPPAGLI 




Genere: narrativa contemporanea
Pagine: 278
Prezzo: € 17.50 
ebook: € 4.99
disponibile su Audible, letto da Marta de Lorenzis 
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La Trama

Quando all'ufficio di collocamento le propongono di fare da cameriera e lettrice a un vecchio professore di filosofia che ha perso la vista, Maria Vittoria accetta senza pensarci due volte. Il suo matrimonio sta in piedi «come una capannuccia fatta con gli stuzzicadenti» e tutto, intorno a lei, sembra suggerirle di essere arrivata al capolinea. Il Professore la accoglie nella sua casa piena di vento e di luce e basta poco perché tra i due nasca un rapporto vero, a tratti comico e mordace, a tratti tenero e affettuoso, complice. Con lo stesso piglio livornese gioioso e burbero, Maria Vittoria cucina zucchine e legge per lui stralci di Pascal, Epitteto, Spinoza, Sant'Agostino, Epicuro. Il Professore sa sempre come ritrovare le verità dei grandi pensatori nelle piccole faccende di economia domestica e Maria Vittoria scopre che la filosofia può essere utile nella vita di tutti i giorni. Ogni lettura, per lei, diventa uno strumento per mettere a fuoco delle cose che fino ad allora le erano parse confuse e raccogliere i cocci di un'esistenza trascorsa ad assecondare gli altri. Intorno c'è Livorno, col suo mercato generale, la terrazza Mascagni e Villa Fabbricotti, le chiese affacciate sul mare. E una girandola di personaggi: gli amici coltissimi del Professore, la figlia Elisa, la temibile Vally, cognata maniaca del controllo, la signora Favilla alla costante ricerca di un gatto che le ricorda il suo ex marito, i vecchi studenti che vengono a far visita per imbastire interminabili discussioni. E poi Angelo, ma quello è un discorso a parte. A poco a poco Maria Vittoria e il Professore s'insegneranno molto a vicenda, aiutandosi nel loro opposto viaggio: uno verso la vita e l'altro – come vuole l'ordine delle cose – verso la morte. Senza troppi clamori, con naturalezza, una volta chiuso il libro ci rendiamo conto che la lezione del Professore sedimenta dentro a tutti noi: dai libri che amiamo è possibile ripartire sempre, anche quando ogni cosa intorno ci dice il contrario.


Opinione di Charlotte

Niente caffè per Spinoza è incentrato sul legame che si stringe tra un ex professore di filosofia ormai anziano, cieco e malato, del quale risaltano la profonda cultura e l’ umanità, e la sua badante Maria Vittoria, una donna con un matrimonio insoddisfacente sul groppone e qualche rimpianto, eppure con singolari spirito di iniziativa ed empatia.
Il rapporto che si crea tra i due si rivela importante per entrambi: diversissimi per estrazione sociale e culturale, i due scoprono inaspettatamente, attraverso le parole dei più grandi pensatori e l' affinità nel coglierne le piccole grandi verità contenute, di avere molte cose in comune e di potersi aiutare reciprocamente. Fra un aforisma filosofico e un riso bollito, fra una rimpatriata con ex allievi, un pomeriggio in spiaggia e un po' di leggerezza in compagnia di vecchi amici, c’è spazio per familiari  da tempo trascurati, o che da sempre erano considerati onnipresenti impiccioni, nonché per nuove stimolanti conoscenze e  consapevolezze;  che consentono di rinvigorire la propria autostima a una Vittoria in  cerca di una nuova strada da percorrere, e di farsi coccolare e rappacificarsi con il proprio passato al Professore in declino. Tutto collegato ai libri, nei quali trovare la risposta giusta al momento opportuno, e la spinta per stare meglio e compiere scelte anche definitive.
Niente caffè per Spinoza è un libro scaldacuore, che nonostante affronti temi quali vecchiaia, invalidità, morte, affetti spenti,  lo fa con la leggerezza di una narrazione spigliata, confidenziale, mescolando tematiche drammatiche e frivole: a restituire suggestioni che hanno sapore di vita a tuttotondo.

L' Autrice
Alice Cappagli è livornese e ha suonato il violoncello nell'orchestra del Teatro alla Scala per 37 anni. Ha pubblicato per Statale 11 un racconto a tema musicale dal titolo Una grande esecuzione (2010). Per Einaudi ha pubblicato Niente caffè per Spinoza (2019 e 2020) e Ricordati di Bach (2020).

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