La curiosità è femmina, e Armando Prieto Pérez è un uomo
interessante…. ci siamo spiegate?
Complici l’ uscita del prequel gratuito e un’ intervista ad hoc
che hanno " montato il caso" , unite
ad un battage pubblicitario non indifferente, il romanzo di esordio dell’
artista/scrittore/massaggiatore olistico cubano è
destinato ad accompagnare le giornate in spiaggia e le serate estive delle
amanti della narrativa erotica; non
fosse altro che per curiosità. Ma vi rendete conto? Un uomo che si cimenta in
un genere appannaggio pressoché
esclusivo delle autrici in rosa?
Sarà riuscito questo scrittore “ bello e impossibile”, affascinante e poliedrico, a fare breccia nell’ universo romantico e
coccoloso del gentil sesso? Ebbene, forse coadiuvato da un simpatico furetto potrebbe avercela fatta . Di
seguito vi forniamo la nostra personale opinione in proposito…..
Lo ammetto, sono una lettrice curiosa, peggio del delfino delle Dufour. E anche questa volta la mia curiosità è stata premiata, da una lettura conturbante, piacevole e secondo me di qualità. Occhio, non ho scritto che è un capolavoro del romance erotico, ma per essere un romanzo d'esordio (preso certamente in mano da un editor con le sfere!) per me merita di essere letto, soprattutto se vi incuriosisce l'idea che sia stato scritto da un uomo (e che uomo!). Un po' come per la serie Blackstone della Miller, anche qui non si può fare a meno di associare il volto di Armando Prieto Pérez a quello del suo sexy personaggio Luis; non sono riuscita a "trovargli" un altro volto, perché secondo me quello del suo autore è perfetto... insomma possiede le physique du role! A parte il lato "visivo", ho trascorso due sere in compagnia di una storia assolutamente verosimile, ambientata a Milano, con personaggi di quelli che potremmo incontrare la mattina al bar o la sera in un locale trendy di quelli che tirano per una o due stagioni. Un artista cubano, che si guadagna da vivere in vario modo, crea sculture, posa in boxer (*__*) per qualche marchio in ascesa, accompagna signore sole agli eventi o ai matrimoni o semplicemente disegna nudi con il carboncino. Ora, i disegni a carboncino li tratteggia dal vero, perciò si avvale delle pose di modelle in carne e ossa, coglie l'attimo e ferma su carta quello sguardo, quella posa sensuale alla quale si abbandonano le donne che darebbero un rene per potersi mettere a loro agio nel suo studio, sul suo divano. Insomma avrete ben capito che abbiamo a che fare con un personaggio irresistibile, di quelli che per sopravvivere alle donne, qualche volta si deve negare. Cadono ai suoi piedi come mosche, anche solo dopo il primo drink. Quasi tutte, perché anche nella vita dello sciupafemmine più incallito, può capitare una donna "salmonata" controcorrente, di quelle che nonostante il fascino dell'uomo che le sta davanti, non perde mai di vista la sua dignità e l'equilibrio. Quella donna capace di entrare sottopelle come un virus, di toglierti il sonno e l'estro, di far dissipare la nebbia che ottenebra il tuo modo di vedere il genere femminile, come tutto di un colore e di una forma.
Eva, la prima donna, quella che venne tentata e assaporò il frutto proibito. Eva, la donna che assaggerà il desiderio, che toccherà il fuoco senza apparentemente bruciarsi. L'unica a bruciare sarà la passione lenta e inesorabile che assalirà prima Luis e poi Eva, in modi intensi ma diversi. Perché non c'è cosa più scontata per un uomo, che desiderare una donna che apparentemente lo respinge. Luis è un uomo abituato ad avere tutte le donne che vuole senza chiedere. Eva è tutto ciò che lui rifugge in una donna; aggressiva, cocciuta, orgogliosa, sciatta, difficile a schiudersi davanti al suo fascino. Forse è proprio questa impermeabilità al suo ego, che fa scattare la molla della seduzione in Luis. La vuole a tutti i costi, perché ha capito che questa donna va sedotta, plasmata sessualmente come lui plasma le sue sculture, con fantasia e immaginazione. E siccome l'occasione rende l'uomo ladro, Luis in un istante, grazie ad un simpatico furetto, mette in scena il primo atto del suo spettacolo teatrale, la seduzione della donna di ghiaccio. Secondo me non ha fatto bene, bene i suoi conti... a volte anche il ghiaccio, a diretto contatto con la pelle, brucia!
