Era come con i suoi quadri: mi aveva plasmata su una tela, ma mi stava plasmando anche nella realtà. Lo sentivo più che mai, in ogni millimetro di me. Mi stava trasformando, mi stava facendo riemergere dai cumuli di stracci in cui mi ero nascosta per tutta la vita. Ed era come con le mie sculture: stava scalfendo la pietra pezzo per pezzo, facendo emergere la donna che vi era sotto. Io appartenevo già a qualcuno, all'unico uomo che non era su quella tela.
Self publishing
UNDRESSED
Moloko Blaze
Editore: Self publishing
Genere: (Pure) Erotico
Pagine: 92
Prezzo: 1,50
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Trama
ATTENZIONE
Questa novella contiene scene di sesso esplicite. Se ne consiglia la lettura a un pubblico adulto e consapevole.
Il mio nome è Charlotte e sono nei guai.
Non credevo che a diciannove anni sarei arrivata a questo, lontana da casa, indebitata e senza alcuna speranza di pagare l’affitto. Posare senza veli di fronte a due misteriosi artisti per racimolare un po' di soldi mi era sembrata una soluzione rapida, un lavoretto semplice.
Invece mi ritrovo rinchiusa dentro questo appartamento decadente da settimane, con il mio cuore che appartiene a uno di loro e il mio corpo in balia di entrambi: James La Salle e Robin Delacroix, i miei padroni, i miei demoni, i miei angeli, i carcerieri della mia anima. Eppure, non mi sono mai sentita così libera prima d’ora.
Nei bassifondi della peccaminosa New Orleans, un'atipica storia di amore, arte e perversione.
“Undressed” è la prima di una serie di avventure che avranno come protagonisti la giovanissima e irriverente Charlotte, il suo capo e padrone James La Salle, il loro sensuale amante dalla pelle scura Robin Delacroix.
opinione di Charlotte
Un lettore onnivoro è un divoratore di storie che esplora le potenzialità e i limiti delle proprie papille gustative: anche quando si cimenta nei libri rosa, che spesso si colorano di rosso ( l' eros), di giallo ( la suspense) , di nero ( il dark), o come in questo caso di un melange di queste tinte dall' effetto tanto torbido e corposo quanto calamitante e sensuale . Come accade al nostro palato, fare il pieno di emozioni zuccherose a lungo andare stanca : Undressed ha quel sapore aggressivo e spigoloso che riesce ad equilibrare la sensazione di stucchevolezza dopo le abbuffate di rosa glicemico. Note aspre, retrogusto amaro, lacrime salate, ad accompagnare desiderio fisico ed attrazione emotiva esasperati: siamo di fronte ad un erotico puro di eleganza sopraffina, che abolisce qualsiasi termine volgare e trasporta il lettore in una dimensione voyeuristica nella quale egli si trova a sbirciare dal buco della serratura. I turbamenti, le curiosità, la lussuria sfrenata coinvolgono tre giovani fuori dagli schemi: due uomini e una donna uniti dalla stessa sensibilità sensoriale fuori dal comune , da un filo invisibile fatto di affinità e complicità emozionale, che concatenano il loro piacere e i loro dolori assumendo ciascuno il proprio ruolo, spontaneamente,ottenendone la massima espressione del proprio " io" celato persino a se stessi. Ed è erotismo, non pornografia, nonostante il sesso sia esplicito, perverso, promiscuo : è un far leva tra le pulsioni più inconfessabili, portando all' estremo la tentazione che stuzzica, evocando ad ogni pagina la lascivia e la trepidazione nell' attesa di un piacere consapevole , libero da sovrastrutture sociali e limiti comportamentali. Un eros tanto indecente quanto salvifico, tanto smodato quanto sincero, tanto " sporco" ed esagerato quanto pulito ed emotivamente appagante per i suoi protagonisti. Una dialettica incessante insomma, che porta il lettore ad interrogarsi , a fare propri anche gli stimoli più ruvidi e piccanti, traendone per contrasto un senso compiuto sincero e terso. La scrittura è fluida, sofisticata ed empatica, la vicenda di fondo è intrisa di dinamiche da sviscerare, l' alchimia tra i personaggi è oltremodo efficace: la curiosità sugli sviluppi della vicenda è massima.
opinione di foshchia75
Mi aveva dipinta come una bambola senza fili,
era ciò che stavo diventando su quel tappeto,
un burattino a cui avevano spezzato le corde.
