Personaggi vividi e ben caratterizzati non solo "fisicamente" ma soprattutto a livello caratteriale e psicologico, che grazie alla loro personalità, alle loro scelte e alle loro azioni, mentre ci raccontano le loro vicende ci regalano continuamente anche dei bei messaggi e dei buoni esempi. Chi ormai mi conosce e mi segue avrà già capito che per me quindi, questa, è stata una di quelle letture perfette, perchè un ensemble di tutti gli ingredienti che piacciono a me in uno Young Adult.
E poi diciamolo... Viva le autrici italiane quando sono brave e ci regalano dei libri così validi, che parlano anche un po' di noi e del nostro Paese, senza andare a cercare mete esotiche o città d'oltreoceano!!! Se avete voglia di leggere una bel romanzo che parla di lupi (ma non solo...) in uno stile vivace e scorrevole, ma non per questo meno incisivo, e siete come noi fra quelli che amano dare una possibilità alle scrittrici italiane consapevoli che spesso sanno regalarci delle vere perle senza nulla da invidiare a più acclamate e popolari autrici straniere, questo libro fa al caso vostro!
Era dai tempi di Shiver di Meggie Stiefvater che non mi capitava di leggere una storia di lupi così bella e coinvolgente!
WOLVES
di Veronica Niccolai
editore: Leone editore
pagine: 344
prezzo: 14.00 euro
Brossura
( 1° libro "Trilogia dei Lupi" )
Trama
Lidia, da poco maggiorenne, arriva in treno da Roma per trascorrere le vacanze estive dai nonni a Frontin, una piccola frazione di Trichiana nel bellunese. Tutto sembra essere rimasto uguale a due anni prima ma circolano voci in paese a proposito di una strana famiglia proveniente dal sud della Francia. Ben presto Lidia conosce i figli del signor Nicolas De La Croix: il giovane e misterioso Ruben, per il quale prova da subito un sentimento di amore-odio, e la piccola Gabrielle, incredibilmente sensibile e intelligente, controllata in modo ossessivo dal fratello. Solo quando Ruben salverà Lidia da un branco di lupi nel bosco, la ragazza riuscirà finalmente a fare chiarezza sui suoi sentimenti e a trovare il coraggio necessario per mettersi alla ricerca della verità. Ma la verità ha sempre un prezzo da pagare.
La mia opinione
"C'è un po' di verità in ogni leggenda..."
Questo è quello che apprenderemo leggendo la storia dell'estate strana e altrettanto magica di una ragazza di diciotto anni di nome Lidia.
Nome italianissimo come italianissimi sono i luoghi in cui si svolge la vicenda che la giovane autrice toscana Veronica Niccolai è stata bravissima a permeare di realismo e altrettanta "magia" amalgamando abilmente l'apetto fantastico a quello realistico, che diventa ancora più tangibile e "reale" perchè così vicino alla nostra tradizione popolare e alla nostra cultura . L'aspetto sovrannaturale è introdotto infatti gradualmente all'interno di un contesto molto "terreno" e "quotidiano, ed è presente in una maniera non prepotente ma ugualmente incisiva, crescendo sempre più, fino a portare all'interessante finale che, pur lasciando piacevolmente appagati, al contempo spalanca le porte ad un seguito carico di promesse.
Ma andiamo per ordine...
Lidia è una normalissima ragazza romana di diciotto anni che si trova a "dover" passare le vacanze estive nel paese di montagna - per la precisione Trichiana, in provincia di Belluno - dove vivono i suoi nonni materni. E se, all'inizio, nonostante la gioia di ritrovare i vecchi amici di infanzia e soprattutto passare un po' di tempo con i nonni a cui è molto affezionata, le previsioni di bilanci positivi per quella estate erano tutt'altro che rosee poi alla fine tutto si ribalta perchè, ovviamente, inaspettati arrivano l'amore e anche una bella sferzata di avventura e mistero.
L'amore avrà il volto meraviglioso e i gesti suadenti e incomprensibili di Ruben De la Croix... ragazzo affascinante e sfuggente che interpreta meravigliosamente il suo ruolo di "bel tenebroso", tanto ammaliante e sexy quanto misterioso e pericoloso.
Lidia ne verrà attratta come da una calamita, nonostante l'apparente antipatia iniziale e soprattutto nonostante le brutte voci che girano in paese e il pregiudizio su di lui e sulla sua famiglia che in molti hanno (in particolare sua nonna Giuliana). Ma Lidia è come suo nonno Enzo... cordiale e disponibile; coraggiosa e indipendente e nonostante tutto vuole dare una possibilità a questi nuovi arrivati; soprattutto a Gabrielle, la sorellina di Ruben, che diventerà in qualche modo il tramite per farli avvicinare.
