martedì 26 aprile 2016

FLORENCE Stefania Auci Recensione

Non ero davvero preparata al contenuto di questo romanzo, probabilmente perchè ho iniziato a leggerlo con diffidenza, convinta che fosse un romanzo lungo e noioso (mi piace essere sincera, soprattutto quando sbaglio perchè prevenuta). Sarà per questo che, la lezione impartitami da Florence e dalla sua Autrice, mi ha fatto sentire piccola e inadeguata per la recensione. Adoro, quando un romanzo vince e mi dimostra quanto sbaglio, quando la vera Narrativa abbatte ogni mia resistenza, ed entra nel cuore e sottopelle, provocando emozioni così dirompenti, da tenerti sveglia la notte, a pensare.
Ringrazio l'Autrice, la sua caparbietà, l'enorme lavoro che si cela dietro questo romanzo, e che si percepisce riga dopo riga. Impossibile non pensare alla dedizione che Stefania Auci ha messo in questa storia, trasmettendo al lettore sensazioni come l'inquietudine e l'angoscia, ma anche la lotta interiore dei protagonisti, e del loro inestinguibile desiderio di essere persone migliori, di conquistare la libertà di pensiero e andare incontro al futuro con una forza d'animo trascinante.

L'autunno a Firenze è ladro e bugiardo. Sfoggia una luce scintillante, simile a un mantello d'oro sontuoso, ma in segreto sottrae alle strade il tepore, i suoni, i colori. All'improvviso, la città si ritrova spenta. Gli alberi, privi di foglie. 





BALDINI & CASTOLDI


La vita non ci fa alcuna promessa.
Siamo noi a farle, 
ingannandoci sulle nostre forze 
e su ciò che possiamo realizzare, 

attribuendole alle nostre speranze.



FLORENCE
Stefania Auci

Editore: Baldini e Castoldi
Genere: Narrativa storica
Pagine: 412
Prezzo: 18,00
Ebook:  4,99



Trama


Amore, passione, guerra, ideali.
e uno scenario unico.

Ludovico Aldisi, un ambizioso giornalista della «Nazione», conosciuto per le aperte simpatie interventiste, vede nella guerra appena dichiarata un’occasione di prestigio e ascesa sociale. È un uomo affascinante, che ha come amante Claudia, la bella moglie di un ricco avvocato, cui non esita a chiedere soldi e favori.
La sua esistenza subisce una svolta quando, durante una manifestazione pacifista, rivede Dante, amico e compagno di università. In quell’occasione conosce anche Irene, una ragazza francese, figlia di un suo ex professore universitario. La giovane lo impressiona per la verve intellettuale e la libertà di pensiero, oltre che per la fede pacifista.
L’amicizia tra i due non attecchisce subito. L’uomo, infatti, si reca sulla Marna come inviato di guerra e qui si unisce a un battaglione scozzese. Conoscerà da vicino l’orrore delle battaglie, e questi eventi lo cambieranno profondamente.
Al ritorno, Ludovico non è più il giornalista spregiudicato di quando era partito, ma un uomo confuso e tormentato. Mentre il rapporto con Claudia comincia a sfaldarsi, l’unico a dargli una mano è Dante, che lo invita nella sua tenuta nel Chianti, la Torricella. Lì c’è anche Irene. Tra i due si crea un legame che aiuterà Ludovico a far chiarezza dentro di sé e a comprendere cosa ha davvero perduto, proprio quando anche su Firenze e sull’Italia cominciano ad allungarsi le ombre minacciose della prima guerra mondiale.

Agosto 1914
Una città immortale.
Un giornalista
che non sa più in cosa credere.
Una donna
troppo libera per il proprio tempo.
Una tragica guerra
che divide gli animi.
Un amore
che non può non sbocciare.





opinione di foschia75


Ho vissuto abbastanza in Francia da riuscire a guardare le cose con distacco e
 credo di sapere cosa manchi all'Italia in questo momento. La dignità. 