Quando incontri un Erotico come questo, non puoi esimerti dal promuoverlo, dal condividere le sensazioni che ti ha trasmesso durante la lettura e i pensieri che ti ha lasciato dopo averlo finito. Undressed è stata una piacevole scoperta, una novella assolutamente ben scritta, che mi ha ridato un po' di fiducia nel "vero erotico", quello capace di arrivare dritto alla tua più voyeuristica immaginazione, capace di farti venire la pelle d'oca e lasciarti pienamente appagata.
Cosa cerco in erotico? Emozioni inattese, estreme, che ti arrivano addosso così dirompenti da scuoterti fisicamente, e questo è quello che ha fatto l'autrice: mi ha piacevolmente reso ingenua e impreparata "osservatrice" di un ménage come pochi ne ho letto finora.
Scrivere erotico non è come scrivere romance o pseudo mom-porn. Scrivere un erotico vuol dire rendere delle scene nel modo più vivido possibile senza scadere nella meccanica, ma inducendo il lettore a guardare attraverso "il pizzo" della sottile perversione. Le movenze hanno il loro preciso ritmo, sinuoso, ipnotico, spiazzante. Il lettore durante la scena deve conservare quel minimo di lucidità per sentirsi completamente nudo e segretamente eccitato (non sto esagerando). Ma questo non riesce a tutti, e così quando trovi la visione giusta, sai di essere davanti a un pregevole esempio di erotico scritto con doveroso scrupolo.
Altro ingrediente imprescindibile sono i sentimenti, o la mancanza di questi, che distinguono il romance dall'erotico (non mi stancherò MAI di ripeterlo!). In un erotico, almeno per buona parte della narrazione, non c'è un sentimento riconducibile all'amore, ma si possono percepire emozioni come la sottomissione per inconscia riconoscenza, la sottomissione dovuta al riconoscimento di un dominatore... Ma l'Amore, quello no, perché ricondurrebbe tutto a qualcosa di scontato, languido, qualcosa che nell'erotico non è concesso se non in un epilogo.
Erotico si accompagna a espiazione e tormento, dolore fisico e psicologico che si confondono in un crescendo di sensazioni riportate dal personaggio chiave, in questo caso Charlotte, giovane ragazza con un passato sofferto che ha lasciato profonde cicatrici dentro e fuori. Una bambola inanimata, ricomposta da un artista "bello e dannato" e dal suo assistente, che la ritrarranno su tela e la inizieranno ai piaceri del sesso.
Quello che colpisce di questa novella è la gradualità suadente con la quale la storia di sviluppa, come una pellicola dalle magistrali inquadrature, con i chiaro scuri che rendono unico un momento, uno sguardo, una carezza. Le descrizioni sono talmente evocative che ci ritrova catapultati negli ambienti ora luminosi, ora foschi che fanno da sfondo alla narrazione. I personaggi poi, sono arrivati alla mia immaginazione come un flash, ho visualizzato Charlotte, diafana androgina ninfa, plasmabile in modo sublime dal "burattinaio maledetto". Robin, giovane assistente di colore, flessuoso come una pantera e sempre pronto a esaudire i desideri del suo pigmalione. E infine James, e qui mi fermo, perché non voglio anticiparvi nulla... Solo che dopo averlo visualizzato con naturalezza, ho scorto anche la sua aura famelica e dannata.
Bello, ben scritto, ben equilibrato dall'inizio alla fine, scabroso senza riserve, come deve essere un erotico. Insomma, finalmente qualcosa che valga la pena chiamare con questo nome.
Attendo trepidante il seguito, e faccio un ulteriore plauso all'autrice per la chiusura che secondo me era l'unica possibile.
L'autrice
Moloko Blaze vive in una piccola città dello Utah con il suo compagno e il suo Golden Retriver Palaniuk. Di giorno si occupa di un ranch, ma durante la notte scrive racconti erotici per passione e divertimento. Ama la sua privacy e la difende con ogni mezzo.
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