La storia d'amore che nasce tra Lidia e Ruben è molto dolce e pulita... Piacevole e coinvolgente da leggere e resa interessante da quella componente sovrannaturale che non si svela che alla fine e che senza dubbio metterà un bel po' di pepe nei volumi che seguiranno. Perchè è proprio la parte finale del romanzo in cui si spiega e si sviluppa l'aspetto sovrannaturale il vero e proprio asso nella manica che mette in tavola l'autrice, dopo averci mostrato pian piano, capitolo dopo capitolo, le sue ottime carte. Per essere il primo libro di una trilogia, e quindi con una funzione introduttiva di tutto un mondo ben più ampio e complesso, è molto valido e assai ben congegnato. Ho riscontrato un perfetto equilibrio nel presentare personaggi e situazioni. Lo stile fresco, semplice e lineare, contribuiscono a mantenere sempre viva l'attenzione così come i dubbi che l'autrice è bravissima a seminare lungo l'intero arco della narrazione e il mistero su certe situazioni e certi personaggi, come ad esempio, la figura di Don Sandro. Mi è piaciuta molto l'uso che ha fatto della superstizione popolare, così come i miti e le leggende direttamente presi dalla tradizione medievale e cristiana, tuttora forte retaggio della nostra cultura. Ma anche una concezione tutta nuova del lupo come figura sovrannaturale. Non più mannaro bensì appartenente ad una "razza" diversa, discendente da un'antica dinastia: quella dei Lupi delle Ombre e della Luce.
Altro aspetto molto interessante a mio avviso è la graduale analisi dei legami familiari dei personaggi. L'approfondimento e quasi la riscoperta di un nuovo rapporto con la mamma; i nuovi equilibri che si instaurano con i vecchi amici. Ma mi ha colpito anche Nicholas e la sua convinzione di lasciare i suoi figli liberi di scegliere. Direi che quella della libertà di scegliere la propria strada sia un po' il messaggio di fondo di tutto il libro.
Ma il vero fiore all'occhiello che mi ha particolarmente colpita e che ho trovato assai gradevole ed originale sono le tavole di Dalia Schintu, molto pregevoli da guardare e che impreziosiscono ciascun capitolo con un piccolo scorcio di quello che andremo a leggere...
Questo e molto altro vi aspetta nel bel romanzo di Veronica Niccolai... Curiosa di scoprire cosa ci aspetterà nei volumi successivi della trilogia ve ne consiglio la lettura, se vi piacciono le belle e intelligenti storie di vita quotidiana rivestite di magia...
E' nata a Lucca il 30 giugno 1978. Da sempre appassionata di arte e musica, è laureata in Architettura e ha fondato nel 2005 il duo Kimagure, il cui ultimo singolo Sotto il sole più caldo che c'è nel 2013 ha fatto il giro di tutte le radio d'Italia. Conduce inoltre il programma radiofonico C'era una (s)volta... Artinradio sull'emittente Puntoradio che si occupa di arte a 360°. Wolves è il suo secondo romanzo.
Questo è quello che apprenderemo leggendo la storia dell'estate strana e altrettanto magica di una ragazza di diciotto anni di nome Lidia.
Nome italianissimo come italianissimi sono i luoghi in cui si svolge la vicenda che la giovane autrice toscana Veronica Niccolai è stata bravissima a permeare di realismo e altrettanta "magia" amalgamando abilmente l'apetto fantastico a quello realistico, che diventa ancora più tangibile e "reale" perchè così vicino alla nostra tradizione popolare e alla nostra cultura . L'aspetto sovrannaturale è introdotto infatti gradualmente all'interno di un contesto molto "terreno" e "quotidiano, ed è presente in una maniera non prepotente ma ugualmente incisiva, crescendo sempre più, fino a portare all'interessante finale che, pur lasciando piacevolmente appagati, al contempo spalanca le porte ad un seguito carico di promesse.
Ma andiamo per ordine...
Lidia è una normalissima ragazza romana di diciotto anni che si trova a "dover" passare le vacanze estive nel paese di montagna - per la precisione Trichiana, in provincia di Belluno - dove vivono i suoi nonni materni. E se, all'inizio, nonostante la gioia di ritrovare i vecchi amici di infanzia e soprattutto passare un po' di tempo con i nonni a cui è molto affezionata, le previsioni di bilanci positivi per quella estate erano tutt'altro che rosee poi alla fine tutto si ribalta perchè, ovviamente, inaspettati arrivano l'amore e anche una bella sferzata di avventura e mistero.
L'amore avrà il volto meraviglioso e i gesti suadenti e incomprensibili di Ruben De la Croix... ragazzo affascinante e sfuggente che interpreta meravigliosamente il suo ruolo di "bel tenebroso", tanto ammaliante e sexy quanto misterioso e pericoloso.
