martedì 14 giugno 2016

GIADA. UN AMORE COLPEVOLE Anna Chillon Recensione

Il lupo randagio mi aveva trovato scalza, con le scarpette in mano. Mi aveva annusata e morsa, privo di fiducia, ma io lo avevo accarezzato. Così lui con occhi arguti, mi aveva condotta nella sua tana.

Ogni volta che Anna Chillon pubblica un nuovo romanzo, io mollo tutto e tutti e mi immergo totalmente nelle sue tinte, qualsiasi esse siano.
Questa volta, lasciato l'erotico storico, colpisce dritto al cuore con un romance erotico denso e ammaliante, perché anche trattando tematiche scabrose, riesce sempre a entrare sottopelle e tessere trame vivide e seducenti.
Brava, non mi stancherò mai di leggerla, in qualsiasi genere si cimenti.
Questa volta però ho voluto invitare un'amica e lettrice forte, per avere un punto di vista differente rispetto al mio troppo di parte.






SELFPUBLISHING


Tanto dolce fuori,
quanto spietato dentro.


GIADA. UN AMORE COLPEVOLE
Anna Chillon

Editore:  Anna Chillon
Genere: Romance erotico
Pagine:  300
Ebook: 3,90
GRATIS con KU



Trama

Non ero pronta per lui, ma questo non gli importò. 
Entrò come un tornado nella mia vita, 
la stravolse spezzandomi il fiato 
e mi rese donna, 
a dispetto di tutto e tutti. 
* * * 
Il giorno del mio diciottesimo compleanno, spiando quel ragazzaccio condannato ai lavori socialmente utili, pensai che la vita stesse per sorridermi, lungi dall’immaginare cosa in realtà stesse per serbarmi. Qualcosa più grande di me mi avrebbe presto travolta, scossa alle fondamenta, gettando il mio corpo e il mio cuore in pasto a una persona con l’animo di un lupo selvatico. Per tutti sarebbe stato uno scandalo e una vergogna: nessuno avrebbe compreso, perché nessuno conosceva le molteplici verità che quel lupo era stato così bravo a celare. 
Forse un cuore, seppur logoro, l’aveva anche lui. 
E forse, se avessi lottato e ignorato le apparenze, prima o poi lo avrei scoperto. 



Ho chiesto a una cara amica di esternare le emozioni  e le sensazioni dopo la lettura di questo romanzo, perché poteste avere anche un punto di vista diverso dal mio che potrebbe risultare ormai troppo di parte.



Opinione di Aurora Boreale

"Giada un amore colpevole " è' il primo libro che ho letto di Anna Chillon...ma solamente perché i suoi precedenti scritti non sono del genere che sento più nelle mie corde.
Che dire, sono rimasta incantata dal suo modo di scrivere, scorrevole, mai pesante o troppo lungo nelle descrizioni dei particolari .
Ho fatto fatica in alcuni punti (avendo una figlia di 19 anni di nome Giada) a rimanere lucida e non giudicare questa storia d'amore, non vederci qualcosa di pervertito, da mamma di 46 anni.
Perché alla fine questo libro è una storia d'amore....contenente  tanti tipi d'amore:
L'amore forte e violento di Vincent su Giada
L'amore tra due amici ..che dura da una vita ..tra Vincent e il papà di Giada
L'amicizia con il senso di protezione tra Giada, Zoe , Simon e Tim....amicizia e amore
 Posso non condividere una storia d'amore tra una ragazza e un uomo, posso non condividere il suo amare violento, ma Vincent ama così e Giada ha bisogno di essere amata così ...fuori dai soliti schemi.
Ci sono giorni che si ha bisogno di leggere di dolcezza e coccole ..e giorni che abbiamo bisogno di trasgressione, emozioni forti uscendo un po' dalle righe: questa è' una lettura per quei giorni...forte ...e ti fa amare i due protagonisti .
Non so se sono stata brava a descrivere i miei punti di vista ...posso solo consigliarvi di leggere questa storia con il cuore e non i pregiudizi .