E sarà proprio quello che succederà al nostro borioso artista. Eva gli entrerà sottopelle, e nonostante lui si metta presto in fuga da quelle catene che lo hanno sempre allontanato dalle donne, Eva gli dimostrerà che le uniche catene che un uomo può sentire intorno a sé, sono quelle del passato e degli stereotipi. Lei è diversa da tutte le altre, e insegnerà a Luis che l'Amore è un qualcosa che non si spiega con le parole, ma con i gesti e il sacrificio, con silenzi talmente intensi da valere più di mille moine.
Per fare un romanzo, non bastano i protagonisti, sono necessari anche i personaggi secondari, se poi sono anch'essi ben caratterizzati da valorizzare la trama, ancora meglio. Leo, amico e vicino di Luis, Da Vinci, l'irresistibile furetto "collante", Adela sorella un pò naif di Luis, e la focosa Manuela amica di Eva. Un cast che rende la storia reale e molto verosimile, ben calata nel tessuto milanese, e impreziosita da scene di sesso realistiche e senza effetti speciali, sensualmente artistiche e comunemente erotiche.
Sento di dover ringraziare Armando Prieto Pérez, per aver riacceso in me, l'interesse per un genere dal quale mi ero allontanata, per la scarsa qualità e la troppa mercificazione delle trame. Mi piacerebbe leggere più spesso il punto di vista maschile nel romance erotico!
Editore: Rizzoli
Collana: Rizzoli max
Genere: Romance erotico
Pagine: 340
Prezzo: 14.90
Ebook: 4.99
Trama
Sangue cubano e un amore quasi carnale per l’arte, Luis è un seduttore istintivo, di quelli senza inibizioni né regole: è per questo che nessuna sa resistergli, e le sue conquiste finiscono puntualmente nell’atelier sui Navigli dove lui dipinge. Sul sesso crede di sapere anche di più di quello che serve, almeno finché incontra lei, proprietaria di un negozietto di vinili dove il tempo sembra essersi fermato, che senza chiedergli il permesso, da nemica giurata diventa la sua ossessione. Tutta colpa di un furetto. Eh sì, perché se la graziosa bestiola di lei è diventata di troppo in casa, ecco che, in una notte di primavera in cui Milano sembra magica, Luis si trasforma nel Principe Azzurro: si occuperà lui di Lucky, ma in cambio lei dovrà posare come modella per le sue opere, un pomeriggio a settimana, per sei settimane. Un vero e proprio contratto, il loro, di cui Luis perderà presto il controllo, lasciandosi prendere da una passione che lo porterà più lontano, nel gioco del piacere, di quanto si sia mai spinto. E mentre insegue l’ispirazione e a poco a poco conquista la sua preda, non si accorge che in realtà non è lui il cacciatore e che, forse, con lei ha trovato l’amore. Ma è pronto per riconoscerlo e accettarlo?
Tutte le volte che vuoi è una storia di travolgente erotismo, che svela alle donne quello che ogni uomo vorrebbe nascondere, dentro e fuori dal letto: anche gli uomini possono innamorarsi, e con il cuore il sesso non ha davvero limiti…
Opinione di Charlotte
“ È sempre così,
quando incontro qualcuna in un bar. O la connessione è immediata, e so
esattamente che ci sarà un contatto, oppure è meglio lasciar perdere. Non mi
piace sprecare tempo. Vogliamo tutti e due passare una bella serata, e allora
perché buttare energie in strategie, complimenti e mossette? Meglio andare
dritti alla meta. Nessuna si è mai lamentata ”.
“Forse faccio sul
serio con tutte (…). Ma “sul serio” non vuol dire necessariamente “per sempre”.