Lidia ne verrà attratta come da una calamita, nonostante l'apparente antipatia iniziale e soprattutto nonostante le brutte voci che girano in paese e il pregiudizio su di lui e sulla sua famiglia che in molti hanno (in particolare sua nonna Giuliana). Ma Lidia è come suo nonno Enzo... cordiale e disponibile; coraggiosa e indipendente e nonostante tutto vuole dare una possibilità a questi nuovi arrivati; soprattutto a Gabrielle, la sorellina di Ruben, che diventerà in qualche modo il tramite per farli avvicinare.
"Alzai debolmente le braccia e gliele strinsi al collo.
Il suo odore era inconfondibile,
ricordava il profumo del bosco, del pino silvestre.
Gli accarezzai i capelli umidi respirandoli
e lui ebbe un sussulto, forse si meravigliò, ma io non me ne curai.
Eravamo così vicini che potevo sentire il suo respiro sulle mie labbra
e il rumore di un cuore accellerato; pensai che fosse il mio,
ma in realtà era il suo a battere così forte.
Mi accorsi del suo leggero tremore e d'istinto feci scivolare
le mie mani sulle sue spalle nude; le sfiorai appena
ma erano così calde, così tese che sembravano
poter scoppiare da un momento all'altro.
In quel momento colsi la sua eccitazione; il suo stupore.
-Così mi farai perdere il controllo- ansimò
-Perchè di solito ce l'hai?- lo provocai
e a quel punto mi tirò a sè baciandomi.
Un bacio intenso che ricambiai senza riserve, sentendo il cuore
sciogliersi in petto al calore delle sue labbra.
E fu come baciare l'oscurità,
come se il buio del bosco più profondo avesse improvvisamente preso forma e gusto.
La storia d'amore che nasce tra Lidia e Ruben è molto dolce e pulita... Piacevole e coinvolgente da leggere e resa interessante da quella componente sovrannaturale che non si svela che alla fine e che senza dubbio metterà un bel po' di pepe nei volumi che seguiranno. Perchè è proprio la parte finale del romanzo in cui si spiega e si sviluppa l'aspetto sovrannaturale il vero e proprio asso nella manica che mette in tavola l'autrice, dopo averci mostrato pian piano, capitolo dopo capitolo, le sue ottime carte. Per essere il primo libro di una trilogia, e quindi con una funzione introduttiva di tutto un mondo ben più ampio e complesso, è molto valido e assai ben congegnato. Ho riscontrato un perfetto equilibrio nel presentare personaggi e situazioni. Lo stile fresco, semplice e lineare, contribuiscono a mantenere sempre viva l'attenzione così come i dubbi che l'autrice è bravissima a seminare lungo l'intero arco della narrazione e il mistero su certe situazioni e certi personaggi, come ad esempio, la figura di Don Sandro. Mi è piaciuta molto l'uso che ha fatto della superstizione popolare, così come i miti e le leggende direttamente presi dalla tradizione medievale e cristiana, tuttora forte retaggio della nostra cultura. Ma anche una concezione tutta nuova del lupo come figura sovrannaturale. Non più mannaro bensì appartenente ad una "razza" diversa, discendente da un'antica dinastia: quella dei Lupi delle Ombre e della Luce.
Altro aspetto molto interessante a mio avviso è la graduale analisi dei legami familiari dei personaggi. L'approfondimento e quasi la riscoperta di un nuovo rapporto con la mamma; i nuovi equilibri che si instaurano con i vecchi amici. Ma mi ha colpito anche Nicholas e la sua convinzione di lasciare i suoi figli liberi di scegliere. Direi che quella della libertà di scegliere la propria strada sia un po' il messaggio di fondo di tutto il libro.
Ma il vero fiore all'occhiello che mi ha particolarmente colpita e che ho trovato assai gradevole ed originale sono le tavole di Dalia Schintu, molto pregevoli da guardare e che impreziosiscono ciascun capitolo con un piccolo scorcio di quello che andremo a leggere...
Questo e molto altro vi aspetta nel bel romanzo di Veronica Niccolai... Curiosa di scoprire cosa ci aspetterà nei volumi successivi della trilogia ve ne consiglio la lettura, se vi piacciono le belle e intelligenti storie di vita quotidiana rivestite di magia...
L'Autrice
E' nata a Lucca il 30 giugno 1978. Da sempre appassionata di arte e musica, è laureata in Architettura e ha fondato nel 2005 il duo Kimagure, il cui ultimo singolo Sotto il sole più caldo che c'è nel 2013 ha fatto il giro di tutte le radio d'Italia. Conduce inoltre il programma radiofonico C'era una (s)volta... Artinradio sull'emittente Puntoradio che si occupa di arte a 360°. Wolves è il suo secondo romanzo.
1 commento:
Non ho mai letto una recensione bella e completa come questa! Conosci molto bene il libro e devo dire che lo hai colto in modo davvero molto,molto profondo! Tra l'altro è verissimo che Lidia è come il nonno XD sono adorabili!!! Complimenti x la recensione,seguo il tuo blog con molto piacere :)
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