sabato 2 maggio 2015

LA LUCE DOPO IL TRAMONTO Carla Buckley Recensione

Una normale famiglia, una diagnosi che non lascia scampo. Un figlio condannato a morte ancor prima di muovere i primi passi. E poi, come se non bastasse, arriva una tragedia, che fa sprofondare tutti nella palude dei segreti, dei rimorsi, del dolore. Ogni paura trova il suo spazio nel cielo del dubbio, oscurando qualsiasi cosa, facendo calare un velo nero anche sul sole e la famiglia Lattimore, già costretta a vivere nel buio, continuerà a perseverare nell'oscurità, aggrappandosi ad ogni più piccola certezza per poter di nuovo emergere e tornare in superficie. In un romanzo dove giusto e sbagliato si confondono, dove paura e coraggio si intrecciano e dove il dolore trasforma l’animo umano in qualcosa di indefinito e sconosciuto, scaveremo a fondo nei segreti di una famiglia che ha perso tutto ancor prima di poterlo vivere, osservando con attenzione dove le persone sono pronte a spingersi per proteggere chi amano. Scoprendo infine che sono disposte anche ad attraversare l’inferno.

Ancora una volta Editrice Nord riesce ad entrare nelle nostre vite di lettori, regalandoci una storia profonda, intensa, un dramma familiare che solleva dubbi, domande, scavando un solco indefinito nell'oscurità.


EDITRICE NORD

LA LUCE DOPO IL TRAMONTO
Carla Buckley

Traduzione a cura di Annamaria Biavasco e Valentina Guani
Casa editrice: Nord
Collana: narrativa Nord
Genere: Thriller psicologico
Pagine: 436
Prezzo: 16.60€
Ebook: 9.99€




Trama


Tyler è un ragazzo speciale. E non perché è affetto da una rarissima malattia genetica che lo costringe a vivere al buio, quasi sempre nella sua stanza, senza altri contatti con l’esterno che non siano i familiari e Internet. No, Tyler è un ragazzo speciale perché, nonostante tutto ciò, è sicuro che prima o poi troverà il suo posto nel mondo. È lì fuori, da qualche parte, che lo aspetta. Lui deve solo cogliere l’occasione giusta per dimostrare agli altri, in particolare a sua madre, che nella vita se la può cavare anche da solo. Ed è per questo che, quando in un freddo pomeriggio di pioggia, la figlia dei suoi vicini scompare nel nulla, Tyler si mette in testa di risolvere il mistero e, all’insaputa di tutti, la notte inizia a uscire di casa per andare a caccia d’indizi, scoprendo così i piccoli, grandi segreti degli abitanti del quartiere. Ma, a poco a poco, si renderà conto che è proprio la sua famiglia a nascondere i segreti più pericolosi.

Dodici anni fa, la vita di Eve Lattimore è cambiata per sempre. Seduta in un asettico studio medico, con in grembo il figlio di due anni e stringendo la mano del marito per farsi forza, ha ascoltato la diagnosi: per Tyler, anche la minima esposizione alla luce del sole potrebbe essere fatale. Da allora, ogni mattina prima che sia l’alba, Eve si assicura che il figlio finisca la colazione in tempo e ritorni in camera sua, dove le finestre sono schermate con pesanti tende nere. Poi chiude la porta a chiave, per riaprirla solo dopo il tramonto. Proteggere Tyler dalla luce è la missione di Eve. Una missione che lei non abbandonerà nemmeno quando, in un freddo pomeriggio di pioggia, commetterà una leggerezza imperdonabile e dovrà scegliere tra suo figlio e la verità.

Eletto dalla critica americana come uno dei migliori romanzi dell’anno, La luce dopo il tramonto ci coinvolge in una storia profondamente autentica, animata da due personaggi a loro modo straordinari − Tyler, un outsider che vede il mondo da una prospettiva spiazzante e senza ipocrisie, e Eve, una madre che ha rinunciato a tutto per dedicarsi al figlio −, e che solleva degli interrogativi che prima o poi tutti noi ci troviamo ad affrontare. Fino a che punto è giusto spingersi per proteggere le persone che amiamo? Fino a che punto è giusto che le nostre paure condizionino la vita dei nostri figli?