Non è certo la presentazione canonica di un eroe da sogno !!Dopo
una partenza “diesel” influenzata negativamente dai miei pregiudizi - pensavo che nonostante le premesse alquanto fuori
dagli schemi, la storia sfociasse nel
prevedibile e commerciale visto e
rivisto – ho colto degli aspetti originali e molto interessanti e ho divorato con gusto questo libro romantico a modo suo, visto interamente con gli occhi del
cubano Luis, uomo e artista ( componenti
inscindibili l’ una dall’ altra) che ama la pittura e le donne, che non è
fedele ( questo aspetto farà sicuramente
storcere il naso alle inguaribili sognatrici,
che non apprezzeranno il lato “ bastardo” del suo carattere ) e che vive hic et nunc , qui e adesso, scegliendo
la sua vita e le sue compagnie giorno per giorno. La personalità di Luis, al
contempo “maschio alfa” e “ sfigato”, è
il punto cardine del romanzo e ne
costituisce l’ originalità e l’ autenticità: poiché guidato dai sensi ( molto coinvolgenti i suoi
indugi sulle impressioni tattili, visive
e odorose della realtà che lo circonda ), bugiardo e contraddittorio, sincero e primordiale in modo disarmante nell’ esporre le sue
emozioni, Luis a
differenza dei milanesi non si lascia
ingabbiare in convenzioni , non si " lascia vivere" ma affronta l’ esistenza da
protagonista: sbagliando, soffrendo,
plasmando la materia, cogliendo l’ essenza delle persone che frequenta,
cercando l’ ispirazione alla sua arte nelle donne che
incontra; mantenendo una sorta di integrità e di coerenza verso se stesso e
verso l' esistenza che ha scelto di vivere. Un sistema che viene scombussolato e messo in
discussione nel momento in cui nella sua vita compare Eva, una
donna apparentemente fredda e
impersonale, che sembra essere il contrario di tutto quello che può risvegliare
il suo fuoco, ma che nasconde un
temperamento fantasioso e un' indole ben più
temeraria di quella delle - apparentemente - spregiudicate ragazze che Luis è
abituato a frequentare; e che in realtà più di loro si rivela affine spiritualmente al cubano facendolo letteralmente impazzire con la
purezza e semplicità nel suo offrirsi e
negarsi, con le molteplici sfaccettature della sua personalità imbrigliata
nelle convenzioni ma pronta a spiccare il volo .
Quel che mi colpisce in Pérez è la "straordinaria normalità" dei suoi personaggi ognuno speciale e umano a suo modo. Oltre ai protagonisti, l’ amico Leo, la sorella Adela, l’ amica Manuela, l' escort Antonio, il fidanzato Alberto: uomini e donne imperfetti, che a seconda delle situazioni si mostrano irresistibili e sensuali o si comportano in modo incoerente, possono essere trasandati, dire frasi a sproposito, ubriacarsi e compiere azioni discutibili, ma mantengono una loro dignità e meritano il rispetto del lettore ; non esistono in Tutto quello che vuoi antagonisti “ cattivi”, ma persone diverse tra loro per indole e scelte di vita, affini o meno al protagonista; in una visione dei rapporti umani propria di Armando Pérez Prieto che irride le scelte socialmente apprezzabili e i luoghi comuni ( l’ uomo con la Sindrome di Peter Pan, i ragionamenti cervellotici sul rapporto di coppia, il lungo e rigido fidanzamento anaffettivo, il miraggio della realizzazione in una professione remunerativa ) e che valorizza lo stare bene insieme giorno per giorno piuttosto che il conseguire traguardi, lo spirito cameratesco piuttosto che l’ ambizione, l’ anticonvenzionale e spontaneo piuttosto che lo scontato e rassicurante, . A livello stilistico nel romanzo ho apprezzato particolarmente le efficaci, vivide, articolate, introspettive descrizioni dell’ arte di Luis: basta dare un’ occhiata al sito di Armando Prieto Perez per comprendere quanto siano basate sull’ esperienza concreta del "fare arte" le considerazioni del protagonista di Tutto quello che vuoi sull’ ispirazione, la creazione artistica, la scelta dei soggetti, delle tecniche espressive; e come nel romanzo l' arte sia imprescindibile dall' esistenza stessa del protagonista.
Quel che mi colpisce in Pérez è la "straordinaria normalità" dei suoi personaggi ognuno speciale e umano a suo modo. Oltre ai protagonisti, l’ amico Leo, la sorella Adela, l’ amica Manuela, l' escort Antonio, il fidanzato Alberto: uomini e donne imperfetti, che a seconda delle situazioni si mostrano irresistibili e sensuali o si comportano in modo incoerente, possono essere trasandati, dire frasi a sproposito, ubriacarsi e compiere azioni discutibili, ma mantengono una loro dignità e meritano il rispetto del lettore ; non esistono in Tutto quello che vuoi antagonisti “ cattivi”, ma persone diverse tra loro per indole e scelte di vita, affini o meno al protagonista; in una visione dei rapporti umani propria di Armando Pérez Prieto che irride le scelte socialmente apprezzabili e i luoghi comuni ( l’ uomo con la Sindrome di Peter Pan, i ragionamenti cervellotici sul rapporto di coppia, il lungo e rigido fidanzamento anaffettivo, il miraggio della realizzazione in una professione remunerativa ) e che valorizza lo stare bene insieme giorno per giorno piuttosto che il conseguire traguardi, lo spirito cameratesco piuttosto che l’ ambizione, l’ anticonvenzionale e spontaneo piuttosto che lo scontato e rassicurante, . A livello stilistico nel romanzo ho apprezzato particolarmente le efficaci, vivide, articolate, introspettive descrizioni dell’ arte di Luis: basta dare un’ occhiata al sito di Armando Prieto Perez per comprendere quanto siano basate sull’ esperienza concreta del "fare arte" le considerazioni del protagonista di Tutto quello che vuoi sull’ ispirazione, la creazione artistica, la scelta dei soggetti, delle tecniche espressive; e come nel romanzo l' arte sia imprescindibile dall' esistenza stessa del protagonista.