opinione di foschia75


Si lo so, forse ormai il mio giudizio sulla penna di questa Autrice è offuscato dalla mia illimitata ammirazione, tacciatemi pure di essere di parte, ma è innegabile il suo grande talento. Lo dimostra anche in questa nuova prova in un genere ancora inesplorato per lei: il romance erotico.
Inutile ribadire quanto sia diabolicamente magistrale nella caratterizzazione dei suoi personaggi, quanto sia brava nel portare il lettore nell'animo tormentato dei suoi protagonisti. E lo ribadisce pur cambiando genere.
Ad Anna piace osare, tessendo trame sempre incisive e per certi versi scabrose, ma lo fa con un'intensità e un realismo non lontano dalla società odierna.
In questo nuovo romanzo, ci renderà spettatori di una storia molto molto tormentata e dura, come è nel suo stile. A lei non piacciono confetti e palloncini, motivo per cui sono assolutamente innamorata delle sue storie. Non usa edulcoranti, i suoi personaggi non hanno diritto di abbassare la guardia e godere dell'idillio, se non dopo aver toccato il fondo della parte più oscura del loro animo. 
Leggendo la storia di Giada, ero come sotto incantesimo, nonostante il tormento e l'inquietudine, non riuscivo a fermarmi, dovevo toccare l'essenza dei personaggi, intravedere il fondo della loro anima, per poter apprezzare il loro viaggio e la loro redenzione.
Una delle caratteristiche che mi ha maggiormente colpito, è stata la caratterizzazione di Giada, mi ero fatta un'idea che ha disatteso le mie aspettative... superandole. E qui sta il talento di questa Autrice, lasciarti in balia degli eventi senza un minimo indizio di quello a cui andrai incontro leggendo. Di solito in romanzi così tormentati riesco a mangiare la foglia e a intuire abbastanza presto, invece lei è riuscita a spiazzarmi come sempre, articolando una trama piena di inattese virate, che mi hanno lasciato semplicemente deliziata.
L'iter psicologico di Giada mi ha conquistato, lasciandomi di lei un'idea ammirevole, quella di una ragazza di diciotto anni, che attraverso i suoi errori, scaturiti per un gioco prima innocente e poi via via sempre più perverso, l'hanno trasformata in una giovane donna disincantata, accecata dall'idea dell'amore, e dalla passione, quella capace di bruciarti come una falena che si avvicina troppo alla luce della lanterna.
Giada vuole dimostrare di essere adulta, di essere donna, ma dovrà pagare un prezzo per la sua esuberanza. Un dazio per i suoi sogni sull'amore e la libertà.
La similitudine del lupo e poi del demone che utilizza Anna Chillon, è qualcosa di mostruosamente affascinante, che rende perfettamente l'idea dei personaggi che abbiamo davanti, in una danza erotico masochista come poche. 
Adoro, l'eros scritto da questa Autrice, tra le mie preferite in assoluto, perchè come poche, riesce a rendere pregevolmente sensuale anche il più scabroso dei legami, la più torbida delle scene.
Il suo talento sta nel portare il lettore sulla scena, nel renderlo spettatore dell'elegante erotismo e dell'introspezione dei suoi graffianti personaggi.
Non ho voluto raccontarvi niente della storia, perchè se anche vi fornissi qualche dettaglio, rischierei di rovinare la lettura. 
Quando e se leggerete questo romance erotico, lasciate fuori ogni preconcetto e inibizione, a guidarvi solo l'istinto.



L'autrice



(Vi consiglio di andare nel suo sito, non solo perché e molto bello,
ma potrete scaricare gratuitamente i bellissimi segnalibro dei suoi romanzi)