Opinione di Sybil



Tyler è un ragazzo come tanti. Ha quattordici anni, ama fare fotografie, passeggiare con la sua famiglia, giocare in giardino sul tappeto elastico. Si circonda di tecnologia, gioca con i videogame, scrive in un blog tutto suo. Peccato che Tyler non potrà mai prendere la patente, non andrà mai al ballo delle scuola, non farà mai una partita di basket sotto il sole cocente di giugno, ne mai andrà al mare a fare il bagno. Non vedrà mai che colore hanno i fili d’erba quando vengono baciati dalla luce dell’alba, ne mai saprà cosa si prova ad uscire in pieno giorno con la sua bicicletta. Tyler purtroppo è malato. È portatore di una rara malattia della pelle che lo rende completamente vulnerabile ai raggi uv, costringendolo a vivere chiuso in casa e a poter uscire solo di notte, quando il sole è ormai tramontato e tenendosi anche in quel caso completamente alla larga da qualsiasi tipo di illuminazione che non sia ad incandescenza, in quanto anche una minima esposizione potrebbe causargli la morte. La sua è una diagnosi straziante, una condanna a morte, una prigione contornata da alte mura invalicabili. Tyler ha una mamma, Eve, una sorella ed un padre, tutti messi a dura prova dalla malattia e ognuno di loro in costante lotta con il tempo per coniugare una vita normale con quella che invece sembra essere un’esistenza ingiusta e crudele. Eve dedica la sua vita al figlio, vive in simbiosi con lui, contando i minuti che mancano al tramonto, i secondi che li separano. Ha un calendario in cui è segnato ogni giorno l’orario in cui sole sorge e tramonta. Il sole, il nemico più temuto, il probabile aguzzino di Tyler, la causa del buio che regna nella loro vita, che li costringe a tenere chiuse imposte e tende di giorno e a poter iniziare ad esistere solo di notte. Poi, in una sera come tante altre, accade una tragedia e la loro esistenza, già in precario equilibrio, sprofonda nell'oscurità più completa e anche il buio che prima era loro amico, finisce per diventare un nuovo nemico, avvolgendo la famiglia completa nella morsa dell’insicurezza, del dubbio, del dolore senza fine. È così che lentamente tutti i personaggi si svelano a noi, permettendoci di entrare in punta di piedi nel loro mondo e di osservare da vicino i luoghi più nascosti delle loro anime. Da una parte c’è Eve, madre distrutta dalla malattia del figlio, che fa della sconfitta la sua forza. Lotta, si aggrappa con gli artigli ad ogni più piccola speranza, ripetendosi che la vita di Tyler non è davvero appesa ad un filo. Si illude che il suo futuro sia uguale a quello di tutti gli altri ragazzi, non si arrende nemmeno di fronte alle innumerevoli lesioni che la malattia causa. Non si accorge che per far ciò sta in realtà perdendo tutto il resto: sua figlia, suo marito, se stessa. Ma non è questo che una madre fa in natura? Non è forse disposta a morire per un figlio? Poi c’è Melissa, la figlia adolescente, divisa tra la vita che ha e quella che in realtà avrebbe voluto, bisognosa di attenzioni, alle prese con i primi problemi insormontabili della sua età che in confronto al dramma della sua famiglia sembrano niente. C’è David, che a causa della sua fragilità, si nasconde di fronte all'ingombrante verità della loro situazione, fugge, si mimetizza con l’ambiente circostante fino a perdersi nel labirinto di un matrimonio congelato. Rivuole la sua vita, la donna della quale si è innamorato, il suo sorriso, la sua forza, ma non sa più dove cercarla. C’è Tyler, che guarda il mondo da una prospettiva diversa, che vuole crescere ma si sente bloccato in una sorta di terza dimensione invalicabile, prigioniero di una condanna ingiusta, parte difettosa di una macchina che altrimenti avrebbe funzionato alla perfezione. E infine c’è un segreto, grande, immenso, imperdonabile, che avvolge l’esistenza di tutti questi personaggi portandoli alla deriva, ognuno con le proprie colpe e con i propri pentimenti, sollevando domande alle quali trovare risposta è estremamente complicato.

La luce dopo il tramonto è un romanzo intenso, dalle tinte oscure e profonde. Nulla è dato per scontato tanto che il lettore si ritrova al centro della scena, avviluppato dagli stessi avvenimenti che prendono corpo intorno a lui, piano piano, lentamente,con passi graduali e felpati. L’autore lo guida tra i mille ostacoli, tra i milioni di quesiti che immancabilmente vengono posti, creando dei personaggi così autentici da graffiare il cuore. Non si limita solo a narrare i dettagli di un terribile avvenimento che non trova soluzione, ma da’ voce a tutte quelle famiglie che si trovano a combattere una lotta ad armi impari con la malattia. Famiglie che si spezzano nonostante la corazza costruita intorno per difendersi dalla morte sia indistruttibile. Famiglie che si allontanano, si indeboliscono, si perdono. Da' voce a tutti quei genitori che sanno di dover dire addio ai propri figli, di doverli vedere soffrire prima di andarsene. Ma parla anche del loro coraggio e di tutte le sfide che l’esistenza pone loro davanti. Arriva un momento però che quello che sono disposti a fare per proteggerli sconfina in un territorio sconosciuto, ambiguo, ingiusto, e il bene e il male si confondono, creando interferenze incontrollabili e devastanti.

Tra mistero, suspense, segreti, paura, affetto, amore e dolore, La luce dopo il tramonto vi inghiottirà e vi trasporterà in un mondo in cui niente è davvero come sembra.




L'autrice




CARLA BUCKLEY è nata a Washington, dove ha lavorato presso lo Smithsonian Institution, un ente per l’istruzione e la ricerca che gestisce venti musei in tutti gli Stati Uniti ed è considerato il più grande complesso museale del mondo. La passione per la letteratura, però, l’ha convinta a lasciare il lavoro per dedicarsi a tempo pieno alla narrativa. La luce dopo il tramonto è il suo primo romanzo tradotto in Italia.


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