In conclusione, a mio avviso Tutto quello che vuoi è un libro che si apprezza in quanto inno all' istinto, all' espressione di sè, e al sentimento in senso ampio; prospettiva insolita sull’ amore e le dinamiche di coppia, caratterizzati da rapporti non
idealizzati ma vissuti appieno con passione, senza condizionamenti morali imposti dall' esterno bensì frutto di una consapevolezza interiore. Per
tutti questi aspetti non lo consiglio a chi trova difficile leggere di
incertezza, indecisioni e tradimento, e nemmeno a chi cerca la storia piccante fine a se stessa. Ma a tutti gli altri si!!! E’ un romanzo non
impegnativo, adatto per spirito e soggetto all’ estate che incombe, e ha una chiave di lettura
tutt’ altro che scontata e banale. Rizzoli ancora una volta è riuscita a presentare
un autore originale che farà parlare di sé in modo intelligente fornendo spunti
arditi di critica e discussione.
Opinione di Foschia75
Eva, la prima donna, quella che venne tentata e assaporò il frutto proibito. Eva, la donna che assaggerà il desiderio, che toccherà il fuoco senza apparentemente bruciarsi. L'unica a bruciare sarà la passione lenta e inesorabile che assalirà prima Luis e poi Eva, in modi intensi ma diversi. Perché non c'è cosa più scontata per un uomo, che desiderare una donna che apparentemente lo respinge. Luis è un uomo abituato ad avere tutte le donne che vuole senza chiedere. Eva è tutto ciò che lui rifugge in una donna; aggressiva, cocciuta, orgogliosa, sciatta, difficile a schiudersi davanti al suo fascino. Forse è proprio questa impermeabilità al suo ego, che fa scattare la molla della seduzione in Luis. La vuole a tutti i costi, perché ha capito che questa donna va sedotta, plasmata sessualmente come lui plasma le sue sculture, con fantasia e immaginazione. E siccome l'occasione rende l'uomo ladro, Luis in un istante, grazie ad un simpatico furetto, mette in scena il primo atto del suo spettacolo teatrale, la seduzione della donna di ghiaccio. Secondo me non ha fatto bene, bene i suoi conti... a volte anche il ghiaccio, a diretto contatto con la pelle, brucia!
E sarà proprio quello che succederà al nostro borioso artista. Eva gli entrerà sottopelle, e nonostante lui si metta presto in fuga da quelle catene che lo hanno sempre allontanato dalle donne, Eva gli dimostrerà che le uniche catene che un uomo può sentire intorno a sé, sono quelle del passato e degli stereotipi. Lei è diversa da tutte le altre, e insegnerà a Luis che l'Amore è un qualcosa che non si spiega con le parole, ma con i gesti e il sacrificio, con silenzi talmente intensi da valere più di mille moine.
Per fare un romanzo, non bastano i protagonisti, sono necessari anche i personaggi secondari, se poi sono anch'essi ben caratterizzati da valorizzare la trama, ancora meglio. Leo, amico e vicino di Luis, Da Vinci, l'irresistibile furetto "collante", Adela sorella un pò naif di Luis, e la focosa Manuela amica di Eva. Un cast che rende la storia reale e molto verosimile, ben calata nel tessuto milanese, e impreziosita da scene di sesso realistiche e senza effetti speciali, sensualmente artistiche e comunemente erotiche.
Sento di dover ringraziare Armando Prieto Pérez, per aver riacceso in me, l'interesse per un genere dal quale mi ero allontanata, per la scarsa qualità e la troppa mercificazione delle trame. Mi piacerebbe leggere più spesso il punto di vista maschile nel romance erotico!
L'autore
(foto della gallery di Vanity Fair)
Armando Prieto Pèrez è nato all’Havana nel 1975. Vive da tredici anni a Milano, dove è stato tatuatore, disegnatore di storyboard, modello. Adesso lavora come artista e ipnologo.
I links dei suoi blog:
(consiglierei di dare un'occhiata...
rimarrete affascinate)
il suo blog artistico
il suo blog olistico
3 commenti:
Adesso non posso fare a meno di leggerlo. Ero curiosa e voi mi avete stuzzicato di più.
Aspettavo solo la vostra recensione.Domani vado da GIUNTI. GRAZIE
Cara Anna, secondo me ti piacerà!!!
Paola torna a lasciare le tue impressioni!
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