Dev’essere una deformazione che risale alla radice.
La maestra ci suggeriva una parola e noi dovevamo scrivere una frase. Le mie erano molto lunghe e continuavano anche dopo il punto. Erano storie.
In principio vi fu il diario delle mie avventure adolescenziali, poi vennero le lettere d’amore, d’amicizia, le confessioni, ma è stato con i racconti che ho cominciato a cimentarmi seriamente in quest’arte e ho iniziato a desiderare di poter condividere i miei scritti.
Nel duemiladieci, ho così dato vita al blog Solosua.it, creato utilizzando lo pseudonimo di Anita Rebelle. Un nome d’arte scelto di proposito, in considerazione della connotazione fortemente erotica della maggior parte dei miei racconti.
Anita Rebelle era il mio alter-ego, attraverso il quale accantonavo la tediosa moralità per divenire narratrice di storie torbide e passionali. Calandomi in questa dimensione Solosua.it diventava il mio parco giochi, costituendo allo stesso tempo una realtà che mi ha permesso di entrare in contatto con i miei lettori.
Ma come ogni scrittrice, limitarmi ai racconti, fossero anche long-fiction, non mi bastava.
Volevo scrivere romanzi.
Volevo mettere in gioco le mie debolezze e la mia determinazione, immergendomi a pieno in una storia corposa o magari un’intera serie.
Così è iniziato il mio percorso come autrice, decidendo di realizzare il mio romanzo d’esordio: un urban fantasy che fosse una storia di lotta, amore, fede e amicizia senza riserve, in cui mettere molti colpi di scena e molta azione, ma anche tanta rabbia e voglia di libertà. Un viaggio attraverso forti passioni e drammi, sempre connotato da una grande carica erotica.
Tutto ciò è Alakim, scrigno magico di emozioni profonde e segrete.

E per quanti saranno i curiosi che vorranno sollevarne il coperchio, spero di poter suscitare loro un sorriso, una riflessione, o anche soltanto una semplice emozione.


I suoi romanzi recensiti sul blog

Alakim. Luce dalle tenebre  (rec. QUI )
Alakim II. Le regole del gioco (rec. QUI )

Nobili parole, nobili abusi  (rec. QUI )




Un ringraziamento speciale a questa talentuosa Autrice, e all'amicizia e stima che dimostra nei confronti del blog. Leggerei volentieri un suo romanzo tutti i mesi.  E' sempre una nuova e inaspettata emozione leggere una nuova storia, non sarò mai stanca! 

SCOMPARSI Caroline Eriksson Recensione

È una giornata tranquilla al Maran, il lago che ospita la vacanza di Alex, Greta e Smilla. Una gita in barca, il sole, il vento, qualche strano sguardo angosciato e carico di risentimento. Tutto sembra apparentemente normale, stralci di vita quotidiana di una famiglia in villeggiatura. Ma questa è solo l‘increspatura dell’onda. Sotto la superficie si nasconde qualcosa di contorto e complicato, un enigma oscuro che prende vita nell’attimo in cui Alex e Smilla spariscono nel nulla.
Dove sono finiti il padre e la bambina?
Greta riuscirà a ritrovarli?

NORD
SCOMPARSI 
Caroline Eriksson

Traduzione a cura di Alessandro Storti
Casa editrice: Nord
Collana: Narrativa Nord
Genere: Thriller
Pagine: 324
Prezzo: 16.90€
Ebook: 9.99€



Trama

Intorno a lei c'è solo silenzio. Greta si sveglia e si rende conto che Alex e Smilla non sono ancora tornati. Erano scesi dalla barca per fare una passeggiata sull'isola che si erge in mezzo al lago Maran, mentre lei era rimasta a bordo a riposare. Ormai però il sole sta sparendo dietro gli alberi, disegnando lingue color sangue nel cielo, l'acqua è fredda e immobile come pietra e Greta non sente né la voce rassicurante di Alex né la risata argentina di Smilla. Scende a terra per cercarli ma, poco dopo, capisce che non sono più su quell’isoletta. Sono svaniti nel nulla. Greta allora torna indietro, nella casa in riva al lago dove stanno trascorrendo qualche giorno di vacanza. Niente neanche lì. E al cellulare di Alex scatta inesorabile la segreteria telefonica. A Greta non rimane quindi che rassegnarsi, raccogliere tutto il suo coraggio e andare alla polizia per denunciare la scomparsa del marito e della figlia. Alla piccola centrale del paesino più vicino, l'accoglie una giovane agente. L'ascolta, fa qualche verifica al computer. E le annuncia che lei non è sposata e che non ha mai avuto figli…
Chi sono allora Alex e Smilla? Perché sono scomparsi? E cosa nasconde Greta? Qual è la sua storia? Sta mentendo o è proprio lei l’unica a dire la verità?