Questo romanzo è talmente carico di messaggi che non sarà facile rendergli davvero giustizia. Stefania Auci ha scritto una storia davvero pulsante, intensa, dolorosa, ma capace di far riflettere, non solo sulle emozioni di un uomo e una donna durante gli anni prima, durante e dopo la guerra, ma soprattutto sull'animo degli italiani, sui loro ideali, sui chiaro scuri di un periodo che non può essere dimenticato. Fin dall'inizio di questa bellissima e preziosa lettura, ho percepito il grande lavoro e la dedizione che l'autrice ha impresso riga dopo riga. Il lavoro di ricerca e il magistrale intreccio che ha reso prezioso questo romanzo. Si c'è la storia d'amore, ma prima di questo c'è un uomo che sente il bisogno viscerale di affrancarsi dalle sue umili origini, in un periodo dove era quasi impossibile riuscirci. Ludovico è un giovane di grandi speranze, che nonostante sia messo alla prova dall'atteggiamento sprezzante e borghese dei salotti fiorentini, non demorde, volendo dimostrare a se stesso, ma soprattutto al mondo che le origini non fanno il valore di un uomo. Florence è una storia dentro la Storia, dove un giovane idealista dovrà scontrarsi contro la dura realtà dei cambiamenti epocali di quegli anni, fino a conoscere da vicino, quello che ha sempre reputato un passo inevitabile: la guerra. 
La vità e la realtà gli restituiranno una visione molto diversa rispetto a quella da lui idealizzata, quando si troverà insieme all'esercito inglese, in mezzo all'orrore della vera guerra.
Tornerà in Italia profondamente cambiato, e dovrà fare i conti con l'idea che gli amici e i colleghi giornalisti si sono fatti di lui. E' partito come inviato di guerra, arrivista, cinico ed egoista. Torna segnato irrimediabilmente da ciò che è stato costretto a vivere e vedere al fronte. Nonostante le dure prove e il profondo cambiamento, non perderà mai di vista il suo sogno più grande: essere migliore.
Ma la vita si sa, non segue mai i nostri sogni e le nostre aspettative, e così anche Ludovico dovrà affrontare qualcosa che ha lasciato in sospeso prima di partire, e che adesso torna a chiedere il conto.
Due donne, molto diverse tra loro, saranno capaci di spingerlo a prendersi le sue responsabilità, soprattutto per quanto riguarda gli errori commessi.  Da un lato Claudia, il passato che pensa di essersi lasciato alle spalle, dall'altro la giovane e caparbia Irene, idealista fuori dal suo tempo, che lo ammalia inevitabilmente, riconoscendo in lei, quello che lui non è più per via della guerra. 
Il rapporto clandestino con Claudia subirà un imprevisto, quanto precipitoso epilogo che cambierà per sempre l'esistenza di Ludovico e di conseguenza di Irene.
L'autrice è riuscita magistralmente a intrecciare la Storia dell'Italia e la storia d'amore senza mai annoiare il lettore, riuscendo a portarlo sul campo di battaglia tra inglesi, francesi e tedeschi e rendendolo spettatore dell'angoscia di Ludovico e di ciò che la guerra fa veramente: cambiare per sempre le persone.
Ho trovato il messaggio di fondo di questo romanzo, fortemente attuale, perchè in qualsiasi epoca si combatta una guerra, non ci sono mai veri vincitori. E credo che leggere Florence in questo delicato momento della Storia, possa far riflettere su cosa stiamo perdendo di vista. Si dice che fare lezione degli errori del passato, aiuti a non commetterne di nuovi nel presente. Ludovico e Irene sono il simbolo di una generazione dove gli ideali erano quello per cui si moriva con orgoglio e a testa alta. 
Oggi credo che gli ideali non siano più così radicati da poter scuotere le nostre coscienze.
Ludovico è l'esempio di come anche un ideale sbagliato, possa spingere un uomo a mettersi in discussione, e ammettere i propri errori possa rendere migliore chiunque.
Florence è una storia amara, triste, ma così intensa da far sentire piccolo il lettore.
Un grazie con tutto il cuore a Stefania, per avermi dato una grande lezione: la diffidenza è il sintomo peggiore per un lettore. 
Bello, bello, bello davvero, capace di lasciare un vuoto una volta terminato!
Stefania, non smettere MAI di lottare per i tuoi ideali e i tuoi sogni, se ci credi tu, ci crediamo anche noi!
Continua a scrivere la Vera Narrativa.





L'autrice






Insegnante, trapanese d’origine e palermitana d’adozione, ha collaborato per lungo tempo con blog letterari e riviste on line. È autrice di due romance storici, Il fiore di Scozia e La rosa bianca. Questo è il suo primo romanzo storico ambientato in Italia.








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