Opinione di Sybil


Alex e Greta sono una coppia che decide di prendersi alcuni giorni di vacanza per andare al lago nel rustico di famiglia insieme a Smilla, la bambina. Un giorno decidono di fare un giro in barca e si avvicinano ad una piccola isola piena di vegetazione e apparentemente disabitata. Alex e Smilla decidono di scendere e andare in perlustrazione come dei veri avventurieri al contrario di Greta che invece sceglie di rimanere a bordo. Mentre è lì che li aspetta inizia a vagare con la mente perdendo la cognizione del tempo. Greta ha tante cose su cui riflettere, molti problemi da risolvere dentro e fuori di se, è distrutta, devastata. Naviga con la mente fino ad arrivare al solito punto morto: il giorno in cui suo padre ha perso la vita. Il tempo vola e in men che non si dica cala la sera. È ancora nella barca quando si accorge che Alex e Smilla non sono tornati. Colta da un attimo di panico, scende dalla piccola imbarcazione e inizia a seguire il sentiero, ma del padre e della bimba nessuna traccia. Greta cade nella confusione, non sa quanto tempo è passato dall’ultima volta che li ha visti e non ha idea di cosa possa essere loro successo. Sono semplicemente scomparsi.
Inizia così una ricerca spasmodica e ossessiva, in cui Greta cercherà sia Alex che Smilla, ma anche se stessa, perché dentro il suo cuore è custodito un mistero devastante e la sua pelle porta i lividi di una verità ancora più scottante e distruttiva.  Incontrerà la sua anima nel fondo più marcio dell’esistenza e nel cammino si scontrerà anche con un gruppo di adolescenti del luogo dall’aria e dal temperamento poco rassicurante.
Dove sono finiti Alex e la bambina?
Sono davvero chi dicono di essere?

Chi mi segue sa che il thriller è uno dei miei generi preferiti. Riesce a caricarmi, mi infonde una dose massiccia di adrenalina al punto da rendermi totalmente dipendente e più di ogni altra cosa, mi mette nella condizione di ragionare, di unire tutti i puntini per poter arrivare alla verità. È proprio la caccia alla verità il vero motore pulsante di questo genere e molto spesso anche il bisogno di giustizia e vendetta gioca la sua parte. Nel libro di Caroline Eriksson c’è tutto questo, perché dal primo momento in cui Alex e Smilla vengono inghiottiti dal nulla, si avverte il pressante desiderio di scoprirne la sorte e soprattutto, di comprendere la posizione di Greta. È proprio Greta a ricoprire un ruolo fondamentale nella storia, non solo perché è l’unica persona ad inseguire la verità, ma soprattutto perché è la più misteriosa e indefinita. Merito della narrazione in prima persona che dà voce proprio alla ragazza, il lettore viene travolto dal ritmo incalzante dei ragionamenti di Greta, che sono confusi, distratti, caotici. Volutamente non si svela, ci lascia nel dubbio seminando in noi perplessità e portandoci a formulare congetture che nella maggior parte dei casi risultano essere sbagliate.
Greta è una narratrice inattendibile, incoerente, inserisce nella nostra immaginazione fotogrammi confusi e deliberatamente fuorvianti in modo da portarci ad accusarla e un attimo dopo a redimerla. Quel che è certo è che la ragazza nasconde un grande segreto che è sia causa che effetto della sua condizione psicologica e di conseguenza anche di ciò che restituisce a noi lettori. Ne porta i segni sul corpo e non solo, tanto che piano piano la verità inizia a venire fuori portando con se un fiume di fango appiccicoso ed invalicabile.
Scomparsi è un thriller abilmente architettato, ma, secondo il mio parere, caratterizzato da un minimo di prevedibilità, fattore che immancabilmente spegne l'entusiasmo. Rabbia, dolore, vendetta, risentimento, sono gli ingredienti base delle sue fondamenta e la ricerca della verità alimenta il motore che gli dà vita. L’unico neo è l’epilogo. Personalmente l’ho trovato scontato e riduttivo. Se lo guardiamo da un punto di vista emotivo, è in grado di calmare la sete di vendetta e di rivalsa, ma dopo un intreccio simile mi sarei aspettata una conclusione diversa, più meditata, perché in fondo quello che si legge nelle ultime pagine è proprio il finale che tutti si sarebbero aspettati dalla metà del libro in poi. Sappiamo bene che il colpo di scena, il dettaglio che rimescola tutte le carte, in questi casi è la parte più importante della narrazione. Ma questa è solo una mia impressione e non è mirata ad eclissare il giudizio generale del libro. Sono sicura che molti degli amanti del thriller capiranno cosa intendo…

La mente è una giungla, è facile smarrirsi, ancor di più confondere la verità con la menzogna e il giusto con lo sbagliato… siete pronti a ritrovare la strada?




L'autrice 

CAROLINE ERIKSSON è laureata in psicologia sociale e ha lavorato per dieci anni come consulente nell'ambito delle risorse umane. Tuttavia la sua passione è sempre stata la narrativa, cui ora si dedica a tempo pieno. Vive nei dintorni di Stoccolma col marito e i due figli.






Blog Tour e giveaway "Le Viaggiatrici d'inverno" di S.M. May Seconda Tappa

Buongiorno Lettori!
Oggi siamo liete di ospitare la seconda tappa del Blog Tour e Giveaway de  Le Viaggiatrici d'inverno organizzato da S.M.May, una delle mie autrici preferite.
In questa tappa avremo modo di leggere un estratto di uno dei racconti della raccolta.
Per provare a vincere una copia cartacea di questa bellissima e originale raccolta, vi basterà seguire poche, semplici regole che troverete in fondo al post.



SELFPUBLISHING


LE VIAGGIATRICI D'INVERNO
S.M. MAY

BLOG TOUR&GIVEAWAY




Seconda Tappa
TORTURE E PAROLE


Prima di lasciarvi all'estratto, 
per chi non conoscesse la raccolta,
eccola:

Editore: S.M.May
Genere: Antologia
Pagine: 221
Prezzo:  1,99
Cartaceo: 6,24
Acquistabile QUI
GRATIS con KU


Trama

Sette creature per sette racconti.
Guerriere, streghe e fate.
Capitani d’astronave, sognatrici e ladre d’anime.
Tutte in viaggio, durante un lungo e gelido inverno,
verso una meta.
O, forse, verso nessun luogo.

Un’antologia tra il fantasy, il gotico e la fantascienza, con sette creature femminili come protagoniste.



L'Autrice ci regala un estratto dal racconto:

TORTURE E PAROLE


Una mela. 

Avrebbe volentieri scambiato una decina di turni per ripulire le latrine dei membri anziani in cambio di una grossa mela farinosa. Tutto passava in secondo piano e non esistevano infidi ribelli su cui indagare né testi proibiti da consultare, se il tuo ventre era semivuoto e curvava all’interno, emettendo fastidiosi borbottii come una caraffa d’infuso sul bollitore.
Le mele erano in bella vista, appena scaricate sullo spiazzo antistante alle mura dalla navetta che faceva la spola tra la fortezza e i porti a valle. Anche da lontano apparivano lucide e verdi, senza dubbio succose se rosicchiate sino al torsolo. 
Durante tutta l’ora della Contemplazione, Stiggher ne aveva riempito svariati cassoni, subendo le proteste incollerite dei marinai che non lo ritenevano abbastanza veloce a liberare la stiva. 
Poi aveva iniziato a trascinare ciascuna cassa nella fanghiglia, dallo spiazzo sino al magazzino, passando sotto l’arco d’entrata.
Dall’alto delle mura Clara seguiva con impazienza il compiersi di ogni suo tragitto.




Per partecipare dovete seguire poche e semplici regole:


  • Vi basterà aver letto l'estratto del racconto qui sopra
  • Lasciare un commento a questo post
  • Mettere un like alla pagina Facebook dell'autrice S.M. May (QUI )
  • Compilare il form qui di seguito per partecipare all'estrazione di una copia CARTACEA di questa bellissima antologia









La prossima tappa sul blog:


Un ringraziamento speciale a S.M. May per questa tappa e per le bellissime storie che scrive.
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